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Isole Tremiti: il paradisiaco arcipelago dell’Adriatico

Dopo mesi di chiusure e spostamenti limitati, ecco che si può tornare a viaggiare. E allora, dopo un anno così difficile, perché non scoprire le perle nascoste della nostra bellissima penisola? Tra i gioielli tricolore, ci sono le isole Tremiti, che possono essere raggiunte dalla costa pugliese o molisana in traghetto, basta verificare la disponibilità di posti, orari e offerte sul sito per prenotare i biglietti www.tremititraghetti.it/.

La leggenda di Diomede

Poco al largo delle coste pugliesi, queste gemme dell’Adriatico – conosciute anche con il nome di “Diomedee” – colpiscono per i paesaggi mozzafiato. Talmente suggestive da aver contribuito alla nascita di numerose leggende, tra cui quella secondo cui Diomede lanciò in mare tre massi giganteschi per dare origine a San Domino, San Nicola e Capraia, le tre isole maggiori. In realtà, l’arcipelago è composto da sei isole che sono, oltre alle tre già citate, Pianosa, il Cretaccio e la Vecchia, le tre minori, completamente disabitate, ma che possono essere ammirate in barca o dalle altre tre isole maggiori.

Un Adriatico… caraibico

Le Tremiti conquistano immediatamente: le sfumature di colore del mare sono sbalorditive e sarà un’esperienza senza pari fare un tuffo in un’acqua cristallina e turchese, in cui si riflettono le scogliere e la vegetazione lussureggiante. Concedersi un bagno in questo mare da favola è d’obbligo e, per vivere le esperienze più suggestive, si consigliano luoghi da cartolina come Cala Matana, Cala del Sale e Cala dei Benedettini. Le Tremiti offrono principalmente tratti di costa rocciosa, non di rado, molto piccoli e difficilmente accessibili: un invito troppo allettante per gli amanti dei tuffi. In alternativa, alcuni tratti di litorale sabbioso sono organizzati con strutture ricettive e spiagge attrezzate, sia libere che private. Un’altra possibilità per caratterizzare la vacanza con un’esperienza del tutto inedita e irripetibile è la gita in barca. Questa attrattiva permetterà di visitare le calette alle quali si può arrivare esclusivamente dal mare: e una nuotata in queste acque non ha nulla da invidiare ai mari caraibici!

Quattro passi nella storia

Le Tremiti, però, non significano solo bagni e abbronzatura: nonostante le dimensioni molto ridotte, queste isole offrono interessanti tracce dei secoli passati, oltre ai paesaggi sbalorditivi. Il castello di San Nicola è una costruzione angioina che si staglia imponente e suggestiva in uno scenario quasi cinematografico, a strapiombo sul mare. Un tempo edificato per scopi difensivi, oggi il castello, insieme alle mura di cinta e alla caratteristica “cisterna della meridiana”, è la testimonianza di storie e di popoli passati da qui. Continuando a camminare nella parte storica dell’isola di San Nicola, abitata sin dalla preistoria, ci si imbatte nella basilica di Santa Maria a Mare, una struttura imponente ed essenziale risalente all’alto Medioevo. Al suo interno, si può rimanere incantati dai mosaici bizantini che, nel corso dei secoli, hanno arricchito i pavimenti, fino ad arrivare a decorare le pareti con motivi e affreschi dello stesso stile. All’interno della chiesa, poi, è possibile ammirare anche una statua in legno dedicata a santa Maria, una figura che mette strettamente in collegamento la fede alla vita di un tempo. Alla santa, infatti, i devoti chiedevano di assistere e proteggere tutti i parenti e i cari – figli, padri, mariti – che lavoravano in mare, preservandoli da pericoli e intemperie.

Tremiti: quando la bellezza incontra il gusto

E proprio il mare, elemento che caratterizza la vita di questi luoghi, offre ai turisti alcune delle varietà di pesce più gustose e prelibate, come ad esempio i ricci di mare che tradizione impone di mangiare crudi osservando un meraviglioso tramonto. O ci si può deliziare con altri piatti tipici della zona, come il “pesce fejute” (“pesce fuggito”), una zuppa di ortaggi, verdure e pane raffermo ammorbidito in acqua e olio in cui il pesce… è letteralmente scappato! Oppure, altra pietanza da provare durante una vacanza alle Tremiti sono le “scescille”, simili alle abruzzesi “pallotte cacio e ova”, delle polpette che racchiudono i sapori della zona e tutta l’inventiva delle massaie di un tempo, capaci di ingegnarsi anche con i pochi e modesti ingredienti a disposizione.

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