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giorgiaminozzi

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Mini guida alla scelta delle bomboniere nuziali

Le tendenze cambiano, la società si evolve, ma le tradizioni importanti restano immutate nel tempo. Stiamo parlando della tradizione per eccellenza, quella che accompagna la celebrazione dei matrimoni dall’alba dei tempi: la bomboniera.
Di design, ecologica, funzionale, inutile, preziosa o semplice che sia, in ogni matrimonio che si rispetti non può di certo mancare la bomboniera, emblema dell’unione dei due sposini e ricordo di un grande giorno.
Indipendentemente dalla tipologia, una bomboniera dovrebbe rappresentare il gusto degli sposi e dunque dovrà essere in linea con lo stile della cerimonia e con le regole del bon ton.
Ma a chi è rivolta la bomboniera nuziale?
Le bomboniere sono destinate a tutti coloro che abbiano fatto il regalo alla coppia di sposi, indipendentemente dalla loro presenza al ricevimento. Per quanto riguarda i testimoni, generalmente si opta per qualcosa di più prezioso, mentre ai conoscenti, ai colleghi di lavoro e ai vicini di casa si può regalare il sacchetto con i confetti. Nella fase di ordinazione delle bomboniere, si consiglia di arrotondarne il numero per eccesso, per evitare di scordare qualcuno.
Per quanto riguarda le tempistiche, è preferibile muoversi almeno due mesi prima del matrimonio. La consegna può invece essere recapitata durante il ricevimento, solitamente verso la fine dei festeggiamenti, o più tardi, durante la luna di miele. Infine, per evitare di dover consegnare le bomboniere a mano a tutti gli ospiti, è buona norma posizionarle direttamente a tavola, purché siano in sintonia con le decorazioni nuziali scelte per i tavoli.
Ma che cosa scegliere come bomboniera di nozze? Quali sono le considerazioni che i futuri sposi dovranno fare per scegliere la bomboniera più adatta?
Tutti noi abbiamo preso parte a matrimoni in cui le bomboniere non erano altro che oggetti inutili, o soprammobili di cattivo gusto, che non appena varcata la soglia di casa finivano inevitabilmente in un cassetto. Per evitare questo triste e più che frequente esito, gli sposi dovrebbero farsi una semplice domanda: “la bomboniera che ho scelto dove sarà tra sei mesi?”
Questo serve per capire quali tipologie di oggetti riescano a superare il fattore tempo nelle case degli altri, evitando il tanto temuto cassetto dimenticatoio.
Al di là di quello che la gente può pensare, o fare con le vostre bomboniere, ricordatevi che si tratta di un oggetto molto rappresentativo, che dovrebbe rispecchiare la coppia e le sue caratteristiche.
Vediamo quali sono le idee di tendenza relative alle bomboniere nuziali.
Una delle soluzioni trendy più adottate è la bomboniera solidale, che può essere realizzata con materiali di riciclo, oppure fabbricate da popoli disagiati e bisognosi di aiuti, o semplicemente mediante delle donazioni ad appositi enti.
Un’altra idea innovativa è rappresentata da una piccola pianta, posta in un vasetto elegante, da poter curare e far crescere nel tempo.
Una soluzione originale e di grande utilità è invece rappresentata da uno speciale brucia essenze di varie dimensioni, che sarà sicuramente apprezzato dagli ospiti perché utile per profumare gli ambienti di casa.
Esistono poi le bomboniere enogastronomiche, composte da prelibatezze gastronomiche, ad esempio i barattoli di marmellata con gli appositi cucchiaini, uniti a bottiglie di vino con etichette personalizzate in onore del grande evento.
Infine, si può optare per delle candele dalle forme più strane, a seconda di quello che più caratterizza lo stile del matrimonio, o la personalità degli sposi, ad esempio a forma di cup cake, o di pasticcini, molto apprezzate perché profumate, colorate e simpatiche.
In conclusione, ricordatevi che ciò che sentite è giusto per definizione e che ciò che vi piace non deve necessariamente piacere anche agli invitati. Dopotutto è il vostro giorno, nessuno oserà mai lamentarsi!

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Vivere a risparmio: la casa prefabbricata

In seguito agli effetti della crisi economica, molte persone si sono ritrovate a dover fare i conti con stipendi dimezzati e posti di lavoro sempre più incerti.
In questo scenario, in cui sembra impossibile acquistare una casa propria, si sta diffondendo una soluzione abitativa alternativa molto vantaggiosa, soprattutto in termini economici: il prefabbricato.
Non fate l’errore di pensare al classico container di metallo che solitamente si trova in un cantiere edile; esistono prefabbricati di ogni genere, dal più semplice al più elaborato.
Grazie al progresso tecnologico, le aziende che oggi producono prefabbricati lavorano con l’obiettivo di realizzare prodotti qualitativamente superiori, che offrano anche una resa estetica elevata. Adoperando materiali pregiati, il prefabbricato può essere costruito in cantiere e poi assemblato sul luogo in cui sorgerà, oppure può essere fabbricato direttamente in loco. Uno dei principali vantaggi del prefabbricato è infatti la possibilità di scegliere il terreno su cui posizionarlo, personalizzando al massimo la realizzazione.
A seconda delle esigenze, i prefabbricati possono essere:

  • in calcestruzzo armato;
  • profilati in acciaio, alluminio, o materie plastiche.

I prefabbricati abitativi sono molto diversi da quelli utilizzati per il contenimento e l’insonorizzazione di quadri elettrici, gruppi elettrogeni, ecc, che vengono fabbricati con altre metodologie, utilizzando strutture monoblocco, con pareti e tetti in lamiera grecata, stampata su misura dalle ditte che si occupano di stampaggio lamiere per l’edilizia. Questi container risultano anche molto adatti al trasporto via terra, via mare e su ferrovia, rispetto ai prefabbricati abitabili, che sono delle vere e proprie case. In base alla destinazione d’uso, i prefabbricati abitabili possono essere adibiti ad uffici, dormitori, mense, servizi igienici, ecc…
L’aspetto più importante legato alle soluzioni abitative prefabbricate riguarda l’ecosostenibilità, ovvero il risparmio energetico che queste costruzioni permettono, dalla scelta dei materiali alle tecniche di fabbricazione, il tutto in funzione di un maggiore integrazione tra l’edificio e l’ambiente circostante. Vediamo quali sono i punti di forza di un’abitazione prefabbricata.

Soluzioni per una casa “green”: il prefabbricato

Il concetto di bioedilizia si sposa perfettamente con le soluzioni prefabbricate, perché garantiscono un’efficienza energetica molto elevata. Si tratta di un insieme di fattori, tra cui i sistemi di isolamento, l’utilizzo di materiali ecologici, la qualità dei serramenti e delle tecniche di costruzione, che permette di creare il giusto equilibrio per vivere nel rispetto dell’ambiente e con un occhio al risparmio. Il materiale che si presta al meglio per la fabbricazione è il legno, la materia ecologica per eccellenza, in quanto è rigenerabile, totalmente naturale e di facile smaltimento.
Le prestazioni energetiche offerte dalle strutture prefabbricate in legno sono davvero altissime, in quanto realizzate con: un rivestimento interno in cartongesso, un freno a vapore, un tavolato in legno, il materiale isolante, il rivestimento esterno sia per il tetto che per le pareti della casa.
Inoltre, in fase di progettazione, la ditta di costruzione fornirà, dove possibile, le giuste indicazioni per esporre la struttura a sud, in modo da aumentare ancora di più l’efficienza energetica. In più, attraverso l’installazione di pannelli solari e di serramenti di qualità che impediscano le dispersioni di calore, sarà possibile realizzare una struttura a bassissimo impatto ambientale, andando anche a gravare di meno sui costi in bolletta.
Oggi, grazie al progresso tecnologico e dei materiali, si può realizzare un’abitazione ecosostenibile che rispetti sia l’ambiente, sia i gusti estetici di chi sceglie la prefabbricazione come soluzione abitativa.

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Il calcio: i motivi del successo di uno degli sport più amati al mondo

Il gioco del calcio rappresenta senza ombra di dubbio uno degli sport più amati e seguiti al mondo ed è sicuramente la disciplina sportiva più conosciuta in assoluto.

É quindi interessante chiedersi il perché di questo grandissimo successo, a fronte del notevole numero di sport e discipline atletiche che nel corso dei secoli le varie popolazioni umane hanno avuto modo di ideare e diffondere.

Ricostruire la storia di questo sport non è però così facile: nato ufficialmente nei college inglesi come un’attività d’élite del diciottesimo secolo, il calcio risalirebbe, secondo alcune testimonianze di un gioco se non altro molto simile, alla Cina del secondo/terzo secolo A.C.

La vera nascita del calcio come sport disciplinato da un insieme preciso di regole, si ha solo a metà del 1800 con la fondazione del primo club calcistico della storia, l’inglese Sheffield FC e con la redazione del primo regolamento ufficiale: questo sanciva, tra le altre cose, la durata della partite, la loro suddivisione in due tempi e soprattutto decretava con quali parti del corpo fosse possibile colpire la palla.

Nasceva così il gioco del calcio che oggi tutti conosciamo, dove il pallone può essere toccato solo con piedi, gambe, torso e testa (fatta eccezione per il ruolo del portiere).

Da allora, per tutto il secolo successivo fino ad arrivare ai nostri giorni, la diffusione ed il successo di questo sport si rivelarono inarrestabili: la nascita di sempre più società sportive, in un primo momento soprattutto in Europa e poi in tutto il mondo, il perfezionamento del regolamento e l’istituzione di campionati e coppe a livello nazionale ed internazionale, furono gli inevitabili successivi passaggi.

Ad oggi, il gioco del calcio non rappresenta solo uno sport estremamente popolare ed amato, ma anche un fiorente mercato economico in grado di generare enormi profitti attraverso sponsorizzazioni, vendite di diritti televisivi, abbonamenti agli stadi e scommesse, solo per citare alcuni dei principali business ad esso connessi.

Per capire il perché di questo enorme successo dobbiamo analizzare le caratteristiche di questo sport: il calcio è fondamentalmente un gioco caratterizzato da regole semplici e chiare, praticabile a livello amatoriale praticamente da chiunque, in molti casi senza bisogno di una particolare preparazione atletica o di una fisicità specifica.

Il fatto che si tratti di uno sport di squadra in cui le azioni sono spesso molto rapide e coinvolgenti, ma anche intenso e molto dispendioso a livello di energie, lo rende un gioco divertente tanto per i giocatori quanto per gli spettatori, ma anche gratificante a livello fisico come mezzo per scaricare la tensione e soddisfare il bisogno di movimento.

L’elemento che più di ogni altro ha permesso al calcio di affermarsi in ogni angolo del mondo è però molto probabilmente un altro: tutto ciò di cui si ha bisogno per giocare sono due squadre e una palla. In effetti, anche in assenza di un vero campo da calcio, è spesso possibile dedicarsi a questo gioco semplicemente improvvisandone uno.

L’unico elemento imprescindibile, pena la mancanza stessa del mezzo che permette di realizzare lo scopo del gioco, è la presenza delle due porte, una per ciascuna squadra. Sulla falsa riga delle vere porte da calcio, caratterizzate da requisiti ben precisi per quanto riguarda dimensioni, materiali di realizzazione ed aspetto generale, è possibile realizzare delle porte più o meno professionali in maniera molto semplice, indicandone i due pali praticamente con qualunque oggetto sia reperibile in un determinato frangente. Per conoscere le dimensioni regolamentari di una porta da calcio, è possibile approfondire sulla pagina dedicata alle porte da calcio di un sito specialistico di attrezzature sportive.

E’ quindi l’assenza di una specifica ed indispensabile attrezzatura a fare del calcio uno sport estremamente popolare nel vero senso del termine, ovvero vicino al popolo e alle persone in maniera assolutamente trasversale, senza cioè tenere conto di età, estrazioni sociali e condizioni economiche.

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Dalla pavimentazione al verde: 5 brillanti idee per valorizzare il tuo giardino

Possedere un’abitazione dotata di uno spazio esterno è sicuramente una bella fortuna. Indipendentemente dalle sue dimensioni, non c’è niente di meglio che rifugiarsi in un angolo privato, dove rigenerare corpo e mente dopo una lunga giornata trascorsa tra mille impegni.
Curare un giardino e trovare soluzioni per sfruttarlo al meglio non sempre è semplice. Per questo motivo, sempre più persone si rivolgono ai cosiddetti garden designer, ovvero architetti che si occupano della progettazione degli spazi esterni.

Se desideri rivoluzionare completamente il tuo angolo di verde personale e volessi un progetto su misura per te, potresti considerare l’idea di chiedere aiuto a uno di questi professionisti.
Al contrario, se sei in cerca di soluzioni interessanti, ma che ti consentano di risparmiare e di occuparti in prima persona dei lavori necessari, ti consigliamo di leggere fino in fondo questo articolo e di provare a mettere in pratica i nostri suggerimenti.

Le soluzioni di tendenza per la scelta delle piante

Non c’è giardino che si rispetti che non abbia almeno un piccolo angolo di verde. Anche se hai poco terreno a disposizione, puoi scegliere di optare per piccoli arbusti e piante che occupino poco spazio, ma in grado di assicurarti un risultato estetico molto piacevole, nonché ombra e frescura durante la stagione calda.

Stando ad un sondaggio realizzato dalla ASLA , la Società Americana di Architettura del Paesaggio, intervistando un campione di architetti di esterni, le tendenze più in voga nel 2015, circa la scelta del verde, vedrebbero prevalere le specie locali, seguite dalle piante resistenti alla siccità e dagli alberi da frutto e ortaggi.

Scegliere le piante migliori per le proprie esigenze richiede la valutazione di diversi aspetti:

  • spazio a disposizione;
  • quantità di tempo che può essere dedicata alla cura del verde;
  • presenza o possibilità di realizzare un impianto di irrigazione;
  • orientamento del giardino rispetto alla luce solare;
  • destinazione d’uso principale dell’ambiente esterno.

A seconda di questi fattori, potranno essere preferibili specie sempreverdi, piante in grado di crescere rigogliose anche in ombra, arbusti ed alberi che sviluppano radici molto profonde (per non danneggiare eventuali pavimentazioni), varietà rampicanti, ecc.

Il sistema di illuminazione

Durante l’estate, il giardino diventa uno degli ambienti domestici migliori in cui trascorrere le serate, per passare piacevoli momenti in compagnia degli amici e godere del fresco delle ore notturne. Per valorizzare l’ambiente e renderlo ancora più accogliente, è utile provvedere ad installare un sistema di illuminazione. Anche in questo caso, esistono molteplici soluzioni.
Piccoli lampioni e faretti posizionati ad hoc garantiscono un risultato raffinato e di grande effetto, ma richiedono necessariamente l’intervento di un tecnico specializzato.
In commercio esistono diverse interessanti soluzioni, che possono rappresentare delle alternative economiche ma molto valide. Ad esempio, potresti dotarti di lampioncini a energia solare che, una volta inseriti nel terreno, producono luce grazie alla carica accumulata durante il giorno.

Il rifacimento della pavimentazione

Il tipo di pavimentazione scelto è molto importante per valorizzare al meglio gli spazi esterni. Potresti anche scegliere di andare a coprire il terreno a tua disposizione, ampliando il terrazzo o, comunque, la superficie calpestabile.
I lavori per la realizzazione di una nuova copertura possono essere molto impegnativi. Fortunatamente, oggi esistono molte soluzioni che permettono di risparmiare, ottenendo risultati molto funzionali ed esteticamente perfetti.

Un’interessante possibilità, di grande tendenza negli ultimi anni, è rappresentata dalle pavimentazioni in cemento stampato. Esse uniscono la praticità di un rivestimento in cemento, al fascino e all’eleganza derivanti dalla possibilità di scegliere tra infinite combinazioni di forme, colori e texture della superficie. Questa soluzione è perfetta se sei in cerca di un modo per realizzare una nuova copertura spendendo poco e senza doverti preoccupare della sua manutenzione. Inoltre, la pavimentazione in cemento stampato offre diversi vantaggi, tra cui l’impermeabilità e l’elevata resistenza agli agenti atmosferici. Se desideri approfondire gli aspetti vantaggiosi legati all’applicazione di una pavimentazione del genere, rivolgiti alla pagina dedicata ai pavimenti in cemento stampato di un sito specialistico che fornisce anche le istruzioni per l’installazione.
È interessante sottolineare che, grazie all’utilizzo di stampi particolari, questi lavori possono essere eseguiti anche in autonomia, sebbene, per un risultato davvero impeccabile, sia sempre consigliato il supporto di un personale esperto. Grazie alle particolari tecniche adottate, potrai realizzare pavimentazioni che riproducano perfettamente l’effetto di materiali ben più costosi del semplice cemento, come il legno, il marmo, o il granito.

I giochi per i più piccoli

Se in casa ci sono dei bambini, il giardino sarà certamente tra gli spazi dedicati ai loro giochi e ai momenti di svago da trascorrere in totale libertà.
Con un modesto investimento, potrai dotare lo spazio esterno di un piccolo scivolo o di un’altalena da fissare a terra, realizzati secondo tecniche e con materiali perfettamente sicuri. Questi ed altri piccoli accorgimenti sono sufficienti per realizzare un vero e proprio parco giochi privato, dove i bambini saranno liberi di divertirsi senza correre alcun pericolo.

La cucina all’aperto con il barbecue

Se sei un amante delle cene in compagnia e delle grigliate di carne, non potrai certo fare a meno di un barbecue. Oltre ai classici bracieri portatili, oggi puoi trovare in commercio, a prezzi molto contenuti, eleganti barbecue in muratura oppure a gas, che non solo si rivelano strumenti perfetti per la preparazione di deliziose pietanze, ma rappresentano raffinati elementi di arredo per il giardino.

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Come conservare correttamente gli alimenti: 5 consigli per un uso corretto del frigorifero

L’ultima giornata mondiale della salute organizzata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è stata dedicata al tema della sicurezza alimentare. Esso, infatti, risulta essere ancora oggi al centro dell’attenzione, non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche nelle nazioni più economicamente avanzate, come l’Italia.
Va detto che, nel nostro paese, molto è stato fatto per garantire la sicurezza e la salubrità degli alimenti: l’Italia si è da sempre distinta per la sua attenzione al tema della sicurezza alimentare, stabilendo rigidi protocolli di controllo per le merci che circolano sul territorio nazionale e precisi standard qualitativi per quanto riguarda i servizi offerti da ristoranti, bar e qualunque tipo di attività commerciale dove siano previsti la preparazione ed il consumo di cibi.
Ciononostante, le tossinfezioni di origine alimentare continuano a rappresentare un grave problema per la sanità pubblica, dal momento che le loro conseguenze possono andare da lievi disturbi intestinali al manifestarsi di patologie più complesse, che richiedono l’ospedalizzazione e che, in alcuni casi, posso mettere in pericolo la vita del paziente.

Si stima che in Italia, circa un terzo del totale delle intossicazioni alimentari avvenga nell’ambito domestico. Nella maggior parte dei casi, le cause sono da ricercarsi in una scorretta conservazione dei cibi ed in un utilizzo poco adeguato del frigorifero. Questo importantissimo elettrodomestico, che ha rivoluzionato la vita di tutti noi, risulta essere il principale mezzo di propagazione di batteri, virus e muffe tra gli alimenti.
È utile cercare di capire quali sono gli errori più comunemente commessi tra le mura domestiche e quali strategie è possibile adottare per evitarli.

La scelta del frigorifero

Scegliere un elettrodomestico adatto alle nostre esigenze è il primo fondamentale step da considerare. Nelle mense, nei ristoranti e nei locali, è d’obbligo il ricorso ai frigoriferi professionali. Si tratta di apparecchiature destinate a settori professionali, come la ristorazione e l’ambito medico, che consentono anche un grande  risparmio energetico, se utilizzati correttamente. Per conoscere i criteri di utilizzo di questi particolari frigoriferi, è possibile consultare la pagina di un sito specialistico di frigoriferi professionali.
Le cucine domestiche non richiedono frigoriferi di questo livello per garantire la sicurezza dei cibi. La quantità di alimenti stipata al loro interno è tipicamente molto minore e così, non è richiesta una capacità di raffreddamento particolarmente elevata, né la presenza di scomparti con temperature diverse.
Comunque, nella scelta dell’elettrodomestico è necessario considerare con attenzione le proprie esigenze ed orientarsi su un modello che presenti dimensioni adeguate. In più, il consiglio è quello di preferire, ove possibile, un frigorifero di classe energetica A o superiore: a fronte di un maggiore costo iniziale, esso garantirà una perfetta efficienza e consumi energetici contenuti.

La suddivisione degli spazi

Il modo in cui gli alimenti vengono stipati all’interno del frigorifero può fare la differenza quando si tratta di prevenire possibili contaminazioni alimentari.
Le regole fondamentali da seguire sono due:

  • gli alimenti devono essere posizionati dai ripiani in basso a quelli in alto, seguendo il loro grado di deperibilità: tipicamente, infatti, la temperatura all’interno dello scomparto del frigo è minore nei ripiani inferiori e aumenta leggermente, spostandosi verso quelli superiori.
  • I cibi cotti devono sempre essere separati dagli alimenti crudi.

Nella pratica quindi, si procederà sistemando sempre frutta e verdura negli appositi cassetti, o comunque nei ripiani più in basso. Affettati, cibi cotti ed avanzi andranno conservati nei ripiani intermedi, mentre formaggi, yogurt ed uova potranno essere stipati in quelli più in alto.
Gli alimenti crudi non dovrebbero mai venire a contatto con quelli già cotti: il pericolo che virus o batteri transitino da un alimento all’altro è elevatissimo in questi casi.

L’importanza della data di scadenza

Ovviamente al fine di evitare le intossicazione alimentati, è molto importante tenere sempre d’occhio la data di scadenza dei cibi pronti e consumare questi prodotti nei giusti tempi.
Da questo punto di vista, il consiglio è quello di sistemare sempre gli alimenti appena acquistati dietro a quelli che erano già presenti nel frigorifero, così da facilitare il controllo delle date.
È importante tenere sempre a mente la differenza tra le diciture “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. Nel primo caso la data indica un termine al di là del quale il consumo del prodotto può risultare pericoloso per la salute, ma nel secondo, il rischio riguarda, in realtà, solo la perdita delle qualità nutrizionali ed organolettiche dell’alimento, che in molti casi continua ad essere commestibile anche per mesi.

I contenitori per alimenti

Per garantire l’igiene all’interno del frigorifero è molto utile ricorrere ai contenitori per alimenti. Scatole, scodelle e pentolini permettono di conservare cibi preparati o avanzi evitando qualunque tipo di contaminazione, aiutando ,inoltre, a preservare sapori ed odori.
Il consiglio è quello di evitare i contenitori e le pellicole in plastica, che possono cedere sostanze tossiche ai cibi, specie quando questi vengono riposti ancora caldi, e preferire recipienti in vetro, acciaio inox o ceramica.

La pulizia delle superfici e dei ripiani

Periodicamente è necessario svuotare il frigorifero e procedere ad un’accurata pulizia di tutte le parti interne. I modelli moderni permettono di rimuovere piani e pannelli per agevolare questa operazione.
Si consiglia di adoperare una spugnetta morbida, detersivi non aggressivi oppure una soluzione a base di acqua calda e bicarbonato. Al termine della pulizia è importante asciugare con attenzione tutte le superfici.

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Gli inconvenienti del campeggio: scopri come evitarli

Gli amanti del campeggio e delle vacanze “en plein air” sono in costante aumento. Complice la necessità di trovare soluzioni economiche per assicurarsi qualche giorno di ferie anche in tempo di recessione economica, sempre più italiani si avvicinano al mondo delle tende e dei sacchi a pelo.

Organizzare una vacanza di questo tipo può essere molto più semplice di quanto non si creda. Scelta la nostra destinazione, si tratterà solo di individuare un buon camping organizzato, ovvero uno spazio allestito appositamente per ospitare i campeggiatori. Pagando un costo di ingresso, generalmente molto modico, ci sarà assegnata una piazzola dove montare la tenda e avremo a nostra disposizione acqua potabile, corrente elettrica e servizi igienici.

Per quanto trascorrere intere giornate all’aria aperta possa sembrare molto scomodo ed impegnativo, in realtà il campeggio può rivelarsi un’esperienza entusiasmante anche per i più pigri o schizzinosi di noi: l’importante è preparare con cura la propria attrezzatura e sapere quali comportamenti evitare.
Superate le prime difficoltà, il contatto diretto con la natura e la riscoperta di una vita libera, avventurosa e più “a misura d’uomo”, sapranno sicuramente conquistarci, rendendo la nostra vacanza indimenticabile.

Cerchiamo di capire quali sono i problemi in cui è più facile incorrere, soprattutto se siamo alla nostra prima esperienza di camping e quali soluzioni adottare per evitare questi inconvenienti.

La tenda:

La tenda rappresenterà l’unico riparo a nostra disposizione durante la vacanza. Scegliere un modello adatto alle nostre esigenze (più o meno grande a seconda del numero di persone che dovrà ospitare) e saperlo collocare in una buona posizione sono passaggi fondamentali, che ci eviteranno di incorrere immediatamente in qualche problema.
Se la scelta del punto in cui collocare telo e paletti dovesse essere libera, il consiglio è quello di optare per una zona pianeggiante, riparata, ma non sovrastata da troppi alberi e lontana da fiumi e torrenti. Ritrovare la nostra tenda ed i nostri averi schiacciati dalla caduta di un ramo, o peggio trascinati via da acque ingrossatesi improvvisamente, non è certo una bella esperienza.

La cucina da campo:

Non è detto che saremo costretti a provvedere da soli ai nostri pasti, dal momento che molte strutture offrono servizi di ristorazione e vendita di alimenti, tuttavia, un’esperienza di camping non può dirsi completa senza aver provato almeno una volta a cucinare all’aria aperta.
Gli strumenti utili a questo scopo possono essere molti. Di base, avremo bisogno di un piccolo fornello a gas e delle apposite bombolette di ricarica, nonché di stoviglie ed utensili vari.
L’incidente tipico, legato alle cucine da campo è lo sviluppo di piccoli incendi che solitamente non hanno alcuna conseguenza, ma che in un’area boschiva potrebbero causare ingenti danni.
La soluzione migliore non è rinunciare del tutto alla cucina, ma mettere in sicurezza la zona prescelta, rimuovendo erbacce, foglie, ramoscelli e qualunque altro elemento infiammabile presente.

L’energia elettrica:

Molti di noi oggi non riescono a pensare di rimanere senza il proprio smartphone per più di 24 ore. Se abbiamo scelto un camping che non mette a nostra disposizione prese elettriche gratuitamente, sarà bene organizzarci di conseguenza: rimanere senza telefono cellulare o qualunque altro tipo di device elettronico che possa permetterci di comunicare in caso di emergenza, può rappresentare un problema particolarmente grave.
Una buona idea è quella di fornirsi di uno dei vari modelli portatili di generatori di corrente inverter che possiamo trovare in vendita. Approfondite qui le informazioni su queste apparecchiature, spesso poco conosciute, ma molto valide quando si ha bisogno di una fonte di energia elettrica sempre disponibile.

La vita all’aria aperta:

Trascorrere intere giornate all’aria aperta può mettere a dura prova il nostro fisico, soprattutto se non siamo affatto abituati a farlo.
Per evitare di ritrovarsi ricoperti dalle scottature, dopo una giornata trascorsa al sole, è importante ricordarsi di utilizzare sempre una crema solare: i potenti raggi del periodo estivo possono danneggiare la nostra pelle anche se stiamo campeggiando in un boschetto.
Gli insetti rappresentano un altro fastidioso inconveniente degli spazi aperti. Il nemico principale è rappresentato dalle zanzare, che possono assediarci tanto nelle ore diurne che in quelle notturne. Il ricorso ad un prodotto repellente è d’obbligo se vogliamo evitare di trascorre la vacanza a grattarci.

I servizi igienici:

L’uso dei bagni è uno degli argomenti più spinosi quando si prendono in considerazione gli svantaggi del camping. In effetti, spesso dovremo adattarci a situazioni poco comode, condividendo docce e servizi igienici con tutti gli altri ospiti della struttura.
Per migliorare la nostra esperienza, possiamo cercare di frequentare questi ambienti nei momenti di minore afflusso e ricordarci di portare sempre con noi tutto il necessario: saponi, asciugamani, ciabattine per i piedi e soprattutto una buona scorta di carta igienica.

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Sicurezza in piscina: l’importanza della manutenzione

Le piscine sono indubbiamente delle strutture affascinanti che suscitano sentimenti di relax e benessere in tutti noi.
Non tutti sanno che al di là dell’innegabile resa estetica e dell’aspetto ricreativo che le caratterizza, le piscine sono strutture molto delicate che necessitano di attenzione e di cure costanti.
Decidere di acquistare una piscina da far installare in un ambiente privato è una scelta che deve essere ponderata attentamente per evitare di investire il proprio denaro inutilmente.
Il primo aspetto da considerare nella costruzione di una piscina è la garanzia del corretto funzionamento della stessa allo scopo di assicurare la salute e la sicurezza dei bagnanti.
Anche se viviamo nell’era del fai da te dove il web è ricco di tutorial su come costruire una piscina per conto proprio, la cosa migliore da fare è quella di contattare una ditta di realizzazione di piscine che possa garantire un ottimo risultato.
Sul territorio italiano esistono moltissime aziende specializzate nella fabbricazione di piscine; se risiedete in una regione dell’Italia centrale, vi consigliamo di rivolgervi a questa ditta di costruzione di piscine in Umbria, che opera anche in tutta l’Italia centrale.
Ricordatevi che l’azienda alla quale affiderete il progetto è di fondamentale importanza ai fini di un impiego corretto del vostro tempo e del vostro denaro.
Tornando al tema della sicurezza relativa alle piscine, teniamo a precisare che le opere di manutenzione sono indispensabili per prevenire incidenti ed eventuali pericoli.
É dunque molto importante chiarire ogni aspetto riguardante la manutenzione ordinaria e straordinaria di una piscina.

Piscine sicure: la manutenzione

Perché la manutenzione di una piscina è così importante per la salute e la sicurezza dei bagnanti e della struttura stessa?
Gli interventi di manutenzione permettono di mantenere alto il livello di salubrità dell’acqua eliminando eventuali batteri, germi, funghi, alghe e microorganismi dannosi per la salute.
Il valore indice della qualità dell’acqua di una piscina è il pH, che può essere alterato dalla presenza di agenti patogeni nell’acqua. Per evitare che questo si verifichi, occorre munire la piscina di un rilevatore apposito per il pH e controllare periodicamente, secondo le indicazione del modello specifico di piscina, se il livello si mantiene nel giusto range.
La cura della piscina non garantisce solamente la qualità dell’acqua, ma anche l’integrità della piscina stessa. Se la pulizia venisse trascurata per troppo tempo, non sarebbe più
possibile garantire il corretto funzionamento e la compattezza della struttura, le alghe ed i funghi agirebbero indisturbati e la piscina non durerebbe a lungo.
Ricordatevi dunque di prendere accordi con la ditta di costruzione della vostra piscina per fissare degli appuntamenti periodici per la manutenzione ordinaria ed eventualmente anche per quella straordinaria.
Se invece pensate di poter provvedere da soli alla manutenzione della piscina, di seguito vi forniamo dei consigli per effettuarla al meglio.
Se la piscina è situata in una zona esterna all’abitazione è consigliabile dividere gli interventi di manutenzione ordinaria in questo modo: manutenzione di inizio stagione, interventi di pulizia quotidiani, settimanali e manutenzione di fine stagione.
Ogni piscina ha un sistema diverso per la manutenzione quindi leggete attentamente il manuale delle istruzioni e provvedete al reperimento degli attrezzi necessari per la pulizia ad esempio un retino per togliere le impurità dalla superficie dell’acqua, i prodotti chimici per la disinfezione dell’acqua, il rilevatore del livello del pH e tutte le attrezzature riportate nelle indicazioni relative al modello specifico.

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Come effettuare la pulizia del proprio barbecue

Il barbecue è un oggetto indispensabile in casa, in particolar modo quando si avvicina la stagione estiva e si ha il desiderio di organizzare una bella grigliata all’aria aperta.
Dopo il lungo periodo invernale è necessario verificare le condizioni del barbecue prima di utilizzarlo nuovamente.
Come per tutte le cose, la manutenzione del barbecue è fondamentale per garantirne il corretto funzionamento e una durata maggiore. Con dei semplici gesti e qualche accortezza in più sarà possibile riportare il vostro barbecue in vita e godervi finalmente le grigliate estive.
Gli interventi di manutenzione e pulizia devono essere effettuati in base alla tipologia di barbecue di cui disponete: barbecue a carbonella, a gas o elettrico?
Al di là del tipo di barbecue che avete, prima di dedicarvi alla sua pulizia, verificate che non vi siano dei pezzi da cambiare. Bruciatori di ricambio, griglie e piastre nuove e pezzi di ricambio vari possono essere la soluzione ideale per un barbecue datato, purché siano ricambi originali e della stessa marca. Se ad esempio avete un barbecue Campingaz, la cosa migliore sarà quella di acquistare solo pezzi di ricambio per barbecue Campingaz. Per approfondimenti cliccate qui.
In termini di manutenzione invece, esistono delle operazioni da eseguire a seconda della tipologia di barbecue.

Barbecue a carbonella

Per effettuare la manutenzione e la pulizia del barbecue a carbonella è necessario munirsi di: una spazzola d’ottone, dei guanti, un panno e dei prodotti per barbecue (detergenti).
È consigliabile pulire la griglia quando è ancora calda, semplicemente raschiandone la superficie con la spazzola d’ottone per rimuovere le particelle ancora attaccate. Per rimuovere la cenere aspettate che il barbecue si sia raffreddato del tutto e procedete a svuotare il contenitore.
Se lo desiderate potete anche pulire il braciere con del sapone e dell’acqua.

Barbecue a gas

Prima di iniziare bisogna assicurarsi che il serbatoio del gas sia ben chiuso. Si devono rimuovere attentamente i tubi e il bruciatore per pulirli con un panno umido ed asciugarli bene.
Prima di pulire il barbecue è necessario coprire le valvole del gas con della carta stagnola per evitare che si bagnino e si arrugginiscano. Con dell’acqua e del sapone è possibile pulire la superficie interna ed esterna del barbecue, avendo l’attenzione di asciugare bene il tutto. Usate la spazzola d’ottone per rimuovere eventuali residui dalla griglia e riattaccate i tubi del gas e i bruciatori. Se notate delle incrostazioni di grasso, accendete al massimo la temperatura del barbecue e fateli ammorbidire per circa 10 minuti prima di rimuoverli con la spazzola.

Barbecue elettrico

Pulire il barbecue elettrico è molto semplice, basta staccare la spina dalla corrente prima di effettuare qualsiasi operazione. Se il vostro barbecue elettrico è dotato del raccoglitore per grasso, sarà opportuno rimuoverlo per pulirlo dopo ogni utilizzo. Con un panno di carta è possibile pulire lo sporco, ma bisogna sempre leggere le indicazioni per lo specifico modello perché alcuni barbecue elettrici non possono essere puliti utilizzando l’acqua. Se le piastre del barbecue sono rimovibili è possibile staccarle e lavarle con acqua e sapone e poi completare il tutto asciugando le varie parti con un panno asciutto. Per pulire le parti esterne del barbecue è sufficiente strofinarle con un panno imbevuto di qualche goccia di detergente.

Al di là del modello e della topologia, ricordate di leggere sempre le indicazioni specifiche per la manutenzione e la pulizia ottimale del vostro barbecue.

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Intervento al seno: quando la chirurgia migliora la vita

L’intervento al seno è uno dei più praticati nel mondo e in Italia. Il seno è la zona che esprime più di ogni altra la sensualità di una donna e la sua femminilità, e quando ha le corrette dimensioni riesce ad armonizzare e rendere più proporzionato il corpo.
Per quanto diffuso, l’intervento al seno non deve però essere sottovalutato. Si tratta pur sempre di un’operazione chirurgica, che viene effettuata in anestesia totale o locale con sedazione profonda, e che può richiedere fino a 3 giorni di ospedalizzazione.
Prima di sottoporsi ad un intervento invasivo, bisogna essere certi di potersi affidare a mani esperte. La scelta della clinica di chirurgia estetica, perciò, è un momento importantissimo. La clinica deve rispettare in modo rigido e vincolante i più elevati standard e le norme igienico-sanitarie, deve impiegare solo personale specializzato e servirsi solo di chirurghi di comprovata esperienza, senza facili improvvisazioni.
Tra paziente e chirurgo deve subito innescarsi un feeling, perché la paziente dovrà fidarsi delle indicazioni del chirurgo, mentre quest’ultimo dovrà dare alla paziente ogni informazione utile per prepararla all’intervento. Dovrà perciò informarla dei possibili rischi, delle controindicazioni, ma anche di come si svolgerà l’operazione, di quale anestesia verrà utilizzata e del modo in cui si prospetterà il postoperatorio.
Un altro compito essenziale del chirurgo estetico è di guidare la paziente verso la scelta del seno giusto per lei. A volte, le pazienti arrivano in clinica con l’idea di aumentare vertiginosamente il proprio seno, ma un buon chirurgo deve riuscire a dissuaderla per evitare che la paziente abbia poi u n rigetto psicologico verso l’impianto. Uno dei rischi più diffusi è infatti che la paziente non si riconosca più dopo l’operazione e rifiuti la sua nuova immagine. Scegliere da subito un seno naturale, di proporzioni normali in modo che si armonizzi al resto del corpo riduce questo rischio e rende molto più facile l’accettazione di sé da parte delle donne che si risvegliano dall’intervento.

Tipologie di intervento del seno

Esistono tre tipologie principali di intervento al seno: la mastoplastica additiva, la mastoplastica riduttiva e la mastopessia. Per maggiori informazioni sulla chirurgia del seno cliccate qui.
La mastoplastica additiva è la tipologia più diffusa di intervento al seno. Si tratta del comune ingrandimento del seno e si svolge eseguendo un’incisione nel seno e inserendo una protesi mammaria. Di solito l’incisione viene praticata o lungo il contorno dell’areola, o lungo l’attaccatura del seno al torace. In entrambi i casi, la cicatrice è poco visibile, e tende ad essere impercettibile quando viene praticata sull’areola. La protesi può essere inserita dietro le ghiandole mammarie o dietro il muscolo del grande pettorale. Esistono diverse protesi, ma le più diffuse sono quelle in silicone e quelle saline. Le protesi in silicone sono più morbide al tatto e hanno un aspetto molto naturale, ma possono essere pericolose in caso di rottura, anche se va detto che le moderne protesi multistrato sono molto più resistenti che nei tempi passati. Esistono poi le protesi saline, con un riempimento di soluzione fisiologica salina. Queste ultime risultano meno morbide al tatto ma sono meno pericolose per la salute in caso di rottura, in quanto la soluzione salina può essere facilmente riassorbita dall’organismo. Va precisato però che le protesi al silicone di alta qualità non presentano problematiche legate alla rottura in quasi nessun caso.
La mastoplastica riduttiva consiste nell’asportazione di tessuto adiposo, cutaneo e ghiandolare in eccesso per ridurre le dimensioni del seno. Anche chi ha il seno troppo grande può essere insoddisfatto del suo seno, oppure può avere problemi di postura e di sovraccarico alla colonna. La mastoplastica riduttiva lascia sul seno una cicatrice a “t rovesciata”, che può essere rimossa con una successiva operazione di microchirurgia.
C’è infine la mastopessia, che non consiste nella variazione delle dimensioni del seno, ma in un suo sollevamento. Questo intervento si svolge in caso di seno cadente, mentre se il seno è sia cadente sia svuotato (per l’età, per un dimagrimento repentino o a causa dell’allattamento), si può intervenire con un’operazione ibrida di mastoplastica additiva e mastopessia, che ha l’effetto di riempire e sollevare.

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I traumi sportivi più frequenti in Italia

Sappiamo tutti che in Italia lo sport maggiormente praticato a livello amatoriale è il calcio, in particolar modo il calcetto. Chi si dedica a questa attività gioca spesso su campi in erba sintetica ed è ad alto rischio di infortunio.
Ogni anno si registrano circa 300.000 italiani che finiscono in ospedale in seguito ad un trauma sportivo che nella maggior parte dei casi interessa una lesione alle ginocchia e alle caviglie.
Questi dati sono stati elaborati dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, che ha delineato un panorama italiano sportivo nel quale anche coloro che hanno più di 50 anni si dedicherebbero molto volentieri alla pratica sportiva, rientrando nei casi di infortunio.
I traumi e gli infortuni sportivi colpiscono maggiormente gli uomini (85%) rispetto alle donne (15%), perché il popolo maschile pratica di più gli sport da contatto.
Tra tutte le discipline praticate principalmente dagli uomini, il calcetto ed il calciotto sono gli sport che provocano maggiori traumi, che spesso interessano le articolazioni delle ginocchia e delle caviglie. Il calcetto ed il calciotto sono più dannosi perché richiedono dei ritmi di gioco più veloci, durante i quali i giocatori sono soggetti a scatti repentini e al contatto fisico.
Anche la pallavolo e la pallacanestro provocano l’80% degli infortuni nei soggetti con età compresa tra i 25 ed i 50 anni, mentre la maggior parte dei traumi sportivi degli over 50 sono dovuti alle cadute.
Molti di questi infortuni sportivi potrebbero essere evitati semplicemente attraverso il giusto riscaldamento muscolare, da praticare prima e dopo l’attività fisica. Ignorare i rischi legati alle problematiche articolari che derivano da un trauma significa non essere coscienti dei lunghi periodi di inattività necessari alla riabilitazione dell’arto in seguito all’infortunio.
Per svolgere un allenamento efficace e sicuro, occorre prestare attenzione agli esercizi che si effettuano allo scopo di prevenire l’infortunio.
Un trauma sportivo è spesso generato da un episodio involontario ed improvviso che colpisce l’organismo durante la pratica di un’attività sportiva, alterandone la struttura.
Il danno sportivo è invece di diversa natura, in quanto non è causato da un trauma, ma si origina lentamente in seguito a ripetute sollecitazioni scorrette. Le sollecitazioni possono provocare delle infiammazioni seguite da dolori acuti, che danneggiano il fisico alterandone la funzionalità.
In questi casi è sempre consigliabile vedere uno specialista, come questo ortopedico di Roma, per stabilire l’entità del danno e procedere con la terapia più appropriata.
Le lesioni più comuni nell’ambito dello sport sono quelle che interessano l’apparato muscolo scheletrico, perché è costantemente in movimento ed è spesso vittima di contusioni, distorsioni, lesioni ai tendini, ai muscoli, alle articolazioni, fino alle lussazioni e alle fratture.
Gli infortuni sportivi che si verificano più comunemente sono:

  • strappo muscolare: si verifica in seguito ad un movimento che ha causato un’eccessiva estensione del muscolo, strappandolo
  • distorsione: interessa l’articolazione e si verifica quando si ha uno stiramento oppure una lesione alla capsula articolare dei legamenti
  • lussazione: si tratta del distacco violento o della perdita dei rapporti fra capi articolarti
  • frattura: si tratta dell’interruzione parziale o totale della continuità dell’osso e può essere esposta o non esposta
  • ferite e abrasioni: capitano spesso e se non sono gravi basterà pulirle bene e disinfettarle adeguatamente

Ricordate che i traumi e gli infortuni sportivi possono essere evitati semplicemente attraverso una buona preparazione atletica.

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La costruzione fai da te di una piscina in cemento

Volete che il vostro giardino sia un’oasi di pace e relax con tanto di zona rinfrescante? La soluzione ideale per coloro che amano godersi la tranquillità della propria casa è quella di costruire una piscina in cemento nel giardino di casa.
Di tutte le tipologie di piscine attualmente presenti sul mercato, la piscina in cemento è considerata il top della gamma, sia perché è bella ed elegante da vedere, sia per i suoi costi più elevati rispetto a quelli delle altre piscine.
Per la riuscita ottimale del progetto è necessario determinare attentamente il luogo in cui sarà posizionata e le dimensioni che si desiderano. Più grande sarà la piscina, maggiori saranno gli scavi e le opere in muratura.
Una volta che avrete optato per questa soluzione, dovrete anche armarvi di pazienza, perché si tratta di un lavoro che richiede tempo e impegno.
Perché il progetto venga realizzato nel miglior modo possibile, si consiglia di contattare una ditta esperta, come quella che vi proponiamo, specializzata nella progettazione e nella vendita di piscine, con sede a Roma.
Se invece conoscete le basi della muratura, oppure avete degli amici che se ne occupano, potete anche provare a realizzare la vostra piscina in cemento adottando la modalità fai da te. Fortunatamente oggi viviamo nell’era del fai da te, ovvero l’arte di costruire qualsiasi cosa si desideri per proprio conto, persino una piscina in cemento. Di seguito vi forniamo una piccola guida per realizzare una piscina in cemento fai da te.

Come costruire la propria piscina in cemento

La prima verifica da effettuare per la costruzione di una piscina in cemento, riguarda il punto della casa che ospiterà la struttura. Il luogo in cui sorgerà la piscina dovrà presentare le seguenti caratteristiche strutturali: un impianto idraulico con sistema di scarico sul fondo della piscina, la possibilità di scavare per almeno 30 cm di profondità sotto il fondale e un sistema di pressione dell’acqua che deve essere montato da qualcuno con competenze idrauliche, che sia in grado di verificarne il corretto funzionamento.
Prima di colare il cemento sullo scavo, sarà opportuno anche determinare se si desidera installare un sistema di ricircolo dell’acqua, che la mantenga sempre in circolazione; per fare questo, occorre installare una pompa di ricircolo e un tubo in PVC.
Prima di iniziare la fase di scavo, tracciate il perimetro della piscina e poi cominciate a scavare, considerando che la piscina finita sarà più stretta e meno profonda rispetto alla fase iniziale.
Se deciderete di installare la pompa per il ricircolo dell’acqua, prima assicuratevi che ci siano prese elettriche a portata di mano che la alimentino.
A questo punto realizzate il cemento, avendo cura di non lasciarlo troppo umido perché potrebbe non attaccarsi alle pareti. Per stendere il cemento è consigliabile adottare la tecnica a zone: passate il cemento su una sezione alla volta, fino a ricoprire l’intero fondale della piscina.
Dopo il primo strato di cemento, dovrete posizionare una rete in acciaio che servirà a conferire maggiore stabilità alla struttura. L’armatura va posizionata su tutte le pareti e sul fondale della piscina e deve essere ricoperta subito con un altro strato di cemento. La miscela di cemento deve essere applicata con il sistema di colata a secco; per assicurare una presa migliore, si consiglia di applicarla una volta al giorno, per almeno quattro giorni.
A questo punto, potete pensare alla copertura interna della piscina, scegliendo tra le tradizionali piastrelle blu, il cemento grezzo, la vernice, oppure il marmo.
A cemento asciutto, potete riempire la piscina utilizzando un tubo avvolto in uno straccio, da posizionare sul fondale della piscina. Lo straccio servirà per evitare che la potenza dell’acqua del tubo corroda il cemento fresco. Una volta riempita la vasca, lasciate riposare l’acqua per una notte almeno e poi avviate la pompa.
Da questo momento in poi, siate attenti alla manutenzione della vostra piscina, fondamentale ai fini del funzionamento igienico e a norma di legge dell’impianto.

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Debiti scolastici: cosa sono e come recuperarli

Uno dei momenti peggiori della carriera scolastica di uno studente è sicuramente rappresentato dal debito scolastico. Nel momento in cui viene assegnato il debito, l’andamento scolastico di un alunno può essere compromesso. Nei casi peggiori, nel tentativo di recuperare il debito, lo studente corre il rischio di dover rinunciare alla propria vacanza estiva.
Esistono molti modi per recuperare il debito formativo in tempo e potersi godere la meritata vacanza, ma prima vediamo di cosa si tratta quando si parla di debito scolastico.

Debito scolastico: di cosa si tratta

Il debito scolastico viene assegnato quando lo studente non raggiunge la sufficienza in una o più materie. Se non si riesce ad ottenere il prezioso 6 nelle materie più ostiche, sarà necessario recuperare le lacune riportate tramite un maggiore impegno.
Il debito formativo viene dunque assegnato agli studenti che ottengono delle insufficienze in alcune materie, ma che allo stesso tempo hanno raggiunto la sufficienza nelle altre.
In questo caso il consiglio di classe rimanda il giudizio dello studente in merito alla materia in cui è carente a settembre, per il giudizio finale. L’assegnazione del debito scolastico viene inoltre comunicata alle famiglie degli studenti interessati, indicando le carenze riportate da ogni singolo alunno nello specifico.
A questo punto, il debito deve essere colmato nei mesi precedenti alla ripresa delle normali attività didattiche, tramite dei corsi di recupero tenuti dalla scuola stessa.
Può però capitare, che le amministrazioni non organizzino dei corsi di recupero per tutte le materie, ma solo secondo le disponibilità degli insegnanti. In questo caso, il modo migliore per aiutare i ragazzi a colmare le lacune è quello di iscriverli a corsi di ripetizioni private.

Recupero del debito: le ripetizioni private

Il debito formativo viene assegnato allo studente carente in una o più determinate materie. Se la scuola non organizza i corsi di recupero interni, sarà opportuno provvedere privatamente, attraverso le ripetizioni private.
Per trovare l’insegnante di ripetizioni che fa al caso vostro, occorre fare una ricerca sul web, ottimizzandola in base alla materia e alla città di interesse. Se vostro figlio ha bisogno di recuperare un debito in matematica e vivete a Roma ad esempio, vi basterà digitare le chiavi: ripetizioni matematica a Roma ed il gioco sarà fatto; avrete davanti una lista di tutti gli insegnanti privati presenti sul suolo romano, spesso divisi anche per zone.
Una volta trovato il docente che soddisfi le vostre richieste, sarà opportuno prendere il primo appuntamento allo scopo di conoscersi a vicenda ed eventualmente iniziare a programmare le lezioni.
Quando inizieranno le lezioni di ripetizioni, lo studente potrà adottare le seguenti strategie per colmare le proprie lacune in modo efficace:

  • seguite il programma del docente, studiando giorno per giorno. Evitate di accumulare gli argomenti, perché sarà sempre più difficile recuperarli tutti insieme
  • non lasciate spazio ai dubbi: se un argomento non è chiaro, chiedete un’altra spiegazione al vostro insegnante, per aiutarvi a comprendere meglio il concetto
  • fate gli esercizi che vi vengono assegnati, perché è il solo modo di capire se avete colmato le vostre lacune in merito
  • se avete delle difficoltà a studiare da soli, fatevi aiutare da un compagno con il quale potrete anche confrontarvi
  • prendete appunti quando l’insegnante spiega, perché sono un ottimo strumento per ripassare anche a casa

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Vincere lo stress lavoro correlato

Lo stress lavoro correlato è un disturbo molto frequente e grave, che colpisce più della metà degli occupati nei paesi europei. Anche se viene spesso sottovalutato e trattato solo come un lieve scompenso psicologico, si tratta in realtà di una vera e propria malattia lavorativa, che provoca danni all’economia e anche alla salute di chi ne è affetto.
Un lavoratore che soffre di questo disturbo, solitamente, costa di più all’azienda in termini di assenteismo, malattie retribuite e abbassamento della produttività, oltre che della qualità del lavoro. Per il lavoratore i danni sono molto ingenti, e sono pagati con un abbassamento generale della qualità della vita e con lo sfociare in altre malattie ancora più gravi come la depressione, disturbi cardiocircolatori (compreso l’infarto e l’ipertensione arteriosa), l’ictus, gastriti e ulcere.
Per vincere lo stress lavoro correlato, il datore di lavoro può attuare varie strategia. Per prima cosa, può rivedere l’organizzazione aziendale, individuando i “colli di bottiglia” e le storture che portano alcune persone ad essere sovraccariche o a non poter gestire con serenità il proprio lavoro.
Spesso si lavora per urgenze e si tende invece a rimandare una seria pianificazione aziendale, la sola che potrebbe garantire una razionalizzazione della gestione delle risorse umane e una migliore efficienza di tutti i passaggi produttivi/organizzativi.
Va valorizzato il concetto di accountability, ovvero l’assegnazione di responsabilità e ruoli certi, in modo che ogni dipendente sappia dove arrivano le sue competenze, le sue responsabilità e anche dove si ferma il suo campo. Assegnando ruoli certi, ogni dipendente saprà anche dove indirizzare le richieste che non può soddisfare, impedendo al flusso produttivo di fermarsi al primo ostacolo.
In secondo luogo, bisogna garantire ai dipendenti dei momenti di riposo e recupero che possano ridare respiro e permettere di riprendere il lavoro come o meglio di prima. Questo significa anche non impedire ai dipendenti di andare in ferie o di prendere permessi se ne hanno diritto, così come accontentare le richieste di maggiore flessibilità che possono provenire, ad esempio, da chi ha anche compiti di assistenza familiare o studia per conseguire una laurea o un diploma professionale.
Infine, non vanno dimenticati i momenti di svago e relax anche in ufficio. la pausa pranzo, ad esempio, è un importante momento di recupero: i datori dovrebbero evitare di far mangiare i dipendenti davanti allo schermo ed evitare che qualcuno salti il pranzo per lavorare. Svolgere il lavoro nel proprio tempo a disposizione dovrebbe essere un imperativo morale, e di conseguenza le pause andrebbero valorizzate. Come è scritto su un sito dedicato al calcio balilla, si può anche trovare un passatempo divertente che unisca tutto il personale e che sia uno strumento di team building, oltre che di relax per tutti. Il biliardino ne è un esempio eccellente, perché non solo consente di divertirsi tutti insieme riducendo i conflitti, ma aiuta a fare un po’ di movimento e a rompere rispetto alla sedentarietà del lavoro d’ufficio, allenta la tensione emotiva, scarica lo stress e prepara a rientrare al lavoro con più energia, grinta ed entusiasmo.
Ovviamente il calciobalilla è solo uno dei possibili esempi, a cui potrebbero aggiungersi le passeggiate all’aria aperta, dei giochi di società, un telefilm divertente da guardare tutti insieme o due chiacchiere al bar fuori l’edificio (quest’aspetto è molto importante perché aiuta effettivamente a “staccare”).
Oltre al datore di lavoro, anche lo stesso lavoratore dovrebbe essere consapevole dei rischi che corre se lo stress aumenta in modo insostenibile. Egli dovrebbe perciò essere in grado di risolvere i conflitti prima che sfocino in un clima troppo teso, collaborare con i colleghi in modo proattivo, lasciare i problemi personali a casa evitando che contaminino il suo umore quando è al lavoro. Il primo strumento per riuscire in questa impresa è l’informazione, per cui ogni dipendente dovrebbe ricevere opuscoli o materiali informativi, quando non seguire addirittura corsi mirati, per vincere lo stress lavoro correlato!

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Smalto per unghie: come scegliere quello giusto

Utilizzato fin dall’antichità per decorare le unghie delle donne, lo smalto non ha mai perso il suo fascino. Prodotto in migliaia di colori diversi, ancora oggi viene utilizzato da milioni di donne in tutto il mondo.

Smalto classico

Fino a qualche anno fa era l’unico smalto utilizzato per colorare le unghie di mani e piedi. Viene prodotto in tantissimi colori e finiture diverse. Molto in voga tra le adolescenti per la facilità con cui si può mettere e togliere. Questo tipo di smalto ha diversi vantaggi: è facile da applicare (con il suo pennellino) e da rimuovere (con un batuffolo di cotone imbevuto di acetone) e soprattutto è economico. Ha però uno svantaggio che lo rende inutilizzabile in alcuni casi: si sbecca molto facilmente.

Gel per la ricostruzione

Il gel viene spesso utilizzato per la Nail Art. Può essere utilizzato da solo oppure in abbinamento a delle tips. Le tips sono una sorta di “protesi” per unghia: servono a far sembrare più lunga un’unghia corta. Le tips devono essere costituite da materiali plastici di buona qualità, perché devono essere allo stesso tempo flessibili e durevoli. In alternativa alle tips, per avere un allungamento più naturale è possibile utilizzare le cartine. L’allungamento dell’unghia viene fatto con il gel stesso posizionando bene la cartina. Una volta che avrete allungato artificialmente le vostre unghie potrete decorarle come volete. Le unghie lunghe o molto lunghe possono essere modellate per creare diverse forme molto particolari e di tendenza come lo stiletto, la pipe o la edge.
La forma a stiletto è molto lunga ed elegante, è chiamata così perché la sua forma a punta ricorda un tipo di pugnale, lo stiletto appunto.
Edge può essere tradotto con spigolo, e infatti la forma edge ricorda un tetto o uno spigolo. La particolarità di questa forma è la sua tridimensionalità, poiché si svolge sullo spessore dell’unghia. E’ stata inventata nel 2009 per combattere la pratica dell’onicofagia.
La forma pipe si presenta invece con la punta arrotondata ed è quasi priva di bombatura.
La ricostruzione con il gel si presta molto bene anche ad essere decorata con disegni e applicazioni varie.

Smalto semipermanente

E’ il giusto compromesso tra lo smalto tradizionale ed il gel per la ricostruzione delle unghie. Può essere applicato da un’estetista o autonomamente, acquistando online un kit per smalti semipermanenti. Ha la resistenza del gel e la facilità di applicazione e rimozione dello smalto tradizionale. Proprio per questo motivo è molto apprezzato dalle star, che hanno l’esigenza di essere impeccabili ma anche di cambiare spesso look. Lo smalto semipermanente si adatta molto bene sia alla semplice stesura che alla manicure più impegnativa. E’ infatti molto adatto per creare la French Manicure, la Half Moon Manicure, la Striped Manicure, e molto altro. Con lo smalto semipermanente non è possibile allungare l’unghia in maniera artificiale, ma è comunque possibile limarla in varie forme, le più gettonate ultimamente sono quella a mandorla e quella rotonda, ma anche la forma squadrata che non passa mai di moda. Lo smalto semipermanente ha una durata di circa tre settimane, ma se si utilizza uno smalto di qualità può arrivare a durare fino ad un mese.

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Come purificare la casa dopo un furto

Se in passato siete stati vittime di un episodio violento o traumatizzante nella vostra vita domestica, potreste aver bisogno di un metodo che vi aiuti a ristabilire l’armonia tra le mura di casa.
Non si tratta di sedute spiritiche o rituali macabri, ma semplicemente di una serie di operazioni che potete svolgere all’interno della vostra abitazione, per tornare a viverla come facevate prima del misfatto.
L’idea è quella di ripulire la vostra casa da tutta l’energia negativa rimasta, per fare di nuovo spazio a quella positiva che ha sempre caratterizzato la vostra vita domestica.
Se avete avuto brutte avventure in casa come incidenti o furti, una soluzione del genere potrebbe aiutarvi a tornare alla normalità.

Subire un furto in casa è statisticamente uno dei traumi peggiori della vita casalinga, perché oltre alla perdita di oggetti cari, si è anche vittime della violazione del proprio ambiente privato, che da quel momento in poi non viene più riconosciuto come tale. Il migliore deterrente moderno ai furti in casa è l’installazione di un sistema d’allarme, che vi avvisi della presenza sospetta di qualcuno mediante il suono della sirena, che dovrebbe mettere in fuga il malfattore.
Per quanto riguarda gli incidenti casalinghi invece, il rimedio non è così semplice da individuare, proprio perché imprevedibile ed impossibile da prevedere.
In seguito ad uno di questi episodi, ristabilire l’equilibrio e il benessere della vittima è la prima cosa di cui ci si deve occupare; vediamo come.
Il disordine e la sporcizia sono le cause principali dell’accumulo di energia negativa, quindi occorre rimboccarsi le maniche per fare ordine e pulizia; vedrete che la vostra mente si sentirà subito meglio in uno spazio profumato e pulito.
Mentre pulisci prova a concentrare la tua mente su pensieri che ti diano pace e serenità, cercando di invocare con la mente le energie positive che desideri in casa tua.
Per pulire i pavimenti, gli stipiti delle porte e tutto il resto, serviti dei soliti prodotti ma con un’aggiunta speciale: il sale, simbolo di purificazione, bellezza e vitalità.
Mentre ti occupi della pulizia di casa, puoi bruciare dell’incenso, magari al profumo di limone, che aumenterà il senso di pulizia donando all’ambiente un profumo fresco.
Liberati delle fonti di stress, come le carte accumulate in giro per la casa, che sarebbe meglio riporre in una scatola senza averle continuamente davanti agli occhi.
Mentre svolgi queste operazioni, convinciti che la tua casa è libera da ogni tipo di energia negativa e che è tornato il luogo di pace e serenità che era una volta.
A questo punto, basterà compiere l’ultimo piccolo rituale che prevede che spargiate del sale intorno alle mura esterne di casa, allungandolo con un po’ di acqua in stile benedizione, che allontanerà la negatività.
Il trucco per riuscire in tutto questo è un pizzico di fede, quindi cerca di credere in ciò che fai e che pensi, senza dubitare dell’energia positiva e delle forze benevole che attirerai a te.
Se infine possiedi un oggetto che consideri di grande valore spirituale, posizionalo accanto al tuo letto, o sotto il cuscino, come simbolo di benessere e felicità.

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3 Idee per un regalo originale

Con l’avvicinarsi delle festività ci si pone sempre lo stesso problema: che regali fare? Il rischio è sempre quello di non centrare pienamente i gusti di chi lo riceverà, quindi si è alla continua ricerca di qualcosa che possa andare sempre bene. Ecco alcune idee originali che potrebbero aiutarvi a risolvere il problema.

h2>Un trattamento personalizzato

Solitamente il trattamento personalizzato è uno di quei regali molto graditi, lo sarà ancor di più se parteciperete anche voi. Se abitate in città grandi come Roma potreste scegliere un centro estetico ad Ostia per abbinare il trattamento ad una passeggiata sul mare. Scegliete il centro estetico con cura, valutando bene quello che offre. Se avete modo di visitarlo di persona sarebbe meglio, così potreste rendervi bene conto della professionalità di chi ci lavora. Potrete scegliere il trattamento più adatto chiedendo anche qualche consiglio all’estetista. Evitate trattamenti troppo specifici se non avete troppa confidenza con la persona a cui lo regalerete, optate piuttosto per trattamenti generici come un massaggio rilassante, la pulizia del viso, una manicure, etc. Con un budget di spesa più elevato potrete addirittura concedervi una giornata ad una SPA, in questo modo potrete farvi coccolare da un massaggio fatto da mani esperte e da una tisana rilassante.

Conserve fatte in casa

Anche se non siete delle cuoche provette potrete cimentarvi a fare una marmellata in casa, passerete un pomeriggio diverso e alla fine sarete soddisfatte di quanto avete fatto. La procedura è davvero semplice: dovrete pulire la frutta che preferite, metterla a bollire insieme allo zucchero e poi aggiungere la pectina. Vista la banalità dell’esecuzione vi suggeriamo di essere originali nella produzione. Fate un abbinamento inusuale che possa stupire chi la riceverà: per Natale è molto adatto l’accostamento arance e zenzero per esempio. Un altro accostamento carino potrebbe essere mela e cannella. Da qualche anno a questa parte le conserve vengono utilizzate anche per accompagnare i formaggi, potrete quindi decidere di fare una composta di cipolle rosse di Tropea, oppure aggiungere un po’ di peperoncino in polvere ad una conserva di frutta, insomma mettete in moto un po’ di fantasia. Concentratevi anche sul pacchetto: potete comprare dei barattolini con il tappo a vite che andrete a rivestire con un pezzetto di stoffa e un po’ di nastro.

Una visita guidata della vostra città

Se abitate a Roma o Milano non avrete difficoltà a trovare un’associazione culturale che organizzi visite guidate della città. Può essere un modo diverso per passare un pomeriggio insieme, facendo qualcosa di culturale. Gli itinerari proposti sono diversi, scegliete quindi quello che pensate possa piacere di più a chi lo riceverà. Solitamente gli itinerari vengono divisi per tematiche, come per esempio la Roma pagana, le chiese barocche, le fontane seicentesche, e così via: potrebbe essere una bella occasione per conoscere meglio tutte le bellezze della città. Visto che si tratta di un regalo “astratto” non ci sarà un pacchetto da scartare, per risolvere questo problema potreste stampare una foto di uno scorcio particolare della città che visiterete, scrivendo sul retro una frase esplicativa.

Vi abbiamo illustrato tre idee semplici per fare dei regali davvero originali, che generalmente risultano essere molto graditi.

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Ritrovare il benessere grazie all’equitazione

L’equitazione è uno sport che trova sempre più appassionati, soprattutto in età infantile e tra le donne. Perché riscuote questo successo crescente? Si tratta solo di una moda o c’è qualcosa di più profondo? Per fortuna non si tratta solo di una tendenza passeggera, ma è la conseguenza di un insieme di fattori concomitanti. Le persone sono sempre più consapevoli del valore dello sport e della sua funzione psicologica e sociale, e già questo favorisce un avvicinamento alle discipline prima considerate “di nicchia”. Inoltre, nel caso particolare dell’equitazione, sono ormai noti a tutti i benefici su bambini e adulti e molti genitori hanno ormai superato la paura di mandare il proprio bambino in un maneggio. Vediamo allora più in dettaglio quali sono i vantaggi per grandi e piccini!

L’equitazione durante l’infanzia e l’adolescenza

In passato il sentimento prevalente nei genitori a cui veniva fatta la richiesta da parte dei figli di andare a cavallo era il timore per la loro salute. L’equitazione era vista come un’attività dispendiosa e pericolosa, che metteva a rischio l’incolumità fisica dei bambini. Oggi i genitori hanno imparato a fidarsi dei maneggi e sono consci dei numerosi vantaggi dell’equitazione per un bambino, così si lasciano convincere molto più facilmente.
I bambini che si avvicinano all’equitazione si divertono immensamente e trovano una valvola di sfogo efficace contro una vita che li costringe immobili per troppo tempo. Il contatto con il cavallo riesce a fargli superare il senso di solitudine, insegnando a diventare responsabili e a prendersi cura di un altro essere vivente. Questo aspetto è molto importante soprattutto nei figli unici e nei bambini viziati.
Dal punto di vista fisico, con un approccio graduale alla disciplina il corpo si adatterà senza traumi e diventerà più forte, robusto, atletico e allenato.
I problemi della sicurezza possono essere facilmente risolti se ci si rivolge solo a maneggi seri e specializzati, senza lasciare i bambini in mano a persone incompetenti. i genitori devono poi prestare la massima attenzione all’equipaggiamento, scegliendo con cura tutto ciò che serve, in particolare il paraschiena e il casco (qui una selezione di cap da equitazione).
Se dai bambini ci spostiamo agli adolescenti, i benefici dell’equitazione sono simili, ma hanno un valore ancora più profondo in un’eta difficile e tormentata come quella dell’adolescenza. Statisticamente è stato provato che praticare l’equitazione riduce il rischio di abbandono scolastico, depressione e bullismo, e veicola nei ragazzi valori importanti come il rispetto, la cura e la responsabilità.

L’equitazione nell’età adulta

Anche da adulti si può proseguire con l’equitazione, poiché questa disciplina è completa e aiuta a contrastare i problemi più comuni per chi pratica una vita sedentaria. L’equitazione modella e tonifica il corpo, aiuta a dimagrire e restare giovani, riduce lo stress ed è un’ottima valvola di sfogo. Aiuta inoltre a combattere ansia e depressione, due mali oscuri sempre più diffusi che però si possono ostacolare scegliendo uno stile di vita sana e uno sport benefico come l’equitazione!

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L’alternativa vantaggiosa al mattone: i prefabbricati

Negli ultimi anni si sente sempre più parlare di costruzioni prefabbricate, sia per uso privato che per uso lavorativo. Probabilemte perché sempre più persone si stanno avvicinando a queste soluzioni, che spesso fanno rima con “risparmio”. Le soluzioni proposte dalle aziende che realizzano prefabbricati sono tantissime e sicuramente in grado di soddisfare qualsiasi necessità.

Soluzioni per uso domestico:

Le case prefabbricate sono delle vere e proprie strutture abitative dotate di tutti i comfort. L’importante è rivolgersi ad un’azienda seria che vi garantisca un prodotto di qualità e sia dotata di uno staff preparato. E’ possibile scegliere tra le tantissime soluzioni proposte da catalogo oppure personalizzare al massimo la propria casa con un progetto ad hoc. Un progettista esperto vi potrà quindi orientare verso le soluzioni migliori per le vostre esigenze. Particolare attenzione viene posta anche alla parte estetica: è infatti possibile scegliere tra le tantissime finiture proposte.

Soluzioni lavorative:

Le aziende che producono prefabbricati coibentati sono davvero in grado di progettare e assemblare costruzioni adatte ad ogni esigenza lavorativa, vediamone alcune nel dettaglio:
– baracche da cantiere: sono solitamente dei monoblocchi che possono avere funzioni diverse all’interno del cantiere: uffici, accoglienza per fornitori e clienti, sale riunioni, magazzino attrezzi o spogliatoio per gli operai. Il vantaggio maggiore sta nel fatto che è molto semplice trasportarle da un cantiere ad un altro.
– deposito liquidi pericolosi: si tratta di monoblocchi adibiti alla conservazione di liquidi pericolosi come colle, vernici, olii esausti, etc.. Il pavimento è costituito da una griglia metallica a pannelli, sotto il quale è posizionata una vasca di raccolta. Al centro della vasca si trova un pozzetto per agevolare l’aspirazione dei liquidi tramite le pompe.
– uffici: possono essere composti da monoblocchi singoli o da più moduli articolati insieme. Per una migliore illuminazione degli ambienti è possibile predisporre delle plafoniere con schermo cromato riflettente. Per quanto riguarda l’impianto elettrico è possibile far passare i fili nelle canaline del battiscopa. L’ufficio può essere anche consegnato “chiavi in mano” ovvero completo di ogni elemento d’arredo necessario come sedie, scrivanie, librerie e armadi.
– spogliatoi sportivi: ideali in ambito sportivo e scolastico, queste soluzioni si adattano molto bene anche in ambito lavorativo. Vengono proposte varie soluzioni in base al numero di persone che lo andranno ad occupare. Solitamente vengono consegnati già provvisti di tutti gli impianti – idrico, elettrico e termico – e a richiesta anche di phon, cabine doccia, porta salviette, panche, cestini e armadietti. E’ possibile poi prevedere ampliamenti come lo spogliatoio per gli arbitri, l’infermeria, il locale bar e il deposito per gli attrezzi sportivi.
– cabine comando: sono dei monoblocchi che possono essere posizionati sia esternamente che internamente ad un edificio. Sono dotate di ampie finestre per permettere un adeguato campo visivo. Su richiesta è possibile costruire le pareti esterne in materiale fonoassorbente per abbattere sensibilmente l’eventuale rumore prodotto da macchinari.
– cabine per quadri elettrici: sono costituite da monoblocchi prodotti con larghezza standard di 2540 mm e con lunghezza variabile, ma sempre modulare. Particolare attenzione viene posta ai materiali utilizzati per la costruzione, tutti certificati. Le strutture vengono consegnate già complete degli impianti elettrici e con le rispettive certificazioni di conformità.

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Consigli per arredare una casa in stile moderno

Sempre più amato dai ragazzi giovani, lo stile moderno ci consente di rendere una casa accogliente senza spendere una fortuna. Dovete innanzitutto decidere se optare per uno stile minimal – che non necessariamente significa spendere meno – o per uno stile più “accogliente”. Ricordatevi che ogni singolo elemento della casa contribuisce a creare la giusta atmosfera, fate quindi attenzione a non tralasciare nulla.

Il mobilio:

Il mobilio in stile moderno predilige le forme squadrate e lineari; le maniglie sono solitamente delle sottili linee in metallo cromato o satinato. Le ante in vetro sono raramente trasparenti, possono essere leggermente specchiate, appena oscurate o con vetro smerigliato, il tutto rifinito da un telaio sottile che può essere metallico o in legno. Le essenze più utilizzate sono il wengè o il rovere sbiancato, se però volete osare con il colore potete sbizzarrirvi con i tantissimi colori del laccato, lucido o opaco. Per quanto riguarda gli imbottiti, come letti, divani e poltrone, molto in voga è la pelle di colore bianco ottico, in alternativa potete scegliere una delle tante tinte dei tessuti in microfibra.

Gli accessori:

Come dicevamo prima, ogni singolo dettaglio e accessorio contribuirà a creare la giusta atmosfera, scegliete quindi con cura qualsiasi complemento, sia esso uno specchio, un cuscino o un tappeto. Se avete improntato l’ambiente su due-tre colori, per non sbagliare potete acquistare oggetti che riprendano tali colori, sfruttando i vari contrasti: è infatti sconsigliabile accostare due oggetti dello stesso colore. Qualsiasi oggetto vogliate acquistare, cercate prima di immaginarlo posizionato all’interno della casa, non fate l’errore di comprare tutto ciò che vi piace incondizionatamente, se scegliete uno stile deve essere rispettato il più possibile. I tappeti possono essere rettangolari o circolari, se decidete di optare per un tappeto con disegno, preferite una fantasia astratta. Le tende moderne per antonomasia sono quelle a pannelli mobili – che ricordano l’arredamento giapponese -, o anche quelle a pacchetto, che una volta aperte tendono a sparire.

Le pareti:

L’arredamento delle pareti, dopo il mobilio, è forse l’elemento più importante anche se spesso sottovalutato. Le pareti possono essere impreziosite con specchi e sticker da muro, ma la vera differenza la fanno i quadri. La cornice potrà essere sottile o spessa, l’importante è che sia lineare e semplice, il suo compito è di esaltare il soggetto del quadro. I soggetti dei quadri saranno diversi in base alla stanza della casa: in cucina potrà essere inserita una foto eseguita con la tecnica dello “still life”, frutta estiva, coloratissimi cocktail ma anche dettagli di utensili saranno perfetti. La zona giorno è perfetta per accogliere grandi foto in bianco e nero rappresentanti paesaggi malinconici come un molo d’inverno, un albero spoglio delle proprie foglie o una tempesta in corso. Per un arredamento in stile minimal potete optare per la foto in primissimo piano di un fiore colorato, oppure per la rappresentazione di un’architettura industriale. Le foto con soggetti umani ed animali possono essere collocati in qualsiasi ambiente, la regola d’oro che vale sempre è di non creare troppi punti focali, se inserite una bella foto datele tutta l’importanza che merita posizionando i punti luce per farla risaltare al massimo, senza inserire troppi antagonisti.

Dove trovare belle immagini per le pareti

Ci sono molti siti in cui acquistare una bella immagine per la parete, ma prima di procedere all’acquisto è bene controllare che l’immagine sia davvero di alta qualità e purtroppo non tutti i siti offrono garanzie adeguate. Uno dei migliori siti dove acquistare foto professionali è Pixtury, specializzato nella vendita on line di fotografie e poster per decorare le pareti di casa. Su Pixtury troverete migliaia di fotografie dei migliori artisti emergenti e la possibilità di acquistarle in diversi formati di stampa.
In alternativa ai siti web, è possibile acquistare delle foto d’autore in stile moderno nei negozi d’arredamento o nei negozi specializzati in stampe d’autore.

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Scommesse a due ruote: betting e ciclismo

Italia, popoli di santi, poeti, navigatori e… ciclisti! Sì, perché le due ruote appassionano da sempre il nostro Paese, che infatti vanta una lunga e luminosa storia di successi nel ciclismo.
L’Italia ha dato i natali ad alcuni dei ciclisti più forti al mondo (Fausto Coppi, Marco Pantani e adesso anche Vincenzo Nibali), ed organizza il Giro d’Italia, che è una delle gare più importanti del settore. Sarà forse per questo motivo che anche le scommesse sportive legate al ciclismo si sono sviluppate ed evolute notevolmente, come dimostra il palinsesto dei principali operatori del settore, a cui dedicheremo un paragrafo di approfondimento. Prima, però, analizziamo il giro d’Italia e mettiamolo a confronto con gli altri due giri europei “classici”: il Tour de France e la Vuelta spagnola.

Il Giro d’Italia

Il Giro d’Italia, detto più semplicemente “Giro”, è una gara maschile su strada a tappe. Si svolge con cadenza annuale sulle strade italiane e dura circa quattro settimane. Ogni tappa ha caratteristiche diverse: pianeggiante, media montagna, salita ripida, con misurazione al cronometro individuale, a squadre etc.
Il giro venne inventato nel 1909 dal giornalista della gazzetta dello Sport Tullo Morgagni. La tappa di partenza del Giro varia ogni anno, ma la tappa finale è sempre Milano, la città sede della Gazzetta. Sempre alla Gazzetta si deve anche il colore della maglia del vincitore: rosa, come le pagine del noto giornale sportivo.
Solo alcune edizioni speciali hanno avuto come tappa finale una città diversa da Milano.

Tour de France

Il tour de France è il secondo appuntamento annuale dei giri europei classici. Mentre il Giro d’Italia si svolge tra maggio e giugno, il Tour si svolge a luglio. È una gara maschile a tappa che percorre le strade francesi e che a volte sconfina verso gli stati limitrofi. Nel 2014 la maglia gialla (la maglia assegnata al leader della classifica generale) se l’è aggiudicata il siciliano Nibali, che corre con la squadra kazaka dell’Astana.
Anche il Tour de France è stato inventato e promosso da un giornale sportivo.

Vuelta a España

La Vuelta a España, abbreviata comunemente con il nome Vuelta, è una competizione che si svolge in Spagna tra agosto e settembre, chiudendo così il trittico di gare ciclistiche “classiche”.
La prima edizione si è svolta nel 1935 su iniziativa del quotidiano Informaciones, che voleva imitare l’esempio di Italia e Francia organizzando il suo tour.
La Vuelta è diventata una competizione annuale nel 1955. La durata della gara è di tre settimane e il colore della maglia del ciclista che domina la classifica generale è rosso.

Le scommesse nel mondo del ciclismo

Se possiamo darvi un consiglio, prima di passare alla ricerca del vostro sito di scommesse sportive di fiducia, è bene capire come funziona il mondo di quote e pronostici legati al ciclismo.
Esistono scommesse ciclistiche antepost, in cui si deve indovinare il risultato di un torneo o di un campionato sportivo, che nel caso del ciclismo potrebbe appunto essere il Giro d’Italia o gli altri giri classici.
Oltre alle antepost, ci sono le scommesse sui singoli eventi. La scommessa “vincente gara o tappa”prevede che si indovini il ciclista che arriverà primo in quella singola gara o tappa. La scommessa “migliore della lista” invece propone una lista di ciclisti al cui interno bisogna scegliere quello che si piazzerà meglio. Il “Testa a testa” funziona come la scommessa “migliore della lista” ma con gruppi di soli 2 ciclisti.
Le scommesse sul ciclismo possono essere singole, con un unico pronostico e la relativa quota, oppure multiple, con più eventi combinati tra loro e quote più vantaggiose vista la maggiore difficoltà della scommessa su più eventi.

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Cosa fare o vedere a Lucca

Lucca è una delle città italiane più belle. Con meno di novantamila abitanti, un centro storico intatto e una natura incontaminata a circondare la sua provincia, Lucca si è rivelata negli ultimi anni una delle mete turistiche più amate dai visitatori italiani e stranieri. Forse è per lo stesso motivo che sempre più persone scelgono di acquistare una seconda casa da dedicare alle vacanze proprio in questo gioiello toscano. E a proposito, se siete alla ricerca di un immobile a Lucca a prezzi vantaggiosi, qui trovate una selezione molto ampia di annunci immobiliari.
Se invece volete visitare Lucca e godere delle sue bellezze in un week end o in un solo giorno, scoprite alcune delle attrazioni principali.

  • Piazza dell’anfiteatro: questa stupenda piazza chiusa deve il suo nome all’antico anfiteatro romano presente una volta nell’area dove oggi sorge la piazza, realizzata nell’800 dall’architetto Nottolini. Tracce di edifici romani sono ancora presenti nei palazzi che costituiscono i lati della piazza. Fermatevi in questo luogo delizioso e godete di tutta la sua bellezza passeggiando o fermandovi a bere qualcosa.
  • Cattedrale di San Martino: la chiesa dalla facciata asimmetrica è ispirata esternamente al duomo di Pisa. Al suo interno, custodisce opere di pregio artistico incommensurabile, anche se l’oggetto più famoso resta la Croce su cui, secondo il culto cristiano, è rappresentato il vero volto di Gesù.
  • Mura: sono la vera attrazione della città. Si tratta di mura larghe trenta metri e lunghe oltre 4 km. Oggi sono un viale alberato su cui fare lunghe passeggiate o fermarsi ad ammirare Lucca dall’alto. Per fortuna, anche se vennero costruite per difendere la città, non sono mai servite a questo scopo ed oggi sono l’unico esemplare completamente intatto di mura di fortificazione. Anche se non hanno mai fatto da barricata ad un esercito, nell’800 difesero Lucca da un’altra pericolosa invasione: quella del fiume Serchio.
  • Torri: un tempo a Lucca c’erano quasi 300 torri, ma oggi ne sono rimaste in piedi solo due. Parliamo della favolosa Torre Guinigi, che ospita un giardino pensile, e della Torre dell ore. Solo se non soffrite di vertigini!
  • San Martino: ecco un’altra chiesa-gioiello di Lucca, che come altre città d’Italia è soprannominata “città delle mille chiese”. Ma se mille vi sembrano davvero troppe, non scordate di visitare San Michele, con la spettacolare statua del santo sulla vertiginosa facciata.
  • Lucca: quando andare

    La stagione migliore per visitare Lucca è in primavera, quando le belle giornate permettono di girare a piedi per la città e di godere delle aree verdi in città e in provincia. Se siete amanti di fumetti, cosplay e giochi di ruolo, in autunno si svolge il Lucca Comics, un evento atteso con trepidazione dai fan del mondo comics di tutto il mondo. Gli amanti della musica preferiranno invece il Lucca Summer festival, che ogni luglio vede esibirsi nella cittadina toscana musicisti di fama internazionale.

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Tre idee per un viaggio dell’altro mondo!

Avete presente quei viaggi che si fanno una sola volta nella vita e che però te la cambiano per sempre? Ecco, stiamo per proporvi tre viaggi eccezionali dall’altra parte del mondo.
Abbiamo “prelevato” tutte le informazioni di viaggio dal sito di questo tour operator specializzato, anche se eventuali imprecisioni sono attribuibili soltanto a noi! Insomma, se volete informazioni più precise, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale o a contattare direttamente il tour operator.
La prima idea che vi proponiamo è di un viaggio in Australia, la terra dei canguri e dei koala, che vi stupirà con la ricchezza del suo territorio e con la miriade di attività, paesaggi e attrazioni che troverete. Vista la grandezza del territorio, vi consigliamo di fermarvi almeno due settimane in Australia, cercando di carpire il meglio di questa terra.
Il Commonwealth dell’Australia è diviso in tre aree: la parte centrale si chiama outback, e poi ci sono l’Australia occidentale e meridionale.
Il clima varia moltissimo a seconda della zona. Sopra il Tropico del Capricorno troviamo un clima tropicale monsonico, con precipitazioni abbondanti nella stagione delle piogge e l’alternanza stagionale tra un’estate molto calda e afosa e un inverno caldo e secco. La parte interna è desertica o semi-desertica, arida e calda. La parte a sud e la Tasmania sono più temperate, con inverni freddi ed estati calde e infatti sono le regioni preferite dai turisti, anche se a nord e al centro si trovano zone selvagge di incomparabile bellezza. Sulle Alpi australiane ci sono però temperature basse che consentono anche la pratica degli sport invernali!
Prima di partire per l’Australia ricordate di controllare la scadenza del passaporto, che deve essere valido almeno 6 mesi dopo la data della partenza. Vi servirà inoltre un visto elettronico che il vostro tour operator potrà procurarvi facilmente!
In Australia potrete fare ogni tipo di viaggio: dal più romantico viaggio di nozze in un resort di lusso al viaggio avventuroso alla scoperta della fauna locale (canguri e koala vi dicono qualcosa?).
La seconda meta che vi proponiamo è la Nuova Zelanda, un arcipelago a sud est dell’Australia fatto di vastissime aree in gran parte disabitate. L’arcipelago è formato dall’isola del nord e l’isola del sud, più innumerevoli altre isole minori. Il territorio è composto da aree vulcaniche in parte ancora attivi, ma ci sono anche catene montuose, fiumi e coste frastagliate o sabbiose. Il clima è generalmente temperato e piovoso, con estati piacevoli e inverni non particolarmente rigidi. Nelle zone più a sud il clima è invece polare.
Se volete partire per motivi di vacanza e restate nel paese meno di 90 giorni, non vi occorre il visto ma il vostro passaporto deve avere una validità residua di almeno 3 mesi, vi serve una disponibilità monetaria adeguata al vostro periodo di permanenza e un biglietto di andata e ritorno. Per informazioni certe e precise rivolgetevi sempre alle autorità competenti prima di partire.
Un viaggio in Nuova Zelanda è un viaggio alla scoperta di un territorio lontanissimo, pieno di tradizioni e che vi lascerà negli occhi immagini suggestive e indimenticabili!
L’ultima meta che vi proponiamo è la Polinesia Francese, una meta da sogno con un mare eccezionale e di incomparabile bellezza. la Polinesia francese è costituita da 118 isole disseminate su una superficie di km quadrati equivalente a quella europea! Le isole della Polinesia vengono classificate in alte e basse. Le isole basse sorgono a livello del mare che forma delle piscine naturali popolate da pesci di colori spettacolari e con acqua calda.
Le isole alte hanno dei picchi ricoperti di vegetazione fitta e spiagge scurissime (dall’erosione del basalto) o chiarissime (dall’erosione della barriera corallina).
Questa meta è perfetta per chi ama i paesaggi e la natura, perché anche se deciderete di trascorrere l’intero soggiorno nel relax di un resort a 5 stelle, sarete circondati da una natura rigogliosa e assolutamente incontaminata!

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Come diventare un bartender di successo!

L’attività di bartender è oggi molto richiesta, in quanto sempre più giovani scelgono questa carriera, allo scopo di imparare un mestiere ed avere successo.

La figura del barman di cui parleremo non è il classico ragazzo che lavora dietro il bancone di un bar, con l’obiettivo di servire caffè e arrotondare lo stipendio, ma di un barman professionista, che intende fare della propria arte una vera professione.

L’arte del bartender

Sotto il profilo professionale, il bartender è l’operatore del bar, ma non un semplice barista. La figura del bartender è infatti molto importante, perché è responsabile della preparazione dei cocktail e del divertimento dei clienti.

Oltre a rendere partecipe il cliente, il bartender ha il compito di creare un’atmosfera allegra, che incoraggi i rapporti di amicizia tra il pubblico, in un contesto allegro, che favorisca la fidelizzazione della clientela. In questo contesto, il barman professionista diventa un vero e proprio showman, in grado di conferire prestigio al locale per il quale lavora, sfruttando il fascino del proprio talento.

La prima cosa da imparare, prima di impugnare una bottiglia, è l’arte del flair. Questa specialità è la combinazione tra la preparazione dei cocktail e l’intrattenimento del pubblico, attraverso le evoluzioni con le bottiglie e gli ingredienti. Lo scopo principale del flair è quello di catturare l’attenzione del cliente tramite gesti spettacolari, servendogli un cocktail che non scorderà facilmente.

Per apprendere questa disciplina, è necessario partecipare ai corsi di formazione organizzati da scuole altamente specializzate. Presso questi istituti specializzati in flair art, si possono apprendere le tecniche e le acrobazie necessarie per questa attività. Al termine del corso, verrà rilasciato un attestato che faciliterà l’inserimento nel mondo del lavoro.

Per le informazioni relative al nostro articolo ci siamo rivolti alla scuola di barman a Roma Flair Art (cliccate per info). questa scuola si distingue da anni nel panorama delle scuole di bartendering perché è gestita da personale realmente competente ed offre agli allievi un’esperienza realmente formativa in un laboratorio dotato di tutte le attrezzature.

Tre mosse per il successo

Per svolgere al meglio l’attività di bartender, è indispensabile ricordare gli obiettivi e le priorità da seguire, partendo dal fine ultimo, ovvero la soddisfazione del cliente.

Vediamo quali sono i tre imperativi morali del bartender:

  • Realizzare cocktail di qualità, al fine di garantire un servizio soddisfacente alla clientela
  • Realizzare i cocktail velocemente, in modo da eliminare le attese tediose e lasciare più tempo per la socializzazione
  • Realizzare cocktail mentre si interagisce allegramente con il pubblico, facendolo divertire. Questo è uno degli aspetti principali del bartender, in quanto la capacità del barman di intrattenere i clienti fa la differenza e conferisce prestigio al locale

Ricordate che durante lo svolgimento di questa attività, il barman è sempre al centro dell’attenzione generale. Il professionista deve quindi possedere una buona attitudine all’esibizionismo e deve sentirsi a proprio agio con gli occhi costantemente puntati addosso!

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Canoa: storia e caratteristiche dell’imbarcazione più amata!

La canoa è ancora oggi, una delle imbarcazioni maggiormente utilizzate dalle popolazioni di tutto il mondo.

Questo piccolo natante viene mosso da una pagaia, che può essere formata da una o due pale, che costituisce la propulsione del mezzo ed il suo unico punto di appoggio.

La categoria delle canoe, annovera molti altri tipi di imbarcazioni, oggi ad uso sportivo, come:

  • i kayak, da mare, da fiume, olimpici e da turismo
  • le canoe di tipo canadese, ovvero quelle classiche
  • le piroghe
  • le canoe polinesiane

Esistono tanti altri tipi di canoe, adoperate ancora oggi dai popoli dell’Artico, dell’Asia e dell’America. Alcune di queste imbarcazioni possono avere una vela, che ne favorisce la propulsione e quindi il movimento.

Cenni storici sulla canoa

La canoa è uno dei mezzi di trasporto e spostamento di persone più antico, utilizzato dalle popolazioni tribali, che vivevano a ridosso dei corsi d’acqua e li usavano come reti di comunicazione.

Nel 1858, l’ esploratore scozzese John McGregor avvistò una canoa per la prima volta, mentre era in viaggio in Canada, rimanendone affascinato.

Quando tornò in Inghilterra, McGregor fece costruire la sua prima canoa, con la quale navigò per l’Europa e il Medio Oriente, scrivendo un libro sulle sue avventure.

Egli aveva capito che quel mezzo di trasporto acquatico poteva essere utilizzato per scopi ricreativi e di svago; successivamente, nel 1866, McGregor fondò il Royal Canoe Club a Londra, che organizzò, nel 1874, la prima vera competizione di canoe: la Padding Challenge Cup.

Infine, nel 1936, la canoa entrò a far parte degli sport olimpici, ai giochi di Berlino.

La canoa oggi

L’utilizzo attuale della canoa è sia sportivo, attraverso le numerose competizioni e tornei, sia ricreativo, con percorsi organizzati, navigando sui fiumi più belli d’Europa.

Possedere una canoa oggi, significa possedere la libertà di scappare via dalla città ed immergersi letteralmente nella natura, sia acquatica, sia paesaggistica. Se siete amanti dello sport a contatto vivo con gli elementi naturali, dovreste pensare di comprarne una, completa di tutti gli accessori.

Date un’occhiata ai siti di vendita di articoli sportivi, oppure recatevi nei negozi di forniture per lo sport e fatevi consigliare da un esperto la canoa giusta per voi!
Per maggiori informazioni sui negozi con accessori da canoa cliccate qui!

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Sistema a infrarossi: l’evoluzione delle piastre per capelli

Il progresso della tecnologia e dei materiali, impiegati nella fabbricazione dei prodotti per la cura personale, ci offre oggi la possibilità di trovare sul mercato, una piastra per capelli rivoluzionaria, che si basa su un sistema totalmente innovativo: il sistema a infrarossi.

Particolarmente adatta a tutti coloro che combattono con i capelli ricci e indomabili, la piastra a infrarossi garantisce una chioma lisca e lucente, minimizzando il rischio di bruciare il capello.

La caratteristica principale di questa piastra, che la rende unica nel suo genere, è appunto il metodo a infrarossi, che in appena 30 secondi raggiunge la temperatura impostata ed è pronta all’uso.

Questo sistema a infrarossi garantisce inoltre un fattore fondamentale, che mai nessuna piastra ha potuto vantare prima d’ora: l’effetto liscio perfetto anche sotto la pioggia. Sembra che questo sistema innovativo protegga il capello dall’umidità e dalla pioggia, impedendogli di arricciarsi.

L’effetto liscio di questo tipo di piastra ha una durata di tre o quattro giorni circa. Ricordate che per mantenere il capello sano, non dovete farne un uso eccessivo e dovete sempre fare attenzione all’intensità di temperatura che impostate. Lasciate perdere i 200° massimi che potreste impostare e scegliete una via di mezzo, anche in base al tipo di riccio che dovete stirare.

Per guidarvi nell’acquisto della piastra a infrarossi, ci teniamo a precisare alcune caratteristiche che non devono mancare. Oltre al regolatore di intensità, fate attenzione al manico, che deve essere comodo ed ergonomico, in modo da assicurarvi maggiore maneggevolezza.

Date un’occhiata anche al cavo di alimentazione, scegliendo quello più lungo che trovate, generalmente di 2 metri, che conferisce alla piastra più flessibilità.

Ovviamente il materiale utilizzato per la fabbricazione delle piastre infrarossi è la ceramica, che scalda il capello in modo delicato e più uniforme. Grazie alla tecnologia infrarossi, questo tipo di piastra non danneggia i capelli, ma contribuisce a curarli: il capello si rinforza e le squame capillari si chiudono, conferendo alla chioma il tipico effetto liscio e luminoso di un capello sano e forte!

Il prezzo della piastra a infrarossi varia a seconda della marca e delle caratteristiche tecniche di ogni singolo modello. La fascia di prezzo per una buona piastra infrarossi va dai 60€ ai 100€, fino ai 200€, per i modelli professionali.

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Guida alla scelta della bicicletta

La bicicletta è uno dei mezzi di trasporto più diffusi al mondo: oltre ad essere molto diffusa nei paesi del nord-Europa (Paesi Bassi, Danimarca, Germania…), è usata al posto dell’automobile nei territori in via di sviluppo come la Cina o l’India. In Italia, invece, dopo diversi decenni di predominio delle quattro ruote, la diffusione e lo sviluppo della coscienza ecologista e una maggiore attenzione al tema della salute e dello sport stanno portando ad un’inarrestabile crescita del numero di biciclette in circolazione. Ad aiutare questo processo di sviluppo e diffusione contribuiscono di sicuro anche le amministrazioni locali, che negli ultimi anni hanno iniziato a destinare budget via via più alti alla costruzione di piste ciclabili o alla diffusione della cultura pro-ciclismo.
Quando si acquista una bicicletta nuova si deve prima di tutto riflettere sull’uso che se ne farà, perché a seconda del tipo di terreno e del tipo di esigenza che spinge a usare la “due ruote”, sarà necessario orientarsi su una tipologia specifica piuttosto che su un’altra.
Per percorsi urbani e piccoli spostamenti in città, la scelta migliore è quella di una city bike – o bici da passeggio. La bicicletta da passeggio si contraddistingue per le ruote grandi, con cerchioni di dimensioni medie e praticamente lisci. La struttura non è leggera come quella della bici da corsa, ma pesa meno di quella di una mountain bike. La forma è pensata appositamente per garantire maggior comodità ed una postura eretta, così che lo spostamento sia agevole. La bici da città è l’ideale per l’utilizzo su strade asfaltate, su piste ciclabili e percorsi urbani prevalentemente in pianura, mentre non si presta al fuoristrada o ai saliscendi, considerato anche che in molti modelli non sono previsti i rapporti di cambio. Un tipo particolare di city bike è la bicicletta pieghevole, che è concepita appunto per essere piegata e trasportata o come un piccolo trolley o in una sacca simile ad uno zaino. La bici pieghevole è utilissima se si devono alternare tratti in bici e tratti a piedi, sui mezzi pubblici (dove la pieghevole sale senza pagare il biglietto) o in macchina. Le bici pieghevoli costano più di quelle da passeggio normali ma sono una soluzione più flessibile e funzionale nelle grandi città. metropolitane.
Il secondo tipo di bici che potreste prendere in considerazione è quello delle mountain bike, che va usato per percorsi fuoristrada o strade a pendenza variabile. I rapporti di cambio, il telaio più pesante e le ruote con pneumatici sagomati per una maggiore presa sul terreno rendono questa bici la migliore per l’attività sportiva su terreni non asfaltati o per il cicloescursionismo, anche se non si presta alle corse per via del suo peso.
La bicicletta da corsa, infatti, è molto più leggera delle altre e può raggiungere grazie al peso ridotto ed alle ruote sottili velocità notevoli.
Infine, se state acquistando una bici per i vostri bambini, scegliete una junior bike, creata apposta per i più piccoli e dotata di ogni accorgimento che renda la bici sicura.

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Come scegliere un telefono economico

Oggi nessuno di noi rinuncerebbe mai al proprio smartphone: usiamo i telefoni intelligenti per fare qualsiasi cosa, dal telefonare al navigare sui nostri social network preferiti. I telefoni ci accompagnano nei nostri momenti più importanti: li usiamo per scattare fotografie, per farci vedere la strada quando ci siamo persi, per rintracciare sul web il nome di quella pizzeria che ci piaceva tanto e per archiviare i documenti più importanti.
Oggi acquistare uno smartphone di qualità non significa più spendere una fortuna, perché esistono modelli di telefono per ogni fascia di prezzo, da quelli più economici che garantiscono un uso base a quelli ultra-sofisticati che si comportano come dei veri e propri computer.
Ma attenzione: la qualità e la potenza di un telefono non sono dati solo dal prezzo. Ci sono infatti ormai diversi telefoni che, pur mantenendo uno standard di qualità elevato, hanno prezzi molto più bassi rispetto ai modelli “ammiragli” dei brand più noti. Con questo ovviamente non stiamo dicendo che le marche famose come Samsung o Apple si facciano pagare il brand, ma più semplicemente che si può sempre trovare un buon compromesso per avere il telefono che fa per voi senza dover pagare troppo!
Vediamo allora alcuni modelli dall’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Per primi, citiamo gli smartphone Huawei: si tratta di un marchio ancora poco noto che comincia però a riscuotere un discreto successo. Huawei produce un’ampia gamma di modelli, da quelli più economici a modelli che invece possono essere schierati tra i “top”, pur non avendo un prezzo alto come quelli di casa Samsung o Apple.
Oltre agli smartphone Huawei, anche l’Alcatel continua a rappresentare una valida alternativa ai telefoni più costosi. I prezzi degli smartphone Alcatel sono infatti leggermente più bassi degli altri, ma la qualità è davvero buona. A differenza di Huawei, Alcatel è un marchio famoso, che tende ad ispirare maggiore fiducia nei consumatori (anche se – e ripetiamolo – Huawei produce ottimi dispositivi).
Infine, chi vuole risparmiare ha l’opportunità di acquistare un cellulare cinese di marchi per nulla noti. Cercando un sito di fiducia, si possono comprare imitazioni dei cellulari top a poco più di cento dollari. Il problema è che la garanzia non dura quasi mai 2 anni come in Europa e ovviamente non si può fare affidamento su alcuna assistenza post vendita. I materiali di costruzione risultano di qualità inferiore e non ci sono gli stessi aggiornamenti dei telefoni commerciali. Attenzione quindi a non prendere una fregatura!

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Ping pong della Kettler: caratteristiche e specifiche tecniche

La Kettler è un azienda tedesca che si occupa della produzione di materiali ed attrezzature destinate allo sport e al fitness in circa 12 stabilimenti sparsi per tutto il mondo. La Kettler ha realizzato alcuni dei tavoli da pingpong più famosi impiegati nelle competizioni internazionali.
Ciò che distingue questa azienda e la rende uno dei primi produttori nel campo è l’uso di tecnologie innovative minuziosamente controllate e la scelta di materiali di alta qualità.
Una delle ultime rivoluzioni nel campo dei tavoli da ping pong della Kettler è la struttura in ALU-TEC per i tavoli da esterno. Questa innovazione in alluminio multistrato aggiunge una maggiore stabilità e rigidità alla superficie di gioco e ne aumenta la longevità e la resistenza agli agenti atmosferici.
Anche in questo caso la sicurezza viene prima di tutto: severi test vengono effettuati per provare la resistenza al ribaltamento e la stabilità della struttura.
Molta cura ed attenzione sono poste anche nella scelta dei materiali di rivestimento e delle colorazioni delle superfici dei tavoli da ping pong che sono generalmente in blu marino e resistenti ai raggi UV.
Oltre ai tavoli da ping pong esterni ed interni, l’azienda Kettler realizza anche biciclette, giochi per bambini ed attrezzature per il fitness.
Anche per quanto riguarda i prezzi dei tavoli da ping pong la Kettler propone offerte molto vantaggiose per tavoli moderni e super performanti.
E’ possibile acquistare i tavoli da ping pong Kettler sul portale Faress.com, rivenditore ufficiale di attrezzature ed articoli sportivi firmati Kettler.

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Le migliori attività bruciagrassi alternative allo sport

Tutti vorrebbero avere una forma fisica perfetta, ma il tempo a disposizione per fare sport è sempre molto poco. Per fortuna le alternative alla palestra esistono e sono anche più economiche! Certo, non vogliamo prendere nessuno in giro: la tonificazione ed il rafforzamento muscolare sono possibili solo con un’attività sportiva mirata e svolta con costanza, ma se lo scopo è quello di fare una vita meno sedentaria, bruciare calorie e aiutare la dieta a fare il suo dovere, allora si può rimediare facilmente grazie ad alcuni piccoli accorgimenti.
per prima cosa, dovete modificare alla radice il vostro stile di vita. Se siete abituati a prendere la macchina anche per fare un chilometro, il primo fattore che dovete vincere è la vostra pigrizia mentale. Prima di prendere le chiavi della macchina pensate se avete la possibilità di andare anche a piedi: ogni giorno bisognerebbe infatti fare trentamila passi. Mezz’ora di camminata o di attività al giorno fanno più bene al cuore di qualunque altra cosa e aiutano a smaltire grassi e zuccheri in più!
Ma le attività bruciagrassi che possiamo compiere quotidianamente sono molte altre: scale a piedi al posto dell’ascensore, pulizie domestiche, buste della spesa portate con le proprie braccia, giardinaggio, persino lo shopping. Ogni volta che la tentazione di non fare qualcosa si fa strada nella nostra mente, ricacciamola indietro e cerchiamo di compiere l’attività che costa più fatica!
Anche quando il nostro lavoro è molto sedentario, cerchiamo di renderlo comunque più dinamico: rinunciamo all’ascensore, alziamoci spesso per andare a fare una fotocopia o a parlare con un collega, prendiamoci delle brevi pause di 5 minuti per fare un po’ di stretching, durante la pausa pranzo usciamo per una passeggiata a passo svelto…
Si tratta di piccoli accorgimenti che, sommati tra di loro, aiutano a mantenere uno stile di vita più attivo!
E se tutto ciò non dovesse bastare, potreste sempre fare sport in casa! Il settore dell’home fitness offre infatti molte valide alternative alla palestra: tapis roulant, cyclette, pesi e attrezzi di ogni genere permettono praticamente a chiunque di allenarsi a casa, risparmiando soldi e senza più alcun vincolo di orario!

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