La maggior parte delle attività sportive espone chi le pratica al rischio di subire infortuni relativi a tendini, muscoli e articolazioni. Questi infortuni dipendono molto spesso da una sollecitazione esasperata della struttura anatomica (in questo caso si parla di sovraccarico funzionale) oppure da traumi diretti (a esempio tramite cadute o scontri). In particolare le lesioni da sovraccarico accadono quando non si effettua un riscaldamento adeguato prima di iniziare l’attività vera e propria. Molti giocatori di calcetto e tennisti ad esempio prenotano il campo per un’ora e non vogliono dedicare neanche cinque minuti al riscaldamento dei muscoli con una corsa leggera oppure con esercizi di mobilizzazione; quasi sempre iniziano l’attività “a freddo” sottoponendo in questo modo i muscoli e le articolazioni a carichi di lavoro eccessivi. In questi casi, in particolare se si tratta di soggetti sopra i cinquant’anni il rischio di infortunarsi è molto elevato. Per prevenire i traumi è quindi consigliabile eseguire un adeguato riscaldamento che consiste in:
- circa tre minuti di mobilizzazione delle articolazioni e allungamento dei muscoli ad esempio con lo slancio delle braccia in avanti, con la rotazione del bacino oppure cercando di toccare i piedi con la punta delle mani;
- tre minuti di corsa molto lenta (eventualmente anche sul posto). Per chi si trova in uno spazio chiuso vanno bene anche cinque minuti di cyclette o tapis roulant magnetici;
- tre minuti di mobilizzazione articolare (come quella fatta all’inizio) ma questa volta cercando di accelerare i movimenti.
Rispettando questo semplicissimo schema è possibile scongiurare la maggior parte degli infortuni che affliggono, nei primi minuti, chi pratica un’attività fisica in modo occasionale. La fase di riscaldamento è quindi decisiva in quanto i primi momenti di attività sono caratterizzati dal cosiddetto debito di ossigeno in quanto la fornitura di energia ai muscoli entra in azione con un certo ritardo. Il riscaldamento evita appunto che i muscoli siano in debito di ossigeno e vadano incontro a fenomeni lesivi.
No Comments Found