Il mangostano, frutto antichissimo e usato da sempre dalle popolazioni indigene, mette in atto da una parte una cultura della prevenzione che si fonda sulla tradizione e sull’esperienza, dall’altra un approccio terapeutico che ha bisogno di certezze e conferme scientifiche.
In attesa delle conferme che verranno dalle ricerche che si stanno svolgendo in tanti campi: dalla prevenzione dell’arteriosclerosi, alla riduzione dei valori del colesterolo e dei trigliceridi, al rallentamento delle patologie neurodegenerative, bisogna accontentarsi di sapere che il mangostano è usato tradizionalmente per combattere la diarrea e il reflusso gastroesofageo perché riduce la produzione degli acidi gastrici.
Nessuno quindi può gridare al miracolo, non si tratta infatti, di un frutto magico che fa sparire malattie gravi o patologie di qualsivoglia naturale, di certo però il suo consumo quotidiano può regalare preziose e utili virtù.
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