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Banca d’Italia avverte: bisogna insegnare l’educazione finanziaria già a scuola

Come aveva già fatto altre volte in passato, la Banca d’Italia ha rilanciato l’allarme riguardo all’educazione economica e finanziaria dei cittadini italiani. Il nostro livello culturale in tema di finanza è troppo basso, al punto che si può parlare di diffusa ignoranza.

L’avvertimento lanciato dalla Banca d’Italia

banca italiaIl nostro istituto centrale ha lanciato nuovamente questo monito durante l’audizione in Commissione Istruzione pubblica al Senato di Magda Bianco, capo del dipartimento della tutela dei clienti dell’Istituto centrale. Banca d’Italia ha voluto rimarcare come il tema dell’alfabetizzazione finanziaria sia di estrema importanza a livello internazionale.

Infatti avere le competenze utili per poter compiere delle scelte economiche responsabili e consapevoli, è la base per costruire una partecipazione attiva dei cittadini alla vita economica del paese.
L’educazione finanziaria non è quindi qualcosa di utile solo al singolo individuo, ma all’intera collettività. Più la conoscenza è diffusa, più la stabilità finanziaria del sistema nel suo complesso risulterà agevolata.

Confronto europeo impietoso

Il tema dell’educazione finanziaria ed economica torna quindi nuovamente sul tavolo. Ancor più dopo che le recenti indagini hanno evidenziato il grado di arretratezza culturale degli italiani.
I cittadini del Belpaese hanno una educazione economica e finanziaria estremamente bassa rispetto ai loro colleghi europei.

Ci limitiamo alla conoscenza sommaria dei concetti più banali e semplici: inflazione e tasso di interesse, per dirne un paio. Ma si tratta veramente di pochi concetti. Quando il grado di complessità si fa leggermente più elevato, le risposte sono carenti e nella maggior parte assenti: in pochi sanno cos’è il tasso composto, cosa sono i contratti per differenza o peggio ancora le candele heikin ashi, un indicatore di flusso o un il margine operativo.

L’auspicio di Banca d’Italia

Per questo motivo la Banca d’Italia spinge affinché venga promossa l’educazione economica e finanziaria fin dai primi anni di scuola, come vorrebbero alcuni disegni di legge in discussione in Parlamento.

Tutto questo discorso assume maggior rilievo, vista la situazione attuale di grande difficoltà per il paese. Siamo ancora alle prese con le conseguenze drammatiche dovute alla pandemia. Inoltre  adesso gli scenari di guerra in Ucraina complicano ulteriormente tutto.
Bisogna scongiurare il rischio che l’educazione economica e finanziaria venga percepita come qualcosa che non sia prioritario ed essenziale, ma puramente accessorio. E’ la base per costruire un paese finanziariamente ed economicamente stabile nel suo complesso.

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Finanza incuriosita da Blockchain, il fulcro delle criptovalute

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  • 3 Ottobre 2017

Dopo essere stato chiacchierato per tanto tempo, adesso il Blockchain non viene più visto come l’intruso del settore finanziario, ma come una concreta opportunità tecnologica. Facciamo un passo indietro: il blockchain (letteralmente “catena di blocchi”) è la struttura sulla quale si fondano le criptovalute, la più famosa delle quali è Bitcoin. Chi fa trading online spesso ignora cosa ci sia dietro al funzionamento delle valute digitali, ma si preoccupa soltanto di fare l’analisi fondamentale forex oppure di studiare i grafici. Ma al di là di questo c’è appunto il blockchain, che in realtà è un protocollo virtuale che crea dei “nodi” e su cui si possono costruire contratti, reti e sistemi di scambi trasparenti. Questi scambi sono potenzialmente applicabili in tantissimi settori, e chiaramente anche quello finanziario e bancario (ma anche energetico, sanitario, ecc).

blockchain finanzaIl mondo della finanza è stato sempre diffidente, ma al tempo stesso estremamente attratto dall’hi-tech. Basti pensare a come internet abbia aperto loro nuove e molto remunerative opportunità. La tecnologia Blockchain potrebbe muoversi lungo questo filone, e diventare la base delle future transazioni finanziarie. Molti pronosticano che avrà lo stesso effetto di internet. Tutte le authority internazionali lo stanno monitorando e studiando, inclusa la Banca d’Italia. Da settembre la commissione Finanze della Camera ha addirittura avviato una indagine sulla finanza tecnologica.

Perché blockchain comincia a piacere alla finanza

Dobbiamo prepararci a una nuova rivoluzione? E’ prestissimo per dirlo, ma sicuramente è una tecnologia che affascina. Il suo sistema infatti garantisce l’identità digitale di chi ha autorizzato gli scambi, e inoltre il suo funzionamento non è garantito da un ente centrale, bensì la validazione avviene grazie all’interazione di tutti i nodi che vi prendono parte. Per questo la Banca d’Italia ha chiarito che gli ambiti di applicazione della blockchain potrebbero essere anche per l’amministrazione di pubblici registri, “come ad esempio il catasto e l’anagrafe”, e inoltre con il blockchain il trasferimento di denaro e i pagamenti diventerebbero più sicuri e certificati, più veloci e meno costosi.

E’ presto per dire se si arriverà a questo mondo iper-digitalizzato della finanza. Al momento dovremo ancora pensare al blockchain come elemento fondante del Bitcoin, Ethereum e compagnia bella. Dovremo ancora associare questo nome alle operazioni di trading online, all’oscillatore stocastico analisi tecnica e alle Bande di Bollinger. Per scoprire se farà invece parte più attivamente delle nostre vite dovremo ancora aspettare un bel po’.

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Efficienza ed efficacia dei servizi bancari: ICT

L’ICT è la chiave di volta per aumentare l’efficienza dei processi e dei servizi bancari”. Ecco la sfida che lancia alle banche Ignazio Visco, governatore della Banca D’Italia.

L’IT è considerato oggi la leva strategica per il business da parte di tutte le banche: porta infatti cambiamento e innovazione dei processi produttivi, ma è anche uno strumento per la valorizzazione delle numerose risorse che costituiscono il capitale intangibile aziendale.

 

Un’importante società bancaria ha scelto Business Competence per un’applicazione web che permette di visualizzare e modificare informazioni sia da un archivio proprio che dai sistemi informativi della compagnia!

A differenza dei prodotti già esistenti sul mercato, il software offre:

  • benefici immediati dal punto di vista della produttività
  • semplice raggiungibilità dell’informazione da parte di tutti gli user
  • creazione di profili user specifici
  • semplicità d’uso (elevato livello di automazione, procedura automatizzata)

 

L’esperienza pluriennale nel settore bancario sono una garanzia! Ecco perché numerosi istituti bancari hanno scelto Business Competence sia nella verifica dei livelli di sicurezza che nell’ideazione di soluzioni avanzate.

 

A proposito di Business Competence

Business Competence è the First Business Analytics Company costituita nel 2007 e specializzata nell’attività di consulenza IT. Grazie a esperienza, passione e a un costante aggiornamento nelle tecnologie e nei metodi, sviluppa soluzioni innovative adatte alle nuove esigenze di mercato.  Per scoprire i diversi servizi Business Competence consulta il sito www.businesscompetence.it o chiedi maggiori informazioni al [email protected].

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