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Susanna Esposito: l’importanza della prevenzione contro la pertosse

Susanna Esposito, Direttrice della Clinica pediatrica e ordinaria di pediatria dell’Università di Parma, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo la pertosse, che può generare complicazioni soprattutto nei bambini dei primi anni di vita. Migliora il numero di vaccinati tra i più piccoli, ma sono pochi gli adolescenti e gli adulti adeguatamente protetti.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: prevenzione per la pertosse

Nel 2024, la pertosse ha fatto segnare dei casi in aumento soprattutto nella fascia di età sotto i cinque anni e nei neonati. Nello scorso anno, sono stati 110 i contagiati e 15 i ricoverati in terapia intensiva solo da gennaio a maggio, mentre ammontano a tre i deceduti. “Se la pertosse non viene riconosciuta e stroncata sul nascere, oltre al rischio di trasmetterla nella comunità, si può andare incontro a complicanze”, ha rimarcato Susanna Esposito, Direttrice della Clinica pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, ordinaria dell’Università di Parma e Responsabile del Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Società italiana di pediatria. La malattia si diffonde attraverso il batterio Bordetella pertussis, che va a colpire, insieme ad altre malattie comuni, i più piccoli. La pertosse si diffonde nei soggetti non ancora vaccinati o che non hanno ricevuto dosi di richiamo e può causare complicazioni nei bambini dei primi anni di vita.

Susanna Esposito: le complicazioni della pertosse

Inizialmente, la pertosse si manifesta con una tosse persistente e i sintomi possono essere simili a quelli dell’influenza. Successivamente, la tosse può causare difficoltà respiratorie: “È la fase convulsiva o parossistica, che può durare più di due mesi in assenza di trattamento. In seguito a parossismi, si possono verificare anche casi di apnea, cianosi e vomito”, ha dichiarato l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Nei bambini le complicazioni possono manifestarsi con bronchiti, polmoniti e otiti, soltanto raramente unite a problematiche neurologiche. “Le complicanze più comuni sono emorragie sottocongiuntivali legate ai continui colpi di tosse — ha continuato Susanna Esposito — polmonite, problematiche neurologiche, come convulsioni ed encefaliti, e difficoltà respiratorie che possono portare al decesso nei casi estremi, soprattutto nei bimbi più piccoli”. Il vaccino è l’unico modo per evitare il contagio: è importante che lo facciano donne incinte e bambini, ma è raccomandato ogni 10 anni per tutta la vita anche ad adolescenti e adulti.

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Ares Ambiente: da rifiuto a compost nell’impianto di Piedimonte dell’azienda fondata da Marco Domizio

Fondata da Marco Nicola Domizio nel 2008, Ares Ambiente promuove la sostenibilità ambientale con l’impianto di compostaggio realizzato a Piedimonte San Germano: ogni anno trasforma 40.000 tonnellate di rifiuti in compost di alta qualità.

Marco Domizio

Il contributo di Marco Nicola Domizio (Ares Ambiente) alla sostenibilità ambientale

Con l’impianto di compostaggio di Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone, Ares Ambiente, la realtà fondata da Marco Nicola Domizio nel 2008, contribuisce attivamente e in maniera tangibile alla sostenibilità ambientale attraverso la riduzione degli sprechi. Grazie alla sua notevole capacità di trattamento, l’impianto è in grado di trasformare circa 40.000 tonnellate all’anno di rifiuti in compost di alta qualità, che può essere utilizzato in agricoltura come fonte di nutrienti preziosi per il suolo. L’azienda, impegnata nel perseguimento dell’obiettivo di economia circolare, ha concretizzato il progetto con l’intento di diminuire l’utilizzo delle risorse e promuovere la pratica del riutilizzo e del riciclaggio dei materiali.

Marco Domizio: l’economia circolare nel modello di Ares Ambiente 

Nell’impianto di compostaggio di Ares Ambiente, Marco Domizio ha visto prendere forma la sua visione di economia circolare. Con la sua realizzazione, a seguito di un considerevole investimento, l’azienda si afferma come leader nella gestione sostenibile dei rifiuti, promuovendo attivamente la raccolta differenziata e il riciclo all’interno della comunità. Il modello di Ares Ambiente crea uno schema virtuoso che coinvolge direttamente i cittadini, gestisce in maniera responsabile gli scarti organici e, infine, fornisce un fertilizzante di ottima qualità che non richiede l’impiego di nuove risorse e che va a sostituire i concimi chimici, favorendo di fatto un’agricoltura più sostenibile.

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Agilità di pensiero, apprendimento e obiettivi chiari: le chiavi del successo secondo Enrico Vita

Enrico Vita, Amministratore Delegato di Amplifon dal 2015, è una figura di rilievo nel panorama manageriale italiano. Con una carriera ricca di esperienze internazionali e un approccio centrato sull’innovazione e l’adattabilità, offre la sua prospettiva sulle competenze necessarie per affrontare le trasformazioni del mondo del lavoro.

Enrico Vita

Enrico Vita: l’importanza dell’agilità di pensiero nel mondo del lavoro

Qual è il consiglio che darebbe a un leader o professionista per affrontare con successo le trasformazioni del mondo del lavoro?” Alla domanda, l’Amministratore Delegato di Amplifon Enrico Vita ha risposto con una lucida analisi del contesto contemporaneo: “È indubbio che oggi viviamo in un mondo dove tutto va a una velocità elevatissima, dove la volatilità è estrema e dove anche le discontinuità tecnologiche sono all’ordine del giorno. Per questo motivo credo che le caratteristiche che in qualche modo dovremmo perseguire siano basate sull’agilità di pensiero”. Secondo Enrico Vita, adattarsi rapidamente ai cambiamenti, sviluppare una straordinaria capacità di apprendimento e mantenere una chiara visione degli obiettivi professionali rappresentano le chiavi del successo. La tenacia e la resilienza, ha quindi concluso l’AD, sono qualità imprescindibili per affrontare le sfide di un ambiente in continua evoluzione.

La carriera di Enrico Vita: dalla laurea ai vertici in Amplifon

Laureatosi nel 1993 presso l’Università degli Studi di Ancona in Ingegneria Meccanica, Enrico Vita esordisce professionalmente nel 1995 in Indesit Company e all’interno dell’azienda trascorre quasi 20 anni ricoprendo ruoli di crescente responsabilità sia in Italia sia all’estero. Dopo un periodo come Plant Manager in Turchia, assume incarichi di rilievo quali Direttore Ricerca e Sviluppo, Supply Chain Officer, e infine Managing Director per le attività commerciali di Regno Unito e Irlanda. Tornato in Italia nel 2010, assume il ruolo di Chief Commercial Officer e successivamente di Chief Operating Officer, con responsabilità su funzioni commerciali, marketing e after sales. È il 2014 quando Enrico Vita entra in Amplifon in qualità di Executive Vice President per la regione EMEA. L’anno seguente, viene nominato Chief Operating Officer, estendendo la propria influenza a livello globale e assumendo la responsabilità delle tre regioni operative della società (EMEA, America e APAC). Nel 2018, diventa membro indipendente del Consiglio di Amministrazione di Ariston Thermo S.p.A., consolidando il suo impegno verso il progresso tecnologico e la sostenibilità. Dal 2015, è AD di Amplifon.

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Diana Bracco: il Premio che celebra l’imprenditoria femminile nell’arte

L’arte incontra l’imprenditoria con il Premio Diana Bracco, un progetto che promuove le galleriste e il loro contributo al mondo dell’arte. Artissima e Fondazione Bracco uniscono le forze per valorizzare il ruolo delle donne nel mercato artistico internazionale.

Diana Bracco

Premio Diana Bracco: i dettagli

Nato nel 2023 dalla collaborazione tra Artissima, Fondazione Bracco e Fondazione Roberto de Silva, il “Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad Arte” rappresenta una celebrazione dell’eccellenza imprenditoriale nel settore artistico. Inserito per la prima volta nella cornice della XXX edizione di Artissima, una delle principali fiere di arte contemporanea del Pase, il riconoscimento ha un obiettivo ben preciso: sostenere le galleriste emergenti in grado di coniugare capacità imprenditoriali e impegno culturale, favorendo così la crescita di giovani artisti e la promozione della qualità artistica. Il Premio include un contributo in denaro di 10.000 euro, destinato a sostenere concretamente il percorso imprenditoriale della gallerista vincitrice. Una somma che rappresenta non solo un riconoscimento per il lavoro svolto, ma anche un incentivo per sviluppare ulteriormente progetti innovativi e ampliare l’impatto culturale della propria attività. Il sostegno economico si pone infatti come un motore per promuovere nuove idee e approcci nel settore, offrendo alle galleriste emergenti gli strumenti necessari per consolidare il loro ruolo e ispirare le future generazioni di professioniste dell’arte.

Le vincitrici delle prime edizioni del Premio Diana Bracco

Il Premio Diana Bracco si inserisce in un progetto più ampio promosso dalla Fondazione Bracco, che da anni si dedica alla valorizzazione del merito femminile e delle competenze nel mondo dell’arte. A rafforzare questa missione, la rubrica editoriale “Imprenditrici ad Arte”, in collaborazione con “Il Giornale dell’Arte”, che raccoglie testimonianze di galleriste che hanno saputo lasciare il segno con la loro visione imprenditoriale e culturale. La prima edizione, tenutasi nel 2023, ha premiato Carla Chiarchiaro della galleria ADA di Roma, riconosciuta per la sua capacità di coniugare ricerca artistica e imprenditorialità. Nel 2024, la seconda edizione ha visto trionfare Agnieska Fąferek della galleria Eastcontemporary di Milano, apprezzata per il suo approccio innovativo e il suo impegno nel promuovere giovani talenti. Dal 1994, Artissima è un punto di riferimento per l’arte contemporanea, con una forte attenzione alla sperimentazione e alla ricerca. Nata nel 2010, la Fondazione oggi presieduta da Diana Bracco, AD e Presidente del Gruppo omonimo leader nella diagnostica per immagini, si dedica alla promozione della cultura, dell’arte e della scienza come strumenti per migliorare la qualità della vita e rafforzare la coesione sociale. Con una particolare attenzione all’universo femminile e alle giovani generazioni, l’ente è impegnato nella valorizzazione del patrimonio culturale e artistico, nella promozione della cultura scientifica e della salute – con un focus sulla prevenzione femminile – e nel sostegno all’istruzione e alla formazione professionale.

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Babila Spagnolo: leadership globale nel make-up italiano

Babila Spagnolo ha rivoluzionato il panorama cosmetico con idee all’avanguardia e un approccio familiare. Nata a Milano, ha coltivato le radici del suo brand con passione, puntando su qualità artigianale e innovazione. Oggi, il suo percorso ispira manager e professionisti.

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Babila Spagnolo: una storia milanese di leadership nel beauty

Nel settore del make-up italiano, Babila Spagnolo ha avviato il suo cammino partendo dal magazzino e dimostrando sin da subito una forte vocazione all’innovazione. Cresciuta in una famiglia dedita a prodotti per la cura e la bellezza, ha sviluppato un approccio che unisce artigianalità e nuove tendenze, nel solco di un marchio la cui storia risale al 1936. Dopo aver frequentato una scuola internazionale a Milano e aver tentato la strada universitaria in un altro ambito, ha scelto di perfezionare le sue competenze nell’industria cosmetica di famiglia. Il suo percorso professionale si è distinto per l’impegno in diversi ruoli, dal coordinamento della produzione al marketing, fino a diventare product manager. In quegli anni ha viaggiato a lungo, affinando la capacità di intercettare i bisogni di consumatori globali e le opportunità di mercato.

All’interno dell’azienda di famiglia, ha portato avanti il passaggio generazionale dopo la scomparsa della madre, interpretando al meglio la tradizione e il rinnovamento del brand. In questa fase, Babila Spagnolo ritiene che l’idea alla base di un progetto nasca sempre da un’esigenza o da un sogno personale, ma sottolinea anche come la parte più complessa riguardi la concretizzazione di tale idea. Consapevole dell’importanza di lasciare un’impronta in un mercato così competitivo, ha consolidato la reputazione del marchio puntando su formule cosmetiche all’avanguardia. Grazie alla lunga gavetta, alla conoscenza approfondita del settore e all’instancabile dedizione, ha costruito una solida base di competenze che le ha consentito di emergere come leader.

Babila Spagnolo e la crescita di un marchio storico italiano

Negli ultimi anni, Babila Spagnolo ha accelerato il processo di trasformazione del brand, abbracciando una visione più originale e dirompente in materia di comunicazione, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulla qualità del prodotto. Questo cambio di prospettiva è stato concepito per mettere in luce anche il background storico e i valori profondi dell’azienda.

Oggi, in qualità di ceo dell’azienda, Babila opera anche come Presidente del Gruppo Cosmetici per l’Estetica, dimostrando un costante impegno nei confronti della filiera professionale. Il suo talento manageriale è stato riconosciuto da prestigiose testate che la annoverano tra i migliori dirigenti italiani del settore. Nominata da Forbes tra i Top Manager capaci di proiettare le imprese verso un futuro sostenibile e innovativo, Babila Spagnolo incarna la volontà di unire tradizione e rinnovamento. In questo modo, la sua figura rafforza ulteriormente il valore simbolico di una realtà aziendale che, da quasi un secolo, continua a evolversi grazie alla passione di una famiglia interamente dedicata al mondo della bellezza.

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Sabrina De Filippis: logistica green e innovazione al centro del rilancio europeo

Lo scorso agosto, Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, ha rilasciato un’intervista a “L’Identità”. Diversi i temi affrontati: dalla sfida della logistica, al PNRR, agli obiettivi del Polo Logistica riguardo la sostenibilità ambientale e la parità di genere nel lavoro.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis: logistica ferroviaria tra sostenibilità e PNRR

Lo scorso agosto, Sabrina De Filippis, AD e DG di Mercitalia Logistics, ha rilasciato un’intervista al quotidiano online “L’Identità”. Per l’occasione, ha parlato delle sfide connesse al rilancio della logistica, ponendo Mercitalia Logistics come importante realtà europea per aumentare la percentuale di merci trasportata su ferro. “I porti come Gioia Tauro, Genova e Trieste continueranno a ricoprire un ruolo importantissimo e per questo sarà fondamentale il loro sviluppo infrastrutturale per favorire l’integrazione mare-gomma-ferro — ha sottolineato Sabrina De Filippis — lasciando al trasporto stradale il cosiddetto primo e ultimo miglio”. Negli ultimi anni, Mercitalia Logistics ha aumentato i suoi servizi in Europa, diffondendosi in 12 Paesi con l’obiettivo di diventare il primo player europeo. “L’operazione di acquisizione di Exploris ha consolidato la nostra presenza in Germania, portandoci ad occupare un posto di rilievo nel mercato tedesco, oltre ad estendere la nostra forza diretta in Belgio, Polonia e Repubblica Ceca”. Parlando degli obiettivi del PNRR, Sabrina De Filippis ha annunciato che “in attesa delle nuove infrastrutture, noi stiamo costruendo il nostro “cantiere della logistica”.  Questo permetterà di incrementare i volumi delle merci trasportate in treno grazie a connessioni sempre più efficaci dei nostri porti e dei nostri terminal alla rete nazionale e ai corridoi ferroviari europei”.

Sabrina De Filippis: sostenibilità ambientale e parità di genere

Sabrina De Filippis si è espressa anche sulla transizione green: “Nell’ambito della logistica, credo fortemente che la soluzione per il futuro del nostro Paese sia l’intermodalità. Spostare le merci dalla strada alla ferrovia, infatti, contribuirebbe non solo a favorire la sostenibilità ambientale. Gli obiettivi UE sono particolarmente ambiziosi Noi stiamo dando una importante accelerata tramite il rinnovo della flotta per renderla innovativa ed ecosostenibile”. Sul tema ambientale, l’AD ha concluso: “Esempio recente e tangibile del nostro impegno sul campo, è la costruzione di una nuova nave, la Sikania II Hybrid, a propulsione ibrida e zero emissioni”. Sabrina De Filippis ha affermato che la parità di genere nel lavoro ancora non è stata raggiunta in Italia, ma “come Gruppo non possiamo che essere orgogliosi dei passi avanti fatti. Siamo infatti impegnati a diffondere una cultura inclusiva, allo scopo di migliorare il bilanciamento di genere. Siamo determinati a creare un ambiente dove il talento e la competenza prevalgano sul genere”. Per le tante iniziative promosse sul tema, a Mercitalia Logistics è stato assegnato per due anni consecutivi il Premio Minerva Roma Azienda d’Eccellenza

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Marzio Perrelli: nuove modalità e copertura record per Sky Sport

Il palinsesto di Sky Sport si è ampliato ulteriormente con la nuova formula della Champions League. Le dichiarazioni di Marzio Perrelli alla presentazione della nuova stagione di Coppe europee, che si è tenuta lo scorso settembre a Milano.

Marzio Perrelli

Marzio Perrelli: la presentazione della stagione di Coppe europee

Lo scorso settembre, al Garden Senato di Milano, si è tenuto l’evento di Sky Sport in cui è stata presentata la nuova stagione di Coppe europee del broadcaster. Per l’occasione, Marzio Perrelli, Executive Vice President di Sky, ha commentato: il nuovo palinsesto di Coppe europee di Sky Sport “è il più grande spettacolo del mondo”. “Il campionato europeo per club avrà tre classifiche come se fossero dei campionati nazionali. Questa rappresenta la terza grande innovazione nelle competizioni europee”, ha dichiarato Marzio Perrelli. Con la nuova modalità che ha rivoluzionato la Champions League, a cui partecipano ben cinque squadre italiane, oltre alle altre tre in Europa League e in Conference League, “il 75-80% dei tifosi avrà la propria squadra del cuore in campo”, ha sottolineato il manager.

Marzio Perrelli: fondamentale il legame tra pubblico e brand

Per la stagione sportiva attuale, la copertura degli eventi di Sky Sport si è allargata maggiormente. Circa 35 ore di dirette quotidiane per 22 differenti discipline: tra calcio, basket, volley, vela, Moto GP, Formula 1, atletica. Secondo Marzio Perrelli, il rapporto tra brand e spettatore è ancora più consolidato tramite i volti dei giornalisti e dei presentatori sportivi, creando un legame di familiarità e una connessione diretta con il pubblico. “Vorrei ringraziare il team editoriale e la produzione che ci permettono di avere accesso ai diritti sia sulla carta che in televisione. È un gruppo eccezionale — ha ribadito Marzio Perrelli — e anche il team che cura l’acquisizione dei diritti svolge un lavoro fondamentale, poiché dietro tutto questo c’è una complessa negoziazione. Ci impegneremo a valorizzare tutto questo con il nostro Sky Touch”.

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Alessandro Bernini: la visione di MAIRE per la transizione energetica

Risultati a doppia cifra e una rinnovata struttura organizzativa: Alessandro Bernini sta trasformando MAIRE in un modello di riferimento per l’ingegneria sostenibile e le tecnologie innovative per la transizione energetica.

Alessandro Bernini

MAIRE, volumi in espansione e attrazione di talenti sotto la guida di Alessandro Bernini

MAIRE si prepara ad affrontare il futuro con una strategia di crescita solida e ambiziosa. L’Amministratore Delegato Alessandro Bernini ha sottolineato come il biennio 2023-2024 abbia segnato sotto questo punto di vista un incremento significativo, evidenziando inoltre una pipeline commerciale particolarmente promettente. Un risultato che pone le basi per ulteriori sviluppi nei prossimi anni, sostenuti da un portafoglio progetti altamente redditizio e volumi in espansione, tali da richiedere l’aggiornamento del Piano Industriale al 2033. Complice il raggiungimento anticipato degli obiettivi inizialmente previsti per il 2028, a testimonianza della capacità del Gruppo di superare le proprie aspettative e puntare verso traguardi ancora più ambiziosi. A questo si aggiunge una forte capacità di attrarre talenti, considerata un pilastro fondamentale per il percorso di sviluppo di MAIRE. Alessandro Bernini ha evidenziato come il Gruppo si stia infatti affermando sempre più come punto di riferimento per i professionisti del settore, grazie alla reputazione di “Employer of Choice”, un riconoscimento che non è solo uno slogan, ma che riflette un dato concreto. Il management ha infatti riscontrato in tutte le aree geografiche un’ampia disponibilità da parte di talenti qualificati di riferimento a unirsi all’azienda, attratti dalle opportunità di crescita e sviluppo professionale offerte.

Alessandro Bernini: NEXTCHEM, la business unit che punta tutto su sostenibilità ed economia circolare

Un tassello fondamentale del percorso di MAIRE è la riorganizzazione della business unit Sustainable Technology Solutions, affidata a NEXTCHEM. Suddivisa in tre linee di business – Sustainable Fertilizers, Low Carbon Energy Vectors e Circular Solutions – la nuova struttura punta a massimizzare l’efficienza e a rispondere alla crescente domanda globale di soluzioni sostenibili. Fabio Fritelli, nominato Amministratore Delegato di NEXTCHEM, guiderà la trasformazione, rafforzata dall’acquisizione di APS Group, che amplia le competenze multidisciplinari di MAIRE. Grazie a una crescita a doppia cifra nelle principali metriche e a un impegno concreto verso innovazione e sostenibilità, il Gruppo guidato da Alessandro Bernini si conferma dunque leader nel settore, pronto a offrire soluzioni scalabili ed economicamente vantaggiose per clienti e comunità in tutto il mondo.

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Andrea Mascetti: Finlombarda promuove l’eccellenza del Made in Lombardia sostenendo Arix

Finlombarda ha concesso un finanziamento di 4,5 milioni di euro a favore di Arix S.p.A., storica azienda di Mantova specializzata in prodotti per la pulizia e la cura della persona. Il Presidente Andrea Mascetti: sosteniamo il “Made in Lombardia”.

Andrea Mascetti

Finlombarda, guidata da Andrea Mascetti, finanzia 4,5 milioni a favore di Arix S.p.A.

A dicembre, la società finanziaria della Regione Lombardia, guidata dal Presidente Andrea Mascetti, ha chiuso un accordo con Arix S.p.A. La storica azienda mantovana, produttrice e distributrice di articoli per la pulizia della casa, la pulizia professionale e la cura della persona, ha ricevuto da Finlombarda un finanziamento di 4,5 milioni di euro, volto a sostenere il suo modello di crescita sostenibile. Attiva dal 1969, Arix ha sempre dimostrato una spiccata sensibilità verso i temi legati all’impatto ambientale e sociale, distinguendosi per il suo impegno a favore di tali tematiche. La gamma di prodotti realizzati con materiali plastici riciclati e riciclabili certificati “Tonkita We Like Green”, la scelta di ricorrere all’energia da fonti rinnovabili per i propri stabilimenti, l’adozione di un modello di logistica sostenibile e la redazione di un bilancio di sostenibilità, su base volontaria, ne sono l’esempio tangibile.

Andrea Mascetti: Finlombarda sostiene il Made in Lombardia

L’Amministratore Delegato di Arix S.p.A. Michele Melegari ha espresso grande soddisfazione per il buon esito dell’operazione. “Arix è orgogliosa di essere stata inclusa tra le aziende meritevoli di essere finanziate da Finlombarda. Tale operazione consentirà alla nostra impresa di proseguire nello sviluppo di nuovi prodotti innovativi e sostenibili, continuando il percorso virtuoso che l’ha vista protagonista negli ultimi anni nel mondo dell’economia circolare, rafforzando la solidità a livello territoriale”, ha dichiarato il manager. Per il Presidente di Finlombarda Andrea Mascetti, il finanziamento a favore di Arix S.p.A. supporta il “Made in Lombardia di qualità”. “Vocazione verso un futuro più attento a territori e identità, capacità di competere sui mercati internazionali – ha poi aggiunto – sono solo alcune delle caratteristiche distintive delle aziende della regione che affrontano le attuali sfide economiche con coraggio e lungimiranza. Siamo lieti di poter operare al loro fianco sostenendone finanziariamente lo sviluppo”.

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Stefano Venier: “Macrotrends 2024 – 2025” di “HBR Italia”, la vision dell’AD di Snam

“Superare approcci ideologici a favore di azioni concrete e pragmatiche è la chiave per il successo”: il contributo dell’AD di Snam Stefano Venier al rapporto “Macrotrends 2024 – 2025” di “Harvard Business Review Italia”.

Stefano Venier

Sicurezza energetica, transizione e nuovi equilibri: l’editoriale di Stefano Venier

L’instabilità dello scenario internazionale rende ancora più complesso il percorso verso la transizione energetica: lo scrive l’AD di Snam Stefano Venier nell’editoriale “Oltre la sicurezza energetica: i nuovi equilibri della transizione” pubblicato all’interno dello studio “Macrotrends 2024 – 2025” di “Harvard Business Review Italia”. L’AD di Snam pone l’attenzione sulla necessità di azioni “pragmatiche e concrete” e di “un maggiore coordinamento europeo, capace di attrarre investimenti, migliorare la competitività e accelerare la riduzione delle emissioni” per affrontare questa sfida. “In questo contesto, il ruolo abilitante del gas naturale e delle sue versatili infrastrutture diventa centrale per garantire sicurezza energetica e flessibilità, elementi essenziali per accompagnare il cammino verso il Net Zero”, scrive Stefano Venier su LinkedIn nel post in cui rilancia il suo contributo alla pubblicazione di “Harvard Business Review Italia”. L’invito quindi è a superare le ideologie a favore di “approcci science-based, tecnologicamente neutrali e attenti agli equilibri socio-economici”. È questa la chiave del successo per affrontare le incognite del futuro senza arretrare sul fronte degli impegni presi per la decarbonizzazione, spiega l’AD di Snam.

Stefano Venier: Snam verso un multi-level integration approach

Secondo Stefano Venier, è quindi oggi fondamentale individuare “nel minor tempo possibile soluzioni concrete e convincenti per superare le fratture cristallizzatesi attorno a conflitti militari e guerre commerciali, e ritrovare così – non per un vago idealismo, ma in seno all’azione – un senso dell’umanità intesa – finalmente – come progetto comune”. Nell’editoriale, l’AD si sofferma anche sulla vision di Snam: “Da tempo abbiamo ormai adottato una sorta di “multi-level integration approach”, puntando su infrastrutture a prova di futuro capaci di saldare esigenze di breve periodo (sicurezza e tenuta sociale) e obiettivi di lungo termine (transizione e decarbonizzazione). Lo facciamo attraverso il Piano strategico più ambizioso della nostra storia, che entro il 2027 dispiegherà 11,5 miliardi di euro di investimenti (26 se guardiamo al 2032), per la maggior parte assorbiti da corposi interventi di natura infrastrutturale ma dedicati anche a biometano, idrogeno, cattura e stoccaggio della CO2 ed efficienza energetica”. Essere un operatore multi-purpose è quindi la direzione in cui guarda Snam con una strategia di sostenibilità destinata ad ampliarsi ulteriormente, come evidenzia anche l’AD Stefano Venier: “Nel rinnovare l’impegno nel contrasto alle emissioni climalteranti, abbiamo infatti deciso di valorizzare ulteriormente la nostra capillare presenza sul territorio nazionale (500 cantieri aperti in media durante tutto l’anno) per tutelarne la biodiversità vegetazionale e faunistica, con l’obiettivo – entro il 2027 – di avere cantieri capaci di migliorare l’equilibrio complessivo, anche idrogeologico, degli ecosistemi attraversati”.

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Gruppo Riva: l’ascesa del leader della siderurgia italiana

L’evoluzione di Gruppo Riva è caratterizzata dalla costante ricerca di innovazione. Dalla sua nascita nel Dopoguerra, l’azienda ha saputo rispondere alle sfide del mercato, investendo in tecnologie all’avanguardia e ampliando la propria rete di produzione a livello internazionale. Nel 2023 acquisisce diversi impianti di raccolta, selezione e frantumazione di rottami metallici, facendo emergere con chiarezza il suo impegno in termini di circolarità e sostenibilità.

Gruppo Riva

La nascita e l’evoluzione di Gruppo Riva

Le radici di Gruppo Riva affondano negli anni ’50, quando Emilio Riva e suo fratello Adriano decisero di dare seguito a una loro intuizione. In un’Italia devastata dalla Seconda Guerra Mondiale, i fratelli Riva colsero l’opportunità di investire nella siderurgia, un settore cruciale per la ricostruzione del Paese e la successiva crescita economica che avrebbe caratterizzato il periodo del cosiddetto “miracolo economico”. Da un modesto commercio di rottami ferrosi, l’azienda si espanse rapidamente, conquistando una posizione di rilievo nel panorama siderurgico europeo attraverso acquisizioni strategiche in Paesi come Germania, Francia, Belgio e Spagna. Tuttavia, la metà degli anni ’60 portò con sé una crescente concorrenza internazionale, in gran parte dovuta all’emergere delle miniacciaierie e della nuova tecnologia del forno elettrico ad arco. Per assicurare una maggiore competitività, Gruppo Riva decise di investire in innovazione, introducendo per primo in Italia la colata continua curva a tre linee. Questo passaggio segnò una vera e propria rivoluzione nel processo produttivo, aumentando l’efficienza e riducendo i costi, oltre a consentire una migliore qualità del prodotto finale. La nuova tecnologia, sviluppata grazie alla collaborazione tra Emilio Riva, il progettista Renzo Colombo e il costruttore Luigi Danieli, rappresentò un punto di svolta fondamentale. Con l’attivazione della prima colata continua curva a tre linee nel 1964, il Gruppo non solo migliorò la propria capacità produttiva ma arrivò anche a posizionarsi come leader nell’innovazione tecnologica del settore. La presenza di una concorrenza sempre più agguerrita, spinse la società a intraprendere un percorso di espansione internazionale. La crescita fu esponenziale: dalla produzione di 300.000 tonnellate d’acciaio alla fine degli anni ’60, il Gruppo raggiunse oltre 1,1 milioni di tonnellate nel 1980. A questo punto, Gruppo Riva si era già affermato come uno dei principali attori del settore a livello internazionale.

L’espansione di Gruppo Riva nel mercato globale e il focus sulla sostenibilità

Gli anni ’70 rappresentarono per il Gruppo un periodo di grandi sfide e grandi opportunità. Nonostante la crisi petrolifera e la concorrenza dei produttori a basso costo provenienti da Paesi come la Corea del Sud e il Brasile, Gruppo Riva continuò a investire in tecnologie innovative e ad espandersi all’estero. L’acquisizione di nuovi impianti in Spagna e la fondazione di una filiale in Canada nel 1974 dimostrarono la determinazione della società nell’internazionalizzazione. Il Gruppo riuscì ad affermarsi pure nel mercato francese e, nel 1978, diventò il primo operatore europeo a vendere acciaio direttamente in Cina, un traguardo importante in un mercato fino ad allora dominato dal Giappone. Negli anni successivi, il Gruppo continuò ad espandersi, rilevando impianti in Belgio e Germania e aumentando ancora la propria capacità produttiva. Oggi, Gruppo Riva si distingue anche per il suo impegno verso la sostenibilità, oltre che per la sua leadership nel settore. Nel 2023, l’acquisizione di siti di raccolta, selezione e frantumazione di rottami metallici, rappresenta un evento simbolico del percorso di sostenibilità intrapreso dal Gruppo, sempre più impegnato nella creazione di un futuro sostenibile.

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Susan Carol Holland: Fondazione Amplifon porta il progetto “Ciao!” in Francia

Fondazione Amplifon, presieduta da Susan Carol Holland, ha lanciato ufficialmente lo scorso ottobre il progetto “Ciao!” in Francia con un evento inaugurale presso la residenza Notre Dame de Bon Secours a Parigi. Questa iniziativa rappresenta un nuovo passo nella missione della Fondazione di migliorare la qualità della vita degli anziani, già attuata con successo in Italia, Portogallo e Australia.

Susan Carol Holland

Susan Carol Holland: l’inaugurazione del progetto lo scorso ottobre a Parigi

La residenza parigina Notre Dame de Bon Secours, che accoglie circa 240 anziani tramite strutture residenziali, un centro diurno e residenze indipendenti, è stata scelta come sede del debutto francese. L’inaugurazione dello scorso ottobre ha visto la partecipazione di Susan Carol Holland, Presidente della Fondazione Amplifon, che ha tenuto un discorso di benvenuto, sottolineando l’importanza del progetto nel rafforzare il senso di comunità e nel promuovere il benessere degli anziani. Presenti all’evento anche Maria Cristina Ferradini, AD della Fondazione, Amaury Dutreil, Direttore Generale di Amplifon France, un rappresentante dell’Ambasciata d’Italia e autorità locali del 14° Arrondissement di Parigi.

Susan Carol Holland: attività interattive per il benessere degli anziani

In Francia, il progetto “Ciao!” prende il nome di “Voilà!”, mantenendo invariata la sua filosofia: offrire attività interattive che stimolino il benessere fisico e mentale degli anziani. Tra le iniziative proposte figurano tour virtuali, lezioni di yoga e altre attività pensate per favorire l’interazione sociale e il coinvolgimento attivo. In occasione dell’evento, gli ospiti hanno partecipato a una sessione di yoga virtuale e hanno avuto l’opportunità di connettersi digitalmente con partecipanti da residenze in Italia e Portogallo, rafforzando il legame internazionale che è al cuore del progetto. “Con questa iniziativa – ha commentato Susan Carol Hollandproseguiamo il percorso di internazionalizzazione della nostra Fondazione, in linea con il DNA di Amplifon, portando i nostri progetti sociali in uno dei Paesi nei quali il nostro Gruppo è maggiormente presente”.

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L’impegno di Euroristorazione per un futuro sostenibile nella ristorazione collettiva

Euroristorazione serve oltre 160 Comuni e 2.000 enti. I suoi punti di forza? Menu personalizzati e amici dell’ambiente. Le sue azioni per la tutela ambientale tra le motivazioni del conferimento del Premio Industria Felix 2023.

Euroristorazione

Euroristorazione: menu personalizzati di alta qualità per enti pubblici e privati

Specializzata in servizi di ristorazione di alta qualità, Euroristorazione è un’azienda vicentina fondata nel 1996. Con quasi 30 anni di attività alle spalle, oggi è un punto di riferimento per enti pubblici e privati, soprattutto scuole, aziende e comunità religiose che si affidano a essa per i suoi servizi di ristorazione collettiva. Punto di forza della società sono i suoi menu personalizzati, realizzati seguendo le linee guida nutrizionali nazionali e regionali, e ispirati ai fondamenti della dieta mediterranea, così da garantire pasti sempre sani ed equilibrati. Euroristorazione si distingue inoltre per la scelta di fornitori a chilometro zero e una proposta alimentare che si basa anche sull’andamento stagionale. Oggi conta più di 3.600 collaboratori e serve oltre 160 Comuni e 2.000 enti.

La vocazione sostenibile di Euroristorazione

Euroristorazione è riconosciuta anche per il suo impegno a favore dell’ambiente. Le politiche di riduzione degli sprechi mediante software di programmazione e previsione dei pasti, l’utilizzo di piattaforme logistiche che evitano il ricorso a mezzi pesanti, la riduzione della plastica nei packaging a favore di alternative biodegradabili o riciclabili, la donazione di eccedenze a enti benefici, l’installazione di impianti fotovoltaici nei centri cottura e l’uso di detergenti a marchio Ecolabel sono alcune delle azioni intraprese dall’azienda che dimostrano la sua vocazione sostenibile. Nel 2023, la società è stata anche insignita del Premio Industria Felix come “Miglior imprese del settore ristorazione per performance gestionale, affidabilità finanziaria Cerved e sostenibilità con sede legale nella regione Veneto”. 

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Susanna Esposito: l’importanza della prevenzione contro la pertosse

Susanna Esposito, Direttrice della Clinica pediatrica e ordinaria di pediatria dell’Università di Parma, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo la pertosse, che può generare complicazioni soprattutto nei bambini dei primi anni di vita. Migliora il numero di vaccinati tra i più piccoli, ma sono pochi gli adolescenti e gli adulti adeguatamente protetti.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: prevenzione per la pertosse

Nel 2024, la pertosse ha fatto segnare dei casi in aumento soprattutto nella fascia di età sotto i cinque anni e nei neonati. Nello scorso anno, sono stati 110 i contagiati e 15 i ricoverati in terapia intensiva solo da gennaio a maggio, mentre ammontano a tre i deceduti. “Se la pertosse non viene riconosciuta e stroncata sul nascere, oltre al rischio di trasmetterla nella comunità, si può andare incontro a complicanze”, ha rimarcato Susanna Esposito, Direttrice della Clinica pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, ordinaria dell’Università di Parma e Responsabile del Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Società italiana di pediatria. La malattia si diffonde attraverso il batterio Bordetella pertussis, che va a colpire, insieme ad altre malattie comuni, i più piccoli. La pertosse si diffonde nei soggetti non ancora vaccinati o che non hanno ricevuto dosi di richiamo e può causare complicazioni nei bambini dei primi anni di vita.

Susanna Esposito: le complicazioni della pertosse

Inizialmente, la pertosse si manifesta con una tosse persistente e i sintomi possono essere simili a quelli dell’influenza. Successivamente, la tosse può causare difficoltà respiratorie: “È la fase convulsiva o parossistica, che può durare più di due mesi in assenza di trattamento. In seguito a parossismi, si possono verificare anche casi di apnea, cianosi e vomito”, ha dichiarato l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Nei bambini le complicazioni possono manifestarsi con bronchiti, polmoniti e otiti, soltanto raramente unite a problematiche neurologiche. “Le complicanze più comuni sono emorragie sottocongiuntivali legate ai continui colpi di tosse — ha continuato Susanna Esposito — polmonite, problematiche neurologiche, come convulsioni ed encefaliti, e difficoltà respiratorie che possono portare al decesso nei casi estremi, soprattutto nei bimbi più piccoli”. Il vaccino è l’unico modo per evitare il contagio: è importante che lo facciano donne incinte e bambini, ma è raccomandato ogni 10 anni per tutta la vita anche ad adolescenti e adulti.

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Giuseppe Marotta: l’arte di vincere nel calcio italiano

Pochi dirigenti nel calcio italiano possono vantare una carriera brillante come quella di Giuseppe Marotta. Da Varese a Venezia, da Sampdoria a Juventus, fino a diventare Presidente dell’Inter, Marotta ha lasciato un segno indelebile in ogni squadra che ha guidato.

Giuseppe Beppe Marotta

Calcio e management, chi è Giuseppe Marotta

Giuseppe Marotta, conosciuto da tutti come Beppe, è una figura iconica del calcio italiano, capace di trasformare ogni club in cui ha lavorato in un modello di successo. Nato a Varese il 25 marzo 1957, Marotta ha saputo coniugare la passione per il calcio con una visione manageriale lungimirante, raggiungendo il culmine della sua carriera nel 2024, quando è stato nominato Presidente dell’Inter. Dopo aver già guidato il club come Amministratore Delegato dell’area sportiva, ha contribuito alla conquista del secondo scudetto sotto la guida di Simone Inzaghi e a consolidare l’Inter come una delle squadre più competitive d’Europa. Celebre per operazioni di mercato audaci, come l’acquisto record di Romelu Lukaku nel 2019, Marotta si distingue da sempre per la sua capacità di bilanciare strategia finanziaria e ambizione sportiva. Oltre al lavoro nei club, ricopre ruoli di rilievo nelle istituzioni calcistiche, che confermano il suo impegno per il progresso del calcio italiano.

Gli inizi della carriera

La carriera di Marotta è una storia di determinazione e successi, iniziata nel 1977 come Direttore Generale del Varese Calcio. La sua crescita professionale lo ha portato a Monza, Como e Venezia, dove ha ottenuto una storica promozione in Serie A. Alla Sampdoria, Marotta ha ristrutturato il club e raggiunto i preliminari di Champions League, consolidando la sua reputazione come dirigente di talento. Il passaggio alla Juventus nel 2010 ha segnato un decennio di trionfi: cinque scudetti, tre Supercoppe italiane e due Coppe Italia. Con il suo ingresso nella Hall of Fame del Calcio Italiano e il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il manager ha dimostrato che la sua carriera è il risultato di una visione chiara, dedizione e un instancabile lavoro per l’eccellenza sportiva.

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Star Italia: qualità e innovazione nella ristrutturazione dei bagni

Con la sua rete di 150 agenti e un team di circa 70 dipendenti, Star Italia supporta le persone nei progetti di ristrutturazione dei bagni, garantendo loro un servizio di alta qualità e un’assistenza a 360°.

Star Italia

Le ristrutturazioni su misura di Star Italia

Attiva da oltre tre generazioni, Star Italia si è affermata come un’azienda leader nel settore della ristrutturazione completa dei bagni e della conversione di vasche in docce. Fondata nel 2016 a Ferrara, oggi opera su tutto il territorio nazionale, offrendo una vasta gamma di servizi edili, inclusa l’installazione di vetrate, pergole, infissi e climatizzatori. Integrando competenze tecnologiche e di design nell’approccio progettuale, realizza interventi specializzati con un focus particolare sulla creazione di ambienti sicuri e accessibili. Oltre a concepire progetti che garantiscano la massima libertà di movimento e l’assenza di rischi, la società punta sulla qualità dei materiali e sull’alto grado di personalizzazione, affiancati da un ottimo servizio assistenza. L’operato di Star Italia si contraddistingue per la grande attenzione nel seguire i clienti, supportati in tutte le fasi della ristrutturazione, dalla documentazione e la scelta dei materiali allo smaltimento dei rifiuti e l’assistenza post-vendita.

Ambiente, sociale e governance: i valori ESG in Star Italia

Con la maggior parte dei collaboratori e delle collaboratrici formata da under 30 e una significativa presenza di donne (circa l’85% del personale), Star Italia dimostra di essere particolarmente attenta ai temi legati all’occupazione giovanile e femminile. Anche sul fronte ESG, la società mostra una spiccata sensibilità. Diverse sono le pratiche adottate in un’ottica di responsabilità: auto elettriche per gli spostamenti interni, impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia, l’impiego della posta elettronica per sostituire le comunicazioni cartacee e corsi di formazione specifici sul tema. Con due edifici alimentati a energia green e dotati di colonnine di ricariche per le auto elettriche, la nuova sede di Comacchio rispecchia appieno i valori dell’azienda. Star Italia ha portato avanti inoltre collaborazioni con l’Associazione FAI – Fondo per l’ambiente italiano ETS e altre iniziative come il progetto “Star con te”, a supporto delle persone in difficoltà.

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Fabrizio Di Amato interviene sulla decarbonizzazione e sul cambiamento culturale

Nell’articolo “Così l’ingegneria si tinge di verde”, Fabrizio Di Amato ha delineato un panorama chiaro e incisivo sull’importanza dell’ingegneria italiana nel contesto della transizione energetica globale. Il Presidente di MAIRE sottolinea come il settore sia stato, e continui a essere, un pilastro fondamentale per l’industrializzazione sostenibile, grazie a una sinergia storica tra industria e accademia.

Fabrizio Di Amato

Ingegneria e sostenibilità, Fabrizio Di Amato: il modello MAIRE tra innovazione e sinergie accademiche

L’articolo evidenzia l’importanza di una collaborazione strutturata tra mondo accademico e industriale, che affonda le sue radici nell’esempio di Giulio Natta, premio Nobel per la Chimica nel 1963. Tale modello di cooperazione si rinnova oggi con progetti come l’accordo tra MAIRE e il Politecnico di Milano sui catalizzatori innovativi, simbolo di un approccio congiunto per accelerare la transizione verso soluzioni più verdi. “Quello che serve per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dagli accordi internazionali è un vero cambiamento culturale nei confronti della transizione energetica, un processo da cui non si può tornare indietro”, scrive Fabrizio Di Amato. Durante la COP28 di Dubai, è emersa una maggiore consapevolezza da parte delle industrie e dei Governi rispetto al passato, con l’impegno di attualizzare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. “Ovviamente – ribadisce il Presidente – è un processo progressivo, che richiede una trasformazione graduale dell’intera economia”. Una delle criticità più rilevanti è rappresentata dalla carenza di competenze necessarie per affrontare questa nuova rivoluzione industriale. Oggi è fondamentale investire sia nel reskilling dei lavoratori provenienti dall’industria tradizionale sia nella formazione di giovani che possano combinare competenze tecnologiche e sostenibili. “Occorre correre”, scrive Fabrizio Di Amato, per garantire che i programmi di formazione a medio-lungo termine rispondano tempestivamente alle esigenze del mercato. Un altro punto chiave dell’intervento è l’importanza di adottare una neutralità tecnologica per garantire soluzioni diversificate e complementari. Solo così sarà possibile rispondere alle particolarità dei diversi modelli produttivi europei e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità climatica. “Non c’è mai stata così tanta scelta di soluzioni tecnologiche diverse, in grado di aiutare le industrie a raggiungere gli obiettivi imposti dal cambiamento climatico, come ora”.

Fabrizio Di Amato: il ruolo di MAIRE e l’importanza di una visione integrata

A un anno dalla presentazione del piano strategico decennale di MAIRE, Fabrizio Di Amato si dice soddisfatto dei progressi raggiunti, in particolare con NextChem, la società del Gruppo dedicata alla transizione energetica. Le recenti acquisizioni confermano l’impegno nel rafforzamento delle competenze tecnologiche, puntando a diventare protagonisti della transizione green: “Vogliamo essere protagonisti della transizione energetica e per farlo gli investimenti in tecnologia sono la chiave di volta”, conferma il Presidente, sottolineando anche l’importanza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) come opportunità unica per accelerare questi processi. Fabrizio Di Amato richiama infine la necessità di una grande alleanza tra industria, tecnologia, università e politica per affrontare le sfide della transizione energetica. Solo un approccio integrato potrà garantire il successo di questo nuovo ciclo industriale, in cui le persone saranno il vero motore del cambiamento. Per il Presidente di MAIRE, la sostenibilità è un’opportunità che deve essere colta con lo stesso entusiasmo con cui, a soli 19 anni, avviò la sua prima azienda. “Resto convinto che la sostenibilità vada interpretata come un’opportunità. Avverto lo stesso entusiasmo di quando, ormai 41 anni fa, a 19 anni ho avviato la mia prima azienda: siamo all’inizio di un nuovo ciclo industriale e le persone saranno la leva del cambiamento”.

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“Tre Capolavori a Vicenza”: Serenissima Ristorazione al fianco della cultura

Serenissima Ristorazione conferma la sua attenzione verso il panorama culturale del territorio, sostenendo l’importante iniziativa “Tre Capolavori a Vicenza”. Fino al 9 marzo 2025, il salone monumentale della Basilica Palladiana, icona UNESCO dal 1994, sarà teatro di un inedito dialogo tra arte, storia e contemporaneità, ospitando le opere di Leonardo da Vinci, Jacopo Bassano e Gianandrea Gazzola.

Serenissima Ristorazione logo

Serenissima Ristorazione: il supporto alla rassegna “Tre Capolavori a Vicenza”

Questa seconda edizione, sostenuta anche da Serenissima Ristorazione, segue il successo della rassegna dello scorso anno, che aveva indagato il concetto di tempo attraverso le opere di Caravaggio, Van Dyck e Sassolino. L’edizione 2024-2025 si concentra invece sul tema della natura, con un particolare focus sull’acqua, elemento essenziale per la vita umana. Protagonisti del percorso saranno i disegni e gli studi sull’idraulica di Leonardo da Vinci (1452-1519), il dipinto L’alluvione del Colmeda di Jacopo Bassano (1510-1592) e una suggestiva installazione site-specific realizzata dall’artista contemporaneo Gianandrea Gazzola (nato nel 1948).

Serenissima Ristorazione: l’impegno in ambito culturale

La rassegna rappresenta un’opportunità unica per riscoprire la Basilica Palladiana non solo come capolavoro architettonico del Rinascimento italiano, ma anche come luogo vivo di incontro culturale. Originariamente sede delle magistrature pubbliche di Vicenza, la Basilica è oggi un simbolo della città e un polo culturale di primaria importanza. Promossa dal Comune di Vicenza con la co-organizzazione di Intesa Sanpaolo, la manifestazione è resa possibile grazie al contributo di importanti realtà del territorio, tra cui AGSM AIM, Confartigianato Imprese Vicenza, Gemmo, LD72, La Triveneta Cavi by Nexans, Gruppo OTB, ViAcqua e Serenissima Ristorazione. Il progetto è curato da Musei Civici Vicenza, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, con la collaborazione di Arte Sella e della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Marsilio Arte garantisce il supporto organizzativo.

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Luca Dal Fabbro: i risultati 2023 confermano la validità del modello di business di Iren

Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren, ha commentato con soddisfazione i risultati del 2023, evidenziando la solidità del modello di business dell’azienda.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: Iren cresce con Ebitda +14% e utile netto +13%

A seguito dell’approvazione dei risultati da parte del Consiglio di Amministrazione, Luca Dal Fabbro ha sottolineato come l’Ebitda sia cresciuto del 14% e l’utile netto abbia registrato un incremento del 13%. Numeri che, secondo il Presidente, confermano la capacità di Iren di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del contesto economico, climatico ed energetico, continuando a fornire servizi di alta qualità ai propri clienti. Ha inoltre ribadito il ruolo cruciale dell’azienda come partner affidabile nella transizione energetica e nella creazione di valore per il territorio, le comunità e gli azionisti. “I risultati approvati – ha evidenziato Luca Dal Fabbro – ci consentono di proporre un dividendo in forte crescita dell’8% e pari a 11,88 centesimi per azione con un pay-out del 60%”.

Luca Dal Fabbro: capacità rinnovabile a 800 MW e indebitamento sotto controllo

Gli investimenti di Iren sono proseguiti consentendo di raggiungere un importante traguardo: una capacità rinnovabile di 800 MW e l’avvio di nuovi impianti dedicati all’economia circolare. Nonostante tali investimenti, e grazie a una gestione efficace dei flussi di cassa e del capitale circolante netto, il Gruppo ha contenuto l’aumento dell’indebitamento, mantenendo il rapporto Ifn/Ebitda stabile a 3,3x. Luca Dal Fabbro ha quindi concluso sottolineando che, nel 2023, Iren ha visto l’ingresso di oltre 1100 persone all’interno del Gruppo, dimostrando non solo la crescita costante dell’azienda, ma anche la sua solidità e impegno nel creare occupazione.

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Pier Silvio Berlusconi: l’impronta del CEO nella crescita costante di MFE

Pier Silvio Berlusconi: “La strategia del nostro sistema crossmediale, appena c’è mercato, è efficace e porta risultati eccellenti. È proprio questo il modello di sviluppo che vorremmo estendere al progetto di broadcaster europeo”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE, crescita costante in termini di raccolta pubblicitaria, di redditività e di utili

Parola chiave: miglioramento. Pier Silvio Berlusconi la ripete più volte nell’intervista al TG5 in cui anticipa i risultati economico-finanziari registrati nei primi nove mesi 2024 da MFE. “Abbiamo migliorato sotto tutti i punti di vista: rispetto alle nostre previsioni, al budget, abbiamo migliorato rispetto all’anno scorso e soprattutto anche rispetto agli ultimi tre mesi. Siamo soddisfatti. Mentre tutte le aziende Media in Europa hanno rallentato, noi siamo riusciti – caso direi abbastanza unico – ad accelerare ulteriormente” ha sottolineato il CEO Pier Silvio Berlusconi portando l’attenzione su due dati in particolare. L’utile, in crescita del +38,7% (escluso il contributo dell’emittente tedesca ProSiebenSat1) rispetto al periodo omologo dell’anno precedente e quindi “una crescita importante”. Inoltre “abbiamo migliorato la posizione finanziaria netta di circa 200 milioni rispetto alla fine dell’anno scorso e abbiamo remunerato tutti i nostri azionisti con un dividendo di circa 140 milioni di euro”. Meglio di così “onestamente è difficile”.

Pier Silvio Berlusconi: MFE, nei risultati dei nove mesi la validità di un modello di sviluppo da portare in Europa

Nel corso dell’intervista Pier Silvio Berlusconi ha parlato anche dell’offerta televisiva del nostro Paese evidenziandone la ricchezza e il valore: “La televisione italiana nel suo complesso, quindi ci metto anche l’importantissimo ruolo che ha la Rai come servizio pubblico, dà un’offerta ai telespettatori davvero ricca per informazione, intrattenimento, fiction. Non c’è una televisione così ricca in Europa, ma oserei dire anche nel resto del mondo. Mediaset in più ha l’orgoglio di farlo in maniera completamente gratuita”. Nelle parole del CEO Pier Silvio Berlusconi emerge netta l’immagine di “un’Italia trainante”, così l’ha definita, che MFE è in grado di valorizzare come dicono anche i numeri registrati nei primi nove mesi: “La strategia del nostro sistema crossmediale, appena c’è mercato, è efficace e porta risultati eccellenti. È proprio questo il modello di sviluppo che vorremmo estendere al progetto di broadcaster europeo”, ha ribadito in merito, “l’artefice dell’espansione europea di Mediaset” come lo ha descritto anche “Il Giornale” in un articolo dello scorso 20 novembre in cui ne evidenzia lo spessore manageriale e in particolare la capacità di unire “tradizione e innovazione, lezioni del passato e visioni per il futuro”. E la conferma è anche nei numeri che realizza MFE: un percorso di costante crescita che prosegue da anni nonostante le difficoltà che il settore dei media sta attraversando a livello globale.

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Stefano Venier: Snam, investimenti in crescita del 46% per la transizione energetica

Stefano Venier, AD di Snam: “I risultati dei primi nove mesi sono molto positivi e confermano l’andamento registrato nel corso dei trimestri precedenti, con gli investimenti e i principali indicatori in decisa crescita, pienamente coerenti con la nostra guidance”.

Stefano Venier

Stefano Venier, Snam: sintesi dei risultati dei primi nove mesi del 2024

I risultati dei primi nove mesi del 2024, come sottolineato anche dall’AD Stefano Venier, attestano la centralità di Snam nel rispondere alle sfide globali legate alla sicurezza e alla transizione energetica. Numeri “molto positivi” che riconfermano l’andamento registrato nel corso dei trimestri precedenti “con gli investimenti e i principali indicatori in decisa crescita, pienamente coerenti con la nostra guidance”: in particolare nei dati si legge la forte accelerazione nell’evoluzione di un sistema energetico più resiliente e sostenibile, in linea con l’impegno che Snam sta portando avanti con la guida di Stefano Venier. Basterebbe guardare agli 1,8 miliardi di euro di investimenti registrati al 30 settembre, in crescita di +46,1% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente: a trainarli gli interventi per la costruzione del terminale di rigassificazione di Ravenna e l’avvio della Linea Adriatica. Progetti il cui valore strategico è riconosciuto su scala internazionale, in quanto fondamentali anche nell’ottica di garantire la sicurezza energetica in Europa.

Snam, Stefano Venier: l’obiettivo di una transizione energetica sostenibile nel lungo periodo

La “decisa crescita” degli investimenti, ha evdenziato Stefano Venier, si accompagna a quella dei principali indicatori economico-finanziari con l’EBITDA a +12,2% rispetto ai primi nove mesi del 2023 e l’utile netto adjusted che registra un incremento del 5,7%. Numeri letti dall’AD nel quadro dei rilevanti progressi raggiunti nell’ambito della strategia di internazionalizzazione e diversificazione che porta Snam, impegnata in diversi progetti di rilievo strategico legati anche a soluzioni tecnologiche innovative come idrogeno e biometano, a rafforzare la propria presenza in Europa. “Proseguiamo nel nostro percorso di rafforzamento della sicurezza del sistema con l’obiettivo di una transizione energetica sostenibile nel lungo periodo, come delineato nel Transition Plan presentato ad ottobre ai nostri stakeholder”, ha sottolineato infine Stefano Venier ricordando che il 50% degli investimenti di Snam è allineato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e che il 30% rispetta i criteri della Tassonomia Europea.

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Gruppo Riva: dal commercio di rottami a leader europeo nel settore siderurgico

Gruppo Riva emerse negli anni ’50, nel contesto del miracolo economico italiano, rispondendo alla domanda di acciaio per la ricostruzione del Paese. Sotto la guida di Emilio Riva, l’azienda si espanse in Europa, diventando leader del settore. Oggi punta alla sostenibilità, investendo nel riciclo e nella gestione autonoma dei rottami.

Gruppo Riva

Gruppo Riva: dalla rinascita dell’Italia alla svolta green della siderurgia

Gruppo Riva nacque a inizio anni ’50, nel pieno boom economico del secondo dopoguerra. Emilio Riva e il fratello Adriano captarono le grandi prospettive di sviluppo che il settore dell’acciaio avrebbe avuto in un’Italia bisognosa di essere ricostruita. In questa fase, il Paese si trovò ad entrare di colpo nella modernità industriale con una tale rapidità e intensità che prese il nome di “miracolo economico”. In questo contesto, l’intuizione di Emilio Riva si rivelò vincente. L’azienda che fondò accompagnò la ripresa italiana e, in poco tempo, riuscì ad espandersi anche all’estero attraverso acquisizioni mirate di importanti realtà produttive europee. Con sedi in Germania, Francia, Belgio e Spagna, Gruppo Riva si trasformò nel giro di qualche anno da una semplice attività di commercio di rottami ferrosi a uno dei primi gruppi siderurgici del Vecchio Continente. Un primato che detiene tutt’oggi, mentre è impegnato nella continua valorizzazione di uno dei suoi valori fondamentali: la sostenibilità. A testimoniarlo sono le acquisizioni, risalenti a gennaio 2023, di alcuni siti di raccolta, selezione e frantumazione di rottami metallici con cui il Gruppo punta all’autonomia nella catena del riciclo dell’acciaio.

Gruppo Riva: l’introduzione della prima colata continua curva a tre linee

Negli anni ’60, l’industria siderurgica italiana si trovava ad affrontare un periodo difficile dovuto alla sempre più forte concorrenza internazionale, favorita dallo sviluppo di miniacciaierie rese competitive dalla tecnologia del forno elettrico ad arco. Diverse imprese furono costrette a chiudere i battenti. Emilio Riva, che appena dieci anni prima ebbe la lungimiranza di dare vita a Gruppo Riva in un momento particolarmente favorevole, intuì che fosse necessario investire in innovazione e ricerca per stare al passo con i grandi produttori. Decise così di rivolgersi a Luigi Danieli e a Renzo Colombo per realizzare una nuova tecnologia: la colata continua curva a tre linee. Prima ad essere installata in Italia, il 2 giugno 1964 questa entrò in funzione per la prima volta presso lo stabilimento di Caronno Pertusella. Si trattò di un risultato significativo, sia per l’industria dell’acciaio italiana che per Gruppo Riva, che poté abbandonare i lingotti di dimensioni ridotte e realizzare le billette direttamente dall’acciaio liquido, con una migliore resa del ciclo produttivo e una notevole riduzione dei costi.

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La carriera di Valentina Pellegrini, Vicepresidente e Consigliere Delegato del Gruppo Pellegrini

Imprenditrice italiana, Valentina Pellegrini ha consolidato la sua leadership come Vicepresidente e Consigliere Delegato del Gruppo Pellegrini.

Valentina Pellegrini

Valentina Pellegrini, dalla laurea all’esordio professionale

Entrata in azienda nel 2010 dopo il conseguimento della laurea in Economia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Valentina Pellegrini ha inizialmente curato le aree di Amministrazione e Gestione del Personale, fino a ricoprire, nel 2014, un ruolo chiave alla guida del Gruppo. Con le sue competenze strategiche, ha contribuito a rendere il Gruppo Pellegrini leader a livello nazionale e internazionale nei servizi di ristorazione collettiva, welfare aziendale, distribuzione automatica, pulizia e servizi integrati, vendita di derrate alimentari e lavorazione delle carni fresche. Dal 2013, è anche attivamente impegnata in iniziative di solidarietà attraverso la Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus, istituita insieme alla famiglia. La fondazione ha dato vita al Ristorante Solidale Ruben, un progetto rivolto a persone in temporanea difficoltà economica, che rappresenta oggi un modello di sostegno e inclusione sociale.

Gli incarichi ricoperti da Valentina Pellegrini

Negli anni, l’innovazione è diventata un pilastro della strategia aziendale, culminata nel 2016 con l’istituzione dell’Accademia Pellegrini, un centro d’eccellenza per la Ricerca, lo Sviluppo e la Formazione. L’Accademia risponde all’obiettivo di migliorare costantemente i servizi offerti e investire nella crescita professionale dei dipendenti, puntando anche alla sostenibilità come componente centrale del modello di business del Gruppo. Oltre all’attività all’interno dell’azienda, Valentina Pellegrini è attiva nella promozione della categoria imprenditoriale. Dal 2017 è membro del Comitato Strategico di ORICON (Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione) e, dal 2021, fa parte del Consiglio Direttivo di Assolombarda. Oltre a ciò, il suo contributo si estende anche alla Fondazione BPM, dove è membro del Consiglio di Amministrazione dal 2020.

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Crescita e sostenibilità: le novità di Health Italia

Health Italia è un’azienda leader nel settore della sanità integrativa in Italia, impegnata a migliorare il benessere delle persone attraverso servizi innovativi e personalizzati. Grazie alla continua crescita, all’attenzione alla sostenibilità e all’uso di tecnologie come la telemedicina, l’azienda rappresenta un punto di riferimento nel panorama sanitario nazionale.

Health Italia

Health Italia: soluzioni innovative per il benessere e la prevenzione

Da oltre 20 anni, Health Italia si dedica a migliorare la qualità della vita delle persone offrendo un’ampia gamma di servizi di sanità integrativa. L’azienda propone soluzioni su misura per famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni, includendo piani sanitari personalizzati e programmi di welfare aziendale. Grazie a una vasta rete di strutture convenzionate e all’uso di tecnologie all’avanguardia come la telemedicina, l’azienda rende l’accesso alle cure più semplice e immediato. Inoltre, attraverso iniziative come Hi Welfare e Health Point, l’azienda supporta il benessere dei dipendenti e promuove la prevenzione come elemento chiave per una vita sana.

Crescita e sostenibilità: il futuro di Health Italia

Nel corso del 2023, Health Italia ha registrato una crescita significativa, migliorando la propria redditività e rafforzando la solidità finanziaria. Questo successo è il risultato di una strategia focalizzata sull’efficienza operativa e sull’innovazione continua che caratterizza l’impresa romana. «Il Gruppo ha affrontato una importante riorganizzazione strategica con una focalizzazione sul core business, tramite un processo continuo di semplificazione gestionale e strutturale, che proseguirà anche nel 2024, unitamente a una politica di efficientamento», ha evidenziato l’AD Livia Foglia. L’azienda si impegna anche sul fronte della sostenibilità, come dimostra il rating ESG “A” ottenuto da Cerved Rating Agency. «Guardando al futuro, intendiamo capitalizzare il promettente tasso di crescita nel settore della Sanità Integrativa, mantenendo l’attenzione su efficacia commerciale, efficienza gestionale e sostenibilità», ha concluso la manager.

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Pietro Labriola (TIM): l’appello per la competitività europea

Pietro Labriola ha lanciato un appello per un piano industriale europeo a supporto delle telecomunicazioni. Sottolineando l’importanza di infrastrutture digitali e una remunerazione adeguata agli operatori, il manager ha invitato l’Unione Europea a intraprendere azioni concrete per favorire investimenti e competitività nel settore TLC. Il suo intervento riflette un richiamo strategico alla crescita e sostenibilità delle telecomunicazioni in Europa.

Pietro Labriola

Pietro Labriola: l’appello per infrastrutture e competitività nel settore

Al Forum delle Telecomunicazioni di Assotelecomunicazioni – Asstel, Pietro Labriola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM, ha lanciato un appello chiaro e deciso al Governo e all’Unione Europea. Sottolineando l’importanza di un piano industriale europeo per sostenere la competitività nel settore delle telecomunicazioni, il manager ha evidenziato come le infrastrutture digitali siano cruciali per la crescita economica del continente. “Abbiamo bisogno di infrastrutture digitali perché non si inventano”, ha dichiarato Pietro Labriola, rimarcando la necessità di adeguate risorse per supportare l’espansione. Ha anche sottolineato come il settore sia stato “spremuto come un limone” negli ultimi anni, richiamando l’attenzione sulla necessità di investimenti per ripristinare la competitività.

Pietro Labriola: l’importanza di una politica industriale europea secondo l’AD di TIM

Pietro Labriola ha spiegato che il rilancio del settore TLC richiede un intervento decisivo delle istituzioni europee per un ritorno economico congruo sul capitale, fondamentale per incentivare nuovi investimenti. “Non stiamo chiedendo nulla di differente da quello che è la pratica economica”, ha precisato il manager, ponendo l’accento su una revisione delle politiche industriali del passato, che hanno ridotto le capacità del settore. Per Pietro Labriola, solo con il supporto dell’Unione Europea sarà possibile tornare a investire ai livelli necessari per garantire la competitività e l’innovazione nelle telecomunicazioni europee.

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L’alta qualità di Amica Chips arriva in 22 Paesi

Quella di Amica Chips è una storia che nasce nel 1990 in provincia di Mantova, ma che oggi è conosciuta in 22 Paesi del mondo e ha trasformato l’azienda in leader del mercato delle patatine. L’obiettivo è sempre stato puntare sull’alta qualità e la vastità dei prodotti, ma l’azienda fondata da Alfredo Moratti si impegna anche nella salvaguarda dell’ambiente, attraverso un packaging riciclato e la depurazione delle acque utilizzate.

Amica Chips

Amica Chips: patatine croccanti per una storia di successo

Leader nel mercato delle patatine, fondata da Alfredo Moratti nel 1990 a Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova, Amica Chips è un punto di riferimento nel settore alimentare. Il suo fatturato supera i 140 milioni di euro, con più di 350 dipendenti e una struttura di 70.000 mq, i suoi prodotti vengono esportati in oltre 22 Paesi nel mondo grazie alla loro ampia varietà. Nel 1991, l’azienda rientra nella fornitura per la grande distribuzione. Dopo cinque anni acquisisce DORITA, una piccola azienda mantovana di snack e patatine. Successivamente, Amica Chips avvia una serie di acquisizioni strategiche che le permettono di consolidarsi nel mercato delle patatine e snack: nel 1998 rileva Pandal, azienda milanese di chips, crostini e corn flakes, spostando la produzione proprio a Castiglione delle Stiviere; mentre nel 2004 acquisisce MIA, nota azienda del Triveneto.

Amica Chips: l’attenzione all’ambiente

Amica Chips si è impegnata profondamente nel volgere l’attenzione alla sostenibilità ambientale. Da sempre attenta alla qualità, l’azienda guidata da Alfredo Moratti ha introdotto nel 2021 la confezione “AMICA”, composta dal 30% di plastica riciclata e, inoltre, ha garantito la depurazione e il filtraggio delle acque e dei fiumi utilizzati, rispettando la natura. Nel 2023, Amica Chips ha collaborato con la start-up Treebu per creare una foresta di 500 alberi di pawlonia in Italia. Inoltre, i ricavi della linea “Eldorada” 2023 sono stati destinati alla piantumazione di nuovi alberi per ridurre la produzione di CO2.

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Pier Silvio Berlusconi: innovazione per il mercato europeo dei media, focus su MFE

MFE – MEDIAFOREUROPE verso l’obiettivo del primo grande broadcaster europeo in grado di competere con i colossi globali del settore: focus sulle attività e sui progetti guidati dal CEO Pier Silvio Berlusconi.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi sulla strategia di MFE: crescere insieme ai mercati locali

Nato nel 2021 su iniziativa di Pier Silvio Berlusconi, MFE – MEDIAFOREUROPE è il Gruppo paneuropeo che riunisce le attività televisive Mediaset in Italia, Spagna (attraverso Mediaset España) e la partecipazione nella tv tedesca ProSiebenSat.1. Un progetto che ha raccolto e valorizzato l’ampia esperienza consolidata da Mediaset in decenni di attività nel settore dei media, dell’intrattenimento e della tecnologia. Oggi, grazie alla vision messa in campo dal CEO, il Gruppo rappresenta una realtà internazionale e indipendente attiva sui principali mercati mediatici, in grado di supportare il ruolo competitivo dell’Europa sul panorama globale. È proprio questo, infatti, uno dei grandi obiettivi su cui Pier Silvio Berlusconi ha espresso più volte una chiara vision: costruire un polo mediatico solido su scala continentale che riesca a confrontarsi con le grandi aziende nel mondo. Come farlo? Crossmedialità, tecnologia e diversificazione geografica, tra l’altro, per un modello che tenga in alto l’asticella della qualità dei contenuti e dell’offerta al pubblico, consentendo anche di attenuare eventuali squilibri tra i vari mercati. “Ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico”, aveva specificato il CEO, aggiungendo come questa debba essere “calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato”.

Pier Silvio Berlusconi: prodotti su misura e piattaforme condivise per il mercato europeo

Nella vision di Pier Silvio Berlusconi per MFE anche un forte focus sul capitale umano, come evidenzia ad esempio il programma di assunzioni avviato nel 2023 con 250 nuovi ingressi, nella prospettiva di proseguire con un totale di 1.000 assunzioni per altri tre anni. Nella strategia complessiva emerge anche una grande attenzione al prodotto, con attività che puntano alla ricerca di un’offerta editoriale per una tv “moderata, familiare e moderna”, come avvenuto sul mercato spagnolo, e vicina alle esigenze del pubblico. Modello applicabile anche in Germania attraverso prodotti locali, differenziandosi nettamente rispetto alla tendenza verso la standardizzazione da parte delle grandi realtà mediatiche nel mondo. Parte del piano ideato da Pier Silvio Berlusconi è anche lo sviluppo di una piattaforma condivisa per la distribuzione dei contenuti e della raccolta pubblicitaria, a beneficio di una maggiore collaborazione tra i diversi mercati. Tale approccio mira a valorizzare le specificità nazionali di ogni Paese, oltre a generare crescita e benefici economici che, a loro volta, possono tradursi in nuove opportunità di sviluppo e occupazione, creando valore per la competitività italiana ed europea.

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L’Università di Parma lancia la quarta edizione delMaster ARTE: Susanna Esposito lo presiede

Fornirà le competenze tecniche ma affronterà anche le problematiche legate alla privacy e alle altre implicazioni dell’IA e della Telemedicina: il Master ARTE presieduto dalla Professoressa Susanna Esposito sarà tenuto online. Iscrizioni aperte fino al 15 novembre.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: il Master ARTE fornirà le conoscenze per l’applicazione dell’IA in campo medico

Dall’Intelligenza Artificiale alla Telemedicina: l’integrazione delle nuove tecnologie sta portando il settore della sanità a una trasformazione senza precedenti. Da qui la necessità di ampliare le conoscenze dei professionisti in tale campo. Il Master ARTE – Intelligenza Artificiale e Telemedicina offerto dall’Università di Parma e presieduto dalla Professoressa Susanna Esposito nasce proprio con questo scopo. Rivolgendosi a neolaureati e professionisti del settore che vogliono specializzarsi nell’uso delle ultime tecnologie in ambito sanitario, il programma formativo si pone l’obiettivo di fornire competenze interdisciplinari che coprano le applicazioni e le opportunità, ma anche le sfide e le implicazioni, dell’IA e della Telemedicina. Durante il corso, i partecipanti avranno la possibilità di comprendere meglio come tali tecnologie possano migliorare l’efficienza e l’efficacia delle cure, contribuendo a una maggiore soddisfazione dei pazienti e a una riduzione dei costi. Oltre ai benefici, il programma affronterà pure i fattori che ostacolano l’adozione di queste innovazioni e il loro impatto.

Susanna Esposito: un percorso formativo completo e accessibile

Con l’intento di renderlo accessibile a un pubblico ampio e diversificato, il Master ARTE sarà erogato interamente online. Il percorso annuale si suddividerà in due fasi. La prima sarà incentrata sulla Telemedicina, partendo dalla sua definizione e dai servizi che possono essere offerti, fino ad arrivare alle procedure di una televisita. I partecipanti analizzeranno i benefici, i rischi e i limiti della telemedicina, esplorando anche il mondo dei dispositivi medici, delle app e delle piattaforme legate all’e-health. La seconda parte del Master sarà invece dedicata all’Intelligenza Artificiale, affrontando aspetti tecnici, etici e giuridici. Si passerà dai concetti fondamentali dell’IA alla creazione di modelli e algoritmi predittivi, esaminando le tutele e i limiti etici e giuridici, compreso il recente Regolamento UE. Inoltre, si discuteranno le problematiche legate alla privacy nella gestione dei dati e le modalità di utilizzo di queste tecnologie nella diagnostica medica. Oltre alla Professoressa Susanna Esposito, a tenere le lezioni saranno docenti di eccellenza, provenienti da tutta Italia, tra cui professori universitari, medici e professionisti del settore.

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Star Italia: l’eccellenza passa dal coinvolgimento dei molti under 30 e delle donne

La grande dedizione di Star Italia nella ricerca della qualità dei materiali, della cura nell’assistenza e nella garanzia le hanno permesso di diventare una delle aziende più importanti nel settore delle ristrutturazioni di bagni. Si aggiunge anche un approccio che unisce la tecnologia al design, un team composto da donne e giovani under 30 e una grande attenzione agli aspetti ESG.

 Star Italia

La solida mission di Star Italia

Da più di tre generazioni, Star Italia si occupa della ristrutturazione di bagni e della completa conversione di vasche in doccia. L’azienda ferrarese offre servizi nel settore edile in tutta Italia, tra cui installazione di vetrate, pergole, infissi e climatizzatori. I punti forti per cui l’azienda eccelle sono rappresentati dalla qualità dei materiali, dalla personalizzazione, dall’assistenza e garanzia. Ciò che le ha permesso di diventare una delle realtà più importanti nel settore edilizio nazionale è la cura con cui segue il cliente nelle fasi di ristrutturazione: documentazione, scelta dei materiali, esecuzione dei lavori, smaltimento dei rifiuti e assistenza post-vendita. Star Italia è composta da 70 dipendenti e 150 agenti a supporto dei clienti nella fase di realizzazione; i giovani under 30 rappresentano la maggioranza degli impiegati, così come le donne compongono l’85% dell’organico. L’obiettivo di Star Italia è unire la tecnologia al design, ampliando le loro competenze progettuali nei servizi di ristrutturazione di bagni ed edifici. Costruire ambienti sicuri e accessibili, all’interno dei quali muoversi senza rischi.

Star Italia: la costruzione di un ambiente migliore

Un punto focale per l’azienda ferrarese rimane la dimensione ESG (Environmental, Social, and Governance). Grande responsabilità nei confronti della salvaguardia dell’ambiente attraverso l’uso di auto elettriche per gli spostamenti interni, l’autonomia energetica con l’uso di impianti fotovoltaici, raccolta differenziata in ufficio, eliminazione di comunicazioni cartacee e corsi di formazione specifici sul tema. Inoltre, Star Italia ha riqualificato un’area di 20.000 mq per la nuova sede di Comacchio, costruendo due edifici alimentati ad energia green e con la presenza di colonnine di ricarica. Sul piano welfare, In collaborazione con l’Associazione FAI – Fondo per l’ambiente italiano, l’azienda ha avviato il progetto “Star con te” in aiuto delle persone in difficoltà, a cui si aggiungono le sponsorizzazioni alle squadre di calcio ADS Portuense, Latina Roma e la squadra di pallavolo femminile Project Star volley. Per la sua dedizione agli aspetti ESG e per la qualità dei prodotti e servizi offerti, Star Italia ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i più importanti il Premio “Le Fonti Awards” 2023 come “Eccellenza dell’Anno Innovazione & Leadership Ristrutturazione Bagno” e il Premio “100 Top Products and Service” assegnato nel 2024 da Class Editori.

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Diana Bracco: l’Europa ha bisogno di una visione unitaria

In occasione dell’Assemblea 2024 di Assolombarda, Diana Bracco, AD e Presidente del Gruppo Bracco, ha condiviso con il “Giornale d’Italia” le sue riflessioni sulla competitività dell’Italia in Europa e l’importanza di una visione unitaria per il futuro del continente.

Diana Bracco

Diana Bracco sulla relazione del Presidente di Assolombarda

Diana Bracco ha commentato la relazione del Presidente Alessandro Spada definendola ben strutturata e incisiva. “Condivido pienamente la sua visione – ha sottolineato – Sono convinta che l’Europa debba crescere non attraverso gli sforzi isolati dei singoli Paesi, ma tramite uno sviluppo su temi trasversali, affrontati con una visione unitaria. Solo così possiamo pensare a una crescita davvero sostenibile e coordinata per il futuro del nostro continente”. Sulla competitività italiana, Diana Bracco ha confermato la solidità dell’Italia. “Molti Paesi potrebbero prendere esempio da noi su diversi fronti, soprattutto per quanto riguarda la capacità produttiva e l’innovazione. Certo, ci sono sempre margini di miglioramento, ma non dobbiamo sottovalutare i nostri punti di forza e le nostre capacità. L’Italia ha tutte le carte in regola per continuare a essere competitiva sul panorama europeo”, ha dichiarato.

Diana Bracco: le conseguenze dei conflitti attuali

Affrontando infine la questione dei conflitti attuali in Europa e in Medio Oriente, Diana Bracco ha espresso preoccupazione per l’impatto economico non solo a livello nazionale, ma anche globale. Le guerre hanno infatti ripercussioni economiche rilevanti “soprattutto in termini di instabilità e incertezza”. “Personalmente – ha quindi concluso – sono fermamente contraria a qualsiasi tipo di conflitto, e in questo mi trovo in pieno accordo con le posizioni del Pontefice. La pace è l’unica via per garantire un futuro di stabilità, non solo economica, ma anche sociale e politica”.

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