La scoperta scientifica è di quelle davvero importanti ed il fatto di essere stata effettuata a Napoli rende ancora più giustizia ad una città che dal punto di vista delle ricerca, a differenza di quanto si possa pensare, è davvero all’avanguardia.
Basti pensare alle patologia curate nei reparti di immunologia e reumatologia da una parte ed all’articolo apparso sulle riviste specializzate che spiega la scoperta, ovvero la riparazione di un difetto di una mandibola umana attraverso l’innesto di cellule staminali prese dalla polpa dentale.
Senza entrare nei dettagli scientifici e tecnici molto complessi che una lunga ricerca che sfocia a questo risultato porta con sè, è molto importante sottolineare come sia il settore legato agli studi sulle cellule staminali che quello “dentistico” napoletani si pongano all’avanaguardia rispetto non solo al comparto nazionale ma anche a quello internazionale.
A rafforzare questa idea ci sono gli studi di odontoiatria conservativa Napoli che sempre di più cercano di ricostruire la parte del dente danneggiata a causa di una caria in modo meno invasivo possibile ed utilizzando vari tipi di materiali, i cosiddetti compositi.
Tornando sulla scoperta del team di Napoli, i ricercatori del capoluogo partenopeo dopo aver monitorato i risultati del loro lavoro nel corso del tempo hanno concluso che “le cellule staminali dalla polpa dentale sono un’alternativa naturale e facile per riparare o rigenerare tessuti danneggiati”.
E quanto affermato ha un’importanza ancora maggiore dal momento che per la prima volta la ricerca sulle cellule staminali dalla polpa dentale si è spostata da laboratorio a test clinici sull’uomo ed hanno fatto riscontrare ottimi risultati.
Naturalmente continueranno nel nostro paese i dibattiti e gli scontri sull’utilizzo delle cellule staminali ma, dal punto di vista scientifico, questa scoperta apre delle ulteriori porte a questa tipologia di studi.
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