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COME CAMBIA IL CRIMINE VIOLENTO IN ITALIA

Intervista al Prof. Massimo Picozzi su www.paginedilibri.com  – La sicurezza pubblica è un problema molto sentito nelle grandi città, viene impiegato l’esercito per controllare le zone a rischio eppure le persone continuano a non sentirsi protette. Tuttavia il numero dei casi di omicidio volontario sembrano diminuiti e gli esperti chiamano questa discrepanza “insicurezza percepita”, cioè la sensazione soggettiva di pericolo che viviamo andando in giro per le strade o anche stando in casa propria.Vi sono poi altre violenze che sembrano in aumento, quelle intrafamiliari, a danno delle donne e dei bambini, violenze che in genere esplodono senza apparenti motivi o prodromi.Sta cambiando la criminalità in Italia? Stanno cambiando le tipologie dei delinquenti? O, come si sente dire da alcune parti, i delitti ci sono sempre stati ma oggi se ne parla di più nella cronaca dei mass-media?Sul sito www.paginedilibri.com la Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa giuridica e psicoterapeuta, rivolge queste ed altre domande al noto criminologo Prof. Massimo Picozzi, psichiatra forense, consulente della Polizia, curatore dell’edizione italiana del “Crime Classification Manual” (Centro Scientifico Editore) per capire se e come sta cambiando l’orizzonte del crimine violento in Italia e con quali metodiche scientifiche gli specialisti intervengono sulla scena del crimine.Il Prof. Picozzi ridimensiona l’allarme sociale e circoscrive, statistiche alla mano, le diverse problematiche alla base dei crimini violenti, sottolineando tuttavia che sono in aumento i reati contro il patrimonio. L’intervista si conclude con l’indicazione dei percorsi di studio che potrebbe seguire un giovane che intendesse intraprendere la professione del criminologo in Italia. 

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