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I suoni delle Dolomiti, un evento di musica tra le più belle montagne

Le Dolomiti sono situate nel nord est dell’Italia, queste montagne hanno una struttura geologica particolare ed unica. Oggigiorno sono considerate dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità, a partire da agosto del 2009 sono state dichiarate un sito naturale di importantissimo prestigio. Il nome Dolomiti viene dal famoso geologo francese Déodat Gratet de Dolomieu che fu il primo a descrivere la roccia, un tipo di roccia composta da carbonato doppio di calcio e magnesio e che da alla montagna la sua inconfondibile forma e colori. Ma le Dolomiti non sono solo una meta turistica, conosciute nel mondo per lo sci, le gite ed escursioni o dolomiti mountain bike o ancora per fare delle scalate indimenticabili. I posti più importanti e più frequentati sono: Rocca Pietore situato vicino al ghiacciaio della Marmolada, le città di Alleghe, Auronzo, Falcade e Cortina d’Ampezzo e i villaggi di Arabba, Ortisei e San Martino di Castrozza e ancora le Valli di Fassa, Gardena e Baldia. Le Dolomiti mantengono un’importante cultura e si può gustare nel corso di questo unico evento in estate: i Suoni delle Dolomiti.

Quest’anno il Festival comincerà il 3 luglio con l’evento Dolomiti d’Incanto, una speciale manifestazione dove sedici migliori cori del Trentino suoneranno e canteranno in omaggio di questa bellissima terra. Questo primo evento vedrà i diversi corsi cantare allo stesso tempo in ben quindici diverse vette e sommità, immersi in un’atmosfera indimenticabile. Nel corso di questa particolare ed interessante evento i rifugi rimarranno aperti per ospitare il pubblico, insomma ecco il giusto connubio e un buon motivo per un last minute dolomiti.
I suoni delle Dolomiti è un lungo viaggio tra i sentieri delle montagne, immerse nella natura e nella musica e nell’arte, con un paesaggio mozzafiato e l’eco e le vibrazioni dei suoni degli strumenti e quelli della natura e i suoi silenzi: un perfetto matrimonio per i nostri sensi. Lo slogan di questo evento è chiaro e suggestivo: ‘suoni e voci della terra raccolte là dove la terra si avvicina al cielo’. È un tipo particolare di spettacolo, dove il pubblico la musica e la montagna sono un’unica cosa, per una notte sono uno speciale connubio di sensazioni ed emozioni e offerte montagna. Nell’aria si respira un’atmosfera unica e una passione sincera e attenta per le avventure fisiche e spirituali, il pubblico cammina e si avvicina alla meta. Non c’è solo una sola lingua o una sola cultura, è un insieme di diverse musiche e armonie: dalla classica al jazz, dai cantautori ai cori, dalla musica etnica e quella contemporanea, dal teatro alle storie narrate. Il concerto è l’incontro tra musica e natura, i musicisti portano i loro strumenti e si siedono sull’erba o sulla roccia e suonano tra il pubblico in un contesto incontaminato. La musica è il linguaggio universale e la montagna è lo spazio libero: il Festival è questo. Nel 2010 per citarne solo alcuni, hanno partecipato Marco Paolini con le letture di Jack London, Dave Douglas Trio e l’Orchestra di Piazza Vittorio.

Articolo a cura di Elena Tondello
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