Presso l’Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia si è tenuto l’incontro, organizzato dal Servizio di Job Placement di Ateneo, dalla Dott.ssa Paris e dai Professori: Mezzanotte, Banelli, Valigi con la Brembo S.p.A., azienda leader mondiale che lavora nell’ambito della produzione di impianti frenanti a disco per veicoli. L’evento è stato una preziosa opportunità per neolaureati e laureandi in ingegneria meccanica, informatica, elettronica e robotica in cerca di occupazione, dal momento che la Brembo S.p.A. è una realtà industriale in espansione a livello internazionale pur conservando la sua sede principale in Italia, a Stezzano, in provincia di Bergamo. La Brembo S.p.A. produce sistemi frenanti ad alta tecnologia, frizioni ed altri componenti relativi al settore racing per i principali costruttori planetari di autovetture, motocicli e veicoli commerciali. L’azienda, che opera fra l’altro attraverso innovative metodologie di lavoro fondate sul principio della sinergia tra le diverse competenze scientifiche, tecniche, di marketing e logistiche, è articolata in stabilimenti e siti commerciali dislocati in 15 paesi di tre continenti diversi.
Perugia, 9 Novembre 2016
Ingegneria e internazionalizzazione: opportunità per gli studenti e le imprese
Si è tenuto il 17 ottobre 2016, presso l’Aula Magna di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia l’incontro nell’ambito della settimana dedicata all’internazionalizzazione dell’Ateneo.
L’incontro ha visto la partecipazione di autorevoli nomi tra cui, il prof. Giuseppe Saccomandi, direttore del Dipartimento di Ingegneria, la prof.ssa Elena Stanghellini, delegato del Rettore per le Relazioni Internazionali.
Di rilievo anche gli interventi degli ingegneri: Lorenzo Marcaccioli, Francesco Cucchia e Roberto Barone, ex studenti di ingegneria meccanica e di ingegneria edile-architettura, attualmente inseriti in ruoli manageriali all’interno di prestigiose realtà.
L’ultima parte della giornata ha visto gli interventi del prof. Gianluca Reali, dell’ing. Giovanni Cinti, dell’ing. Anna Laura Pisello e dell’ing. Antonio Faba, i quali hanno illustrato le opportunità di internazionalizzazione in relazione ai progetti europei di ricerca e di sviluppo portati avanti dal Dipartimento di Ingegneria.
L’internazionalizzazione del Dipartimento di Ingegneria rappresenta un valore di grande importanza per il territorio dell’Umbria.
Convegno HTA a Siena il 12/06/15
L’Health Technology Assessment (HTA) è un processo multidisciplinare, che studia le implicazioni di natura clinica, economica, organizzativa, sociale ed etica e di sicurezza relative all’introduzione, alla diffusione ed all’utilizzo delle tecnologie sanitarie. In questo ambito la tecnologia sanitaria è un concetto molto ampio che comprende qualsiasi intervento sanitario, rappresentato dall’insieme di attività elaborate per agire sugli stati di salute, come i dispositivi medici, le apparecchiature elettromedicali, le procedure diagnostico-terapeutiche, le procedure organizzative, nonchè i farmaci.
La valutazione delle tecnologie sanitarie si fonda sul metodo scientifico per produrre informazioni utilizzabili nel campo delle scelte di politica sanitaria. Infatti, l’HTA è finalizzato principalmente a fornire una base informativa scientificamente robusta per supportare il decisore politico nella definizione di una politica sanitaria che sia efficace, efficiente e sicura.
La conoscenza degli strumenti metodologici elaborati ed adottati per la valutazione delle tecnologie sanitarie rappresenta un presupposto indispensabile per condurre una analisi approfondita. Ciò è ancora più importante se si guarda al panorama attuale dell’HTA, caratterizzato da esperienze operative differenti non solo tra i diversi paesi ma anche all’interno dello stesso nostro Paese. Sebbene molteplici esperienze sono state realizzate a livello internazionale per raggiungere un qualche grado di standardizzazione metodologica, recentemente è stato messo in evidenza come la variabilità nella conduzione dell’HTA costituisca uno dei limiti principali alla diffusione e all’utilizzo dei risultati prodotti.
In un simile contesto così articolato e variegato e costantemente in sviluppo, si inserisce l’ attività italiana di HTA. A fronte di un interesse iniziale considerevole è emersa, in questo momento, l’esigenza di una convergenza di tutti gli operatori impegnati in attività di HTA, su comuni principi metodologici, al fine di standardizzare metodi e procedure, per facilitarne la comprensione e la diffusione.
E’ all’interno di questo scenario che prende vita il Convegno “Le sfide della Health Technology Assessment nella sanità del terzo millennio”, che avrà sede a Siena il 12 Giugno 2015 al Policlinico Le Scotte presso il lotto didattico. La manifestazione, sotto la regia del Dott. Pietro Manzi, nella veste di Coordinatore della Commissione HTA della Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, ha lo scopo di fare il punto della situazione, grazie al contributo di illustri esperti di rilievo nazionale, nonché quello di esporre l’esperienza maturata dalla suddetta Commissione nel corso degli ultimi due anni di attività.
LA SOLIDARIETÀ È UN ARTE E ANCHE UN BUON AFFARE
Un’occasione (quasi) unica per apprezzare un grande artista perugino scomparso 11 anni fa e per fare beneficenza, i quadri di Stefano Bicini all’asta per raccogliere fondi destinati alla ricerca anti-Aids e anti-Cancro.
La figura e l’opera dell’artista perugino sono curate dall’Associazione promossa da un gruppo di esperti d’arte, amici ed estimatori della sua opera.
Verranno battute nella seconda tornata dell’asta organizzata a Roma il prossimo 28 aprile quattro opere di Stefano Bicini.
Le opere (oltre che nel catalogo) saranno visibili a palazzo Odescalchi – piazza Santi Apostoli 8 (sede della casa d’aste organizzatrice) da venerdì 24 a lunedì 27 aprile (dalle 10 alle 18).
Il ricavato dell’asta sarà devoluto, per espressa volontà dell’ artista, alla Fondazione Veronesi e alla Clinica delle Malattie Infettive di Perugia.
La decisione degli esperti della “Minerva Auctions” di immettere nel mercato d’arte i lavori dell’artista perugino (scomparso nel 2003) premia il lavoro svolto in questi anni da un gruppo di amici e amiche (che hanno costituito un’Associazione culturale) perché la sua figura e le sue opere non rimanessero nell’ombra.
Bicini ha trascorso quasi 20 anni a New York riscuotendo man mano un’attenzione crescente negli ambienti di quella città.
Rientrato in Europa si è diviso tra la sua residenza originaria a Perugia e varie altre realtà.
Perugia e la Cina insieme, per lo sviluppo
È stata veramente folta ed entusiasta la partecipazione all’incontro “Perugia Crocevia Internazionale Le Istituzioni Culturali e la Cina”, svoltosi il 19 settembre a San Martino in Campo, nella cornice della storica dimora Alla Posta dei Donini. L’evento, promosso dal prof. Franco Moriconi, Preside della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Perugia e tra i candidati alla carica di Magnifico Rettore, ha visto l’importante partecipazione di importanti esponenti del mondo istituzionale cittadino quali Antonio Bellini, Presidente del Conservatorio di Musica “Francesco Morlacchi”, il generale Gianfranco Di Luzio, Comandante della Scuola Lingue Estere dell’Esercito, Giovanni Paciullo, Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia e Mario Rampini, Presidente dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” oltre all’autorevole presenza di Corrado Clini, ex-Ministro e Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di Yao Liangjun, Addetto dell’Ambasciata Cinese a Roma e di Li Ziwen, docente alla Jiling University di Chanchung. L’importanza e la novità dell’evento sono consistite nell’aver riunito le principali istituzioni di alta formazione della città di Perugia per stimolare una riflessione comune circa le loro esperienze con le istituzioni della Cina, un paese dalla storia e dalla cultura millenarie, al fine di confrontarsi sulle possibilità di sviluppo che insieme possono delineare. Ciò in relazione al fatto che l’orizzonte culturale non solo italiano, ma anche europeo, per non dire mondiale, ha sempre più dinanzi a sé la prospettiva, molto più ampia rispetto a quella del recente passato, di una stretta interconnessione tra paesi e continenti diversi. L’evento ha rappresentato, pertanto, l’inizio di un percorso comune capace di conferire forza “reciproca” alle istituzioni italiane e cinesi, in particolare nel favorire l’arrivo a Perugia di studenti dalla Cina, e facendo emergere la volontà di realizzare una programmazione strategica comune e costante per raggiungere obiettivi concreti, con benefici non solo nell’ambito strettamente culturale, ma anche in quello economico, produttivo e commerciale.
PERUGIA: CROCEVIA INTERNAZIONALE. Le Istituzioni Culturali e la Cina
Il giorno 19 settembre 2013 alle ore 18,00 si tiene, presso l’Hotel Alla Posta dei Donini – S. Martino in Campo (Perugia), l’incontro PERUGIA: CROCEVIA INTERNAZIONALE, Le Istituzioni Culturali e la Cina.
Introduce Franco Moriconi, Preside della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Perugia.
Intervengono:
– Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
– Yin Jun, Addetto Scientifico dell’Ambasciata Cinese a Roma;
– Li Ziwen, Jiling University of Chanchung;
– Antonio Bellini, Presidente del Conservatorio di Musica “Francesco Morlacchi”;
– Gianfranco Di Luzio, Generale Comandante della Scuola Lingue Estere dell’Esercito;
– Giovanni Paciullo, Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia;
– Mario Rampini, Presidente dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”.
Modera: Corrado Attili
Incontro con il personale non docente del Prof. Franco Moriconi – candidato Rettore all’Università di Perugia
Il 12 settembre, alle ore 11, presso l’aula Dessau del Rettorato si è svolto l’incontro del Prof. Franco Moriconi con il personale amministrativo dell’Università degli Studi di Perugia. All’iniziativa ha partecipato un numeroso gruppo di dipendenti che hanno apprezzato l’invito rivolto loro dal candidato Rettore, il quale ha introdotto la discussione con una breve, ma efficace illustrazione dei punti salienti del proprio programma, in cui i problemi della riforma della macchina amministrativa universitaria e del personale vengono puntualmente presi in considerazione unitamente alle proposte che intende realizzare.
Più in particolare il dibattito, che ha registrato anche diversi interventi da parte dei presenti, ha riguardato la necessità di inaugurare uno stile nuovo ed un metodo di lavoro che facciano leva sull’integrazione tra l’attività condotta dai docenti e quella del personale non docente. In questa prospettiva, al fine di dare vita ad un modello che sappia rispondere alle esigenze imposte dalle recenti trasformazioni che caratterizzano il lavoro nelle pubbliche amministrazioni, il Prof. Moriconi ha insistito sulla necessità di riscoprire l’orgoglio e il senso di appartenenza al nostro Ateneo che negli ultimi anni si è andato perdendo.
Parimenti rilevanti sono risultate le questioni inerenti le progressioni di carriera (compatibilmente con le disposizioni normative che, ad oggi, ne impediscono una concreta attuazione); le procedure di mobilità, che devono necessariamente tenere conto delle diverse situazioni su cui vanno a pesare e che non possono prescindere da forme di coinvolgimento degli interessati; la qualità dell’ambiente di lavoro (con interventi precisi volti ad agevolare la vita familiare dei dipendenti grazie alla creazione di asili all’interno o nelle strette vicinanze delle strutture) e dei tempi.
L’incontro si è quindi concluso con un forte richiamo alla necessità di rimotivare e valorizzare le singole professionalità che meritano di progredire nelle rispettive carriere nell’ottica di una proficua e costante attività di formazione fin qui troppo trascurata o addirittura elusa, da finanziarsi anche grazie alla razionalizzazione precisamente individuata nel programma delle spese sostenute dall’Ateneo.
Coloro che sono intervenuti hanno espresso apprezzamento e manifestato la propria soddisfazione sia per i temi trattati, che per le soluzioni proposte.