Tra gli ultimi atti del parlamento c’è l’approvazione in Commissione Parlamentare del decreto legislativo sull’abuso del diritto, ovvero quella situazione in cui un’operazione economica ha come conseguenza principale quella di apportare vantaggi fiscali indebiti ad un soggetto.
L’abuso del diritto si configura quindi quando i vantaggi fiscali ottenuti dal contribuente sono la conseguenza prevalente rispetto ai benefici fiscali leggittimi, e quando l’atto illeggittimo non può essere contestato in base ad altre violazioni che rientrano nell’ambito dell’evasione. In tal caso infatti il reato contestabile sarebbe quest’ultimo e non l’abuso del diritto.
Tuttavia con la riforma fiscale la soglia di benefici indebiti per configurarsi un reato di evasione è salita a 150.000 euro, per cui al di sotto di questa cifra non può essere contestato questo reato e può configurarsi un caso di abuso del diritto.
Infine abrogando l’art. 37-bis del dpr 600/1973 il concetto di “elusione” viene assimilato nel concetto di “abuso del diritto”.
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