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Da D’Annunzio ad oggi: recupero crediti e insoluti

Un tempo D’Annunzio fuggì in Francia per sfuggire ai creditori e quando tornò in Italia trionfante e fu costretto a ritirarsi al Vittoriale all’ingresso fece allestire la cosiddetta “Stanza del Mascheraio” dove far accomodare la gente poco gradita (tra cui Mussolini che lo aveva costretto al esilio dorato) la maggior parte della quale era composta da creditori di ogni sorta ed ogni genere.

I creditori esistono ancora e ancor più numerosi sono i debitori che non sempre possono essere paragonati a Gabriele D’Annunzio. Ora però i creditori non si recano più all’abitazione del debitore per riscuotere ciò che gli spetta ma si affidano ad apposite agenzie di gestione del credito che permettono di svolgere questa mansione in maniera professionale e incassare i propri insoluti osservando le fasi previste dalla legge in ogni minimo dettaglio.

La gestione del credito insoluto e il suo conseguente recupero deve infatti essere svolta da personale qualificato per tale mansione in grado di garantire in ogni minimo dettaglio il rispetto delle fasi previste, funzione che non può più essere affidata alle modalità utilizzate passato come l’investimento in forze commerciali che avessero anche la funzione di riscuotere gli insoluti aziendali in maniera complementare a quella della vendita. Ora, con il perfezionamento delle leggi in materia e con la specializzazione delle funzioni aziendali questa mansione è sempre più affidata alle agenzie che di tale oggetto hanno fatto la loro professione che svolgono questa funzione maniera autonoma e del tutto indipendente dall’azienda evitando così spreco di tempio e di denaro da parte di chi deve riscuotere.

Le tecniche utilizzate dalle varie agenzie, perché ve ne sono molte sul territorio nazionale italiano che si occupano anche di consulenza finanziaria, possono variare in piccoli dettagli o in singole fasi ma nella maggior parte dei casi le funzioni principali restano invariate permettendo di poter seguire passo dopo passo tutta la procedura messa in atto a nome dell’azienda per il recupero dei crediti insoluti.

In una prima fase il recupero crediti, qui si parla della procedura standard non del recupero crediti stragiudiziale, si basa su un colloquio con il cliente che in molti casi viene effettuato direttamente da un avvocato o comunque da personale qualificato in grado di fornire dettagli relativi alla normativa vigente, alla tempistica e ad altri particolari utili con materiali e documentazione che provino il debito e che permettano di conseguire la visura camerale e l’analisi dettagliata del debitore.

In seguito viene fatta recapitare una diffida al debitore che deve obbligatoriamente indicare i termini di pagamento. In mancanza di un riscontro da parte del debitore solitamente l’agenzia procede con un sollecito telefonico che è mirato a verificare l’effettiva volontà del debitore ad assolvere il suo debito. Nel caso anche questa dia esito negativo si procede per la deposizione del ricorso per Decreto Ingiuntivo con la conseguente notifica al debitore e l’apposizione della formula esecutiva che si conclude con atto di precetto e pignoramento dei beni.

Ovviamente in base alla volontà del debitore la procedura può essere interrotta nelle varie fase, saldando comunque il debito e quindi annullando la procedura o precedendo quella relativa alla parte finale. Ogni fase prevista può essere monitorata dal cliente dell’agenzia che comunque è tenuta a notificare l’esito di ogni contatto con il debitore.

A cura di Martina Celegato

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