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USURA NEI CONTRATTI DI PRESTITO CON CESSIONE DEL QUINTO. LA CORTE D’APPELLO DI TORINO CONDANNA PRESTITALIA (GRUPPO UBI) A RESTITUIRE COMMISSIONI, INTERESSE E SPESE AD UN PENSIONATO ASSISTITO DA MOVIMENTO…

La Corte d’Appello di Torino con una sentenza dello scorso 27 gennaio, ha emesso un’importantissima decisione in materia di usura bancaria. I giudici torinesi hanno riconosciuto che nella verifica del rispetto delle soglie d’usura nei contratti di prestito personale con cessione del quinto dello stipendio o della pensione deve essere considerato anche il costo delle polizze assicurative obbligatorie per legge. La Corte d’Appello di Torino ha respinto le difese delle società finanziarie che sostenevano che tali costi non potessero essere considerati per la valutazione del rispetto delle soglie d’usura in quanto fino al 2010 non considerati nella rilevazione del tasso medio rilevato dalla Banca d’Italia. E’ stata così confermata la sentenza del tribunale di Alba che condannò Prestitalia S.p.A. a restituire quanto corrisposto dal consumatore alla finanziaria per interessi, spese e commissioni, depurando le rate successive di questi costi.

“Si tratta di uno storico successo per tutti i consumatori – afferma Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito & Risparmio di Movimento Consumatori – che hanno sottoscritto contratti di prestito personale con cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Fino al 2009 questi contratti, che di solito vengono sottoscritti dalle fasce più deboli e indebitate della popolazione, avevano sempre un Taeg molto elevato e sempre vicino alla soglia d’usura. In moltissimi casi, includevano nei costi del credito anche i premi dovuti per queste polizze. Stimiamo in almeno un terzo dei contratti conclusi prima del 2009 che sia stata superata la soglia d’usura”.

Movimento Consumatori invita tutti coloro che hanno sottoscritto prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione a rivolgersi allo sportello antiusura dell’associazione scrivendo a [email protected].

 

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FARMACI MANCANTI. MOVIMENTO CONSUMATORI PRONTA A DIFFIDARE LE AZIENDE FARMACEUTICHE

In merito al fenomeno della irreperibilità di alcuni medicinali, Movimento Consumatori fa sapere che – a tutela dei cittadini che stanno pagando pesantemente le scelte scellerate di un sistema economico che punta a fare profitto e si è dimenticato di dover tutelare prima di tutto le persone affette da gravi patologie – sta procedendo a diffidare le aziende che si rendono responsabili del mancato invio di medicinali alle farmacie. Federfarma già nel luglio scorso aveva denunciato la mancanza nelle farmacie di una serie di importantissimi medicinali. La situazione è dovuta all’esportazione all’estero da parte di depositi intermedi e alcune farmacie, di farmaci destinati al nostro mercato. Questa è una spiegazione, ma non può essere una giustificazione per la carenza di farmaci.

“Se da un lato questa esportazione è legale – afferma Rossella Miracapillo, responsabile dell’Osservatorio Farmaci & Salute di Movimento Consumatori – la lesione dei diritti dei cittadini è comunque un dato di fatto: viene infatti negato il diritto di cura sancito dall’art. 32 della Costituzione e le aziende farmaceutiche devono comunque mettere in campo azioni in grado di far fronte al fabbisogno interno. 
Per limitare il fenomeno dell’esportazione, le aziende ‘contingentano’, ossia razionano pesantemente in modo generalizzato i farmaci destinati alle farmacie senza fare distinzione tra quelle che fanno esportazione per mera speculazione e quelle che invece adempiono al compito di presidi della salute nell’esclusivo interesse dei pazienti.
 La norma prevede che in caso di grave irreperibilità, sia possibile per le farmacie richiedere direttamente alle aziende numeri piccoli di farmaci contingentati”. Ma anche in questo caso Movimento Consumatori denuncia diverse anomalie: in alcuni casi le aziende non rispondono alle richieste, in altri hanno stretti rapporti commerciali di “transito” con pochissimi distributori intermedi, scavalcando di fatto il regime di libera concorrenza,  e questo costringe le farmacie a dover avviare rapporti commerciali con uno o due depositi che di fatto gestiscono i farmaci contingentati in un modo quasi ‘monopolistico’.

“Carenze e ‘monopolio’  – continua la Miracapillo – si traducono in danno per milioni di pazienti costretti a peregrinare da una farmacia all’altra nel tentativo di poter iniziare o di non dover essere costretti a interrompere le cure, perché mancano i farmaci prescritti dal medico di base o dagli specialisti”.

“Visto che il fenomeno della carenza di farmaci non accenna a rientrare, anzi la lista dei prodotti mancanti si sta allungando – dice Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – la nostra associazione ha deciso di diffidare le aziende farmaceutiche che non garantiscono l’invio di quanto richiesto dalle farmacie al fine di assecondare prima di tutto la richiesta del mercato italiano.
 Il danno per i malati è gravissimo: è in pericolo il diritto alla salute dei cittadini e la nostra associazione ha l’obbligo di essere al fianco dei più deboli”.

 

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SECONDO PROCESSO FONSAI. MOVIMENTO CONSUMATORI ROMA CAPITALE RICORDA AGLI AZIONISTI CHE POSSONO RIVOLGERSI ALL’ASSOCIAZIONE PER COSTITUIRSI PARTE CIVILE

Movimento Consumatori Roma Capitale ricorda a tutti gli azionisti Fonsai che possono costituirsi parte civile nel secondo troncone del processo Fonsai rivolgendosi all’associazione (si può chiamare il numero verde 800 150 872 o scrivere a [email protected]).
L’udienza preliminare è stata fissata dal tribunale di Torino per il 27 gennaio 2014. Fino alla chiusura di questa udienza, che si potrebbe protrarre fino al 21 febbraio 2014, gli azionisti danneggiati potranno costituirsi parte civile per richiedere il risarcimento dei danni derivati dall’acquisto o dalla mancata vendita dei titoli Fonsai e Milano Assicurazioni conseguenti alla diffusione di informazioni economiche non veritiere. Su richiesta del tribunale di Torino, Movimento Consumatori ha pubblicato sul suo sito (www.movimentoconsumatori.it) la richiesta di rinvio a giudizio di Fondiaria Sai S.p.A., Gioacchino Paolo Ligresti, Pier Giorgio Bedogni, Fulvio Gismondi, Benito Giovanni Marino, Marco Spadacini, Antonio D’Ambrosio, Riccardo Ottaviani e il decreto di fissazione dell’udienza preliminare.

“Anche questo secondo filone del processo – commenta Laila Perciballi, vicepresidente di MC Roma Capitale – è un’occasione che gli azionisti non possono perdere per cercare di ottenere il risarcimento dei danni. Gli azionisti potranno infatti chiamare quali responsabili civili sia la compagnia che risponde dell’operato dei propri amministratori, sia la società di revisione Ernest Young – Reconta. Secondo le nostre stime, nella nostra regione ci sono oltre 3000 azionisti con quasi 27 milioni di azioni (il danno che è stimabile è quindi all’incirca di 135 milioni di euro) che hanno diritto ad ottenere il risarcimento del danno”.”

 

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MOVIMENTO CONSUMATORI LANCIA UNA SOLLECITAZIONE DI DELEGHE DI VOTO PER DIRE NO ALLA FUSIONE FONSAI – UNIPOL

Movimento Consumatori, che ha rappresentato nelle precedenti assemblee Fonsai oltre 200 azionisti, ha deciso di promuovere una sollecitazione di deleghe di voto per dire no alla fusione che verrà discussa nelle assemblee di Fondiaria Sai del 24 o 25 ottobre 2013 e di Milano Assicurazioni del 25 o 26 ottobre 2013. 
Le assemblee sono convocate per approvare la fusione per incorporazione di Premafin, Unipol  ed, eventualmente, Milano Assicurazioni S.p.A., in Fondiaria Sai S.p.A.
Movimento Consumatori invita tutti gli azionisti a rilasciare le deleghe di voto per dire no alla fusione. “L’associazione raccoglierà esclusivamente le deleghe con istruzioni di voto contrario perché – afferma Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito & Risparmio del Movimento Consumatori – la fusione non è altro che l’ultima tappa di un piano di spoliazione dell’azionariato diffuso. A seguito degli aumenti di capitale del 2012 i piccoli azionisti hanno visto l’azzeramento del valore delle loro azioni; a fronte di tale scenario la compagnia non ha posto in essere nessuna azione per tutelare l’azionariato diffuso”.

Il Movimento Consumatori rappresenterà tutti gli azionisti nelle assemblee per dire no alla fusione e a breve avvierà una class action per richiedere il risarcimento dei danni conseguenti agli illeciti che stanno emergendo con tutta chiarezza dalle recenti indagini penali condotte dalla Procura della Repubblica di Torino.

I soggetti cui spetta il diritto di voto possono visionare i Prospetti di sollecitazione deleghe, scaricare i moduli di delega ed inviarli a  [email protected]  o via fax al numero 011 5611414. 
Per informazioni è possibile contattare il numero telefonico 011 5069546 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.00 o scrivere a [email protected].

 

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NO AI GIOCHI DI STATO! MOVIMENTO CONSUMATORI LANCIA INIZIATIVE PER TUTELARE LE VITTIME DEL GIOCO D’AZZARDO

Movimento Consumatori dice NO ai giochi di uno Stato che non regolamenta e non controlla in maniera adeguata il settore del gioco d’azzardo ed è contrario ad uno Stato che punta alla crescita delle entrate fiscali incentivando il gaming. 
”Per questo  – spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori – MC ha messo in campo iniziative per tutelare individualmente e collettivamente i cittadini vittime del gioco d’azzardo, una vera e propria “piaga” sociale che sta portando alla rovina migliaia di famiglie italiane”. MC oltre a chiedere alle istituzioni interventi urgenti per arginare il fenomeno (abolizione della pubblicità del gioco legalizzato, creazione di un osservatorio indipendente e riscossione senza sconti delle multe ai concessionari dell’azzardo) aiuta concretamente chi purtroppo è incappato in una spirale di debiti e di disperazione a causa del gioco d’azzardo. Le persone sovraindebitate, vittime del GAP (gioco d’azzardo patologico) che hanno stipulato contratti di finanziamento e prestiti, non solo per fare fronte alle spese quotidiane, ma per avere liquidità da giocare in siti di scommesse on line, presso sale scommesse o ai videopoker possono verificare attraverso lo Sportello antiusura bancaria di Movimento Consumatori la correttezza dei contratti e, se ci sono i presupposti, MC chiede la restituzione degli interessi usurari. Inoltre Movimento Consumatori verifica l’attuazione e il rispetto della legge Balduzzi presso i locali pubblici, promuove azioni collettive inibitorie in caso di pratiche commerciali scorrette e invia le segnalazioni all’Antitrust e all’Aams (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli). I cittadini possono chiedere assistenza, segnalare il loro caso e raccontare la propria esperienza scrivendo a [email protected]. I consulenti MC risponderanno a tutte le email che verranno inviate e le testimonianze più significative verranno pubblicate sul sito nazionale di Movimento Consumatori nella sezione dedicata all’iniziativa NO AI GIOCHI DI STATO!

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FONSAI. MOVIMENTO CONSUMATORI SCRIVE AL NUOVO CDA IN VISTA DELL’ASSEMBLEA DI DOMANI: COSA FARETE PER TUTELARE I PICCOLI AZIONISTI DANNEGGIATI?

Il 14 marzo scorso, l’Assemblea dei soci di Fonsai (tra questi, circa 300 risparmiatori avevano delegato Movimento Consumatori affinché li rappresentasse in assemblea)  ha dato mandato al C.d.A. di avviare una prima azione di responsabilità contro la famiglia Ligresti e il vecchio management Fonsai, per ottenere un risarcimento per gli ingenti danni che avevano causato alla Società. Domani si terrà a Bologna un’altra assemblea sociale, per deliberare una nuova azione risarcitoria a favore della Società in relazione ad operazioni immobiliari simili alle altre, ma scoperte successivamente. Il Movimento Consumatori – che anche questa volta parteciperà all’Assemblea in rappresentanza di alcuni azionisti – ha scritto al presidente Cerchiai e al nuovo Consiglio di Amministrazione di Fonsai per sapere:

–       se Fonsai abbia verificato che i patrimoni dei soggetti destinatari di queste azioni siano idonei a garantire il pagamento alla Società dei futuri eventuali risarcimenti;

–       se sono state avanzate richieste di sequestri di tali patrimoni, per evitare che – nell’attesa delle sentenze favorevoli  – questi vengano aggrediti da altri creditori, pregiudicando il risultato finale delle azioni avviate e da avviare;

–        se la Società intenda adottare qualche iniziativa a tutela dei piccoli azionisti che possedevano le azioni prima dell’aumento di capitale del 2012, considerato che il possibile esito – che MC, ovviamente, auspica sia favorevole – di queste azioni potrebbe portare effetti positivi su quanti posseggano azioni della Fonsai (Unipol) alla data di effettiva esecuzione delle relative sentenze, ma non alle migliaia di piccoli azionisti che – e sono la maggioranza – non hanno potuto sottoscrivere l’aumento di capitale suddetto, rimanendo con un numero ancor più ridotto di azioni.

“Alla stessa assemblea  – aggiunge Paolo Fiorio, responsabile dell’Osservatorio Credito & Risparmio del Movimento Consumatori – i soci dovranno decidere se dare via libera allo scioglimento consensuale del contratto  in essere tra Fonsai e la società di revisione legale e contabile Reconta Ernst & Young per la revisione legale. Nei giorni scorsi il Movimento Consumatori ha depositato un esposto alla Procura di Torino, affinché si faccia luce sulle eventuali responsabilità, anche penali, delle società di revisione che hanno certificato, dal 2008 fino al 2011, i bilanci di Fonsai e Milano Assicurazioni. Reconta S.p.A. è fra queste società di revisione e a lei e all’attuario da essa incaricato che si deve l’ok sulla regolarità del bilancio societario 2010, quello che – secondo le notizie di stampa – sarebbe al centro dell’attenzione dei magistrati della Procura di Torino, in quanto sospettato di essere lo strumento (falso) attraverso il quale è stato manipolato il mercato e sono state fornite false informazioni agli investitori sulla situazione reale della società in prossimità dell’aumento di capitale del 2011”.

Anche su questo tema, il Movimento Consumatori ha rivolto precise domande al nuovo management Fonsai sul perché non sia stato ancora reso noto agli azionisti il contenuto dell’accordo già raggiunto con Reconta e se tale accordo preveda o meno una rinuncia di Fonsai a far valere la responsabilità della società di revisione o la manleva in caso di azione di responsabilità promossa da soggetti terzi.

Per ulteriori informazioni o per segnalare il proprio caso: [email protected].

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FONSAI. ARRESTO DEI LIGRESTI CONFERMA IPOTESI ACCUSATORIE MOSSE MESI FA DA MOVIMENTO CONSUMATORI. L’ASSOCIAZIONE AVVIERA’ AZIONI CIVILI E PENALI PER CHIEDERE I RISARCIMENTI PER GLI AZIONISTI

La notizia dell’arresto dei Ligresti e dei due ex amministratori delegati Fausto Marchionni ed Emanuela Erbetta, e dell’ex vice presidente Antonio Talarico conferma ancora una volta le ipotesi accusatorie della Procura della Repubblica di Torino secondo cui la Fondiaria Sai è stata gestita per lungo tempo a danno degli azionisti.

Come denunciato già nel mese di novembre 2012 dal Movimento Consumatori con un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Torino che indaga sulla vicenda, la crisi della Fonsai è stata a lungo tempo nascosta dai vertici della compagnia che, secondo le ipotesi accusatorie, hanno sottostimato la riserva sinistri per oltre 800 milioni di euro ed hanno pubblicato bilanci e prospetti non rispondenti al vero ed idonei a trarre in inganno i risparmiatori.

Da gennaio, Movimento Consumatori ha depositato presso la Procura della Repubblica di Torino decine di querele dei piccoli azionisti che denunciavano i reati di infedeltà patrimoniale per le numerose operazioni immobili in conflitto di interesse. Proprio a seguito di tali denunce nel febbraio la Procura ha disposto la perquisizione delle abitazioni dei soggetti oggi sottoposti alle misure cautelari.

“Gli arresti di oggi – afferma Paolo Fiorio, responsabile dell’Osservatorio Credito e Risparmio del Movimento Consumatori– confermano quanto da mesi sostiene il Movimento Consumatori. Gli azionisti di Fonsai che hanno acquistato le azioni prima del giugno del 2012 possono rivolgersi alle sedi del Movimento Consumatori o scriverci a [email protected] per aderire alle azioni civili e penali che verranno a breve avviate”.

“Auspichiamo che a questo punto – afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale del Movimento Consumatori– Unipol, quale nuovo proprietario della Compagnia, riconsideri l’opportunità di aprire un tavolo di confronto con la nostra associazione per l’adozione di procedure di conciliazione dirette al risarcimento degli azionisti danneggiati”.

 

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DECRETO DEL FARE. MOVIMENTO CONSUMATORI CONDIVIDE LE PREOCCUPAZIONI DEL GARANTE SUI RISCHI PER LA PRIVACY DEI CITTADINI

Le informazioni personali tracciate per chi accede a Internet via wi-fi, i troppi dati sanitari a Ministeri e a Regioni e la perdita di tutele per gli imprenditori. Sono queste le norme contenute nel decreto del Fare e nel disegno di legge sulle semplificazioni per cui il garante della privacy ha inviato una segnalazione a Governo e Parlamento, ponendo l’accento sui rischi per la privacy dei cittadini.

Movimento Consumatori esprime forte preoccupazione in merito a queste norme. “Le semplificazioni – sostiene Lorenzo Miozzi, presidente di Movimento Consumatori – non passano attraverso la perdita dei diritti individuali alla privacy dei cittadini consumatori e il decreto del Fare semmai dovrebbe semplificare i processi burocratici (secondo i dati Confartigianato hanno un peso sulle imprese quantificabile in 31 miliardi di euro). Proprio la burocrazia rappresenta, infatti, il vero vincolo che grava su un Paese civile”.

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RC AUTO. BENE IVASS, ASPETTIAMO AZIONI CONCRETE PER IL RIBASSO DELLE TARIFFE

L’Ivass nel corso della relazione annuale ha posto l’accento sull’elevato costo dei premi assicurativi nel nostro Paese. “Da anni denunciamo questa grave anomalia tutta italiana – dice Lorenzo Miozzi presidente del Movimento Consumatori – il pagamento dell’RC Auto rappresenta per gli automobilisti italiani un vero e proprio salasso. Siamo d’accordo quando Rossi definisce una grave ingiustizia il divario fra i livelli tariffari dell’RC Auto prevalenti in Italia rispetto agli altri Paesi europei e, ora, è il momento di agire con azioni radicali e durature”.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un continuo aumento delle tariffe, ora ci auguriamo che alle parole dell’Ivass seguano fatti concreti – sostiene Alessandro Mostaccio, segretario generale del Movimento Consumatori – oggi si è parlato di un sistema di sanzioni alle compagnie più efficace e di un’iniziativa che l’Ivass porterà avanti con l’Antitrust. E’ importante che l’obiettivo di riduzione delle tariffe si concretizzi al più presto, visto che il costo dell’RC Auto, nella situazione di crisi economica che stiamo attraversando, è un peso sempre meno sostenibile dalle famiglie italiane”.

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INVITO CONFERENZA STAMPA “ACCESSIBILITÀ DELL’INFORMAZIONE PER I CONSUMATORI CON MINORAZIONI VISIVE”

Presentazione delle guide audio e in braille di Movimento Consumatori e tavolo di confronto

 Roma, mercoledì 19 giugno, ore 10.30 – Sala Carte Geografiche – Centro Congressi iCavour – via Napoli, 36

 

Saluto iniziale e presentazione delle guide di Open door – campagna per i diritti dei cittadini con minorazioni visive* – Alessandro Mostaccio, segretario generale Movimento Consumatori

Presentazione dell’indagine “Impatto della tecnologia sulla qualità della vita delle persone non vedenti” – Elisabetta Marini, Field Service Italia Srl

 Interventi:

Elisabetta Patrizi, Direzione generale per il Terzo settore e le formazioni sociali – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Giuseppe Terranova, vicepresidente nazionale Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus

Lucia Rita Gregori, presidente Consulta Handicap – Municipio X – Roma Capitale

Paola Petrone, direttore generale AMSA S.p.A. – Azienda Milanese Servizi Ambientali (gruppo A2A)

 

*Open door è la campagna nazionale, lanciata da Movimento Consumatori a tutela dei diritti dei cittadini con minorazioni visiveIl progetto è realizzato con il contributo del Fondo per l’Associazionismo (ex  l. 383/2000) – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direttiva 2011 e in collaborazione con L’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti Onlus. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di Agrorinasce – Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, del Comune di Perugia, del Municipio di Roma ex XVII e della Provincia di Torino, ed è stato realizzato per informare in modo adeguato le persone con questi deficit sui loro diritti di consumatori, sia mediante la classica assistenza tramite sportello, sia attraverso l’utilizzo di supporti informativi ad hoc. Sono state infatti realizzate, in formato audio e braille, cinque guide tematiche (assicurazioni e banche;  casa e utenze; commercio e garanzie; trasporti e turismo; farmaci e salute) distribuite sul territorio nazionale, grazie allo sviluppo di partenariati e di collaborazioni con enti locali, aziende di servizi e associazioni operanti nel settore. Obiettivo dell’iniziativa è migliorare le condizioni di vita di coloro che non possono contare sulla vista per lo svolgimento delle loro attività quotidiane, coinvolgendo l’insieme degli stakeholders e innescando un processo virtuoso di scambio di informazioni e di cambiamento. Parte integrante del progetto è stata anche la realizzazione di un’indagine per analizzare l’impatto che la tecnologia ha sulle persone non vedenti, in termini di promozione della parità e dell’inclusione sociale, e delle linee guida, per enti, aziende e istituzioni, contenenti le indicazioni per migliorare l’accesso e la fruibilità delle informazioni da parte di ciechi e ipovedenti. Lo scopo è quello di arrivare a redigere le “linee guida Open door” che aiutino i soggetti interessati ad abbattere alcune delle barriere e degli ostacoli che i cittadini con minorazioni visive si trovano
ad affrontare nel corso della loro vita quotidiana. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.movimentoconsumatori.it

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SIGARETTE ELETTRONICHE: MOVIMENTO CONSUMATORI: SI’ A RESTRIZIONI IN MANCANZA DI STUDI CHE ATTESTINO EVENTUALI RISCHI PER LA SALUTE

Movimento Consumatori commenta la decisione del Consiglio superiore di sanità che ha dato parere favorevole a misure più restrittive nell’uso della sigaretta elettronica vietandone l’uso nei locali pubblici. “Siamo favorevoli a questa restrizione – spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori –  fino a che non verranno effettuati studi scientifici che attestino che non ci sono rischi per la salute derivanti dall’utilizzo delle e-cigarettes. Nel frattempo, invitiamo i consumatori che usano le sigarette elettroniche a porre molta attenzione al momento dell’acquisto, visto che sul mercato si trovano prodotti scadenti e difettosi, spesso di origine cinese, che in alcuni casi possono esplodere provocando seri danni a chi li utilizza”.

Per avere maggiori garanzie sulla bontà del prodotto va valutata la presenza del marchio “CE” che sta per “Conformità Europea”. La marcatura CE indica che il prodotto è conforme a tutte le disposizioni comunitarie che prevedono il suo utilizzo, dalla progettazione, alla fabbricazione, all’immissione sul mercato, alla messa in servizio del prodotto fino allo smaltimento. Spesso i prodotti cinesi traggono in inganno perché hanno anch’essi il marchio CE che sta però per “China Export”. Come si distinguono allora i due marchi? Quello europeo ha più spazio tra le lettere. Le due lettere sono ricavate da due cerchi, come si può vedere dall’immagine allegata. Basta quindi verificare che fra la C e la E ci sia almeno la metà della larghezza della C. La C e la E di China Export sono invece più vicine. Attenzione quindi a questi particolari per essere sicuri di acquistare un prodotto conforme alle disposizioni comunitarie.

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AL VIA AZIONE COLLETTIVA INIBITORIA DI MOVIMENTO CONSUMATORI CONTRO RYANAIR PER PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA

Movimento Consumatori ha chiesto in via cautelare al Tribunale di Milano (domani ci sarà la prima udienza) di inibire una pratica commerciale scorretta posta in essere da Ryanair – compagnia irlandese che nel 2012 ha trasportato 15 milioni di passeggeri italiani – nelle modalità di vendita dei propri biglietti.

Nella procedura d’acquisto on line sul sito www.ryanair.com/it viene infatti associato in automatico l’acquisto della polizza assicurativa. Per escludere l’acquisto di questo servizio, accessorio e facoltativo, l’acquirente, ammesso che si renda conto di poterlo fare, deve seguire una procedura resa complessa dall’occultamento dell’opzione, collocata in modo ingannevole nell’elenco dei Paesi di residenza e apparentemente selezionabile solo da chi si dichiari “già assicurato”.

“MC ha chiesto al Tribunale di Milano  – spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori – di inibire con un provvedimento urgente la pratica commerciale scorretta, con la finalità di garantire, anche in vista delle prenotazioni di viaggi per le vacanze estive, trasparenza e il rispetto delle normative non solo italiane, ma comunitarie. Indurre coattivamente il consumatore a spendere per l’acquisto di una polizza assicurativa che è solo facoltativa è per il Movimento Consumatori sintomatico di un certo modo di fare ‘competition’, non sempre corretto e in quanto tale va contrastato”.

La stessa condotta è attualmente anche sotto la lente dell’Antitrust che ha aperto un procedimento istruttorio che segue la recente condanna di Ryanair a pagare una multa di 400 mila euro per i supplementi inerenti la “tassa” per l’uso della carta di credito nella prenotazione.

 

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NUCLEARE. MOVIMENTO CONSUMATORI: RIFLESSIONI DI ZANONATO FUORI LUOGO. NECESSARIO PENSARE A ECONOMIA VERDE E OCCUPAZIONE

“Ci aspettavamo dal nuovo Ministro dello Sviluppo Economico frasi forti sull’economia verde e non considerazioni sulle potenzialità dell’energia nucleare”. Questo il commento di Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori in merito alle dichiarazioni sul nucleare del neoministro Zanonato.

“Auspichiamo  – continua Lorenzo Miozzi – che il ministro si adoperi per garantire una vera Strategia energetica nazionale e possa rivederla ponendola al centro dello sviluppo del Paese sia sul piano degli approvvigionamenti energetici, sia per dare impulso forte sul piano occupazionale ad un Paese nel quale, il problema del lavoro, come rappresentato dallo stesso Presidente del Consiglio, è la priorità assoluta da affrontare”.

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