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Come potare il gelsomino

La potatura del gelsomino va effettuata con forbici e cesoie sterilizzate, recidendo con tagli netti ed obliqui, a partire dall’anno successivo all’impianto, per altri 2-3 anni dopo.

Si devono tagliare i rami di ⅔ dell’estensione, per favorire la nascita di getti laterali e lo sviluppo della pianta nella forma desiderata. In seguito gli unici interventi di potatura sono finalizzati al ringiovanimento, recidendo i rami più legnosi, e di mantenimento, per conservare il risultato ottenuto. Per quanto concerne la potatura di ringiovanimento, si deve effettuare, nelle specie la cui fioritura è nell’anno in corso, almeno 15-20 giorni prima del periodo della potatura, per le specie i cui fiori sono sbocciati l’anno prima, alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera.

Esistono differenti regole di potatura del gelsomino a seconda della varietà in questione: il gelsomino bianco vuole che i rami siano recisi totalmente, i rami delle specie perenni a ciclo annuale vanno tagliati a pochi centimetri dal suolo, i rami del gelsomino d’inverno devono essere potati dell’80%, per le altre specie basta eliminare rami secchi, danneggiati, attaccati dagli animali o bruciati. L’obiettivo primario è quello di favorire l’infoltimento della parte inferiore, ciò si ottiene potando il gelsomino dopo la messa a dimora.

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