La user experience di un sito è fondamentale per un sito di successo.
Ma come si misura la user experience?
Il processo solitamente è lungo, si inizia con l’analisi dei competitors per prendere spunto ed analizzare come si comportano le altre aziende in target. Questa prima analisi serve per capire i punti di forza e di debolezza. Successivamente va studiata la navigazione e qui inizia l’analisi della ux, perché una buona user experience non è tale se la navigazione e la distribuzione dei contenuti non sono di semplice consultazione per l’utente. Se il sito nasce da zero e non si hanno dati analitici da consultare bisogna lavorare col persona design, cioè creare delle persona che identificano i gruppi di utenti. Accanto a questo è utile creare un prototipo del sito in modo da poterlo analizzare e verificare in una fase ancora embrionale del progetto se le interazioni e i layout funzionano e permettono ai clienti di trovare facilmente le informazioni che ricercano.
Il prototipo è molto vantaggioso rispetto ai vecchi mock-up, prima cosa perché è lo scheletro del sito funzionante, e quindi è navigabile, molte funzionalità di base sono implementate, almeno a livello visivo e di ingombri. Questo consente in uno studio della user experience, di far testare questo prototipo ad un gruppo di utenti in target, cosi da avere dati aggiuntivi che possono indicarci quali aspetti funzionano e quali possono essere migliorati.
Solo dopo queste analisi, e questi test, il sito può iniziare ad essere lavorato graficamente.
La creatività è fondamentale, perché anche in questo caso, l’esperienza utente, dipende in buona parte anche dalla cura del dettaglio, dai colori, dalla scelta degli elementi visivi.
Per siti internet di eccellenza ci vogliono art director e direttori creativi al top, ed è per questo che molti siti internet pur avendo una buona navigazione non hanno la brand image che l’azienda merita.
In questi casi ci vogliono digital agency di esperienza, che hanno maturato al proprio interno una forte propensione alla customer experience.
Dopo aver disegnato il sito, e proposto al cliente, inizia lo sviluppo.
In tutto questo processo oggi, serve anche un seo specialist, meglio se strategist, al fine di affiancarsi alle varie figure professionali, e consigliarle su come si può mediare tra user experience e seo compatibilità.
Specialmente nella stesura dei contenuti e nella loro distribuzione qualche piccolo accorgimento, rende un sito seo compatibile, e meglio indicizzabile.
Essere primi sui motori di ricerca oramai non serve più se l’utente quando atterra su una pagina non trova le informazioni che cercava e si trova a proprio agio, magari navigando anche altre pagine del sito.
Una user experience positiva, aumenta le conversioni, migliora l’indicizzazione, incrementa le visite da ritorno, e migliora il roi.
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