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v.postiglione

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Roccaraso: inizia la stagione sciistica!

Inizia oggi, 16 dicembre, la stagione sciistica nella maggiore stazione dell’Appennino: Roccaraso.

La località in provincia de L’Aquila vive di turismo e la stagione invernale che si apre ha un’importanza fondamentale non solo per Roccaraso ma per tutta la zona circostante.

 Ciò è dovuto al fatto che la rinascita economica post terremoto che ha così duramente colpito l’Aquila e che porta delle notevoli conseguenze su tutta la regione deve partire anche da qui, cioè dalla capacità di un punto di riferimento del territorio di ritornare ad attrarre il maggior numero di turisti possibile.

Da oggi quindi vi sarà l’apertura degli impianti Valleverde 1, Pallottieri e Manovra ma si confida che Roccaraso possa mettere a disposizione dei propri turisti già nei prossimi giorni altri impianti. Ciò dipenderà naturalmente dalla neve che si spera cadrà copiosa visto anche le rigide temperature che si stanno registrando già da qualche giorno.

Tuttavia il turismo della zona ha anche un altro alleato: il Parco Nazionale d’Abruzzo. Le bellezze del Parco sono senza dubbio e devono essere un volano per il rilancio del territorio: anche in inverno la fauna, la flora, il verde e la natura di uno dei parchi più belli d’Italia offrono paesaggi suggestivi, cime innevate, la visione affascinante della brina mattutina e delle tracce degli animali sulla neve. Un incanto per gli occhi che è di grandissima utilità per ricaricare le pile dopo i faticosi mesi autunnali di lavoro.

Roccaraso ed il Parco Nazionale d’Abruzzo sono senza dubbio un binomio perfetto per una vacanza caratterizzata contemporaneamente dallo sport e dall’assoluto relax.

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Due idee per dormire a Napoli

Napoli è una città meravigliosa e non è un caso se quest’anno, ed in particolare nel mese di dicembre, la città sta facendo registrare un aumento sostanziale del flusso di turisti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

La città partenopea esercita un notevole fascino grazie non solo alla sua storia ed alla sua cultura ma anche ai suoi colori, sapori ed odori che si avvertono passeggiando tra i decumani del centro storico, inerpicandosi sulla zona collinare, addentrandosi tra i vicoli stretti che caratterizzano la struttura urbanistica di Napoli.
Visitare la città in un modo quanto più esaustivo possibile richiede diversi giorni. Soprattutto se alla città si vogliono associare delle giornate visitando alcune delle sue splendide attrazioni come Pompei o una tra le tre isole del golfo.
Si pone quindi il problema di dove dormire a Napoli e soprattutto in quale soluzione ricettiva. Due idee, diverse tra loro, possono aiutare a trovare la soluzione al quesito: i bed and breakfast e gli appartamenti.
I b&b a Napoli consentono un soggiorno familiare. Le strutture infatti hanno mantenuto molto spesso inalterate le caratteristiche di ospitalità e genuinità, elementi già presenti nella cultura e nella popolazione partenopea. Dormire in un bed and breakfast a Napoli significa entrare in contatto con la pancia della città, con la sua naturalezza e spontaneità.
Senza dubbio i b&b consentono anche una certa libertà di movimento ma questa caratteristica può essere ancora più riscontrabile all’interno di una soluzione ricettiva diversa. Affittare appartamenti a Napoli infatti consente di poter godere appieno delle bellezze della città senza nessun limite di organizzazione o di orario.

L’autonomia dei pasti per esempio è di fondamentale importanza per tutti coloro che hanno come obiettivo visitare non solo la città ma anche la costiera amalfitana o i quartieri collinari. Ciò è tanto vero anche perché gli appartamenti a Napoli sono spesso dotati di tutti i comfort, tra cui funzionali cucine che consentiranno di cucinare i piatti tipici della cucina napoletana una volta acquistati i prodotti nei punti vendita della città.

 La sensazione di essere a casa e contemporaneamente sentirsi immersi nel turbine di una città in eterno movimento, sempre sveglia, è davvero impagabile. Emozioni che solo Napoli sa dare.

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Abbraccio di Luce: i presepi in Val Rendena

Sono tantissimi i motivi per trascorrere una vacanza da sogno nelle più belle località sciistiche italiane. Il Natale, ma in generale tutte le festività natalizie, diventano magiche immersi in un vero e proprio paradiso naturale. Così infatti possono essere definite le località del Trentino, incastonate tra le montagne delle Dolomiti che non certo a caso da qualche mese sono patrimonio dell’Unesco. Ciò a sottolineare da una parte la bellezza inestimabile di questi luoghi, dall’altra la necessità di salvaguardarli per far sì che sempre più generazioni futuri ne possano ammirare la maestosità.

Durante le festività legate al Natale sono numerose le iniziative messe in campo dalle comunità locali che sono molte attive per cercare di attirare sempre più turisti. Tra le località più visitate c’è senza dubbio Madonna di Campiglio, definita la perla delle Dolomiti.

E dal 19 dicembre ci sarà un altro ottimo motivo per visitare e per dormire a Campiglio: qui ed in altre località della Val Rendena, infatti, da sabato prossimo fino al 6 gennaio sarà possibile ammirare molti Presepi. Tutta la Valle infatti sarà protagonista con la manifestazione Abbraccio di Luce grazie alla quale si potrà effettuare un vero e proprio tour visitando le chiese di Villa Rendena, Pelago, Strembo, Campiglio, solo per citare alcune località, ed ammirare al loro interno i Presepi costruiti sia da ragazzi che da artigiani esperti, in miniatura o a grandezza naturale, fatti con molliche di pane o in marmo.

Un vero e proprio caleidoscopio natalizio che costituisce l’ennesima attrazione di questo meraviglioso territorio.

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Bed and breakfast a Roma: un fenomeno in grande espansione

Roma è senza dubbio una delle città più belle al mondo. Per molti la più bella. Affascinante, dalle mille bellezze storiche, artistiche ed architettoniche, caotiche ma con angoli di verde e di grande tranquillità, attira un numero di turisti enorme.

Proprio quest’ultimo fattore ha fatto sì che la città aumentasse negli ultimi anni in modo esponenziale la propria capacità ricettiva: accanto alle soluzioni più tradizionali come hotel e pensioni sono nati tantissimi bed and breakfast a Roma che offrono una valida alternativa per dormire a Roma.

Anzi: i gestori, spesso cittadini romani veraci, sono coloro che possono indirizzare il turista nello scoprire alcuni tra i tantissimi segreti custoditi gelosamente dalla capitale.

I b&b sono la soluzioni ideale sia per coloro che programmano una vacanza di diversi giorni, e molti ne servono per cercare di conoscere in modo più approfondito la città eterna, sia per i turisti che invece vogliono una vacanza mordi-e-fuggi.

Ma non solo: chi vuole assistere ad uno dei tantissimi eventi a Roma, che la caratterizzano tutto l’anno, come mostre d’arte o eventi musicali sono per citare due esempi, i bed and breakfast sono la soluzione ideale per soggiornare a Roma.

Un bed and breakfast offre ai propri ospiti alcuni vantaggi che fanno sì che moltissimi turisti li stiano preferendo ai soggiorni classici: uno di questi è senza dubbio l’ospitalità. Il fatto che i b&b siano delle abitazioni private aumenta la percezione e non solo la percezione di familiarità ed accoglienza tipica di una casa rispetto all’impersonalità di altre strutture. Un secondo aspetto da sottolineare è quello economico: i prezzi dei b&b sono certamente più contenuti di altre strutture turistiche.

Roma è certamente una città in cui il fenomeno è in assoluta espansione e la molteplicità dei turisti con tutte le loro differenze sembra apprezzare.

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Offerte speciali settimana bianca Parco Nazionale d’Abruzzo

I mesi di dicembre e di gennaio sono ideali per trascorrere una settimana bianca allontanandosi dalla routine quotidiana e staccando la spina dallo stress del lavoro dei mesi autunnali.

Uno dei luoghi più belli per far questo e quindi per una vacanza in assoluto relax è certamente il Parco Nazionale d’Abruzzo, un’area meravigliosa di natura incastonata in un paesaggio montuoso da sogno.
Il verde, la natura, la flora e la fauna che caratterizzano il parco sono un incredibile attrazione turistica che ogni anno porta tantissimi turisti a godere delle sue bellezze. Nei mesi invernali, poi, questi aumentano la loro presenza poiché la neve che cade sui massicci montuosi rende il Parco un vero e proprio scenario incantato.
La presenza dei turisti, tuttavia, non è mai invasiva e non scalfisce minimamente la pace e la tranquillità che si possono godere.

Per questo sono numerose le strutture, hotel pensioni e soprattutto case vacanze, che propongono offerte speciali settimana bianca nel Parco Nazionale d’Abruzzo anche perché sono tante sono le attività e le escursioni che si possono fare durante la settimana bianca: le escursioni lungo i numerosi sentieri, le visite ai musei dedicati agli animali presenti come l’orso, oppure sciare lungo gli impianti presenti in alcune località del Parco.
Una settimana che non si dimenticherà facilmente!

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Offerte dicembre a Madonna di Campiglio

Dicembre è il mese preferito per staccare dalla routine quotidiana casa-lavoro-casa che caratterizza la vita dopo le ferie estive. Una pausa dal lavoro è quindi d’obbligo. E una delle mete preferite dagli italiani sono i massicci montuosi del Trentino e località affascinanti come Madonna di Campiglio.

Immergersi nell’assoluto relax di paesaggi innevati, di una natura spesso incontaminata, cenare al caldo di camini all’interno di baite, o anche trascorrere una giornata facendosi coccolare in complessi termali. Tutto questo è il territorio delle Dolomiti del Brenta, dei Parchi Naturali, delle località come Campiglio che è considerata la perla delle Dolomiti.

Per attrarre visitatori, molte strutture propongono numerose offerte dicembre a Madonna di Campiglio. Ciò perché è evidente che sono necessari degli incentivi per far sì che turisti ed appassionati della neve possano trascorrere se non proprio una settimana bianca, alcuni giorni di vacanza.

Le offerte si concentrano non solo sul ponte dell’Immacolata, come si potrebbe pensare, ma anche sui singoli week end e sui giorni pre-capodanno che possono arrivare ad includere anche sabato 26 e/o domenica 27 dicembre.

Trascorrere alcuni giorni di dicembre a Madonna di Campiglio è senza dubbio un’esperienza unica poiché l’offerta turistica è veramente senza eguali: oltre al relax ed alla natura di cui abbiamo già detto, c’è anche la possibilità di fare shopping presso gli splendidi negozietti del centro, e divertirsi nei club e discoteche presenti nella località.
Un’occasione da non perdere per staccare dal lavoro e trascorrere alcuni giorni ricaricando le pile!

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Virus H1N1: una mutazione non preoccupante

E’ di poche ore fa la conferma da pare del Ministero del Welfare del primo caso di mutazione del virus H1N1 anche in Italia. Il fenomeno si era già manifestato in altri paesi come la Norvegia le cui autorità hanno segnalato la medesima mutazione che si è avuta nel caso italiano.

Tuttavia il Ministero e gli enti preposti fanno sapere che non si tratta di una situazione preoccupante. La mutazione infatti era prevista o meglio si poteva prevedere che il virus si manifestasse in forme diverse rispetto a quelle iniziali soprattutto dopo la diffusione del vaccino.

E proprio su quest’ultimo punto che il Ministero insiste: la necessità e l’importanza di vaccinarsi. Fermo restando le norme igienico-sanitarie più volte ripetute in tutte le salse (dalle campagne pubblicitarie con protagonista Topo Gigio fino ai continui appelli pubblici) che consistono nel lavarsi costantemente le mani con sapone o, dove ciò non fosse possibile utilizzando prodotti come l’amuchina gel, soffiarsi sempre il naso utilizzando un fazzoletto che deve essere immediatamente gettato, evitare luoghi particolarmente affollati, il vaccino resta l’unico “antidoto” alla diffusione dell’influenza H1N1. E ciò anche a seguito della mutazione: infatti quest’ultima non ha invalidato in nessun modo l’efficacia del vaccino né dei farmaci antivirali.
Due sono quindi i punti su cui le autorità italiane continuano ad insistere: niente panico e vaccinarsi.

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I maestri di sci del Trentino denunciano le discese brille

La notizia è comparsa qualche giorno fa sulla stampa ma è stata ripresa con forza ieri anche dagli organi televisivi all’interno dei principali telegiornali: sciatori ubriachi si lanciano lungo le piste di discesa del Trentino! La denuncia è forte e proviene da una fonte che non può essere messa in discussione dal momento che si tratta dell’Associazione dei Maestri di Sci del Trentino.

Sono ben duemiladuecento e sono tutti d’accordo nel porre con forza l’attenzione su questo fenomeno assolutamente da bandire che sempre più sta dilagando soprattutto tra giovani e giovanissimi: l’aperitivo e ben altro nei rifugi alpini e poi le discese lungo le piste chiuse.

Tantissime località coinvolte in questa assurda moda. Senza creare allarmismi citando una o l’altra stazione sciistica, si capisce che alcune tra esse, tra cui certamente quelle molto modaiole come Madonna di Campiglio, sono tra le più coinvolte. E i maestri di sci fanno una richiesta precisa: quando gli impianti di risalita chiudono, devono farlo anche i rifugi alpini che non hanno camere da letto. Questo potrebbero essere un deterrente per gli “sciatori ubriachi” che all’improvviso si materializzano davanti agli autisti dei gatti delle nevi!

Il numero degli incidenti è basso, e per questo non si deve creare allarme, ma i maestri di sci sottolineano che quelli che si verificano sono causati da sciatori ubriachi. E soprattutto gli stranieri e non solo perchè non conoscono le regole da rispettare sulle piste italiane.

Tuttavia, sottolineano infine i maestri di sci, non si vuole criminalizzare nessuno, di nessun paese in particolare, ma solo denunciare un fenomeno con l’obiettivo di fare in modo che non si verifichi più per la sicurezza di tutti, sciatori in testa.

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Stambecchi malati: allerta degli esperti

La notizia è di qualche giorno fa: gli stambecchi alle quote più alte delle Orobie in province di Bergamo sono malati. Alcuni escursionisti hanno allertato il servizio Faunistico locale poiché a loro sembrava evidente che degli esemplari manifestavano problemi alla vista.

Le autorità competenti, inclusi i servizi di medicina veterinaria dell’Asl e dell’Istituto zooprofilattico locali si sono immediatamente attivati per localizzare gli stambecchi.

L’operazione più complessa non è stata tuttavia questa quanto quella successiva, ovvero cercare di immobilizzare gli esemplari. Il primo è stato catturato con un dardo narcotizzante e così via via gli altri con un apposito fucile che lancia le siringhe contenenti sedativi. Naturalmente l’obiettivo è anche quello di cercare di essere il meno invasivi possibili nei confronti degli animali e garantirne quindi la massima sicurezza.

I veterinari, bloccati gli animali, hanno potuto procedere alle analisi specifiche: prelievo di campione biologico e tamponi oculari. I risultati delle analisi purtroppo non sono stati rassicuranti: si è evidenziata una patologia infettiva che colpisce gli occhi che si manifesta con una infiammazione della congiuntivite e della cornea.

Prima di risvegliare gli animali con un antidoto è stato loro applicato un radiocollare che ne renderà possibile l’individuazione sul territorio.

La preoccupazione degli esperti è dovuto al fatto che la congiuntivite è infettiva: per questo motivo prosegue incessante il monitoraggio non solo degli esemplari presenti nelle Orobie ma anche quelli di altre regioni italiane. In particolare il focus è centrato sui parchi del Trentino, quello Nazionale dello Stelvio e quello Naturale dell’Adamello Brenta, vicino Madonna di Campiglio, poiché al loro interno c’è un buon numero di esemplari.

Diversa è invece la situazione in un altro parco dove la presenza degli stambecchi è numerosa: il Parco Nazionale d’Abruzzo. Per ora qui la situazione non desta preoccupazione e ciò è dovuto certamente alla lontananza geografica con gli esemplari malati.

Tuttavia l’attenzione resta alta ovunque vi siano stambecchi. Le autorità competenti stanno continuando il loro monitoraggio costante con la speranza che il fenomeno sia circoscritto.

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Offerte Settimana Bianca a Madonna di Campiglio

Un’idea per trascorrere la settimana bianca? Non c’è dubbio: Madonna di Campiglio. La località turistica del Trentino è da sempre una delle mete preferite dai turisti italiani per le proprie vacanze durante i mesi invernali.

Questo perché Madonna di Campiglio è dotata di un complesso sciistico notevole: ben più di 100km di piste e circa 60 impianti di risalita ne fanno una delle località più attrezzate da questo punto di vista. Ed inoltre, elemento da non sottovalutare, le piste sono divise per difficoltà, ovvero vi sono le indicazioni sul grado di difficoltà in modo tale che alcune di esse possano essere utilizzate solo dagli sciatori più esperti.

Ma la settimana bianca a Madonna di Campiglio significa anche altro: snowboard e arrampicate, trekking oppure semplici passeggiate immersi nella natura. Il vicinissimo Parco dell’Adamello Brenta offre una natura spettacolare da vivere e godere in assoluto relax. Ed inoltre pattinare sul ghiaccio presso lo Stadio del Ghiaccio a Pinzolo oppure, per gli amanti delle emozioni forti, noleggiare un quad e sfidare la neve!

Non c’è luogo migliore se non Madonna di Campiglio per la propria settimana bianca.

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Settimana bianca a Madonna di Campiglio

Un’idea per trascorrere la settimana bianca? Non c’è dubbio: Madonna di Campiglio. La località turistica del Trentino è da sempre una delle mete preferite dai turisti italiani per le proprie vacanze durante i mesi invernali.

Questo perché Madonna di Campiglio è dotata di un complesso sciistico notevole: ben più di 100km di piste e circa 60 impianti di risalita ne fanno una delle località più attrezzate da questo punto di vista.

Ed inoltre, elemento da non sottovalutare, le piste sono divise per difficoltà, ovvero vi sono le indicazioni sul grado di difficoltà in modo tale che alcune di esse possano essere utilizzate solo dagli sciatori più esperti.

Ma la settimana bianca a Madonna di Campiglio significa anche altro: snowboard e arrampicate, trekking oppure semplici passeggiate immersi nella natura. Il vicinissimo Parco dell’Adamello Brenta offre una natura spettacolare da vivere e godere in assoluto relax. Ed inoltre pattinare sul ghiaccio presso lo Stadio del Ghiaccio a Pinzolo oppure, per gli amanti delle emozioni forti, noleggiare un quad e sfidare la neve!

Non c’è luogo migliore se non Madonna di Campiglio per la propria settimana bianca.

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Ultimi biglietti per i concerti italiani dei Depeche Mode

Oggi e domani ci saranno le uniche due date italiane di una delle band che ha fatto la storia del rock e non solo: i Depeche Mode.

La band capitanata da Dave Gahan si esibirà stasera al Palamalaguti di Bologna e domani al Palaisozaki (PalaOlimpico) di Torino in due tappe che si preannunciano esplosive. E

’ ancora viva l’eco delle date che i Depeche Mode hanno tenuto la scorsa estate nel nostro paese ed in particolare il concerto allo Stadio Olimpico di Roma in cui più di 50.000 spettatori hanno ballato e cantato sulle note dark della band inglese.

Durante la data romana il pubblico rese un vero e proprio omaggio a Gahan e soci osannandoli dall’inizio alla fine delle oltre 2 ore di musica e la band ha risposto alla grande aprendo con i brani del loro ultimo lavoro Sounds of Universe e via via scavando nel glorioso e lungo passato discografico inclusi i grandi successi dei Depeche.

Anche i concerti di oggi e domani si preannunciano simili come intensità e passione. Ed il pubblico italiano ne è a conoscenza. Infatti i biglietti sono quasi del tutto esauriti;

 i tagliandi per la tappa bolognese sono introvabili mentre gli ultimi disponibili per la data torinese di domani sono pochi. Per gli ultimi biglietti clicca qui!

Affrettatevi. E’ caccia ai biglietti! La febbre per i Depeche Mode sale e visto il doppio tour nel nostro paese del 2009 si prevede che dovremo aspettare qualche anno prima di poterli rivedere.

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Influenza H1N1: niente paura

Sabato scorso, 21 novembre, c’è stato un incontro molto interessante in località Piano di Sorrento, una delle perle della costiera amalfitana. All’interno della sala congressi di Villa Fondi l’incontor-dibattito ha visto come protagonisti da una parte il dott. Gargiulo, noto per essere il medico della trasmissione Elisir il quale, insieme al presentatore Mirabella, ci illumina su malattie, disturbi, problemi di ogni tipo con il massimo della competenza e della dote di semplificare un argomento non certo alla portata di tutti, e dall’altra parte il pubblico.

E’ piuttosto raro che quest’ultimo sia partecipativo ed in un certo qual senso “collaborativo” alla discussione. Tuttavia il tema pregnante – l’influenza H1N1 – e la competenza dell’interlocutore hanno resto il dibattito molto interessante.

Il dott. Gargiulo, originario proprio della costiera sorrentina, è stato molto disponibile ed ha cercato di essere quanto più esaustivo possibile rispondendo alle numerose domande formulate dal pubblico. Le richieste di chiarimenti possono essere divise in due “settori”: la prevenzione ed il vaccino.

Per quanto riguarda la prima, il dottore si è soffermato sulle principali regole igienico-sanitarie da non disattendere: lavarsi le mani possibilmente con il sapone normale. Se si non si è in vicinanza di un lavabo usare il gel o l’amuchina. Inoltre l’evitare il contatto con altre persone ed infine la terza non tossire in presenza di altri. Infine evitare, ove possibile, gli ambienti stretti poiché in essi è più facile che si diffonda il virus rispetto a quelli ampi.

Sul vaccino sono state molte le domande rivolte al dott. Gargiulo: chi deve farlo, se è utile, se si deve accoppiare a quello antinfluenzale.
Le risposte sono state esaurienti: innanzitutto il dottore ha sottolineato l’importanza di farlo per evitare che il virus continui a diffondersi; ha aggiunto che non è pericoloso perché testato secondo lo schema di quello antinfluenzale.

Alla domanda a chi bisogna somministrarlo il dott. Gargiulo è stato chiaro: “nei bambini fino a dodici anni ci vogliono due somministrazioni distanziate di tre settimane”. Negli “adulti c’è ne vuole solo una perché il sistema immunitario è forte”. I pazienti a rischio sono le donne al secondo o terzo mese di gravidanza e i pazienti affetti da asma.

L’incontro ed il dibattito sono durati all’incirca un’ora e mezza durante la quale il dott. Gargiulo è stato molto disponibile ed ha continuato a fare chiarezza nel campo medico così come ogni puntata della trasmissione Elisir.

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Virus H1N1: come cambiano le nostre abitudini

Una cosa è certa: il virus A H1N1 ha cambiato molte abitudini dei comuni cittadini. E’ stata impattata la vita quotidiana che è costretta a modificarsi per adeguarsi alla paura del contagio. E si moltiplicano appelli per evitarlo, anche un bel po’ stravaganti che però la popolazione accetta così come i consigli che esperti e meno esperti si affannano a dare da ogni tribuna medico-sanitaria.

Tra le particolarità non sarà sfuggita la norma del “nuovo segno di pace” che nel Duomo di Milano potrà essere effettuato con un semplice gesto della testa invece che con la consueta e secolare stretta di mano.

Oppure la particolare attenzione che si dedica ai bambini ed ai ragazzi in età scolastica in questo periodo, che dalle statistiche risultano i più colpiti dal virus, attraverso circolari che intimano la periodica apertura dalle finestre, l’elaborazione di piani anti pandemia, la distribuzione di mascherine protettive e prodotti disinfettanti.

Proprio quest’ultimo sembra il rimedio maggiormente utilizzato dagli italiani nell’ultimo mese. Basta dare un’occhiata ai carrelli dei supermercati o nelle farmacie: i gel disinfettanti e i prodotti battericidi vanno a ruba, case farmaceutiche e non si affannano nel tentativo di moltiplicarne la produzione e la conseguente distribuzione.

Ma è difficile trovare anche saponi di ogni tipo, termometri, e tutto quanto possa essere d’aiuto nell’immaginario collettivo per combattere un’influenza, indipendentemente se sia quella da virus H1N1 o la stagionale che siamo abituati a conoscere e dalla quale ogni anno ci difendiamo. 

Tuttavia il rischio è proprio rappresentato dai rimedi fai-da-te. Se per la cura la popolazione ha trovato come soluzione, spesso anche in anticipo rispetto al reale pericolo, quello di recarsi presso le strutture sanitarie, il problema si potrebbe avere nel caso di avventati strumenti di prevenzione.

Ciò a dire il vero è dovuto anche ad un’informazione non ufficiale che in alcuni casi risulta contrastante e ciò naturalmente genera confusione nella gente già di per sé impaurita dal virus. Se da una parte si consigliano gel per le mani, dall’altra si asserisce che il “normale” sapone ha un’efficacia maggiore, se da una parte si consigliano cinquanta centimetri di distanza da una persona influenzata dall’altra è meglio non avvicinarsi in nessun caso.

La confusione genera paura e la paura la perdita di lucidità in caso di pericolo. Forse è proprio questo il pericolo della nuova influenza.

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