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RITA ZINGARIELLO: “RISALIRE” è il brano della cantautrice pugliese che lancia un messaggio di rinascita e speranza

Rita Zingariello - Risalire

Il video, realizzato durante i mesi di lockdown, attraverso i volti e le storie dell’Italia della pandemia, ha regalato nuova vita ad una canzone del passato perfettamente inserita nel momento storico che stiamo attraversando.

 

“Risalire” è una canzone di Rita Zingariello, scritta qualche tempo fa, ma che rivive nell’attualità con un testo che assume oggi un significato diverso, ma di fondo sempre legato ai sentimenti universali di     rinascita e speranza.

Il brano, registrato presso lo Stones Lab di Gravina in Puglia e arrangiato da Vincenzo Cristallo (che ha aggiunto le sue chitarre al suono vintage di un piano rhodes suonato da Rita), ha trovato massima espressione nel video realizzato nei mesi scorsi dalla stessa Rita e da Dalia Gravela.

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Il clip raccoglie le vite sospese, le emozioni e i silenzi di spazi dilatati che si sono susseguiti durante la pausa lunga 3 mesi del lockdown. «Dopo un lungo silenzioracconta Ritale voci della gente sono tornate ad animare i nostri luoghi e hanno ripreso a confondersi coi suoni della natura e le bellezze millenarie e indiscutibili del nostro Paese».

 

Il video ha compiuto un viaggio attraverso l’Italia raccontata da oltre cento sguardi di diversa provenienza geografica e sociale: dai commercianti agli operatori socio-sanitari, dalla Croce Rossa Italiana alle famiglie, dagli artisti agli sportivi, in un lungo abbraccio da Bari a Verona, da Matera a Bologna, da Roma a Torino, Da Parma a Napoli, da Bergamo a Palermo.

 

«Fare arte è una necessità – aggiunge la cantautrice una di quelle cose che fanno bene a tutti e che va condivisa con tutti, in questo momento più che in ogni altro. Uniti, ancora una volta, possiamo e dobbiamo farcela».

 

Nel video di “Risalire” appaiono luoghi celebri come la Madonna dell’Idris di Matera, piazza Maggiore di Bologna, piazza Garibaldi di Parma, la spiaggia di Mondello a Palermo e Santa Maria in Trastevere di Roma. 

 

Etichetta: Volume!

Radio date: 16 giugno 2020

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BIO

 

Rita Zingariello è di origini pugliesi. Esordisce nel 2008 con “È alba”, un ep di cinque canzoni. Tra il 2012 e il 2016 ottiene molti riconoscimenti in premi a valenza nazionale: Frequenze Mediterranee, Festival della Canzone Friulana, Voci per la libertà per Amnesty International, UP, Festival dell’Alta Murgia, Red Bull Tour. 

Il suo primo album è “Possibili percorsi”, prodotto dal polistrumentista trentino Phil Mer. Dopo aver aperto concerti di Gino Paoli, Paola Turci, Mario Venuti, PFM e molti altri, collabora con Mogol per uno spettacolo incentrato sulle canzoni del grande autore. 

Nella primavera del 2018 pubblica “Il canto dell’ape”, secondo album che riceve una serie di riconoscimenti: Premio InediTo, Premio Pigro, Premio Peppino Impastato, Premio Pascoli. Il disco viene accolto molto positivamente da pubblico e critica. Nel 2019 realizza un progetto ambizioso: un doppio album, distribuito su supporto USB, in cui raccoglie trenta cover arrangiate con gusto e interpretate con originalità, dal titolo “I giganti e la bambina – canzoni a richiesta”.

 

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Sito www.ritazingariello.com

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MONS: “L’ULTIMA VOLTA” è il secondo singolo estratto dall’album d’esordio “NON PUÒ PIOVERE PER SEMPRE”

MONS Quattro quart - Official Audio - Non può piovere per sempre

 

Il brano della band torinese descrive l’incertezza data dalle scelte da intraprendere ogni giorno con sonorità che oscillano tra il pop rock, l’hip-hop e la musica elettronica.

 

“L’ultima volta” racconta l’eterna lotta fra il rischiare e il restare nella propria “comfort zone”: «Ci ha molto colpiti una metafora esistenziale di Saba che vede la vita dell’uomo come un costante bilanciamento fra lo spingersi a largo (rischiare, provare sapendo che si potrebbe fallire e tutti gli sforzi fatti sarebbero stati vani) e rimanere al porto (restare nella propria comodità e non rischiare di perdere ciò che si è conquistato con tanta fatica). “L’ultima volta” parla di questo contrasto». Mons

 

Il singolo è il secondo estratto da “Non può piovere per sempre”, un album che affronta temi forti quali la perdita, l’insicurezza e la precarietà. Il messaggio di fondo però, come suggerisce il titolo, è un incentivo alla speranza e alla positività: – «anche il momento peggiore della nostra vita lascerà spazio alla serenità».

 

Il sound caratterizzante si radica in un pop genuino, ricco di tastiere e chitarre clean nel quale è ben presente l’influenza dell’hip-hop, dell’RnB e del rock. L’effetto finale è un suono moderno che riesce però a rimanere organico.

 

Il 27 maggio 2020 la band accede alle semifinali del concorso per emergenti “Fatti Sentire Festival 2020”.  

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Dicono di loro

 

Belle sensazioni di pulizia e di gusto internazionale con questo lavoro dei MONS, band torinese che sforna un lavoro dal titolo “Non può piovere per sempre” dove rivive la fusion californiana in tanti aspetti ma anche belle tinte di pop nostrano dietro una tendina di elettronica raffinata senza eccessi e senza fuori pista arroganti”. Just Kids Magazine

 

Non può piovere per sempre: album caratterizzato da un pop genuino influenzato dall’hip-hop, dall’RnB e dal rock; miscuglio che ha dato vita a un sound moderno pieno di organicità”. Blu Note Music

 

“Un suono corposo dall’aria internazionale che si attesta su una pulita sezione di drumminge e su un’elettronica che sorregge una dimensione r’n’b e rap a corona di un bel pop-rock californiano”. Loudvision

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“Belle sensazioni digitali miste in un groove californiano in bilico tra funk, rap e r’n’b. Il tutto dentro stilemi pop della nostra bellissima canzone main stream”. MIE-Musica Italiana Emergente

 

“Aria nuova nella scena indipendente italiana, di sicuro si va oltre ai normali classici digitali a cui siamo ormai assuefatti”. Blog Music 

 

Etichetta: Up Stage

Radio date: 5 giugno 2020

Pubblicazione album: 23 ottobre 2019

 

BIO

 

I MONS nascono a Grugliasco (TO) nei primi mesi del 2015, come cover band e nel 2016 iniziano a scrivere

brani propri pubblicando il loro primo EP “M.O.N.S.” nel gennaio 2017. 

La band cresce e si fortifica grazie a importanti esperienze live maturate in contesti come Collisioni Festival di Barolo, Teatro Ariston di Sanremo, Area Lounge di Casa Sanremo, Fiat Music di Red Ronnie, CET di Mogol e concerti nelle tre grandi piazze di Torino centro: Piazza San Carlo, Piazza Castello e Piazza Vittorio. Influenzata dal nuovo panorama musicale italiano, la band pubblica il singolo “Fiato Corto“, pezzo che permette loro di suonare su importanti palchi dell’ambiente torinese quali Hiroshima Mon Amour e Flowers Festival. Il brano è stato il primo estratto dall’album d’esordio, “Non può piovere per sempre”, uscito il 23 ottobre 2019 su tutte le piattaforme digitali. Il 27 maggio 2020 la band accede alle semifinali del Fatti Sentire Festival 2020.  Il 5 giugno 2020 arriva in radio il secondo singolo “L’ultima volta”.

 

I MONS sono Marco Capitanio, voce; Alessandro Crupi, chitarra e voce; Marco Garbarino, basso e voce; Alessandro Alloj, batteria e tastiere; Andrea Colombo, chitarra, synth e ableton live.

 

 

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CANE SULLA LUNA – “UNO CONTRO UNO”: in radio dal 29 maggio il brano vincitore del Premo Inedito 2019 per la sezione “Testo Canzone”

Il cantautore di Terni, finalista lo scorso anno a “Musicultura”, presenta un singolo introspettivo, scritto in un momento di impasse personale e sociale.

  

 

“Uno contro uno” è il primo singolo di Cane Sulla Luna, il progetto cantautorale di Nicola Pressi.

Il brano si è aggiudicato la vittoria del Premio InediTO per la sezione “Testo Canzone”, nel 2019.

 

Questo pezzo nasce dalla consapevolezza, da parte dell’artista, di dover convivere con due entità opposte dentro sé. La prima anima, intraprendente, scanzonata, spregiudicata e a volte incosciente, dialoga in modo ironico con una seconda essenza più tranquilla, sedentaria, spesso timorosa e sempre intransigente su diritti e doveri acquisiti e da acquisire. 

 

«In ognuno di noi convivono molte personalità che uno status di coscienza prova a far restare in equilibrio, ma spesso senza risultati. In tutto questo caos sono riuscito a trovare un punto di incontro fra due di esse, che si traduce nella volontà di concentrarmi sul momento esatto che sto vivendo, gustandomelo e dando il massimo in quel preciso istante». Cane Sulla Luna

 

Radio date: 29 maggio 2020

 

Autoproduzione

Distribuzione: Artist First

 

BIO

 

Cane Sulla Luna nasce nel 2019 come progetto cantautorale di Nicola Pressi. Sempre nello stesso anno, l’artista ternano si è guadagnato la finale di Musicultura, ha vinto il Premio InediTO (sezione “Testo Canzone”), è stato ospite al MEI di Faenza, ed ha continuato a suonare live per tutta l’Italia. Il 29 maggio 2020 arriva in radio il singolo “Uno contro uno”. 

 

Nota

 

Il Cane sulla Luna non c’è mai andato e, finché non riuscirà a raggiungerla, il Cane potrà solo ammirarla e calcolare tutti i giorni la distanza che lo divide da essa. Il Cane intanto vive sulla Terra, vede quello che succede, in modo semplice, sulle sue quattro zampe e con la vista in bianco e nero; si rammarica quando assiste alle cose brutte e scodinzola quando percepisce il bene. È una creatura semplice il cane, e come tutte le creature semplici, ha bisogno di nutrirsi, di riprodursi e vorrebbe tanto che l’amore trionfasse. Sempre. Il Cane calcola e racconta la distanza che divide le persone dalle cose belle, così come fa con la Luna, che tanto ammira; probabilmente, però, se le cose andassero bene sulla Terra, al Cane non intesserebbe più di andare sulla Luna. L’obiettivo del Cane è di essere sintetico nei suoi racconti, dato che i contenuti si rinnovano ogni giorno.

 

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 Ludovica Russo [email protected]

 

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FRASSI: “CI ABBRACCEREMO FORTE” è la nuova canzone del cantautore di Bollate che ha spopolato su Facebook 

Frassi - Ci abbracceremo forte

Il brano, con parole semplici ma non banali, lancia un messaggio di positività e speranza, ottenendo in poco tempo mezzo milione di visualizzazioni.

“Ci abbracceremo forte” è un inno alla speranza, alla libertà e a quel semplice importante gesto che è un abbraccio. 

«La canzone è nata in un sabato mattina di inizio marzo, poco prima di scoprire quello che ci avrebbe atteso di lì a poco, a causa della pandemia mondiale che ci ha colpiti quest’anno.  Ho semplicemente pensato al giorno in cui avremmo aperto la porta e avremmo potuto riabbracciare le persone che ci mancano, e pensando a quel giorno sorridevo. Il contrario del distanziamento sociale è un abbraccio. E quando un’infermiera sconosciuta dell’ospedale San Gerardo di Monza mi ha scritto che la canzone aveva dato a lei al suo gruppo forza e speranza, ho deciso di contattare Stefano Fumagalli dello studio HDstudio di Lecco, perché mi aiutasse ad arrangiarla e a renderla reale». Frassi

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Pubblicata sulla pagina Facebook dell’artista (freshfrassi), la canzone raggiunge 40.000 visualizzazioni dopo soli 3 giorni, ma a colpire Frassi sono soprattutto le condivisioni dove le persone dedicano la canzone taggando i loro amici. In due settimane il brano ha raggiunto oltre mezzo milione di visualizzazioni.

Radio date: 19 maggio 2020

Autoproduzione

 

BIO

 

Frassi (Gianluca Frassinelli), nasce a Vasto in provincia di Chieti nel 1972.  

Lombardo di adozione – vive a Bollate in provincia di Milano – nel 2001 entra a far parte della band rock metal “Dr brown”. Nell’ottobre 2003 Frassi comincia invece la sua carriera da solista dedicandosi a progetti pop-rock. Fondamentale l’incontro con Luca De Bernardi che lo aiuta nelle sonorità e negli arrangiamenti dei pezzi, fino alla realizzazione del primo demo intitolato “Frassi” contenente 5 brani in italiano. E proprio durante la realizzazione del cd, Frassi fa la conoscenza di Daniele Murroni, eclettico chitarrista, reduce dall’esperienza pluriennale con i Gold. Altro incontro importante è quello con Fabio Falcone, voce de “La Differenza” gruppo classificatosi secondo a Sanremo giovani 2005. L’attività live diventa parte essenziale del lavoro artistico di Frassi, e le melodie pop dei brani acquisiscono una veste man mano più rock, grazie anche alla collaborazione artistica con musicisti di alto livello come Marco Baron, Luca Lombardo, Roberto Baron, Roberto Botturi. 

Nel 2006 entra far parte della casa di produzione e distribuzione “Vivamusic”. E diventa fondamentale qui l’incontro col suo produttore Pierpaolo Sticca con cui avvierà una collaborazione.

Il 6 giugno del 2015 Frassi viene colpito da un grave problema di salute: una miocardite fulminante. Ma fortunatamente si risolve per il meglio e l’accaduto diventa un segnale che spinge l’artista a vivere con ancora più consapevolezza la passione per la musica

Intanto parte per l’Africa, in Camerun, per un progetto sportivo legato al basket (Frassi è stato un allenatore di basket semiprofessionistico) e si laurea nel 2016 in Scienze delle relazioni internazionali. Dopo la pubblicazione di vari singoli in italiano e in inglese, ora è pronto a tornare col brano “Ci abbracceremo forte”.

 

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HELLE: “TRA LE STRADE DELLA MIA CITTÀ” è il nuovo singolo della cantautrice bolognese

 

La freschezza dell’elettropop cela l’essenza agrodolce di un brano che racconta l’amore per la sua città e per l’Italia.

 


 

“Tra le strade della mia città” è una canzone elettropop nata negli ultimi mesi e racconta l’amore di Helle verso la propria città, Bologna, e l’Italia tutta, riportando un messaggio di speranza che supera le difficoltà del momento.

 

Il brano dalle mille sfumature rispecchia la personalità caleidoscopica dell’artista bolognese che, pur non sentendosi vincolata ad alcuno stereotipo musicale ed artistico, punta su una linea comunicativa diretta e provocatoria privandosi di ogni tipo di maschera e orpello.

Il singolo prodotto da Dear President, anticipa un Ep in uscita nell’autunno 2020.

 

Radio date: 19 maggio 2020

Etichetta: Volume!

 

BIO

Lisa Brunetti, in arte Helle, nasce a Bologna il 14 Giugno 1994. Comincia a scrivere poesie ad 11 anni, a suonare la chitarra dall’adolescenza. Ha lavorato per quattro anni in Fonoprint, dove ha avuto l’opportunità di conoscere e collaborare con personaggi del calibro di Bruno Mariani e Ricky Portera. Nel 2016 partecipa ad Area Sanremo arrivando fra i 40 finalisti del concorso. Dopo la pubblicazione di vari singoli in inglese e in italiano, arriva per Helle il momento di intraprendere una nuova fase della sua carriera artistica. Il 19 maggio 2020 esce in radio il singolo “Tra le strade della mia città”, che anticipa un ep in uscita nell’autunno 2020.  

 

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GEDDO: “FRATELLI” è il nuovo album del cantautore ligure fuori dal 1° giugno 2020

Un disco che celebra lo spirito di complicità e comunità e che invita ad apprezzare il valore delle piccole cose che ci circondano, arricchito dalla collaborazione di tanti noti artisti.

Dopo l’uscita dei precedenti album, “Fratelli” rappresenta per Geddo una nuova tappa del viaggio fuori e dentro se stessi. Pur non raccogliendo canzoni autobiografiche, il disco comprende pezzi che disegnano sfumature diverse del percorso personale dell’artista.

«Nel primo disco “Fuori dal comune” ho cercato di far venire fuori il mio lato intimo e la personale sensibilità. “Non sono mai stato qui” ha descritto quello che non sono riuscito ad essere o a fare, la vita immaginata, i miei alter ego. Con “Alieni” ho esplorato le alienazioni e le differenze che emergono nel rapporto con gli “altri”. Ora, con Fratelli, in modo complementare nuovo sono andato alla ricerca di quel principio di complicità fra persone che caratterizza il mio percorso musicale e di vita. Non più una fuga dunque, ma un incontro con gli altri». Geddo

Fratelli” vuole essere una risposta all’odio e alla frustrazione dei nostri giorni. Un album positivo che invita ad essere consapevoli delle tante piccole cose e delle grandi persone che ci circondano nel quotidiano. Miti positivi che non devono essere cercati in mitologie superate di grandi personaggi lontani, ma riconosciuti nelle comunità che viviamo, nei lavoratori e nei suoi artisti.

Il disco è stato registrato all’Actone recording studio di Albenga con la collaborazione di Matteo Ferrando alla batteria, Dario La Forgia al basso e Mauro Vero alle chitarre. Altri musicisti coinvolti sono invece: Fabio Biale, Paolo Bonfanti, Roberta Carrieri, Sergio Cocchi, Lorena De Nardi, Nico Ghilino, Folco Orselli, Michele Savino, Federico Sirianni, Rossano Villa, Alberto Visconti.

TRACK BY TRACK

Su la testa (feat. Folco Orselli, Federico Sirianni, e Alberto Visconti) Il brano di apertura rappresenta l’incipit ideale del disco con una canzone corale, quasi un inno, cantato con dei fratelli di strada e di musica che rappresentano per l’artista un mondo che lo ha accolto familiarmente e benevolmente, senza smancerie, ma con autenticità. La familiarità con artisti di tale calibro si sposa con la comune fame di fare rete e sviluppare una canzone d’autore in cui riconoscersi davvero. Musica concepita non come progetto discografico o di visibilità ma come progetto di vita e di incontro.

Parlandone da vivo Primo singolo del disco arricchito dalla chitarra di Paolo Bonfanti, si tratta di un rock blues discretamente spinto. Parlandone da vivo è un invito a considerare le persone che ci stanno accanto.

Differenze Il brano, nonostante il titolo, parla della ricerca di una somiglianza tra uomo e donna e, in tono ironico, tratta delle vicissitudini del capirsi in amore. Non c’è una risposta precisa alle tante domande che ci si pone ma, la forma della ballata e il tono scanzonato, cercano di alleggerire il dramma del misunderstanding nelle vite affettive. Al violino Fabio Biale e alla voce Nico Ghilino.

Come un pazzo Un inno all’irrazionalità della passione; il protagonista vede il solito mondo banale e immobile con gli occhi della follia dell’innamoramento. Un rock poderoso esalta l’euforia del prevalere della pazzia del sentimento. Voce femminile di Lorena De Nardi, tromba di Raffaele Kholer.

Fino all’alba Appartenendo ad una riviera che propone un turismo vivo ma non di massa, la discoteca per i tiratardi della west coast ligure rimane comunque un punto di riferimento: un luogo dove ritrovarsi con persone di tutte le età e per vivere le ultime emozioni della notte in quelle alienanti atmosfere. È un mondo dove finzione e realtà si specchiano guardandosi con scherno.

Resta Canzone complessa dove si confronta l’oggi con un tempo anche lontano. Diversi quadri temporali si intrecciano con la mancata realizzazione di obiettivi personali e familiari. Gli intenti delle strofe si scontrano con i risultati del ritornello. Si sente la vicinanza e il senso di appartenenza a una generazione appiattita sugli orizzonti personali e alla fine un po’ delusa. Ospiti il violino di Fabio Biale e Nico Ghilino. La chitarra è di Mauro Vero.

A colpi di Karate Sostenuto dall’hammond e dal rhodes di Sergio Cocchi il brano parla di una storia sbagliata ma importante. Un momento di pura passione che da subito confligge con la vita reale e che alla fine orgogliosamente soccombe. La canzone parla di come alcune storie possano essere decisive nel riconoscere le proprie paure. Chitarra elettrica di Paolo Magnani.

La guerra tra poveri Canzone contro l’odio, contro l’eterna sfida degli ultimi coi penultimi, su chi ci specula e su chi ha bisogno di sentirsi spietato davanti alla tastiera del pc, su come alla fine tutta questa estremizzazione del linguaggio in realtà ci renda alla fine più indifferenti di fronte ai drammi, alla morte e al dolore. Ritmo incalzante per un suonatissimo simil rap. Al violino Fabio Biale e alla chitarra Paolo Bonfanti.

Condominio terzo piano scala B (feat. Roberta Carrieri) Scene calde di vita familiare, una moglie innamorata, un marito che torna prima dal lavoro, un’accoglienza piena di abbracci e di premurosità. Ma durante la canzone si scopre che queste scene sono viste attraverso la serratura dal narratore della canzone. Seguono una precipitosa fuga, inseguimenti e alla fine un clamoroso arresto da parte delle forze dell’ordine. La parte femminile è impersonata dalla strepitosa voce di Roberta Carrieri.

Perdersi Canzone sull’entropia esistenziale e sulla precarietà di ogni presente. Invito netto a godersi ogni compagnia, ogni affetto, ogni secondo dello stare insieme in una determinata emozione. La crescita personale di ognuno di noi è ineluttabile ma con essa si perdono tutti gli attimi della vita che il nostro futuro personale rendono inevitabilmente passato. Alla chitarra finale Paolo Magnani.

Anna vorrei Anna simboleggia tutte le ragazze e le donne che si inseriscono, pur senza un ruolo riconosciuto, nei nostri percorsi affettivi ed umani. Il ritratto di un’amicizia che sta stretta nei propri confini. La tromba è quella di Raffaele Kholer.

La tua finestra La tua finestra parla dell’orizzonte di ogni storia, qui simboleggiato da una grande finestra che alla fine rimane simbolicamente chiusa. Resta il valore dell’amore vissuto che arricchisce la vita di contenuti e di ricordi che occorrono per ricaricarsi. Un pezzo dapprima trascinato e poi crescente nella sua drammaticità e infine sommesso ed esausto nella sua strofa finale.

Amore tra parentesi Incorniciato nelle trame del chitarrista Mauro Vero il brano costituisce un intimo ritratto del moderno linguaggio emotivo che così poco conserva delle parole e così tanto depone a simboli, emoticon e cuoricini. Archi di Rossano Villa.

Pubblicazione album: 1° giugno 2020

Etichetta: Music FC

BIO

Geddo, è un cantautore di Albenga. Dopo Fuori dal comune (2010), Non sono mai stato qui (2014) e Alieni (2016), arriva oggi Fratelli, un disco positivo che va alla ricerca di somiglianze e affinità che rendano tutti complici e compagni. Il primo singolo estratto è Parlandone da vivo, in radio da metà maggio 2020.

L’artista fa parte del roster della Ph.d management. Le sue canzoni sono state utilizzate per spettacoli teatrali e hanno viaggiato senza sosta in questi anni tra la Puglia e la Val d’Aosta, raggiungendo un vasto ed eterogeneo pubblico. Ha aperto il concerto di Daniele Silvestri e vanta collaborazioni con artisti del calibro di Claudia Pastorino, L’Orage e Zibba. 

Riconoscimenti: menzione speciale premio InediTo per la canzone “Ti Voglio” ( 2011 ), Finalista premio Inedito per i migliori testi (2017), finalista Premio Donida con la canzone “Genova” (2011 ), menzione speciale per la canzone “Chloè” Premio nazionale Rosanna Murgolo 2015-2016 Teatro Festival ( 2016) ;finalista per i migliori testi canzone al Premio InediTo (2017); Finalista Premio Mario Panseri alla canzone d’autore (2018);

Rassegne: Duel, Fionda di Legno, Canta come mangi, Collisioni festival, InediTo, Rock in the casbah (2017 e 2019); Orco Folk Festival, Ottobre De Andrè, Controfestival, 25 aprile festa popolare di Alassio, Rassegna internazionale di Giovinazzo, Folkfestival, Asti Musica, Imperia Unplugged festival, Mani festival, ILM, Varigotti Festival, Basta poco Festival, Canzoni fuori dal cappello, La Luna al guinzaglio, Riviera Music Festival, The Big Kahuna, Borgo Foce Summer Festival, In qualche parte del mondo, Motor music festival.

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MATTEO ROVATTI: “SOTTOSOPRA” è il nuovo singolo del cantautore rock patrocinato dal Comune di Sassuolo

Il brano scritto e composto dall’artista emiliano già autore per i Nomadi, racconta l’importanza del riscoprire i valori della vita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Sottosopra” è un invito a ritrovare le proprie radici quando lo stile di vita moderno rischia di allontanarci definitivamente da noi stessi. 

«L’albero dei valori della vita è sottosopra. Le sue radici, fonte eterna di energia vitale, non attingono più il loro nutrimento dalla terra e rischiano di seccarsi inesorabilmente. I bambini, luce e purezza nelle tenebre del mondo, ci aiutano a ritrovare il coraggio e la forza di capovolgere quell’albero, spesso dimenticato, dandogli così nuova vita. “Ridere vince la paura. Vivere è sempre vera gioia, sì”». Matteo Rovatti

Protagonisti del video di “Sottosopra” sono gli alunni della scuola primaria “LUIGI CAPUANA” – Istituto Comprensivo 4º Ovest. Anche per questo motivo l’amministrazione comunale di Sassuolo ha concesso il patrocinio al progetto discografico del cantautore emiliano, riconoscendo i valori di comunità e di fiducia nelle nuove generazioni espresse dal loro concittadino in questo brano.  

 

Matteo Rovatti voce, Maurizio Mancini tastiere, mixaggio e mastering

Produzione: Indian

Radio date: 22 maggio 2020

 

BIO

Matteo Rovatti nasce a Sassuolo nel 1972. 

Nel marzo del 2008 pubblica il suo primo ep “Vedere” contenente cinque canzoni inedite. Con l’omonimo singolo “Vedere”, partecipa alla tappa di Carpi del concorso “Fammi sentire la voce” organizzato da Radio Bruno, arrivando in finale alla tappa di Formigine e vincendo il Premio Magazine. A giugno del 2012 apre il concerto dei Nomadi al Campo Sportivo di Castelvetro. 

Matteo Rovatti è autore e compositore insieme a Giuseppe Carletti e Massimo Vecchi della canzone “Tutto vero” pubblicata nel disco di inediti dei Nomadi “Lascia il segno” uscito il 19 maggio 2015. Seguono i singoli pubblicati dai Nomadi: “Va di vivere”, “Lontano” e “Questa vita”. 

Nel giugno del 2016 apre il “Come Potete Giudicar Tour Nomadi” a Mestrino di Padova e successivamente, nella stessa estate, anche le tappe di Udine, Brescia e Jesolo del “Festival Show”. 

Nel luglio del 2016 partecipa al concorso “Sulla via (Emilia) per Woodstock”, vincendo il Premio Carlino D’oro messo in palio dal “Resto del Carlino”.

Nel Novembre del 2016 si esibisce al “Mapei Stadium di Reggio Emilia” durante l’intervallo della partita di Serie A TIM Sassuolo-Atalanta. A settembre 2017 esce il suo nuovo singolo “L’estate tornerà” con cui si posiziona al primo posto della Classifica Indipendenti Emergenti.

A gennaio del 2018 esce il nuovo singolo “Amami davvero”, anche questo posizionato al primo posto della Classifica Indipendenti Emergenti.

 

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BOAVISTA: “IL MONDO CHE VORREI” è il nuovo singolo della band pop-rock bolognese che anticipa il disco in uscita il prossimo autunno

 

 

Il brano pop intriso di tastiere, synth e groove incalzanti, è stato prodotto da Filippo Manni e scritto dai Boavista in collaborazione con il noto autore romano Paolo Amati.  

 

Dopo l’uscita del singolo d’esordio “Ruggine”, i Boavista ritornano con “Il Mondo che Vorrei”. Il brano, prodotto da Filippo Manni (NUtone Lab), attraversa le prospettive differenti di chi si mette in gioco in una nuova storia. Una canzone che racconta gli stati d’animo di chi vive un nuovo inizio.

«Abbiamo deciso di uscire con “Il Mondo che Vorrei” perché oggi c’è bisogno di sognare e usare po’ di immaginazione. Soprattutto in questo momento, se sai qual è il mondo che vuoi, forse puoi realizzarlo veramente». Boavista

Il testo raccoglie una firma d’eccezione della musica italiana: Paolo Amati.  L’autore romano che ha collaborato con Bungaro, Mietta, Biagio Antonacci, Gianni Morandi, ha partecipato alla scrittura del nuovo singolo dei Boavista, dando vita ad un brano pop fresco ed estivo, intriso di tastiere, synth e groove incalzanti.  

Il singolo precede un album in uscita il prossimo autunno. 

 

Etichetta: NUtone Lab

Radio date: 19 maggio 2020

 

BIO

 

I Boavista sono una band pop-rock di Bologna, formata nel 2019 da un’idea di Simone Tancredi e Luigi Bellanova. 

Seppure di recente formazione, i Boavista vantano numerosi palchi e ore di studio provenienti dal background di ogni singolo componente del gruppo, esperienza che si traduce in sonorità con influenze che oscillano dal rock americano al pop inglese con forti richiami al cantautorato italiano. 

I Boavista portano nelle piazze “Caduta Libera”, album di esordio di Simone, incontrando subito il favore del pubblico, grazie ad un sound maturo e curato in ogni dettaglio. La band approda alle finali regionali di Sanremo Rock catturando l’attenzione della critica e i complimenti della giuria. 

Il risultato di questo incontro porta ad un disco, con singolo d’esordio Ruggine, realizzato sotto la direzione artistica di Filippo Manni (Nutone Lab). Il 19 maggio 2020 arriva il secondo singolo, Il Mondo che Vorrei, anticipando il progetto discografico in uscita nell’autunno 2020.

 

I Boavista sono: Simone Tancredi, voce; Luigi Bellanova, chitarre; Gianluca Frascà, tastiere; Alberto Zapparoli, batteria; Alessandro Marani, basso.

 

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ETICHETTA E MUSIC PRODUCTION: NUTONE LAB

 

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Comunicati Musica e Video News

MEZZAVERA: “PER CASO, DI FRETTA, IL SABATO MATTINA” è il secondo singolo estratto dall’album d’esordio “VIZI CAPITALI”

Mezzavera - Per aso di fretta il sabato mattina

Un amore nato da un inaspettato incontro di un sabato mattina è al centro del nuovo brano della cantautrice romana, vincitrice di Lazio Sound 2019. 

“Per caso, di fretta, il sabato mattina” nasce a piazza Santa Maria in Trastevere, con Lucio Dalla nel cuore e gli occhi gonfi di un amore che per caso, di fretta, il sabato mattina ha piantato le sue radici tra i sampietrini romani:

 

«Questa canzone racconta di un amore che profuma di leggerezza, baciato dalla luce del sole di un sabato mattina qualunque dove, tra una spesa al supermercato e un caffè in centro, scoppia un sorriso contagioso che sa di cantautorato italiano». Mezzavera

Il singolo è il secondo estratto dall’album d’esordio “Vizi Capitali” – «un disco che è un tuffo in acqua seguito da una vasca di 25 metri in apnea. Prendi il fiato e ti butti, ti immergi, ti lasci trascinare giù, sconfitto dal peso dell’acqua che senza fare rumore ti attraversa», – racconta la cantautrice romana.

 

Dicono di lei

“In ogni dove del disco c’è la voglia che diviene bisogno di alzare la testa contro i periodi scuri del proprio fondo. E ci piace questa voce dalle tinte scure che un poco si macchia di quel blues dannato di vita”. Mondospettacolo

“E il disco di Mezzavera è un concentrato di quotidianità e di verità in questo magico incontro tra la verità della vita e il suono digitale delle nuove forme discografiche”. Loudvision

“Spazio vitale: ecco una buona parola per decantare un disco che ha dentro di sé l’ingenuità e la potenza del libero pensiero”. Blogmusic

Un esordio metropolitano che quasi ci riporta ai nostri anni adolescenziali, i novanta, quelli che non erano fatti di grandi città ma solo di province rivoluzionarie”. Just Kids Magazine 

 

Radio date: 7 maggio 2020

Pubblicazione album: 2 gennaio 2020

Autoproduzione

 

BIO

Cecilia Spinelli, in arte Mezzavera, nasce a Roma classe ’95. Nel 2019 pubblica il primo singolo “Luna Bugiarda” con la produzione e l’arrangiamento di Matteo Costanzo ed affronta le prime significative esperienze live in diversi locali della Capitale. Nel 2019 scrive il suo primo album “Vizi Capitali”, in pubblicazione nel 2020; l’originalità dei brani di questo album è rappresentata da una particolare attenzione ai testi, tutti in lingua italiana, e ad una varietà delle atmosfere anche all’interno della medesima canzone, miscelando momenti di intensa intimità ad altri dove a prevalere sono l’ironia ed il divertimento. La scrittura è tagliente e attenta a creare immagini che restano impresse nella mente dopo un singolo ascolto. 

Con il singolo “Luna Bugiarda” Mezzavera partecipa al contest Lazio Sound organizzato dalla Regione Lazio dove si classifica tra i finalisti della sezione Indie e vince il Premio della Critica assegnato dal MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti). Ad ottobre prende quindi parte al Festival di Faenza 2019 dove si esibisce sul palco principale di Piazza del Popolo in apertura della serata live di Morgan e dei Negrita. A novembre prende parte alla programmazione della Milano Music Week come ospite del MEI. 

Il 20 dicembre 2019 arriva in radio il singolo “Grattacieli”, che anticipa l’album “Vizi capitali”, pubblicato a gennaio 2020. A maggio 2020 è il turno del secondo singolo “Per caso, di fretta, il sabato mattina”.  

 

 

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SAVAGE : “WHERE IS THE FREEDOM” è il secondo singolo estratto dall’album  “LOVE AND RAIN”

SAVAGE - Where Is The Freedom

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’icona degli anni ’80 di Don’t cry tonight e produttore di Corona, Alexia, Zucchero e molti altri, lancia un brano elettropop di sensibilizzazione sul tema dei cambiamenti climatici.
«Noi siamo il futuro, il futuro dipende da noi, questa è una canzone che mette a focus i problemi legati all’ambiente e al degradarsi del nostro pianeta». Savage
Con “Where is the freedom”, Savage regala al suo pubblico una nuova sfumatura di “Love and Rain”, l’album uscito lo scorso febbraio che ha segnato il ritorno in scena del cantautore e produttore dance internazionale. Dopo il primo singolo “I Love You”, che ha dato spazio a tematiche legate ai sentimenti, è arrivato ora il turno di un brano che pone al suo centro il problema ambientale.

Il pezzo sarà lanciato anche in diverse versioni dance remixate: una club version con sonorità attualissime, una più latina con il featuring di ICE MC, e altre italodisco, per gli amanti del genere più classico.

 

“Love and rain” è l’ultimo album di inediti di Savage che egli stesso definisce scherzosamente guitar free”. Non sono infatti state usate chitarre in nessuna canzone. Sono presenti invece un sacco di violini veri che si sposano con l’elettronica pop per creare il tipico sound malinconico/dark di Savage. Gli strumenti usati nel progetto sono quelli che hanno fatto innamorare generazioni di musicisti, quali: Linn Drum, Simmons, Roland 909 e 808, Minimoog, Roland Jupiter, Mellotron, Prophet 5, Roland TB 303, Emulator.

 

Dicono di lui

“Per gli amanti della musica pop elettronica Love and Rain è una vera e propria goduria”. Music Letter

“Se amate gli anni ’80, la dance, non vi piacciono particolarmente le chitarre, questo è il disco da ascoltare a palla tutto il giorno tappati in casa”. Il Blog dell’Alligatore

“Love and Rain” pubblicato dalla DWA Records lo scorso febbraio è già icona di un grande periodo italiano… ma è icona di oggi, con scritture inedite ed una scrittura ed un suono di grandissimo livello. Tanto di cappello a questo ritorno… Savage” Just Kids Magazine

 

“Savage canta l’amore… e non ha alcuna intenzione di somigliare a qualcuno dei nuovi “artisti” digitali dell’era moderna capace soltanto di clonare gli antichi partigiani del suono”. Loudd

 

“Colpisce la coerenza ma soprattutto la forza di stile di Savage con cui oggi riesce a celebrare a pieno quel periodo di un passato non tanto vicino”. Raro più

 

Etichetta: DWA RECORDS

 

Radio date: 18 maggio 2020 

 

Pubblicazione singolo/maxisingolo: 22 maggio 2020

Pubblicazione album: 7 febbraio 2020 

 

BIO 

 

Savage è il popolare artista anni ‘80, cantante famoso ma anche produttore di artisti pop quali CORONA, ALEXIA, DOUBLE YOU, ICE MC.

Il suo vero nome è Roberto Zanetti. Nasce a Massa Carrara, in Toscana e sin da piccolo ha una grande passione per la musica. La sua prima vera esperienza professionale è con il gruppo SANTAROSA con cui registra il singolo di successo “SOUVENIR”, a cui lavora anche Zucchero Fornaciari.

Dopo questo progetto Roberto continua a suonare con altri gruppi quali I VICINI DI CASA e TAXI. Proprio con i TAXI la collaborazione con ZUCCHERO continua e i due suonano insieme per un certo periodo tanto che quando ZUCCHERO debutta a Sanremo i TAXI lo accompagnano per la successiva tournée. Sempre coi TAXI Roberto produce il suo primo brano dance, TO MIAMI.

Subito dopo, a fine 1983, Roberto registra DON’T CRY TONIGHT e sceglie il nome d’arte SAVAGE. Il brano è una grande hit italiana dapprima, ma anche europea subito dopo. In Italia viene invitato in tutti i più importanti programmi TV quali MISTER FANTASY, DISCORING, PRONTO RAFFAELLA, AZZURRO, FESTIVALBAR, SUPERCLASSIFICA SHOW. Il video viene trasmesso per mesi da VIDEOMUSIC.

In Europa il brano esplode in Spagna, Francia e Germania. Proprio i tedeschi definiscono questo nuovo genere di dance melodica col termine ITALODISCO e Savage è considerato “il re dell’Italodisco”. Nella primavera 1984 esce il secondo singolo ONLY YOU che rafforza il suo successo che si espande anche in tutti i paesi dell’Est. Negli anni ‘84/’85 si esibisce live cantando in più di 300 spettacoli in tutta Europa. Con i singoli successivi la popolarità varca i confini e i suoi brani vengono distribuiti anche nei paesi Asiatici e Giappone. Nel 1989 Savage prende parte al festival di SOPOT in Polonia, trasmesso anche in Russia e tutti gli altri paesi dell’Est (l’equivalente del Festival di Sanremo). Nella serata della finale presenta 5 canzoni come ospite Superstar e diventa così uno dei più famosi artisti internazionali del periodo. Popolarità che lo porta ancora oggi ad effettuare tour in quei paesi.

Dopo il 1990 però decide di fare uno stop alla carriera di performer per dedicarsi a quella di produttore scrivendo una serie infinita di successi sia dance (CORONA, ALEXIA, DOUBLE YOU, ICE MC) che pop ZUCCHERO (Baila Morena), GAZOSA (Wwwmipiacitu).

In questi anni avvia un’unica tournée negli Stati Uniti e Brasile (New York, Chicago, Boston, Miami, Rio, San Paolo). Nel 2005 SAVAGE viene invitato ad un festival in Russia e si esibisce allo Stadio Olimpico di Mosca di fronte a 22mila persone, per la TV russa. Successivamente inizia nuovamente un’attività continuativa di spettacoli toccando tutti i paesi dell’Est e tornando in USA e Canada.

Nel 2020 arriva l’album di ritorno dal titolo LOVE AND RAIN. Il primo singolo estratto è I LOVE YOU. Il 18 maggio arriva il secondo singolo “Where Is The Freedom”.

 

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FRANCESCO LIPPELLI: “APPLE TREE” è l’album strumentale del giovane compositore di musica classica contemporanea

Francesco Lippelli - “APPLE TREE”

Otto brani inediti composti al piano in un solo giorno, costituiscono il nuovo progetto del musicista già autore e arrangiatore di Alessandro Casillo e per la trasmissione “Amici di Maria De Filippi”.

«Apple Tree rappresenta la purezza della mia musica ma anche l’integrità dei miei ideali e dei miei valori. Con questo album voglio testimoniare e soprattutto ricordare il fatto che sia possibile scrivere otto composizioni in un solo giorno. Per tal motivo era così doveroso da parte mia omaggiare il simbolo della creatività per eccellenza: il melo, così ritenuto dagli antichi celti. Inoltre, Apple Tree sprigiona l’amore in tutte le sue forme, da quello terreno a quello ultraterreno, cercando spesso la retta via per il superamento dei conflitti fino al raggiungimento del sublime». Francesco Lippelli

Quella del musicista calabrese è una musica priva di etichette e di confini prestabiliti. Una musica fatta di continuità, evoluzione, piuttosto che di “rivoluzione”, e che, in ogni sua forma, è espressione del proprio tempo.

«È vero, probabilmente il solo definirsi “compositore di musica classica contemporanea”, potrebbe fare arrabbiare qualcuno, ma ci sono abituato ed ho la strada già spianata dal mio amico Giovanni Allevi. Secondo me la musica classica contemporanea è un nuovo linguaggio musicale, colto ed emozionale, che afferma una nuova intensità melodica sulle forme della tradizione classica.  Non è semplice prendersi la responsabilità e il tempo sufficiente a scrivere note che ora definiamo “pop” e che un giorno potrebbero rappresentare a pieno il “sistema” accademico musicale, mentre si producono canzoni per Amici o nuovi ragazzi emergenti». Francesco Lippelli.

TRACK BY TRACK

Intro

L’album è costituito da intro e outro, filo conduttore dell’intero progetto. Infatti, se “Intro” e “Outro” le ascoltassimo di seguito ci accorgeremmo che fondamentalmente sono un’unica composizione.  L’Intro è una sorta di praeludium al progetto, uno slancio. Termina con una sospensione, come a dire “to be continued”.

Dyson Sphere

L’energia necessaria per dar vita a questo album in un solo giorno. “Ho preso spunto da una mia piccola ricerca scientifica che ha visto come oggetto la sfera di Dyson appunto, una enorme struttura che potrebbe essere applicata attorno ad una stella allo scopo di catturarne tutta l’energia”.

144

Il 144 è un numero potente ed è il quadrato perfetto di 12, non a caso nella Bibbia rappresenta la misura in braccia delle mura della nuova Gerusalemme, indicata dal settimo angelo. “Questo numero mi spinge ad avere sempre pensieri positivi e ottimisti, soprattutto quando sto per intraprendere un nuovo percorso. Il 144 per me è come un Maestro che con la sua bacchetta indica il cammino, alla scoperta di nuove mete”. 

Remember me

“Remember me ha trovato ispirazione nel fiore a cinque petali Nonriscordardime e spero di rappresentare in musica tutta l’energia positiva possibile. Ciò che voglio esprimere è: tienimi tra i tuoi pensieri e ricordati di me”.

Wind of Europe

È un omaggio alla cultura europea, ai grandi geni del passato e del presente, creando un’atmosfera riflessiva e rassicurante. Composizione che in alcuni passaggi tocca l’atonalità, allontanandosi per poco dal sistema tonale, per farne rientro subito dopo. “Con questo aspetto voglio celebrare i grandi compositori del XX secolo come Schoenberg, Berg, Webern e altri”.

46

“Il 46 è vita, è il numero che più rappresenta tutti noi. Basti pensare che quarantesei sono i cromosomi umani.

Con questo brano ho voluto celebrare la vita, non a caso ho tratto ispirazione dal famoso canone di Pachelbel”.

Moon Dust

“Moon dust”, polvere di luna, è una composizione al piano ispirata alla luna. Non a caso ha una forma ciclica. Da un punto di vista introspettivo, la luna rappresenta per il compositore la profondità dello “io” nascosto, della magia e dell’esoterismo. La musica che affiora sul pentagramma diventa per questo la voce del proprio inconscio.

Outro

L’Outro è costituito da tre parti identiche, trasposti di tonalità. Ha un carattere piuttosto riflessivo e malinconico. Anche questo brano ha una fondamentale caratteristica perpetuante, come non volesse mai finire.

Pubblicazione album: 28 maggio 2020

Autoproduzione

BIO

Francesco Lippelli, nato nel 1996 in una cittadina calabrese, è pianista, compositore e produttore musicale.

Nel 2013 vince il concorso Schools International Talents ricevendo così una borsa di studio presso la ST. JOHN INTERNATIONAL UNIVERSITY, università di Boston: “FOR THE GREAT TALENT AND PASSION DEMONSTRATED DURING THE COMPETITION”.

A luglio 2014 viene invitato da Sony Classical Italy a partecipare al Festival di Madesimo, suonando all’apertura dell’evento. Un anno dopo Francesco suona con Giovanni Allevi al Madesimo Music Festival (Sony Classical Italy) e sempre nel 2015 le sue composizioni vengono inserite al primo posto nella playlist di Venice Classic Radio. Successivamente viene invitato a sostenere un concerto da Steinway & Sons Italia e Bmw Italia in occasione della nuova produzione “serie7” di Bmw.

Il 21 maggio 2017 Francesco suona per Piano City Milano nella prestigiosa Villa Reale della Galleria d’Arte Moderna di Milano (Piano Center della manifestazione).

Da Febbraio 2018 collabora come autore ed arrangiatore con   Alessandro Casillo.

A Febbraio 2019, nelle vesti di autore, scrive per Amici, “Con la musica e il resto”. Il brano è stato trasmesso dalle reti Mediaset, Realtime e Sky. Inoltre, è stato inserito in “XVII”, l’album di nove brani inediti di Alessandro Casillo.

Il 28 maggio 2020 esce il suo disco di inediti Apple Tree anticipato dal singolo Moon dust.

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GREGORIO MUCCI – “MEGLIO MORIRE”: in radio dal 15 maggio il nuovo singolo del cantautore pistoiese

Meglio morire - Gregorio Mucci

Un synth-funk contaminato da un frizzante pop anni ’80 unito ad un rock ‘n roll italiano, caratterizza il brano che lancia un’ironica invettiva sulla massificazione della società.

 

“Meglio Morire” è una tipica espressione colloquiale italiana che indica il forte desiderio di distacco e la sensazione di rigetto nei confronti di qualcosa o di qualcuno. La società contemporanea, secondo il punto di vista dell’artista, è un accatastamento di abitudini effimere che alimentano la conduzione di una vita ordinaria, fatta di abbagli e di illusioni.

 

«Guardando distrattamente la TV, una sera vidi uno spot che mi indusse una riflessione: le pubblicità usano sempre la fisicità come esca per vendere il prodotto. E se la pubblicità funziona, vuol dire che il loro metodo è giusto. Significa che la parte animale dell’uomo predomina sulla sua miglior qualità: l’intelletto». Gregorio Mucci

 

Partendo da questo concetto, Gregorio Mucci racconta le vicende quotidiane che riflettono le abitudini dei giovani italiani collegandole alle loro più comuni, e alle volte peggiori, caratteristiche. Con grande ironia, “Meglio morire” mette di fronte alla scomoda realtà della noia, del senso di fallimento, dell’assenza di stimoli.

 

Il singolo anticipa un Ep che verrà pubblicato ad ottobre 2020. 

L’articolo continua dopo l’immagine



Radio date: 15 maggio 2020

Pubblicazione Ep: ottobre 2020

 

Etichetta: Agnus Records

 

BIO

Gregorio Mucci nasce in Toscana, il 14 Giugno 1989.

Fin da bambino prende lezioni di piano finché, all’età di 11 anni, grazie agli insegnamenti del suo maestro Maurizio Ferretti, Gregorio comincia a buttar giù parole (quasi tutte in lingua inglese) ed immagini, dando loro un ritmo e un sound. All’età di vent’anni si trasferisce a Los Angeles, ad Hollywood in particolare, che diventa casa sua per due anni. Qui arriva una nuova consapevolezza: la volontà di scrivere testi in lingua italiana. 

Tornato in Italia, nel 2013, l’artista partecipa al celebre Festival di Castrocaro, dove arriva in semifinale. Tra i giudici scrutinatori c’è il grande musicista, compositore e produttore Claudio Fabi, che nota subito l’artista pistoiese e propone al ragazzo di entrare a far parte del Campus della Musica, della quale Fabi è direttore artistico. I brani scritti da Gregorio Mucci, “Tu mi porti giù” e “Ovunque ma non lì”, vengono inseriti in due compilation del Campus della Musica, seguite da tour nazionali ai quali l’artista ha partecipato. Nel 2019 termina la sua avventura con il Campus. All’inizio del 2020, Gregorio entra in contatto con Agnus Records, una nuova etichetta discografica indipendente toscana. L’artista si avventura verso un progetto entusiasmante, fresco e dal carattere innovativo. Con Agnus Records, Gregorio lancia il primo singolo “Meglio morire”, in uscita il 15 maggio. Ad arrangiare i suoi pezzi e ad accompagnarlo sul palco e in studio, ci sono Alessio “Il Secco’’ Burberi (batteria), Filippo Ciampi (chitarra) e Riccardo Landi (synth bass, basso e tastiere).

 

 

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10 HP: “FORSE” è il terzo singolo estratto dal concept album “MANTIDE”

10HP Album "Mantide"

La band siciliana presenta un’intensa rock ballad che racconta la dimensione poco definita tra sogno e realtà. 

 

 

“Forse” parla dell’inquietudine provocata dal dubbio, della paura di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, della sensazione claustrofobica che solo i peggiori incubi riescono a generare.

Questo è il terzo singolo estratto da “Mantide”, il progetto discografico della band siciliana pubblicato a marzo 2020. Pur caratterizzandosi di svariate sfaccettature, il disco può essere quasi considerato un concept album. I temi ricorrenti fanno riferimento al viaggio metaforico come racconto di un percorso introspettivo, alle domande sul senso della vita, alla difficile impresa di districarsi tra le mille insidie che mettono a dura prova la ragione e la lucidità dell’essere umano.

 

In questo lavoro la band ha consolidato il proprio sound che, da sempre è stato caratterizzato dall’uso di basso, chitarra e batteria, ma a cui si è aggiunta in questo caso qualche incursione minimalista di elettronica. Il risultato è una miscela di rock graffiante, che non disdegna sonorità d’oltreoceano, ma che non nasconde al contempo un’affinità col pop-rock nostrano, anche grazie ai testi e le melodie tipicamente Made in Italy.

Ed ecco il terzo brano “Forse”

 

Dicono di loro

 

“I 10 HP sono una band che sembra saltata fuori dagli anni ’90, quando il cantautorato di matrice italiana incontrava il pop-rock d’oltremanica, per dare vita a un ibrido mediterraneo che ha fatto scuola” Mescalina

 

“Graffiante, dolce, romantico, aggressivo contro le maschere sociali”  Cherry Press

 

“I 10HP si caratterizzano per una scelta rock originale, un disco come “Mantide” giova a rinfocolare l’anima” Musica Intorno

 

“Uno di quei dischi che fa bene al cuore e che ci ricordano le basi della bellezza pop rock italiana”  Loudvision

 

“MANTIDE è una tappa importante del percorso artistico dei siciliani 10HP che propongono un disco completo, ricco di storie da raccontare e da far vivere agli ascoltatori che si troveranno catapultati in universi ineludibili” Low Music

 

Radio date: 15 maggio 2020

Pubblicazione album: 20 marzo 2020

 

BIO

 

I 10 HP nascono nell’estate del 2005 nell’entroterra siciliano.

Nel 2007 pubblicano l’album “Verde, Bianco e…Rock”. Finalisti al Festival Pub Italia, nel 2008 si classificano ottavi al festival Martelive, vincendo il premio “visibilità su YouTube” e ottengono il quarto posto e il premio “Miglior Arrangiamento” al Lennon Festival.

Sempre nel 2008 si classificano al primo posto nel contest Alice Tutta un’altra musica, entrando tra i 12 finalisti del Premio De Andrè. Nello stesso anno ottengono il quarto posto nella finale di Sanremo Rock. Nel 2009 sono terzi al Lennon Festival, tra i finalisti di Area 24 web music contest, del Transilvania music contest e tra i semifinalisti del Pop Rock Contest e del Tour Music Fest.

Nel 2010 vincono il Gallirecords Italia Festival, etichetta con cui pubblicano l’album “L’ennesimo errore”.

Nel 2012 sono tra i 12 finalisti della categoria Giovani del 62° Festival di Sanremo.

Nel 2014 suonano a Perm, in Russia e l’anno successivo ad Aarhus in Danimarca.

Il 20 marzo 2020, anticipato dai singoli “Mantide” e “Figli della luna”, viene pubblicato l’album “MANTIDE”, mentre a maggio esce il terzo singolo “Forse”.

 

Membri del gruppo: Giacomo Di Cara (voce e basso), Nicola Merlisenna (chitarra e cori), Leonardo Brucculeri (batteria).

 

 

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Balu “Ancora” prod. Yanghi è il nuovo singolo del giovane rapper napoletano

Il dialetto napoletano diventa il mezzo attraverso cui prende forma il desiderio di normalità e amore di un ragazzo alle prese con la difficoltà di questo periodo, in un’intensa canzone rap.

Nonostante si stia attraversando un periodo così particolare di chiusura e di paura, l’arte non si ferma e spesso sono i giovanissimi a dare l’input per ripartire.

È il caso del rapper Balu che, proprio in questi giorni di reclusione forzata, ha deciso di pubblicare il suo nuovissimo brano “Ancora”. Qui, fin dalle prime strofe, sembrerebbe delinearsi proprio quel sentimento che la maggior parte della popolazione mondiale sta vivendo in questi giorni. Si parla del tempo che non scorre e di quello che manca, ma poi si va oltre, avvicinandosi al vero tema della canzone: l’amore. Un amore tormentato in cui il protagonista vorrebbe dimenticare la persona amata, non riuscendoci.

Questo sentimento si traduce nelle rime cantate in napoletano da un giovane artista con il suo stile personalissimo, contemporaneo, mai troppo “arrabbiato” – come spesso capita nel rap -, ma comunque ugualmente penetrante.

 

Etichetta: Jesce Sole

Radio date: 17 aprile 2020

 

BIO

 

Ugo Pollio in arte Balu, nasce a Napoli, nel ‘96. Fin da piccolo ha sempre avuto una passione per l’arte in generale e per la scrittura, infatti fin dai primi anni di scuola si è cimentato a comporre poesie, scrivere per lui è sempre significato libertà. A soli 17 anni ha iniziato a pubblicare i primi brani sotto il nome di “Doubleup” ma dopo neanche un anno, insoddisfatto, ha deciso di abbandonare momentaneamente la musica. Un lungo periodo di stop fino a quando si è convinto di poterci riprovare, grazie al consiglio del suo amico “Francesco key B”. Inizia così tutto da capo, stavolta col nome Balu (in riferimento al famoso orso “Baloo” del cartone Disney “Il libro della giungla”, perché a differenza degli altri artisti, non si rispecchia nella figura del rapper di strada, ma vuole dimostrare che si può fare musica anche essendo buoni e “paciocconi”).

Nel febbraio 2019 pubblica su YouTube il primo singolo “Vorrei dimenticare”, ad aprile dello stesso anno pubblica “Matador” e pochi mesi dopo ancora “Festa” feat Gianluca Sacco.

Nel 2020, per l’etichetta Jesce Sole, esce il nuovo singolo “Ancora” prod Yanghi, disponibile su tutti i digital store.

 

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Miky Del Cambio “A volte sbaglio a volte no” in radio il brano autobiografico del cantautore potentino

Il singolo Pop/RnB che celebra la libertà di sentirsi se stessi, è pubblicato da MD Records con distribuzione Artist First.

“A volte sbaglio a volte no. Ma che ne so?!”

 

Il nuovo brano di Miky Del Cambio racconta che non è importante fare quello che gli altri vogliono che tu faccia, bisogna semplicemente essere se stessi, sbagliando, esagerando, oltrepassando i limiti, ma rimanendo costantemente legati alla propria essenza.

«Ovviamente questo concetto è esteso anche al campo dell’amore. Bisogna amare alla follia, senza risparmiare neanche una sola molecola del proprio essere …è vero, a volte questo può tradursi in una caduta pericolosa, ma se si cade in due è tutto più bello. L’amore può salvarci dai conflitti interiori, perché è una cosa tanto pericolosa quanto meravigliosa». Miky Del Cambio

Il background dell’artista composto dalla musica nera americana (dal soul al gospel al rhythm&blues), e la sua formazione basata sullo studio del pianoforte, lo hanno portato a mettere al centro di ogni suo brano proprio questo strumento, accompagnato dalle sonorità profonde e “malinconiche” tipiche della black music. 

In “A volte sbaglio a volte no”, il basso e gli accordi in minore sono molto presenti ed entrano in contrasto con il ritmo sostenuto, caratteristico del pop occidentale, rievocando musicalmente i conflitti interiori della personalità dell’artista.  

La parte finale ha invece un’atmosfera estremamente imponente perché all’arrangiamento si aggiungono gli archi che, nella produzione dei brani del cantautore potentino, sono elementi fondamentali, tanto da curarne ogni singolo aspetto in prima persona.

«In questo brano -soprattutto nella sua coda- gli archi hanno un’andatura epica, (come accade nella musica dell’estremo oriente), con l’intento di andare a toccare quelle corde dell’anima che sono state solamente stimolate durante tutto il corso della canzone e che trovano completa esplosione nel suo finale». Miky Del Cambio

 

Etichetta/Distribuzione: MD Records/Artist First

Radio date: 10 aprile 2020

 

BIO

 

Pianista, compositore e cantautore RnB, nasce a Potenza il 10/11/1992. Cresce con il pianoforte dall’età di 8 anni. Fra tutti i generi da lui seguiti fin da giovanissimo spicca il Rhythm and Blues. Decide di approfondire gli studi musicali e si dedica principalmente agli esponenti dell’RnB: R.Charles, S.Wonder ed altri. Frequenta Club ed Accademie in cui conosce artisti di altissimo calibro. Inizia a scrivere all’età di 16 anni e da allora non ha più smesso.

 

Contatti e social

Web: www.mikydelcambio.com
Instagram: www.instagram.com/mikydelcambio92

Facebook: www.facebook.com/michele.delcambio

YouTube: www.youtube.com/mikydelcambioofficial

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Sindacato “Gargoyle” è il singolo del collettivo rap che anticipa l’album d’esordio “Limiti”

Il trio piemontese presenta un brano, intimo e malinconico, dove il cloud rap incontra gli accordi di chitarra elettrica del musicista e producer Federico Maraucci. 

 

“Gargoyle” è un brano nato dalla “sfida accettata” di collaborare con le chitarre elettriche del musicista, producer e sound engineer alessandrino, Federico Maraucci.

«Per noi era un esperimento in quanto si parlava di sonorità lontane dal nostro paradigma musicale di riferimento. Ma dopo un’iniziale fase di incertezza, abbiamo trovato la giusta strada da percorrere. Il filo rosso che lega le rispettive strofe, è la tendenza malinconica che accomuna tutti e tre, che risulta in questo caso “addolcita” dagli accordi di Federico e sgravata da un ritmo incalzante». Sindacato

Il singolo anticipa “Limiti”, l’album in uscita il 30 aprile 2020. Il disco comprende collaborazioni con il producer torinese Blue Jeans e con Federico Maraucci, anche responsabile della registrazione e del lavoro di mixing e mastering dell’intero progetto.

Le influenze artistiche sono principalmente riconducibili al cloud rap e alle correnti sperimentali ad esso affini, non tralasciando un’ispirazione legata a sottogeneri della trap e dell’hip hop. 

Le sonorità, elettroniche ed eteree, mirano a ricreare un’atmosfera avvolgente, che proietti l’ascoltatore in una dimensione surreale e sognante. Le liriche fanno riferimento ad un immaginario onirico, sentimentale e futuristico che sposa adeguatamente il sound plasmato dalle produzioni, senza prevaricare le peculiarità e le attitudini di ciascun membro del gruppo. 

Radio date: 24 aprile 2020

Pubblicazione album: 30 aprile 2020

Autoproduzione

 

BIO

Sindacato è un progetto musicale nato ad ottobre 2018. È un collettivo formato da Neverender, Poplejon e Jabba The Loot. Il primo si occupa delle produzioni, mentre il cantato è opera di tutti e tre i membri del gruppo. 

Il progetto nasce a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, ed è qui che si svolgerà un primo periodo dedicato alle sperimentazioni (alcune delle quali sono reperibili al canale Youtube “SINDACATO III”). 

Trasferitosi a Torino per gli studi, il Sindacato decide di impegnarsi nella produzione di un album che rappresenti la personalità del collettivo. Nasce così “Limiti”, in uscita il 30 aprile, anticipato dal singolo “Gargoyle”, in radio dal 24 aprile e “Schuko”, disponibile su Spotify e Youtube. 

 

 

Contatti e social

PAGINA IG: @sindacato3

 

POPLEJON 

Ig: poplejon_3rd

 

NEVERENDER 

Ig: neverender_3rd

 

JABBA THE LOOT

Ig: jabbatheloot_3rd

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SOS Save Our Souls “Non mi fermare” è il terzo singolo estratto dall’album “ESSE O ESSE” in radio da venerdì 17 aprile

Non Mi Fermare - ESSE O ESSE - Youtube

Inoltre, a seguito dell’emergenza Corona Virus, la band ha pubblicato “Segnali”, un brano inedito strumentale extra disco, il cui ricavato verrà interamente devoluto agli Ospedali della provincia di Bergamo.

“Non mi fermare”, terzo singolo estratto dall’album ESSE O ESSE, è un brano che racconta di come i quattro componenti della band abbiano trasformato la loro passione in un lavoro:

«Scrivere, provare, suonare dal vivo nonostante tutto, malgrado i tanti ostacoli che ti portano spesso ad allentare la presa. È impossibile arrendersi quando sogni e fantasia non hanno limiti». SOS SAVE OUR SOULS.

Sulla scia di questo messaggio di risolutezza, assieme all’uscita di “Non mi fermare”, arriva anche la pubblicazione del pezzo inedito strumentale “Segnali”, i cui ricavi saranno destinati alle raccolte fondi del COM – Bassa Bergasmasca per gli Ospedali di Treviglio/Caravaggio e Romano di Lombardia e per la RSA – Anni Sereni di Treviglio.

 

ASCOLTA IL BRANO STRUMENTALE “SEGNALI” QUI: https://spoti.fi/2wIFq1E

PER COMPRARLO QUI: https://bit.ly/34pFmQB


Dicono di loro

 

“Rock italiano, ben costruito, assolutamente radiofonico e senza velleità particolari”. Rumore  

“Il bel pop rock italiano di Bruco e compagni che ha ben poco da invidiare alla grandi produzioni (…) non si smentisce e non si svende in soluzioni scontate da cassetta”. Raropiù 

Esse o esse è un disco di esistenza e di resistenza”. Exitwell

“Esse o Esse porta l’ascoltatore per mano in un viaggio sonoro e lirico molto interessante, caratterizzato da una spiccata capacità descrittiva e da una profondità invidiabile”. Low Music

“Rock d’impatto senza scontate abrasività”. Musica Intorno

“Esse o Esse è un album schietto e appassionato, con cui i SOS Save Our Souls riprendono il proprio posto all’interno della scena rock italiana, dimostrando di poter ancora oggi dire la propria”. Non Sense Mag




Produzione artistica curata da Bruco e Cristian Rocco.

Registrato da Dario Ravelli (SuonoVivo) mix analogico.

Mastering curato da Giovanni Versari.

 

Gli SOS sono: 

Bruco – Voce 

Cristian Rocco – Chitarre 

Mauro Guidi – Basso 

Stefano Guidi – Batteria 

 

Radio date: 17 aprile

Etichetta: IAD RECORDS




BIO

Gli SOS Save Our Souls nascono nel ’93 da un’idea di Bruco (Marco Ferri), voce ed autore, a cui si uniscono inizialmente Milly Fanzaga alla batteria, Marco Manai al basso, Simone Trevisan alla chitarra ed Alex Monetti alle tastiere.Dopo alcuni mesiinizianouna intensa attività livein tutta l’Italia, partecipando ad importanti manifestazioni e rassegne come ilRock Café Live dove si sono esibiscono assieme ad artisti quali Ligabue, E.Finardi, Rats, Timoria, etc. Nello stesso anno vincono la più importante rassegna nazionale dedicata ai gruppi emergenti:Rock Targato Italia.  A luglio del ’94presentano, con una formazione senza tastiere, il loro primo album “De sang Froid”, all’Idroscalo di Milano,assieme a Negrita, Massimo Volume, Modena City Ramblers e la serata viene trasmessa in diretta da Rete 105 (Marco Galli). 

Ad ottobre partecipano alla manifestazione Casa Telethon assieme al cantautore Daniele Silvestri. Nello stesso anno registrano l’album “Negli Occhi”. Nel ’96 si conclude la lunga serie di concerti (174) di promozione che raggiunge le 5.000 copie di vendita. Tra il ’96 ed il ’97 si aggiunge al gruppo il chitarristaCristian Roccoe prosegue l’intensa attività di concerti. Nel ’97 esce il mini-album “Non mi fermare”. 

In questi anni gli SOS diventano una sorta di “bottega artigiana” per diversi musicisti sia in studio che dal vivo. Tra loro c’è il batteristaStefano Guidi. Nel febbraio 2000 viene raggiunta la finale a 8 gruppi di Sanremo Rock 2000. Negli anni seguenti prosegue l’attività live sino al 2003, anno in cui scompare prematuramente il bassistaMarco Manai,coautore di molti brani del repertorio SOS tra cui “Cuore”, “Ancora un’ora”, “Almodovar”, ecc.  Nel 2015 viene rimasterizzato e ristampato l’album “Negli occhi” sia in formato CD che in Vinile. Nel corso dello stesso anno riprende l’attività live con una serie di concerti che portano la band sino in Cina e precisamente a Shanghai in occasione della fiera Music China. 

Il Tour termina nel 2016 con un concerto alTeatro Filodrammatici di Treviglio (BG). Nel 2017 dopo alcuni concerti Bruco e Cristian Rocco decidono di lavorare alla pre produzione di nuovi brani, alla band si aggiungono Stefano Guidi alla batteria e Mauro Guidi al basso e. Nel dicembre 2017 il brano “Presidente”, appare nella compilation prodotta e distribuita daNDS Musicin allegato al mensileTribuna Magazine

Nel novembre 2018 tornano in studio per registrare un nuovo singolo “Ancora Vivere” presentato in anteprima il 5 dicembre 2018 al Teatro Brancaccio di Roma, in occasione dell’evento SLE18 organizzato da Italia Loves Sicurezza e Fondazione LHS. Il 12 marzo 2019 Bruco e Cristian Rocco si esibiscono in acustico a Palazzo Vecchio a Firenze per l’evento “Emozione forte non vuol dire morte”. A marzo – aprile 2019 registrano in studio con Il fonico Dario Ravelli, i brani che andranno a comporre il nuovo album “Esse o Esse”, pubblicato il 19 giugno. Il 9 maggio 2019 si esibiscono presso l’auditorium dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) come ospiti dell’evento “Uno spazio tra salute e sicurezza” con in platea 300 ragazzi delle scuole superiori di Roma. 

 

Contatti e social

 

“Segnali” è disponibile sul SITO degli SOS: https://bit.ly/34pFmQB

 

FACEBOOK www.facebook.com/brucosos/

TWITTER https://twitter.com/sosrockband

INSTAGRAM www.instagram.com/sosrock.band/

CANALE YOUTUBE https://www.youtube.com/user/brucosos1

SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/7Lt5DC1GtoJsTj2UgfQV6v

ITUNES https://geo.itunes.apple.com/it/artist/sos-save-our-souls/623762166?mt=1&app=music

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Stona “Io sono Marco” è il toccante brano sull’autismo arrivato in finale al concorso “Primo Maggio NEXT 2020”

Stona - Io sono Marco

Il singolo scritto dal cantautore piemontese e prodotto dal Maestro Guido Guglielminetti, anticipa un nuovo progetto discografico in uscita nel 2021. 

Marco è un personaggio di fantasia, un bambino di 10 anni, affetto da quel disturbo invisibile chiamato autismo.

«Mi sono avvicinato sempre di più a questo tema dopo aver seguito nel tempo la storia di Franco e Andrea Antonello, padre e figlio che hanno coraggiosamente portato nelle nostre case la loro storia e ci hanno aperto quella porta che dà sul mondo dell’autismo. Ho cercato di informarmi il più possibile per capire cosa si nasconde dietro questa malattia, se è una malattia. Perché da una malattia nella maggior parte dei casi si può guarire; qui no, non si torna indietro mai. Ho conosciuto altre storie, meno famose, meno sotto i riflettori, e da qui è nata questa canzone e Marco ha preso forma». STONA

Marco vive nel proprio universo, dove ogni colore ha un significato ben preciso: Il rosso la rabbia, il blu/bianco la tranquillità, il verde la curiosità. Emozioni che difficilmente riesce a tradurre in gesti e parole. L’esclusione sociale lo porta a essere vittima di bullismo, ma non esiste una vera via di fuga. Non c’è un lieto fine o un vero e proprio finale a questa storia, perché la fine non esiste, il silenzio sarà per sempre con lui e non c’è soluzione. L’unico strumento di reazione resta il coraggio di affrontare la vita come ci è stata donata, con amore.

L’autismo è un luogo solitario, scuro e silenzioso dal quale non si può tornare indietro, ma che può essere reso più confortevole e gestibile dall’aiuto e dal lavoro di educatori, associazioni e istituzioni. Le famiglie colpite da questo problema spesso sono lasciate sole a dover combattere questa guerra silenziosa, gravosa economicamente per le cure da intraprendere, e umanamente debilitante. “Io sono Marco” nasce per dar voce ai loro diritti. 

Questa canzone, prodotta da Guido Guglielminetti (storico bassista e produttore di Francesco De Gregori), ha portato Stona, per il secondo anno di seguito, a gareggiare fra i finalisti del concorso “Primo Maggio NEXT” organizzato dal Concertone del 1° Maggio di Roma.

 


Etichetta: Volume!

 

Radio date: 16 aprile 2020

Pubblicazione album: 2021

 

BIO

Stona, artista in equilibrio fra la musica d’autore e l’easy listening del pop nostrano, è prodotto da Guido Guglielminetti, storico bassista e produttore di Francesco De Gregori.

Pubblica nel 2018 l’album “Storia di un equilibrista” contenente dieci tracce, fra cui il singolo “Santa pazienza” che ha raggiunto la top 20 della Indie Music Like redatta settimanalmente dal MEI.

Tanta l’attività dal vivo, partecipazioni ad alcuni fra i maggiori premi/ festival italiani legati alla nuova canzone d’autore, ospite di varie manifestazioni come “Sa(n)remo senza confini” organizzato dalla testata giornalistica de “L’Isola che non c’era”, svoltasi all’interno della storica sede del Club Tenco di Sanremo, “Queste piazze davanti al mare”, “Parabiago d’Autore” e tante altre.

A Marzo 2020 pubblica online un brano autoprodotto “Andrà tutto bene” dedicato a questo particolare momento storico in Italia e nel mondo. Al lavoro attualmente sulle canzoni del nuovo album previsto per il 2021, prodotto sempre da Guido Guglielminetti. Il 16 aprile 2020 viene pubblicato il singolo “Io sono Marco”. 




PREMI E CONCORSI

 

Vincitore BIELLA FESTIVAL 2017.

Premio NUOVO IMAIE 2017.

FIM AWARDS – premio P.A.E. miglior artista emergente 2018.

BOTTEGHE D’AUTORE – premio Miglior Arrangiamento 2018.

VARIGOTTI FESTIVAL CANZONE D’AUTORE – premio secondo classificato 2019.

FINALISTA NAZIONALE 2019: L’Artista che non c’era, Premio Donida, Premio Mario Panseri, 1MNEXT Concerto 1°Maggio – Roma.

FINALISTA NAZIONALE 2020: premio Fabrizio De Andrè, Primo Maggio NEXT 2020 – Concerto 1° Maggio – Roma.

 

Contatti e social

SITO UFFICIALE www.massimostona.com

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INSTAGRAM: https://www.instagram.com/stonamusic/

TWITTER: https://twitter.com/MASSIMOSTONA

 

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Gogaia “Love Love” prende vita il nuovo progetto di Gaia Trussardi tra musica e integrazione

“Love love” è il primo singolo di un percorso musicale d’impronta sociale che parte dal desiderio di coinvolgere l’ascoltatore in nuove sonorità attraverso canzoni pop con elementi di contaminazione africana.

In radio dal 24 aprile 2020

Il brano “Love love” è il primo estratto di un Ep di 4 canzoni scritte da Gaia, in uscita per il prossimo autunno, che vogliono esprimere il concetto semplice ma fondamentale di amore verso il mondo che ci circonda e favorire l’empatia nei confronti degli altri esseri umani, la natura, la terra.

Si tratta di una ballata di esortazione all’amore incondizionato come unica verità e possibilità di sopravvivenza felice. La matrice pop contemporanea si arricchisce di contaminazioni tribali e cori gospel prettamente africani, in un perfetto mix tra world music e dance. 

«”Love love” è una canzone che parla dell’amore come modo di vivere, come “postura”. Il testo infatti inizialmente, mentre descrive cosa provoca l’amore, sembra rivolgersi a una persona. Tuttavia, nella seconda parte si afferma che l’amore più grande è quello per l’amore stesso. Un sentimento che permette di essere sereni anche grazie al dare disinteressato. Una ballata dove la parola Love è come un mantra, ripetuto più volte nella strofa e nel ritornello su note allegre e cori, in cui si aggiunge un cantante nigeriano, trasferitosi a Milano per amore e che sta cercando di fare della musica il suo lavoro. Lo strumento melodico portante, la kora, è suonato da un artista del Gambia, anche lui a Milano, dove suona in alcuni locali.

Scritto qualche anno fa, l’ho voluto riprendere come mio primo singolo perché il messaggio, seppur semplice, è per me importantissimo. L’amore è inteso dunque anche come apertura a conoscere gli altri e a capirli, un’esigenza di integrarci indistintamente tra pensieri e culture diverse ma tutte con contenuti validi.» Gaia Trussardi

Gogaia è un progetto d’impronta sociale che nasce per dare voce ad artisti di altre culture e per creare così, attraverso la musica, nuove opportunità di ascolto accessibili a tutti. La musica, da sempre passione di Gaia Trussardi, diventa quindi il mezzo a lei più affine da usare per veicolare il suo messaggio, scegliendo inoltre di destinare i proventi derivanti dai diritti d’autore del brano, ai due artisti che hanno suonato con lei.

Ezy Williams dalla Nigeria e, alla kora, Haruna Kuyateh dal Gambia, sono i musicisti coinvolti in questo primo singolo, entrambi incontrati da Gaia nella sua ricerca di talenti stranieri con cui collaborare, nell’intento di integrare le diverse identità che rappresentano la nostra realtà sociale.

Gaia Trussardi, laureata in Antropologia/Sociologia a Londra, con una carriera tra moda e musica ed una viva passione per la multiculturalità, oggi è sempre più impegnata nel sociale. 

 

Contatti e social

Instagram @trussardigaia

Facebook Gogaiamusic

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Musica e Video

Gisella Cozzo presenta “Divas Dance Party” il concerto solidale cantato da casa per regalare un momento di felicità e spensieratezza

 

Sabato 18 aprile alle 21.30 circa

 

La “Regina degli spot televisivi” metterà in scena una festa musicale sui suoi canali social, con lo scopo di divertire e raccogliere fondi per la Protezione Civile, a seguito dell’emergenza Corona Virus.

 

#iorestoacasa

 

“Divas Dance Party” è la live social ideata da Gisella Cozzo per regalare alla sua community e a tutti gli italiani, una festa all’insegna del divertimento e dell’allegria.

A tenere compagnia sarà la musica dal vivo: la cantautrice australiana infatti si esibirà con brani appartenenti alla dance music delle sue dive preferite (ma anche appartenenti al suo background di successi dance anni ’90), in un remix Disco anni ’80 ’90 e 2000 imperdibile!

Lo show durerà circa 30 minuti, tutto sarà cantato rigorosamente dal vivo e trasmesso sui profili ufficiali Facebook e Instagram della stessa Gisella, in diretta live streaming.

 

Instagram: www.instagram.com/gisellacozzoofficial/channel/?hl=en

Facebook: www.facebook.com/gisellacozzoofficialpage/

 

Non mancherà però anche lo scopo solidale: durante il concerto sarà infatti possibile donare a beneficio delle Protezione Civile italiana, con una raccolta fondi per l’Emergenza Corona Virus. 

Per le donazioni sarà attivo l’IBAN: IT84 Z030 6905 0201 0000 0066 387

 

 

BIO

Gisella Cozzo, cantautrice e producer italo-australiana. Nasce in Australia da genitori Italiani, nella città cosmopolita di Melbourne.

Studia canto e recitazione dall’età di nove anni e si diploma alla St. Aloysius College in Arte Drammatica. A sedici anni vince il talent show televisivo più importante dell’Australia: Young Talent Time. Inizia la sua carriera come Support artist girando l’Australia, facendo da apri-pista ai concerti di artisti australiani e italiani come Eros Ramazzotti, Marcella Bella, Fiordaliso, Pupo, Ricchi e Poveri, Toto Cutugno, Riccardo Fogli, Pooh, e tanti altri. A Londra continua gli studi artistici e si perfeziona in Italia conseguendo il diploma in teoria e solfeggio al conservatorio di Milano. A Milano la sua carriera artistica decolla pubblicando i primi dischi in inglese per il mondo pop/dance; alcuni brani sono stati prodotti dai Fratelli La Bionda e Silvio Amato. Registra per la Time, Emi e Sony Music. Scrive ed interpreta colonne sonore per la TV, Fiction, Cinema italiano e internazionale assieme a grandi musicisti e compositori.

Collabora con diversi artisti tra cui Jovanotti, Anna Oxa, Dionne Warwick, Kylie Minogue, Albano, Laura Pausini. In collaborazione con Laura Pausini, scrive un brano Good Morning Happiness per i Neri Per Caso e lo inserisce anche in una veste insolita, bilingue, nel suo album Double. In Italia, Gisella è conosciuta principalmente per i brani dei numerosi spot interpretati, a volte anche da lei scritti.

Tra gli spot più noti ricordiamo, Cameo Ciobar, Levissima, Rio Casa Mia, Poste Italiane, Coca Cola, Fiat e Levi’s (Dockers). In questo periodo è stata consacrata con il titolo di Regina degli Spot. La più celebre è senz’altro il suo intramontabile tormentone estivo, Joy, I Feel Good I Feel Fine, colonna sonora pubblicitaria della Coppa del nonno che ha accompagnato tante estati italiane (in onda da oltre vent’anni). Di recente, Gisella ha pubblicato il suo ottavo album, Double; un disco bilingue e un omaggio alla musica Italiana. È stato presentato anche in Australia. Gisella è spesso autrice e ideatrice di progetti musicali a sostegno del sociale; appoggia associazioni bisognose tra le quali Hope Onlus. Si è esibita in concerto a favore dei bambini che hanno sofferto il post trauma del terremoto a San Severino Marche; ha partecipato a Xmas Friends 4 Haiti con tanti colleghi artisti; ha presentato Il singolo natalizio Santa Claus is Coming to Town in collaborazione dei Sanpa Singers, il coro della Comunità di San Patrignano. Nel 2018 partecipa alla trasmissione The Voice Of Italy cantando il suo cavallo di battaglia e spot TV della Coppa del nonno. A Mosca partecipa all’Art-football Festival, kermesse di Musica e Calcio in veste di Special guest per la Nazionale Artisti Tv, rappresentando l’Italia. E’ Autrice di tutti i testi in Inglese per la serie Tv per ragazzi, Miracle Tunes.

Ultimo progetto, il suo nuovo singolo This Is It, prodotto e registrato a Melbourne da Phil Threlfall e Gisella. Il brano è accompagnato da un video girato dal regista Australiano, Bencu.

 

 

Contatti e social:

 

Facebook: www.facebook.com/gisellacozzoofficialpage/

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Sito: https://gisellacozzo.com/

 

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Christian Frosio “Distante” in radio dal 3 aprile il secondo singolo estratto dall’album d’esordio “Mille Direzioni”

Il cantautore bergamasco torna con un brano intimo e malinconico sulle ripercussioni emotive dettate dalla fine di un rapporto. 

“Distante” racconta della consapevolezza di una relazione finita, quando è necessario reagire con forza per staccarsi da una situazione che, pur nell’evidenza della sua conclusione, tiene ancora legate due persone. La canzone esprime una reazione di orgoglio, il recupero con forza della propria dignità, che è stata calpestata da chi non vuole (ma desidera inconsciamente) essere ancora protagonista della vita dell’altro.

Questo è il secondo singolo estratto dall’album d’esordio “Mille Direzioni”, dove un cantautorato pop-rock modellato interamente sull’identità del musicista, porta in auge il tema dell’abbandono fra atmosfere oniriche e intimiste di grande impatto scenico.

Il disco si compone di 8 brani (34 minuti di musica) diversi tra loro:

«La diversità dei brani deriva dall’esigenza, da parte del nucleo primario della canzone (voce e chitarra), di richiedere un proprio abito cucito su misura. Sono canzoni nate da un elemento scatenante (il “filo da sbrogliare” per dirla alla Montale), ma che si portano dietro un’esperienza maturata su un periodo più lungo. Le canzoni sono quindi esseri maturi e ben distinti tra loro che richiedono una cura e un rispetto particolare e personale». Christian Frosio

 

DICONO DI LUI

“C’è qualcosa di salvifico in queste otto composizioni, brani che sembrano scritti da un amico che ne ha passate tante, e che per questo è capace di aiutarti a credere che tutto prima o poi andrà bene”. Rumore

“Un’autoproduzione davvero corposa segno anche di grandi ascolti e di raffinato gusto che attinge a piene mani dal mondo delle grandi scuole tradizionali, quelle che permettono il magico incontro tra la canzone d’autore e il vero pop italiano”. Loudvision

“Il suono del grande pop italiano, quello “sinfonico” di arrangiamenti solenni. Un disco di grandissime prospettive questo dal titolo Mille direzioni”. Just Kids Magazine

“Christian Frosio dimostra apertura e maturità nel gestire con peso poetico e mai scontato la leggerezza estetica di canzoni pop italiane che non restano chiuse dentro i cliché della nostra tradizione. Apertura e maturità appunto”. Music Letter

“Un album consigliato a tutti coloro a cui piace emozionarsi, ascoltando un album che parla di sentimenti e che trasmette un senso di malinconica gioia”. Mescalina

Radio date: 3 aprile 2020

Pubblicazione album: gennaio 2020

Autoproduzione

 

BIO

Christian Frosio è un cantautore bergamasco. Laureato al Dams Musica di Bologna (città che lo ha “adottato” per 9 anni) con una tesi sulla ricerca vocale di Demetrio Stratos, a 6 anni comincia a suonare la chitarra e dieci anni dopo a scrivere le prime canzoni.

Cresciuto tra i vinili e le canzoni del cantautorato italiano, fa palestra musicale in qualità di chitarrista e cantante in diverse cover band rock attive sul territorio di Bologna, Bergamo e Brescia (tra cui una tribute band dei Dire Straits), elaborando nel mentre il suo progetto cantautorale “Mille Direzioni” (titolo omonimo del primo album) che lo vede curare interamente la scrittura, l’arrangiamento e la produzione dei suoi brani. 

A fine 2018 pubblica il primo 45 giri viruale “Apri La Finestra/”La Nostra Casa” disponibile solo nella versione doppio videoclip. “Apri la Finestra”, videoclip scritto e realizzato con Michele Bernardi, regista di animazione tra i più affermati in Italia (Luci della Centrale Elettrica, Tre Allegri Ragazzi Morti, Colapesce), è finalista all’ “Experimental, Dance & Music Film Festival” di Toronto (CAN), al “Biella Music Festival”, al Los Angeles Festival of Cinema (USA). “La Nostra Casa”, secondo video/brano musicale, interamente autoprodotto, di cui Frosio cura interamente la regia, viene nominato tra i Best Music Video al Prisma Independent Rome Film Awards (feb 2019). Una seconda versione remixata e rimasterizzata è contenuta nell’album “Mille Direzioni”. 

“Anime leggere” e “Distante” sono i primi due singoli estratti. 

Christian Frosio suona voce, chitarra, basso, pianoforte e tastiere.

 

Contatti e social

SITO www.christianfrosio.com

Canale Youtube: www.youtube.com/channel/UCk6paGDENXHAHIduZrSwI7g

Facebook: www.facebook.com/frosiochristian

Instagram: www.instagram.com/christian_frosio

Spotify: https://open.spotify.com/artist/6hckutcn4bPclka9EQqPYr

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Esc “La principessa sul triciclo”

In perfetto equilibrio tra scrittura di stampo cantautorale e un sound contemporaneo, il cantante romano presenta il suo singolo come una delicata favola metropolitana. Il brano anticipa il suo disco “Argonauta”.

In radio dal 12 marzo. 

Nella ruota destra farfalle e musica

Nella sinistra una stanza gelida

 

La Principessa sul Triciclo è un inno alla delicatezza, al rispetto del tempo, del vissuto e della ricerca personale degli altri. Ricerca che può portare ad allontanarsi per scovare se stessi o addirittura proteggersi. Il testo invita a rispettare questa ricerca anche (e ancora di più) quando si è innamorati.

La produzione artistica del musicista e arrangiatore Alberto Paderni rende il brano una realtà onirica, in cui beat, archi, pad e synth trovano la loro comfort zone, incanalando la narrazione della canzone in un ambiente caldo e dai contorni sfumati, quasi subacqueo. 

La produzione di questo singolo vede anche la collaborazione di Antonio Pagano e Simone Visani.

La copertina del singolo è una foto scattata dallo stesso ESC, sulla quale è stato aggiunto il titolo in un font illustrato che cita quello della copertina di “Storia di un impiegato” di Fabrizio De André.  

Il singolo è tratto dall’album d’esordio di ESC intitolato “Argonauta”.

«Argonauta è il mio disco 0, rappresenta tutto ciò che non ho fatto fino ad oggi in campo musicale ed è il punto di partenza di un percorso artistico che voglio coltivare al meglio. Sono sempre stato interessato ai contrasti e alle analogie tra le parti opposte e tanto Esc quanto Argonauta ne sono pervasi. Esc come nome nasce da una mattina di hangover: dopo una festa, avevamo scritto i nomi sui bicchieri ma sul mio era rimasto solo “ESC”. Allo stesso tempo il nome ha un forte legame con la scelta del percorso che ho scelto di intraprendere che mi ha portato a lasciare la mia vita da ingegnere per scrivere e cantare canzoni, qui il contrasto. Argonauta, oltre a essere il nome del mio storico gruppo di amici “argonauti”, non solo rappresenta il viaggio ma è un nome che sicuramente rimanda al classico. Al contrario, a livello di “suono” rimanda a qualcosa di più “scientifico” o “spaziale”». Esc.

 

Radio date: 12 marzo 2020

Pubblicazione album: maggio 2020

 

BIO

Nato a Roma da padre emiliano e madre romana, Francesco Botti, in arte ESC, inizia a suonare entrando a far parte dei For a Saleswoman’s Sake, gruppo post rock romano, e con loro apre nel 2009 un concerto dei Bologna Violenta, progetto solista di Nicola Manzan, chitarrista del Teatro degli Orrori

In seguito ESC vince una borsa di studio al Centro Europeo di Tuscolano (CET), accademia di musica di Mogol, dove segue lezioni di composizione, scrittura testi ed interpretazione della canzone italiana. Nello stesso frangente, fa la conoscenza di diversi artisti provenienti da tutto il territorio nazionale.

Dopo la laurea in ingegneria, si trasferisce a Modena ed è proprio lì che compie i passi più importanti. Attraversa una nuova fase di scrittura, che si conclude con la produzione di nuovi inediti. I pezzi vengono arrangiati in elettrico con una formazione efficace e solida, e riscuotono da subito un ottimo riscontro, procurando a ESC l’opening del concerto dei SickTamburo + Ros all’Ardeforte Festival 2018, e permettendogli di salire anche sul palco del “Che Effetto Fa Tour” in apertura ai Kutso. 

Durante l’estate 2019, ESC lancia il “Pazzesco Cover Contest”, 8 brani provenienti dalla scena nazionale e non, riarrangiati e presentati sul suo profilo Instagram; una gara che coinvolge i suoi followers tanto da trasformarsi in un mini tour estivo, il “Pazzesco Summer Tour”.

Il singolo “La principessa sul triciclo” anticipa “Argonauta“, album di esordio del cantautore romano – ad  oggi alle fasi finali di mix con la produzione di Alberto Paderni (BlueBeet Studio di Reggio Emilia) – la cui uscita è prevista per maggio 2020.

 

 

Contatti e social

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ZUIN “Missili a Baghdad”

In radio e sulle piattaforme digitali il nuovo singolo di Zuin 

Cover: Ludzeg

Quando la scuola, il lavoro, ti schiacciano e mettono il merito all’ultimo posto, la sfida è non arrendersi e prendersi la propria rivincita. In fondo “anche Margherita Hack andava male a scuola”

La produzione artistica è affidata ancora una volta al chitarrista e produttore Claudio Cupelli, con cui aveva collaborato per la realizzazione del disco d’esordio PER TUTTI QUESTI ANNI (Volume!, 2018).

La cover del singolo è stata realizzata con la tecnica del collage a mano dall’artista brasiliana Ludzeg, pseudonimo di Ludmilla Zeger.

Il cantautore rock che nel 2018 ha suonato sul palco del Primo Maggio Roma, ha partecipato qualche giorno fa al progetto #specialstage di Officine Buone per dare supporto ai pazienti del Centro Clinico Nemo di Milano tramite la musica live suonata da casa:

https://www.facebook.com/OfficineBuone/videos/675845309891387/

Con lui artisti come Brunori SAS Margherita Vicario, Eugenio in Via di Gioia, Marco Maccarini, Cimini e tanti altri.

 

RADIO DATE: 27 marzo 

ETICHETTA: VOLUME!

 

BIO

Zuin è un progetto nato nel 2016 con la voglia di raccontare storie, sentimenti e sensazioni. Fin da subito per Zuin inizia un never-endig tour, chitarra e voce, che lo porta a suonare su palchi importanti e come supporter di artisti di punta della scena musicale indipendente italiana. Nell’aprile 2017 partecipa alla finale di Special Stage di Officine Buone, ricevendo il Premio Social, fino ad arrivare nel 2018 al prestigioso palco del Primo Maggio a Roma come uno dei tre vincitori del contest 1MNext.

Con l’etichetta VOLUME! pubblica tre singoli: Fantasmi (maggio 2017), Oh mio Dio! (novembre) e a giugno 2018 Io non ho paura, title track dell’ep eponimo contenente i tre brani pubblicati più l’inedito Credimi. Tutti i brani sono realizzati con la collaborazione artistica di Claudio Cupelli (produttore artistico e co-arrangiatore dei brani), e i tre singoli sono accompagnati dai relativi video in premiere su prestigiosi portali e raggiungono la TOP 20 della Indie Music Like, classifica di gradimento delle radio indipendenti italiane. Il 20 novembre 2018 esce Bianco (cantata in coppia con Daniela D’Angelo) che anticipa di qualche giorno l’uscita del disco d’esordio PER TUTTI QUESTI ANNI sempre con l’etichetta VOLUME! Gli ultimi estratti dall’album sono Monza Saronno e Hannah Baker.

 

Contatti e social

Zuin

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Instagram @zuin_zuin

YouTube https://bit.ly/2TwLHU4

 

Volume!

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Ludzeg

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Beppe Dettori & Raoul Moretti “BALLU” anticipa l’album “(IN) CANTO RITUALE – Omaggio a Maria Carta” in uscita il 27 marzo

 La canzone dell’indimenticata cantautrice sarda Maria Carta, reinterpretato dal duo composto dalla storica voce dei Tazenda e dall’arpista italo-elvetico.

“BALLU”, il singolo di Maria Carta reinterpretato da Beppe Dettori & Raoul Moretti, ha l’energia e l’allegria di una danza carica di speranza e di visioni legate ad un mondo futuristico.

Un ballo in lingua sarda ritmato e forsennato, capace di portare la mente lontano dal corpo e diventare quasi un atto meditativo, con cui le piccolezze terrene perdono significato e si fortifica la coscienza. Musicalmente un incedere quasi “progressive” che porta a un finale travolgente.

Il singolo è estratto dall’album “(IN) CANTO RITUALE – Omaggio a Maria Carta”, in arrivo il 27 marzo 2020, in cui il duo ha cercato di tenere una linea sonora personale, innovando, seppur mantenendo la matrice identitaria e tradizionale. Il tentativo è quello di far coesistere diverse tradizioni culturali così distanti geograficamente, ma così vicine nello spirito etnico.

Così nasce l’omaggio a Maria Carta, 8 tracce del repertorio della grande artista di Siligo. Sette brani “tradizionali” e un inedito: “Ombre”, che è Il ricordo di una poesia meravigliosa che apre il libro “Canto Rituale”, e che riporta una Maria, bimba di 8 anni, che alle 5 del mattino andava al fiume a lavare i panni, distante 4 km dal paese. Nel tragitto intonava i canti a “voce delirante” per proteggersi e per scacciare le paure date dai rumori del crepuscolo, le ombre, gli spettri, i fantasmi della fantasia di una bimba che anziché rientrare in casa e cercare protezione, affrontava con coraggio da leonessa, col carattere che, poi, la accompagnerà in tutto il corso della sua esistenza come artista, donna e madre.

La bibliografia, gli aneddoti, le testimonianze di affetto e stima sono tutelati, custoditi e pubblicati dalla Fondazione Maria Carta con sede in Siligo, suo paese natale, e che ha voluto fortemente la realizzazione di questo lavoro.

Un lavoro in cui si fondono tradizione e cultura, sacralità e paganesimo, idiomi e linguaggi, poesia e narrazione, radici ben salde e contaminazione.

Radio date: 13 marzo 2020

Pubblicazione album: 27 marzo 2020

Etichetta: UNDAS EDIZIONI MUSICALI

BEPPE DETTORI: VOCE E CHITARRA ACUSTICA

RAOUL MORETTI: ARPA ELETTRICA ED ELETTRONICA

 

BIO – BEPPE DETTORI

Beppe Dettori si trasferisce dalla Sardegna a Milano all’età di 22 anni. Dopo le prime difficoltà, molto utili sono i consigli ricevuti da Fabio Concato, che lo aiuta a muoversi nell’intricata industria discografica. Dal 1994 al 1996, lavora in studio per Ron, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri e va in tour con Gatto Panceri. Nel 1997, scrive per i Ragazzi Italiani, che partecipano a Un disco per l’estate con la canzone Non finire mai.

Nel 2000, scrive Il mio amore per te per Eros Ramazzotti, inserito nell’album Stile libero. Inoltre nel 2004 scrive il brano Canto alla vita per Josh Groban, prodotto da David Foster, che vende in tutto il mondo oltre 6 milioni di copie. Altre collaborazioni importanti negli anni a seguire sono quelle con Paolo Meneguzzi e Gianluca Grignani. Nel 2006, ha pubblicato l’album “Kapajanka Project 01″. Nel novembre dello stesso anno, diventa la nuova voce del gruppo dei Tazenda, a poco più di un mese dalla morte del leader storico Andrea Parodi. Con i Tazenda, duetta con Eros Ramazzotti, (Domo Mia), Francesco Renga (Madre Terra), Gianluca Grignani (Piove Luce), e ospiti di Marco Carta a Sanremo. Beppe è anche vocalist di numerosi spot pubblicitari e collabora con Mediaset sia per show televisivi (La sai l’ultima?, Meteore e Matricole e Viva Napoli), sia per sigle di cartoni animati (ha cantato “Beyblade VForce” con Giorgio Vanni, “Sherlock Holmes indagini dal futuro”, “Belfagor”, “Gladiator’s Academy”, “Quella strana fattoria” con Cristina D’Avena, e infine “Pokémon: the master quest” con Giorgio Vanni e Cristina D’Avena).

Nel 2009 e 2010 partecipa e collabora ai convegni internazionali de “La Voce Artistica” a cura del Dr FUSSI, luminare della foniatria internazionale, sul tema della voce diafonica e le applicazioni agli stili musicali. Pertanto intraprende la via della didattica con lezioni individuali e di gruppo (masterclass), in ogni parte di Italia.

Verso la fine del 2012 termina la collaborazione con la leggendaria band dei Tazenda che inizio già nel 2006, collezionando 5 album, 3 di inediti e 2 live, vendendo quasi 200.000 milka copie. Nel 2015 scrive un nuovo album in “Limba” (lingua sarda) dal titolo “ABBA”, dal quale viene estratto l’omonimo singolo. Collaborano al singolo Paolo Fresu e i Tenores di Bitti. Nello stesso periodo scrive per Valerio Scanu “COSI’ DISTANTE”, all’interno del progetto discografico che lo vide vincitore a Sanremo.

Nel 2017 dallo stesso album estrae un ulteriore singolo in una veste completamente vocale, “BRINCARE”. Nell’album presente anche la versione integrale e strumentale. Verso la fine dello stesso anno pubblica l’intero album ABBA con 11 tracce tutte in lingua sarda. L’anno 2018 è un anno di progetti teatrali di alto spessore culturale. BIANCOENERO, in merito alla longevità dei centenari sardi, progetto musico-fotografico che risalta la peculiarità culturale e tradizionale, oggetto di studio da tantissimi studiosi e scienziati di fama nazionale e internazionale. Ideata e prodotta da Kaos Lab. Nel 2019 è la volta invece di S’INCANTU ‘E SAS CORDAS (l’incanto delle corde) progetto musicale con l’arpista comasco Raoul Moretti, dove si esalta il suono e la vibrazione delle corde (voce, chitarra acustica e arpa elettrica ed elettronica). Prodotta dal Teatro Alidos. E ancora, un “reading dinamico” dal titolo LA VERA STORIA DEGLI ELEMENTI di Leonardo Omar Onida. Beppe cura le musiche in gran parte tratte dall’album ABBA. Performance coreografiche di Bianca Maria Lay. Imminente uscita è il lavoro discografico @90 con il produttore Giorgio Secco. Nasce l’Etichetta editoriale sarda “UNDAS” (ONDE) www.edizioni.undas.it con lo scopo di divulgare e tutelare i prodotti musicali realizzati in Sardegna e fornire loro, così, una “finestra nel mondo”. Il 27 marzo 2020 viene pubblicato l’album (IN) CANTO RITUALE – Omaggio a Maria Carta, realizzato assieme a Raoul Moretti, anticipato dal singolo “Ballu”.

BIO – RAOUL MORETTI

L’italo-svizzero Raoul Moretti è un arpista versatile e sperimentale con un approccio molto originale allo strumento. Tale approccio, negli anni, lo ha condotto a sviluppare un percorso artistico alla ricerca di uno stile personale. Oggi è uno degli arpisti più innovatori con una traiettoria artistica internazionale, portando la sua arpa in differenti mondi musicali (avant-garde, pop-rock, world music, electronics, nu-dance, classic, free improvising) ed in altre forme di arte (danza, pittura, cinema, video-installazioni) , in ambienti diversi (teatri, clubs, discoteche, case, stazioni, strade, strutture ospedaliere e centri medici)ed intrecciando numerose collaborazioni con musicisti ed artisti di ogni genere. Oggi è uno degli arpisti più richiesti per l’uso dell’arpa elettrica con elettronica, tenendo workshop in tutto il mondo sull’argomento, è stato invitato ad esibirsi, presentando i suoi progetti discografici Harpscapes, Harpness e l’ultimo IsolaMenti in Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Spagna, Croazia, Serbia, Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Grecia, Cina, Hong Kong, Paraguay, Cile, Messico, Caraibi francesi, Dominica, Venezuela, Brasile, Argentina e Australia.  È ideatore e direttore artistico del Festival Internazionale Arpe del Mondo, che riunisce in Sardegna arpisti da ogni parte del mondo. Il 27 marzo 2020 viene pubblicato l’album (IN) CANTO RITUALE – Omaggio a Maria Carta, realizzato assieme a Beppe Dettori, anticipato dal singolo “Ballu.

 

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Givo “Conoscermi” il cantautore, compositore e produttore presenta il singolo che invita a rifiutare il potere dell’apparenza

Sound anni ’80 e animo cantautorale si incontrano in un inedito match musicale realizzato con la collaborazione di Mirko Cristiano e Joe Santelli.

 

“Conoscermi” nasce dall’idea di unire scrittura cantautorale e sonorità strettamente legate alla cultura disco ‘80s descrivendo l’arroganza di chi crede di conoscere le persone solo per le apparenze che traspaiono dalle stesse.

Il brano è stato realizzato in collaborazione con Mirko Cristiano, mentre il processo di mastering e registrazione vocale è stato effettuato a cura di Joe Santelli.

 

Radio date: 10 marzo 2020

Autoproduzione

 

BIO

Giuseppe Vito, in arte Givo, è autore, compositore e produttore musicale.

Nasce il 20 marzo 1978 a Rogliano provincia di Cosenza e all’età di 16 anni, seguendo la sua vocazione artistica decide di intraprendere la carriera di Vocalist e Speaker radiofonico iniziando a far sentire la sua voce in varie discoteche nazionali ed estere. E fra le tante si ricordano: Alien (RM), Castello (CS), Colossos (Lloret de mar), Ecu (RN), Gilda on the Beach (RM), Goa (RM), Horus club (RM), Jungle (CS), Morgana (CS), Piper (RM), Revolution Disco (Lloret de mar).

Nell’anno 2000 a Roma incide i suoi primi demo musicali in un piccolo studio di registrazione sulla Nomentana in collaborazione con due suoi amici Disc-Jockey. La sua naturale predisposizione verso la musica e la scrittura lo portano a comporre e produrre diverse canzoni che abbracciano molte culture musicali.

Nell’anno 2002 la sua “Looking for your soul” viene selezionata e inserita in una compilation dal titolo “Pure” da una etichetta indipendente di Los Angeles. Nel 2004 compone “Your Heaven”, “The power of thought” e “The God’s archer”, tre brani rock che mostrano una grande versatilità ed un’ampia visione artistica.

Nel 2008 il suo brano “Frasi fatte” viene selezionato dalla Universo Spa che propone all’artista una esclusiva editoriale. Nel 2010 arriva la svolta elettronica con “Quadri Storti” che tratta il tema della corruzione. Il brano viene registrato e arrangiato da Angelo Sposato. Nel 2013 il suo brano “Why call my name” viene selezionato da un’agenzia musicale di New York che si occupa di colonne sonore per cinema e TV.

Nel 2019 produce il singolo “Spicy Love”, brano pop registrato dal vivo insieme alla sua band “The Bonheys”.

Inizia il suo 2020 con la produzione del singolo “Segui il tuo vento” rilasciato sotto lo pseudonimo di Toro Cozzante. Il brano è arrangiato da Joe Santelli e registrato presso lo studio di registrazione Officine 33 giri di Cosenza. Il suo nuovo singolo dal titolo “Conoscermi” è in radio dal 10 marzo.

 

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Margherita Zanin “Un amico che va via” è il remix (prod. Il Rammaricato) della cantautrice ligure con il featuring del rapper romano Vybes

Un amico che va via (feat. Vybes) (Il rammaricato RMX) - youtube

Il ritornello è una citazione all’ album ‘Turbe Giovanili’ di Fabri Fibra prodotta da Neffa nel 2002, sul quale si introduce il rapper romano Vybes che dà una nuova meta (Amsterdam) al viaggio di Margherita. La versione originale è contenuta nell’album “Distanza In Stanza”.

UN AMICO CHE VA VIA: Nei deliranti ‘via-vai’ della quotidianità siamo diventati come piccoli automi romantici, avvolti da una superficialità sterile, veloce ed incoerente. Gli esseri umani sono curiosi di scoprire nuovi luoghi e di comprendere i rapporti umani. Questa canzone è una riflessione sul nostro tempo, dove non ci accorgiamo neanche più di un amico che va via. La partenza non è mai facile, soprattutto quando si parte per non tornare perché partire è come lasciare il proprio riparo, andare alla scoperta di nuovi mondi, attraversare chilometri e confini, reali e irreali. In questa canzone troviamo la voglia di uscire dalla superficialità degli eventi che molte volte ci distolgono dalle cose più importanti dipingendo la nostra vita di attimi contrastanti. 

“DISTANZA IN STANZA” è un “non-luogo” protetto dove ritrovarsi, cambiare, sintetizzarsi, evolversi, ragionare. Un disco che tratta di tematiche importanti legate all’essere umano. Alle sue stanze, alle sue distanze, alle essenze dei sentimenti e alle altalene di pensieri semplici e profondi, capaci di trasformarci e darci una visione personale sul senso della vita.  Tutti riflettiamo la nostra epoca, e le distanze fortunatamente non generano solo conflitti, ma anche riconciliazioni con il nostro Io. 

Un concept in cui ogni canzone racconta una stanza in cui vivere emozioni sonore. Nell’ambiente la filodiffusione di un mondo carico di sperimentazione.  Ogni stanza ha una chiave per accedervi, che viene rappresentata da una frase, un incipit di accesso, una intro letta da grandi artisti che hanno voluto spalancare la porta: APPINO (The Zen Circus), PIERPAOLO CAPOVILLA, MAURO ERMANNO GIOVANARDI, CRISTIANO GODANO (Marlene Kuntz), LODO GUENZI (Lo Stato Sociale), MORGAN, MOTTA, OMAR PEDRINI, RICCARDO SINIGALLIA, DAVIDE TOFFOLO (Tre Allegri Ragazzi Morti), oltreché da LELE BATTISTA produttore artistico del disco, che ha dato a “DISTANZA IN STANZA” forti identità sonore che GIOVANNI VERSARI ha sapientemente amalgamato.

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MARGHERITA ZANIN Vanta la partecipazione al Concerto del Primo Maggio di Roma in qualità di vincitrice del contest 1M Next 2019. Il suo disco “Distanza in Stanza”  è stato 1° in classifica nella Top Indie Alternative Italia e 25° nella classifica generale assoluta italiana e nella top alternative mondiale.

Ha vinto il premio IML del MEI come miglior disco giovane indipendente 2019, ha vinto il premio testo-canzone a InediTo del Salone internazionale del libro di Torino,  è stata ospite del prestigioso Premio Lunezia, è stata finalista assoluta al Premio Lauzi  e al premio Panseri. Ha partecipato con successo al “Tenco Ascolta”.

La data zero del suo MEGABISSO tour è stata trasmessa su Radio Rai Live.

Si è esibita all’Allianz Stadium di Torino prima della XXVIII Partita del Cuore, e il suo tour estivo ha fatto tappa in prestigiosi festival estivi su tutta la Penisola, con open-act a Morgan, Rancore, Coma Cose, Pedrini. Fra poco ripartirà nei club.

 

BIO

Margherita Zanin è una cantautrice ligure.

Da giovanissima matura esperienze attraverso live e festival in Italia e all’estero. Nel 2015 incontra Roberto Costa, bassista storico di Lucio Dalla, già produttore dello stesso Dalla, Carboni, Ron, Gli Stadio, e producono il suo primo disco ZANIN che esce nel 2016. Otto brani, due in italiano e sei in inglese. L’album ha ottenuto riscontri molto positivi dai media, e uno dei singoli, ”Travel Crazy”, diventa parte della colonna sonora di Donnavventura in onda su Rete4, ed entra a far parte della Compilation ”Libera Veramente Vol.7” per Rolling Stone Italia. Nel 2018 nasce la collaborazione con Lele Battista, e il produttore milanese la conduce nelle sperimentazioni del suo nuovo immaginario musicale. A marzo 2018 esce ”Amaro” (anche questo scelto per la compilation di Rolling Stone), a luglio il singolo “Rosa” in cui prendono forma le sonorità elettroniche e trip-hop. A novembre esce per l’etichetta Volume! l’EP “RadioMarghe” contenente gli ultimi 4 singoli della cantautrice, un ponte ideale tra il primo disco e il nuovo lavoro. A giugno 2019 esce il pluripremiato disco “Distanza in stanza” ricco di collaborazioni

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Dicono di lei:

“Margherita Zanin riesce a dimostrare di essere in possesso di una buona scrittura in grado di regalarci pezzi molto interessanti e dalle sonorità attuali.”  Rumore 

“Margherita è in grado di usare la semplicità delle parole unitamente alle sue doti vocali e di trasformare il tutto in emozione.”  Onda Musicale

“Le storie che Margherita Zanin racconta sono ricche di emozioni intense, rese più vicine e fresche da suoni perfettamente in linea con il contemporaneo. Un disco di canzoni forti che merita la giusta attenzione.”  Musictraks

“Un disco interessante che non mancherà di regalare belle emozioni agli appassionati del genere electro-pop.”  Blogfoolk

 “Tutto Distanza in stanza fa venire voglia di riascoltare. Provate anche voi.”  Il blog dell’alligatore

“Un disco che parla di tutti noi, confrontandosi con il tempo che scorre sempre più veloce, sempre più digitale. Come il suono che promette di celebrare quel certo beat del nostro futuro, matrice di stampo internazionale, scuro e intenso, dove svetta di personalità la sua voce in un mix che ormai la contraddistingue.”  Just kids magazine

“Distanza in stanza, tra le gemme del nuovo pop italiano.”  Musicaintorno

“Distanza in stanza è un album che riesce a racchiudere ogni tema attuale in dodici tracce; dodici stanze che trattano argomenti attualissimi e che dovrebbero portare a riflettere.”  Blunote Music

 

Etichetta: Volume!/Platform Music

 

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Instagram margheritazanin.music

 

Etichetta Volume! / Platform Music

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Jambow Jane “Sicurezza” è il nuovo singolo della band pop-rock composta da una famiglia italo-brasiliana

Il concetto di sicurezza e protezione viene raccontato dal nucleo familiare che ha fatto della musica il collante cardine della propria unione.

“Sicurezza” è un brano che fa sua l’ambiguità di un concetto a volte illusorio:

«Tutti noi cerchiamo sicurezza – raccontano i Jambow Jane – dai nostri rapporti personali a quelli con il mondo esterno. Abbiamo bisogno di sentire conforto ed avere delle approvazioni dai nostri cari o dal sistema, che ci può fornire, o meno, questa tanto desiderata sicurezza o l’illusione della stessa. Ciò che è palese è che, nonostante le tecnologie e le conoscenze continuino ad avanzare, il nostro senso di insicurezza e timore sembra essere sempre più consistente. Arriviamo ad un punto in cui non sappiamo nemmeno noi se questa benedetta sicurezza esista oppure no. È questo il succo del brano». 

Per la registrazione di questo pezzo, i Jambow Jane hanno deciso di affidarsi allo studio “Sotto il Mare” di Verona, che ha già visto la presenza di artisti famosi del calibro di Elisa e, più recentemente, del cantante britannico Lewis Capaldi, noto per il brano “Someone you loved”.  

Fra gli artisti che hanno collaborato artisticamente con la band ricordiamo i nomi di Roberto Zantedeschi alla tromba e Stefano Menato, che ha registrato le parti di sassofono e che ha di recente partecipato al Festival di Sanremo 2020 in accompagnamento a Raphael Gualazzi con il brano “Carioca”. 

Il gruppo musicale dei Jambow Jane è anche una famiglia e si compone di due genitori (Flavio e Marly), tre fratelli (Bea, Julio, Marcelo) ed un amico che ormai si può considerare un fratello (Nick). 

Essendo tutti cresciuti in un contesto musicale, l’avvicinamento al canto e agli strumenti è stata una conseguenza logica dello stile di vita di ognuno.  Quello che all’inizio era semplicemente un passatempo in famiglia, con gli anni si è trasformato in un progetto vero e proprio che si è materializzato, nel 2016, con la formazione attuale. 

Vista la differenza di età e di esperienze di ognuno, il sound dei Jambow Jane viene inevitabilmente contaminato da varie influenze stilistiche e di genere musicale. È proprio per questo che la band non si incastra in una categoria sola quando si parla del modo di far musica. Suonare per i Jambow Jane significa esprimere le proprie peculiarità e caratteristiche, unendole alle altre e rendendole armoniche nel loro intero. L’eterogeneità, infatti, è un tema molto caro alla band come dimostra anche il loro album pubblicato nel 2017 “Worlds and Bridges” in cui si ambisce a unire mondi diversi attraverso ponti.

 

Radio date: 6 marzo 2020

Etichetta: Jambow Jane

 

BIO 

I Jambow Jane sono un gruppo composto da una famiglia italo-brasiliana di 5 persone + 1 amico.

Con più̀ di 200 concerti in svariate località, la band vanta di essere stata nominata “best Italian blues band” nel 2018, nonostante il “blues” non sia il genere principale della band. Da questa vittoria, tuttavia, ne è conseguita l’esibizione in apertura al concerto di Steve Hackett, in occasione del Pistoia Blues Festival 2018. 

Nel 2019 la band si esibisce anche durante il prestigioso Musica Riva Festival, che accoglie ogni anno artisti illustri da ogni parte del globo. Oltre a ciò, la band ha intrapreso alcune tournee, sia sul suolo europeo, in particolare Germania e Olanda, sia sul continente Sudamericano, in particolare in Brasile. Durante quest’ultima, i Jambow Jane hanno condiviso il palco con un famoso cantautore degli anni ‘70, Walter Franco, purtroppo deceduto qualche mese fa. 

Infine, la band ha esperienza con situazioni di concerti privati, a cui hanno partecipato più volte. Più recentemente, sono stati incaricati di intrattenere la serata in occasione del Capodanno 2020, riscuotendo particolare successo.  

La band spazia da un repertorio acustico ad uno rock. Il genere con cui si esprimono maggiormente è il pop-rock, ma i Jambow Jane hanno esperienze multiple con diversi generi musicali, nonostante puntino maggiormente sulle esperienze di stampo pop-rock o puramente incentrate sul loro repertorio. 

Il grande punto di forza della band sta proprio nei live. I concerti Jambow Jane sono caratterizzati da una forte componente emotiva e di pura energia, garantendo la creazione di un ambiente di interazione con il pubblico. Lo spirito è quello della magia della musica live, che puntualmente regala al pubblico inaspettate e sorprendenti improvvisazioni. Ovunque la band sia già passata, il pubblico ha saputo cogliere quest’energia e trasformarla in momenti indimenticabili. 

I Jambow Jane si esibiscono, con l’attuale formazione, dal 2016. Hanno all’attivo due album ed un singolo ed attualmente stanno lavorando per l’uscita di nuovo materiale.  

I Jambow Jane sono:

– Marly Kerpe (tastiere)

– Flavio Prada (chitarra e voce)

– Beatriz Oliveira Prada (voci e percussioni) 

– Julio Oliveira Prada (chitarra solista)

– Nick Petricci (batteria/percussioni e altro)

– Marcelo Oliveira Prada (basso e voce) 

 

La band canta in 3 lingue: inglese, portoghese ed italiano. 

 

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10 Hp “Figli della luna” il rock della band siciliana torna con il secondo singolo che anticipa il nuovo album in uscita il 20 marzo

L’urlo dei più deboli diventa musica nel brano in radio dal 6 marzo.

Figli della luna è la richiesta d’aiuto di chi è nato in mezzo al niente, di chi scappa dalla guerra o da una vita che non gli appartiene. È l’urlo degli emarginati, un pugno allo stomaco che racconta senza retorica il viaggio intriso di precarietà di chi mette a rischio la propria vita e quella dei propri figli, affinché i loro sogni possano continuare ad esistere.

Il singolo precede il nuovo album “Mantide” in uscita il 20 marzo.

https://www.youtube.com/watch?v=2XgziEYpnyA

Radio date: 6 marzo 2020

Pubblicazione album: 20 marzo 2020

Autoproduzione

 

BIO

I 10 HP nascono nell’estate del 2005 nell’entroterra siciliano.

Nel 2007 pubblicano l’album “Verde, Bianco e…Rock”. Finalisti al Festival Pub Italia, nel 2008 si classificano ottavi al festival Martelive, vincendo il premio “visibilità su YouTube” e ottengono il quarto posto e il premio “Miglior Arrangiamento” al Lennon Festival.

Sempre nel 2008 si classificano al primo posto nel contest Alice Tutta un’altra musica, entrando tra i 12 finalisti del Premio De Andrè. Nello stesso anno ottengono il quarto posto nella finale di Sanremo Rock. Nel 2009 sono terzi al Lennon Festival, tra i finalisti di Area 24 web music contest, del Transilvania music contest e tra i semifinalisti del Pop Rock Contest e del Tour Music Fest.

Nel 2010 vincono il Gallirecords Italia Festival, etichetta con cui pubblicano l’album “L’ennesimo errore”.

Nel 2012 sono tra i 12 finalisti del 62° Festival di Sanremo.

Nel 2014 suonano a Perm, in Russia.

Nel 2015 suonano ad Aarhus in Danimarca.

 

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Lisbona “Ikea” in radio il nuovo brano del cantautore torinese

Dopo aver aperto a novembre il “Revelation Tour” di Mika nella sua tappa piemontese, l’artista polistrumentista presenta il singolo che, attraverso sonorità anni’80 attualizzate, racconta le dinamiche proprie della fine di una relazione d’amore fra due ragazzi di oggi.  

“Ikea” è un brano nato una sera tardi per colpa di un buon profumo:

«Era una sera in cui avevo bisogno di esser dondolato da bassi analogici su un ritmo lento e rigorosamente in levare. Il brano racconta della fine di un rapporto, di come si diventa d’improvviso meno importanti di un burro cacao smarrito o di un tubetto di mascara volto drammaticamente alla fine dei suoi giorni da “imbellettatore di occhi». Lisbona

Su queste immagini narrative, Lisbona ha poi iniziato a costruire il brano vero e proprio tenendo a mente di voler utilizzare pochi suoni ma essenziali.

Ormai affezionato ai sintetizzatori anni ‘80, ha scelto ancora moog e prophet come compagni di viaggio, ovvero gli stessi strumenti scelti come protagonisti delle produzioni dei quattro singoli pubblicati in precedenza (con supervisione e partecipazione artistica dei Subsonica e distribuzione Artist First).

 

Radio date: 18 febbraio

Autoproduzione

 

BIO

Luca Fratto, in arte Lisbona, nasce e cresce in provincia di Torino. Il padre, Antonio Fratto, suona la chitarra ed è stato solista dei Ragazzi del Sole e dei Flora, Fauna e Cemento, storici gruppi rock anni 70′ sotto contratto con la “Numero uno” (etichetta di Mogol/Battisti). La madre Carla Panzera invece è cantante lirica professionista. 

Lisbona è polistrumentista, suona pianoforte, batteria e chitarra, strumento che lo definisce per lo stile assolutamente personale con cui la suona. Ma va oltre il suono degli strumenti tradizionali e si rivela esperto nell’uso dell’elettronica, vero e proprio ingegnere di suoni ed effetti.

Ha all’attivo diverse pubblicazioni, alcune con Vicio, bassista dei Subsonica con cui collabora da tempo. È stato inoltre finalista al Premio Lunezia 2017 e nello stesso anno è stato selezionato per le audizioni di Sanremo Giovani 2018 davanti alla commissione presieduta da Claudio Baglioni.

A Luglio 2018 Lisbona è il vincitore assoluto del Premio Bindi con il brano “La serie da solo” pubblicato il 23 ottobre da A1. A Dicembre 2018 compone e firma le musiche di “Attraverso un Girone” film di Riccardo Bianco prodotto da GroundVistaPictures. Il film ha vinto la candidatura finale al DIG awards. Lisbona pubblica poi, sempre con Artist First, quattro brani con la supervisione e partecipazione artistica dei Subsonica.

Il 24 Novembre 2019, al Pala Alpitour di Torino, apre il “Revelation Tour” di Mika.

 

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Ippolito “Con le mani” arriva in radio il singolo che precede l’uscita dell’album di cover “Piano pop”

La reinterpretazione al piano della hit senza tempo di Zucchero, abbraccia un abito espressivo alternativo che le conferisce una nuova identità. 

La cover di “Con le mani” eseguita da Ippolito, è un tributo ad Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero: 

«Non poteva mancare nel mio nuovo album la canzone con la quale ho deciso di omaggiare uno dei miei cantautori di riferimento. “Con le mani” è uno dei suoi grandi successi, ma al contempo, un brano che esprime energia e sensualità. Il piano che ho suonato si sposa bene con la ritmica del pezzo». Ippolito

Il progetto discografico “Piano pop”, nasce da una duplice esigenza: vivere un percorso artistico attraverso brani di successo che hanno segnato il percorso musicale di Ippolito e riproporre, in chiave rielaborata, delle canzoni della musica italiana che sono rimaste nel cuore della gente grazie al forte impatto emotivo dettato dall’aspetto puramente melodico del mosaico strutturale di un brano.

 

Autoproduzione

Pubblicazione album: marzo 2020

 

BIO

Ippolito è un cantautore italiano. Muove i primi passi nell’ambito musicale, imparando a suonare il piano, e successivamente, appassionandosi al canto. Nel tempo, la voglia di esprimere le proprie emozioni, porta Ippolito ad intraprendere la strada cantautoriale. Esordisce nel 2002 con il suo primo album dal titolo “Sempre tu”. Dopo un periodo di ricerca, Ippolito incide il secondo album dal titolo “I ricordi del passato”, trainato dall’omonimo singolo. I buoni risultati ottenuti, portano alla realizzazione del terzo progetto discografico, nel quale, il brano “Dimmi come”, una sensuale ballata latina, risulta come il più apprezzato. L’esigenza di rinnovarsi e sperimentare un nuovo sound, avvicina Ippolito ad uno stile musicale più commerciale e alla realizzazione del vivace album dal titolo “Centofiori”.

 

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