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Estrattori a vivo: fibre o non fibre, questo è il dilemma.

Siamo generalmente affascinati da oggetti, elettrodomestici e prodotti che si presentino con un’estetica elegante e accattivante poiché ci assicurano, almeno a livello visivo, un concetto di pulizia e accessibilità maggiore da collocare all’interno delle nostre case e delle nostre cucine. Quando si parla di estrattori di succo, il discorso diventa ancora più incalzante: ovviamente oltre a fare riferimento al look della macchina che andiamo ad acquistare vi sono determinati quesiti che ci poniamo, in modo particolare facendo riferimento alla presenza o assenza di fibra nei succhi che andremo a realizzare.

 

Esistono sul mercato anche alcuni strumenti che permettano di ridurre a zero la presenza di fibre, o meglio le abbassa almeno di 2/3. Che cosa significa tutto questo? Diminuendo le fibre si aumentano esponenzialmente i nutraceutici; del resto sono gli stessi medici a prescrivere l’assenza di fibra per riuscire a curare gli intestini irritati. Inoltre vi è un aspetto ancora più importante che riguarda questo tema: per i bambini sarebbe infatti opportuno consumare il succo senza fibre poiché proprio al loro interno vengono assorbiti gli inquinanti di frutta e verdura; dai pesticidi ai residui chimici passando anche per gli anticrittogamici.

 

Alcune persone continuano a chiedersi per quale motivo sia necessario bere succhi invece che consumare ortaggi e frutta nella loro forma solida, ma la risposta è abbastanza facile e ancora una volta è correlata alla questione fibre, che rallentano il metabolismo. Mentre la frutta e la verdura in forma solida richiedano un dato tempo per la fase di digestione, il succo va direttamente in circolo e viene assorbito repentinamente. Parlando con i numeri possiamo facilmente dire che il tasso di assorbimento di questi prodotti è del 17% con quasi 15 minuti per la digestione, ma tutto questo accade solo se si assumo prima di altri alimenti, poiché in seguito subiscono un ulteriore rallentamento. Se invece parliamo di un estratto possiamo notare subito che il tasso di assorbimento è del 65% con quasi 3 minuti per la fase di digestione.

 

Bisogna ricordare che per l’estrattore di succo vivo esistono due tipi di filtri, quello classico e quello rinominato “ultem” che è molto più resistente e di nuova generazione. Gli esperti consigliano generalmente quelli classici, poiché permettono di ottenere un succo più buono rispetto ai vecchi filtri, ma è anche vero che sono particolarmente più sensibili al rischio rottura. Per evitare tutto questo è possibile trovare alcuni “trucchi” nell’utilizzo di tutti quei prodotti molto fibrosi come lo zenzero, il mango, il finocchio o il sedano: è consigliabile usarli solo se tagliati a pezzetti piccoli e preferibilmente alla fine della spremitura, evitando quindi di inserirli fin dall’inizio.

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