L’edizione 2014 del “Premio Giorgio Antonucci” per onorare coloro che si sono distinti con il proprio lavoro e impegno a difesa dei diritti umani nel campo della salute mentale si è tenuta sabato 13 dicembre dalle ore 15.00 a Firenze presso l’Auditorium al Duomo, via Cerretani 54r.
La serata si è aperta con l’intervento musicale del trio fiorentino “I Rabarbari” che hanno suonato per un pubblico di quasi 300 persone tra cui insegnanti, educatori, operatori sociosanitari,alunni, fisioterapisti, artisti e musicisti.
I premiati del 2014 nominati dal Dott. Giorgio Antonucci sono stati: la Professoressa Stefania Guerra Lisi, Docente di Discipline Pedagogiche e della Comunicazione e presidente dell’A.N.I.S. (Associazione Nazionale per l’Integrazione Sociale), per il suo impegno nella diffusione di tecniche rispettose dei diritti della persona; il Maestro Aldo D’Amico, primo violoncello presso le orchestre dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e Sinfonica della RAI di Roma, per avere contribuito con la sua musica alla riuscita del progetto autogestito e il Dottor Vito Totire, che ha promosso proposte di legge a tutela dei diritti dei pazienti psichiatrici e interventi di denuncia delle condizioni delle carceri e delle istituzioni totali: OPG, comunità “terapeutiche” chiuse, case di lavoro, per l’impegno nella diffusione del rispetto dei diritti della persona attraverso il loro lavoro.
La Signora Serena Perini Presidente della VII commissione Pari Opportunità, Pace e Diritti Umani del Comune di Firenze ha partecipato con i suoi saluti e auguri.
Il “Premio Giorgio Antonucci” è organizzato dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, una Onlus finalizzata ad investigare e denunciare le violazioni psichiatriche dei diritti umani.
Giorgio Antonucci, medico, ha lavorato al fianco di Basaglia negli anni ’70 a Gorizia; nel 1973 all’ospedale psichiatrico dell’Osservanza di Imola e in seguito, primario del reparto Autogestito Lolli fino al 1996. Oggi Antonucci prosegue la sua attività culturale e scientifica, continua a diffondere la cultura del rispetto e della libertà delle persone psichiatrizzate anche con eventi come questo.
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus
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