L’incontinenza fecale (IF) è un sintomo estremamente invalidante che comporta l’incapacità, da parte di chi ne è colpito, di trattenere l’emissione di feci, gas e altre sostanze intestinali.
Numerose sono le cause dell’incontinenza di feci, che possono quindi portare all’insorgenza del fenomeno: traumi chirurgici nella zona perineale così come conseguenze del parto naturale; neoplasie anorettali o lesioni al sistema nervoso centrale e/o periferico; invecchiamento o traumi nella parte lombare, solamente per citare alcune delle più importanti.
Poiché spesso i pazienti che soffrono di questo grave genere di incontinenza non sono propensi a parlarne apertamente, per questioni legate alla pudicizia ed all’umiliazione che provano, statistiche precise sulla diffusione del fenomeno non sono disponibili.
Tuttavia quel che si può affermare con buona certezza è che il 2.2% circa della popolazione generale soffra di incontinenza, con picchi che arrivano a sfiorare il 55-60% negli anziani e nelle donne.
Raggiungere una completa guarigione, o perlomeno riacquistare una qualità della vita soddisfacente, è però possibile. In particolar modo vogliamo ricordare gli enormi passi in avanti fatti negli ultimi anni dalla chirurgia, che ha messo a punto metodi in grado di assicurare risultati estremamente positivi e duraturi.
Tra i più apprezzati troviamo senza dubbio l’approccio THD Gatekeeper, disponibile in Italia presso strutture in convenzione con l’SSN e i cui risultati sono stati dimostrati scientificamente.
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