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A.Ruggieri

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Manuale di giornalismo: come scegliere?

Come e dove scegliere un manuale di giornalismo? Questa è la panoramica tra manuali di giornalismo inglesi, italiani e la novità del manuale di giornalismo crossmediale (on e offline).

Se l’inglese non è un problema, la scelta migliore è tra i manuali per il mercato anglosassone: tanti titoli e aggiornati. Infatti, su Amazon inglese si può scegliere un buon manuale di giornalismo tra centinaia di titoli basic e altre centinaia su temi specialistici, mentre in lingua italiana si può scegliere tra pochissimi titoli.
La prova? Una query del tipo “guide journalism” su Amazon fornisce ben 3.400 titoli, mentre sull’italiana IBS la query “manuale di giornalismo” solo fornisce solo una quindicina di titoli.

Perché tanta differenza tra italiano e inglese? Perché un manuale di giornalismo in lingua inglese risponde ad una grande domanda e perché il giornalismo nel mondo anglosassone è una professione importante, direttamente collegata a valori importanti per tutti, come la democrazia, la libertà economica, la giustizia sociale.
Non è casuale che il tipico manuale di giornalismo in lingua inglese apre con un capitolo sull’etica e sulla deontologia. Invece, il tipico manuale di giornalismo italiano inizia da una introduzione storica al giornalismo, oppure si concentra su disquisizioni accademiche piuttosto che operative.

Ma quanto serve un manuale di giornalismo?

Il limite di tutti i manuali, anche i migliori inglesi, è nel fatto che la conoscenza teorica di una procedura o di una tecnica non si traduce in capacità operativa: tra sapere teorico e saper fare c’è una grande differenza.
Proprio per la differenza che c’è tra sapere teorico e sapere pratico, dopo la lettura di un manuale di giornalismo tutti continuano a scrivere più o meno come prima. Succede perché le abitudini di comunicazione verbale e gli schemi di scrittura acquisiti in anni di scuola, vincono sulla lettura di regole e di esempi di qualsiasi manuale di giornalismo.

L’evoluzione della specie: il manuale di giornalismo crossmediale

La scarsa efficacia del manuale tradizionale è risolvibile da tempo, ma stranamente solo ora è disponibile un manuale on e offline, ed è  il Manuale di giornalismo crossmediale (Claudio Torrella, FirstMaster, 2013).
Questo manuale ha la praticità del libro ma è collegato al sito di e-learning FirstMaster.com/fad, e questo consente esperienze operative e simulazioni (il famoso learning-by-doing) per superare i limiti dei manuali tradizionali.

Il manuale di giornalismo… made in Italy

Vista da vicino, tutta l’offerta manualistica in commercio (su Ibs o Bol), offre solo tre manuali di giornalismo di base: il Manuale di giornalismo di  Barbano (2012), e il Piccolo manuale del giornalismo, di Roidi (2009) e il Manuale di giornalismo crossmediale, già visto.

Ad un primo manuale di giornalismo di base può far seguito uno o più di questi altri manuali settoriali o specialistici, in commercio sulle librerie online:

  1. Manuale di giornalismo televisivo all news.
  2. Manuale di scrittura giornalistica.
  3. News. Manuale di linguaggio e di stile per l’informazione scritta e parlata.
  4. Ultime notizie sul giornalismo. Manuale di giornalismo internazionale.
  5. Scrivere e comunicare di animali. Manuale di giornalismo per curiosi e operatori del settore.
  6. Il reporter televisivo. Manuale pratico per un giornalismo credibile e di (buona) qualità.
  7. Giornalista. Manuale per la preparazione all’esame di idoneità alla professione di giornalista.
  8. Manuale di redazione.
  9. Fare un servizio televisivo. Manuale pratico di videogiornalismo.
  10. Verso il Digitale. Giornalismo tv. Manuale del cambiamento.
  11. Le regole dei giornalisti. Istruzioni per un mestiere pericoloso.
  12. È la stampa, bellezza! Manuale di sopravvivenza per chi scrive sui giornali e per chi li legge.
  13. L’ Italia dei giornali fotocopia.
  14. Manuale di giornalismo internazionale. Ultime notizie sul giornalismo.
  15. Notizie radioattive. Manuale di giornalismo radiofonico.

A. Ruggieri

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La Fondazione Gates finanzia reportage sulla cooperazione allo sviluppo

La Fondazione Bill & Melinda Gates ha demandato al noto European Journalism Centre (EJC) di Maastricht la gestione di un bando di finanziamento per reportage sulla cooperazione allo sviluppo, per importi compresi tra 8.000 e 20.000 euro.
Il finanziamento coprirà, in primo luogo, le spese per ricerca giornalistica e viaggi di studio, gli eventuali costi tecnici per personale e attrezzature, la ricerca e analisi dei dati, la presentazione ecc.

I progetti di reportage possono essere presentati all’EJC da oggi fino al 2 settembre 2013. Possono partecipare al bando giornalisti, fotoreporter e videoreporter italiani, purchè su temi originali e/o innovativi.

Sostegno finalizzato espressamente a promuovere attività giornalistiche nell’ambito dello sviluppo globale e degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite.

L’EJC selezionarà i progetti giornalistici in base alla qualità giornalistica, alloriginalità e al merito, in assoluta indipendenza editoriale dalla Fondazione Gates.
L’EJC è una fondazione internazionale senza scopo di lucro che ha come obiettivo il miglioramento, il rafforzamento e il sostegno del giornalismo e dei mezzi di informazione.

La Fondazione Bill & Melinda Gates condivide con l’EJC l’idea che la mancanza di una copertura mediatica delle questioni concernenti la cooperazione allo sviluppo negli organi di informazione europei sia in parte dovuta alla mancanza di incentivi per gli addetti ai lavori ad occuparsi di questo settore.
Leggi tutto sul magazine di FirstMasterGiornalismo: finanziamenti per reportage sulla cooperazione allo sviluppo.

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Il Centro Sviluppo Materiali festeggia 50 anni di innovazione tecnologica

Roma – Il Centro Sviluppo Materiali (CSM) è un’eccellenza nella ricerca applicata e nell’innovazione tecnologica dell’Italia e del Lazio. Con i propri cercatori, laboratori e impianti sperimentali è, da cinquanta anni, centro di riferimento in Europa e nel mondo per l’innovazione dei materiali e delle tecnologie di produzione e applicazione in settori industriali diversificati.

I circa 300 dipendenti e collaboratori altamente qualificati e specializzati dell’Azienda, sono per il 68% laureati, prevalentemente in ingegneria chimica e fisica e per il 30% diplomati. La percentuale delle donne negli ultimi anni è cresciuta fino a rappresentare il 21% della forza lavoro.

Lo scorso 18 marzo il Presidente Roberto Zocchi e l’Amministratore Delegato Mauro Pontremoli hanno riunito nella sede storica di Castel Romano tutti i dipendenti e collaboratori, provenienti dalle varie sedi dell’azienda in Italia per dare avvio alle celebrazioni del Cinquantenario del Centro Sviluppo Materiali, proprio nel giorno della sua fondazione, che risale al 18 marzo del 1963.

Con tale qualificata platea si è svolto il primo degli eventi di celebrazione del Cinquantenario del CSM, durante il quale la direzione aziendale ha voluto creare un’occasione di riflessione sulla situazione attuale e sulle prospettive del Centro a partire dalle radici. Nella stessa giornata è stato presentato il programma degli eventi dei prossimi mesi, alcuni dei quali specificatamente rivolti agli “stakeholder” ed alle istituzioni con lo scopo di valorizzare l’importanza del Centro Sviluppo Materiali come “asset” di grande valore per il nostro paese.

«Testimonianza lampante che la ricerca è uno dei settori su cui puntare per il futuro del territorio per dare alla regione prospettive concrete di sviluppo nel segno dell’innovazione»: con queste parole si è espresso il neo eletto presidente della Regione Lazio, Luca Zingaretti per sottolineare il suo apprezzamento verso l’Azienda.

Il CSM è riconosciuto a livello internazionale come Centro italiano di eccellenza che elabora soluzioni tecnologiche all’avanguardia nel campo dei materiali, con particolare rilievo per acciaio e leghe speciali, con un approccio multidisciplinare che consente di coprire l’intero arco del processo di innovazione, dalla metallurgia alla chimica fisica di processo fino all’ applicazione nella filiera produttiva.

Il CSM è un RTO (Research Technology Organization) che opera sul mercato globale fornendo soluzioni tecnologiche innovative ad un portfolio di clienti internazionali che si estende ormai anche ai paesi “trainanti” per l’economia mondiale quali Cina, Russia, India e Turchia.

I cinquant’anni di attività di Ricerca e Sviluppo hanno qualificato Il CSM come uno dei nodi importanti del network di ricerca europeo, con un forte coinvolgimento nella ricerca comunitaria e con la presenza istituzionale in organismi che svolgono un ruolo decisivo anche nel futuro programma Horizon 2020.

Questo anniversario è un passaggio di particolare rilievo per rilanciare con forza il ruolo del CSM come preziosa risorsa nazionale per la competitività delle aziende italiane nell’ambito di importanti settori dell’industria manifatturiera grazie alle innovazioni strategiche nel campo dei materiali.

 

Info: Centro Sviluppo Materiali – CSM SpA, Roma.

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Gratis la “Guida rapida al fotogiornalismo e al reportage”

cop_Guida_fotogiornalismo-reportageRoma – Come entrare nel mondo del fotogiornalismo? Come organizzare un reportage? Come publicarlo o venderlo? A tutte queste domande risponde una guida gratuita, realizzata da Claudio Torrella in forma di free ebook, per FM Magazineil magazine di FirstMaster.

Con poche parole e 56 foto esemplificative, la Guida rapida al fotogiornalismo: come realizzare un reportage spiega come impostare sia la fase produttiva che post-produttiva di un reportage fotografico.
In pratica, la guida al fotogiornalismo spiega sia come programmare le riprese per la realizzazione di un reportage, sia come organizzare la presentazione di un reportage, con le foto già fatte.
A chiusura della guida, alcuna indicazioni per la vendita di reportage e foto singole.

La guida è composta da tre sezioni:

1 – la scelta del soggetto, in cui si spiega come impostare il soggetto del reportage;
2 – lo sviluppo del reportage, in cui si spiega come sviluppare il reportage, con molte foto esemplificative delle tre fasi: introduzione, sviluppo e conclusione.
3 – gli esempi di reportage pubblicati, a dimostrazione delle regole indicate nella guida.

A. Ruggieri

Scarica gratis l’ebook:
Guida rapida al fotogiornalismo: come realizzare un reportage (Pdf).

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Giornalismo e narrativa, un matrimonio felice?

Il giornalista Massimo Gramellini, autore del bestseller Fai bei sogni, e vicedirettore de La Stampa ha incontrato gli studenti dell’Università Cattolica di Milano per discutere di giornalismo e letteratura.

 

“Giornalismo e narrativa, un matrimonio felice?”, questo il titolo dell’incontro tra studenti della Cattolica di Milano e il noto giornalista Massimo Gramellini, vicedirettore de “La Stampa” e autore per la casa editrice Longanesi.
Il tema dell’incontro è di particolare attualità, visto il numero crescente di giornalisti che passa alla narrativa, e non solo. I vantaggi? Certamente una scrittura che sa tener vivo l’interesse del lettore, pagina dopo pagina. Ma anche la notorietà acquisita proprio sui giornali e spesso negli studi televisivi, come nel caso di Gramellini.

Negli ultimi cinque anni è aumentato il numero di giornalisti diventati scrittori di successo. Un fenomeno non solo italiano, tanto che il direttore del New York Times, Bill Keller, ha raccontato che «per ogni nuovo scrittore ho perso un buon giornalista». Comprensibilmente: dopo anni di giornalismo «scrivere una storia, risolvere un mistero, argomentare una tesi dà veramente soddisfazione. E poi aver scritto un libro è come aver vinto un trofeo, come essere entrati a far parte di un club esclusivo dove tutti si salutano amichevolmente e si danno pacche sulle spalle»
L’incontro con Massimo Gramellini si è tenuto giovedi’ 7 febbraio all’Universita’ Cattolica di Milano.

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