Un matrimonio è un evento importantissimo nella vita di una coppia, un momento che segna l’inizio di un nuovo capitolo della propria bellissima storia d’amore. Essendo una fase così cruciale per i due futuri sposi, è bene che inizi con il piede giusto. Molti infatti decidono di organizzare le proprie nozze all’insegna dei buoni propositi e delle azioni a sostegno dei meno fortunati. In questo modo un matrimonio diventa un’occasione speciale non solo per gli sposi, ma anche per tante altre persone che hanno bisogno di sostegno ed aiuto. Senza contare che organizzare un matrimonio solidale può avere anche l’ulteriore vantaggio di sensibilizzare gli ospiti, dando magari anche il buon esempio.
Un matrimonio solidale inizia innanzitutto da partecipazioni ed inviti, che devono essere spediti almeno due mesi prima delle nozze. Prima di spedire le partecipazioni occorre necessariamente stilare una lista di invitati, cercando di rispettare il budget prefissato dagli sposi. Bisogna fare una distinzione poi tra gli invitati alle nozze e quelli al ricevimento: nel caso di un invitato sia alla cerimonia che al ricevimento, si dovranno spedire due inviti (anche nella stessa busta, non c’è una regola che lo vieti), uno per ciascun momento di questa splendida giornata; se invece si intende invitare una persona a partecipare solo ad una parte del matrimonio, basterà ovviamente inviare solamente un biglietto. Le associazioni benefiche a cui commissionare le partecipazioni sono moltissime, tutte con una missione benefica diversa. Con Un Buon Invito si ha ad esempio l’opportunità di richiedere inviti personalizzabili ed eleganti, devolvendone le spese all’AIRC, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro.
Per quanto riguarda il ricevimento, ci sono una serie di accortezze che possono essere adottate per avere un matrimonio all’insegna della solidarietà e dell’impegno nel sociale. Innanzitutto il cibo e le bevande, che possono essere commissionate a cooperative benefiche che offrono cibo e vino genuini, a km zero, biologici ed eco-sostenibili, a sostegno dei produttori locali in difficoltà, e servizi di catering effettuati da persone svantaggiate e che non riescono ad inserirsi appieno e autonomamente nella società. La location in cui realizzare il proprio ricevimento potrebbe essere proprio un centro di recupero, assistenza e supporto a queste persone, o anche una fattoria in difficoltà.
Per decorare i tavoli e allestire la sala, una buona idea potrebbe essere quella di ricorrere all’aiuto di artigiani e sarti locali, in grado di confezionare non solo il corredo per la sposa, ma anche le tovaglie e il resto della biancheria e tessuti utilizzati per adornare gli ambienti interni ed esterni. Per i centritavola e le decorazioni floreali si potrebbe ricorrere all’aiuto di esperti del settore, in grado di realizzare creazioni meravigliose utilizzando materiali biodegradabili o riciclabili, o magari devolvendo una percentuale del ricavato a qualche ente benefico. Per quanto riguarda i fiori, oltre ai fioristi che operano nel sociale o che devolvono una percentuale ad istituti di beneficenza, è possibile ricorrere ad associazioni che donano i fiori utilizzati per decorare le sale del ricevimento ad ospedali e ospizi, per donare un po’ di felicità ai suoi pazienti. Gli avanzi del banchetto infine, non dovranno essere sprecati, ma potranno essere donati a qualche Caritas, in modo da poter sfamare persone realmente bisognose.
Un altro modo molto comune per celebrare delle nozze altruiste è quello di acquistare delle bomboniere in negozi che si occupano di commercio equo e solidale, il cui ricavato viene devoluto ad una giusta causa. Stessa cosa si può fare con la lista di nozze, chiedendo agli ospiti invece dei soliti e scontati regali delle donazioni libere ad un’associazione scelta dagli sposi.
Infine per la luna di miele si possono scegliere agenzie di viaggi solidali che non solo devolvono parte dei profitti ad associazioni benefiche, ma che organizzano anche veri e propri tour in paesi economicamente svantaggiati, dando la possibilità agli sposi di conoscerne la cultura da vicino e dare attivamente il proprio contributo in qualità di volontari.
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