L’8 settembre, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Londra, il M° Maurizio Mastrini, “l’unico pianista al mondo che suona al contrario”, uno dei principali esponenti della nuova musica classica contemporanea, ha accompagnato gli spettatori in un lungo viaggio emozionale fra le sue note. La sua musica è una di quelle eccellenze europee che stanno facendo il giro del mondo contribuendo allo sviluppo ed alla crescita di questo nuovo genere musicale che rappresenta. Maurizio Mastrini con le sue sperimentazioni emoziona e fa riflettere, i suoi concerti, singolari e elettrizzanti infatti riescono a toccare le corde dell’anima lasciandovi dei messaggi a chiare lettere. Le sue note sono un inno al valore della natura, all’importanza della sua salvaguardia, alla ricerca della semplicità. I suoi brani vogliono distruggere gli artifizi del mondo moderno e la frenesia urbana, rovesciando il ritmo della vita contemporanea. Nelle sue note si percepisce la forza della natura con il suo ritmo a tratti angosciante e tratti salvifico, i suoi brani propongono la riscoperta di emozioni vere con il ritorno ad una vita vissuta al ritmo della natura. Con la sperimentazione del rovesciare gli spartiti leggendoli dall’ultima nota sino alla prima, la sua musica ha fatto il giro del mondo, il Maestro negli ultimi due anni ha tenuto concerti non solo in Europa, ma anche in Asia e America, salendo alla ribalta nei media mondiali. Così come la sua arte mischia genio e follia anche la sua storia non è canonica, ma anzi, alquanto singolare. Mastrini, pianista da sempre, dieci anni fa decise di lasciare a malincuore la sua attività artistica a causa della crisi che stava investendo il mondo della musica e per sette anni lavorò come manager di successo in un’azienda che si occupa di produzioni televisive e musicali. Circa due anni fa però, la voglia di tornare a suonare ed un sogno cambiarono radicalmente la sua vita. Una notte infatti, dopo giorni di studio alla ricerca di un programma da concerto, gli apparve in sogno Bach che gli consigliò di provare a leggere gli spartiti al contrario, dall’ultima nota sino alla prima, suggerendogli così quella sperimentazione che tanto avrebbe colpito ed affascinato critici ed ascoltatori. Gli aggettivi che gli sono stati attribuiti in questi due anni si sprecano: …”il Leonardo del Pianoforte”, “il genio ribelle”, “Il pianista che con la sua musica commuove”, “Il pittore sonoro” …ma tutti conducono ad un unico verbo, “Emozionare”, non ci si meravigli infatti se, alla fine dei suoi concerti ci si trovi davanti persone che cercano di salutarlo con le lacrime agli occhi, o con taccuini pieni di pensieri che le sue note gli hanno suscitato. Le composizioni originali del Maestro si basano essenzialmente su una ricerca emozionale, senza tralasciare la tecnica, dalla quale si evidenzia la sua provenienza dalla scuola del M° Vincenzo Vitale, caposaldo della didattica pianistica Italiana; tecnica per la quale la stampa internazionale ha definito Mastrini il “pianista fenomeno” paragonandolo a Keith Jarrett e Pat Metheny. Con Maurizio Mastrini, ci troviamo di fronte ad un artista anticonformista, che porta le treccine ed i rasta, suona scalzo, ma rigorosamente in frac nero, ed è assolutamente semplice sul palco come nella vita quotidiana, tanto che tra un brano e l’altro colloquia con il pubblico descrivendo i brani prima di eseguirli. Il pianista che “suona al contrario” ha conquistato i londinesi calandoli con la sua musica in emozioni e sensazioni fuori dallo spazio e dal tempo. Con quest’ultimo recital, “Contrario”, organizzato dall’Istituto italiano di Cultura di Londra il M° Maurizio Mastrini ha presentato per la prima volta nella città le sue composizioni. Mastrini, è un artista del tutto fuori dagli schemi come hanno dimostrato le sue più recenti performance artistiche nei concerti dell’Emotion Piano Tour Music, che l’hanno visto, in onore dei quattro elementi, esibirsi in boschi, spiagge e persino su un vulcano, l’Etna. L’Istituto Italiano di Belgrave Square ha accolto il Maestro Mastrini in una sala gremita di pubblico, giornalisti e manager musicali . Mastrini ha iniziato la sua performance con la prima suite, “Contrario”, eseguendo quelli che ha definito dei “quadri sonori” legati alla ricchezza della natura. Le prime note del prezioso Fazioli hanno così coinvolto il pubblico in una fantasia di suoni sempre curati con un’attenzione maniacale. Così, dopo le foglie svolazzanti percepite durante “Autunno”, si è passati ad un minimalista “Sole”, brano che descrive i raggi del sol leone estivo nelle campagne umbre, poi ad un travolgente “Vento” e ad un monumentale bolero in “Meditazione di mezzanotte –piccolo bolero”. Tra gli altri brani eseguiti, nella suite, hanno spiccato per forza emozionale e tecnica “La Prima neve” che descrive gli occhi di una bambina che osserva da dentro una baita la prima nevicata, letteralmente una poesia sonora, e “L’aurora”, un pezzo in grado di trascinare nella mente l‘emozione di assistere al sorgere del sole. Nella seconda suite, “Contaminazioni”, il Maestro ha cambiato completamente tono presentando per la prima volta al pubblico i brani che saranno inseriti nel prossimo disco, in uscita a dicembre. Ad aprire la suite è stato “No Smoking”, un brano prezioso per la verve e la brillantezza jazz, in stile vecchia America, seguito da un sensualissimo e alquanto tecnico “Tango’s”, con una melodia e delle variazioni posizionate sopra ad un basso ostinato, il concerto è proseguito con un brano molto tecnico e frizzante, “Milonga”, anticipato da un’introduzione malinconica e tagliente nella melodia, a chiudere la suite, mandando in visibilio il pubblico, è stato “In treno in sud america”, anch’esso un brano molto tecnico, scritto dal Maestro proprio su un treno in America Latina. Sempre tra gli inediti si è potuto ascoltare “Primavera … la rinascita”, un inno contro tutte le guerre che ha fatto il giro del mondo, i cui proventi della vendita sono destinati alla Medici Senza Frontiere Onlus, “Malinconia” la cui forza emotiva ha commosso gran parte del pubblico, “Tormento” brano veramente complesso ed originale, ed infine a chiudere la suite, “Fuoco”, brano dedicato all’energia del sottosuolo presentato per la prima volta in un concerto sulla bocca del vulcano Etna ad agosto di quest‘anno. Il concerto è proseguito poi con la parte che più incuriosisce il pubblico che ancora non conosce le composizioni del Maestro: la musica al contrario. “Il mio mondo al contrario I” e “II” hanno permesso così agli ascoltatori di testare la sorprendente sperimentazione di leggere gli spartiti partendo dall’ultima nota risalendo il pentagramma fino alla prima. Infine a chiudere il concerto, meritandosi un lunghissimo applauso è stata la “Giostra”, un tema e variazione nello stile classico per omaggiare i grandi compositori del 700 e dell’800. Questo concerto londinese del M° Mastrini è stato per tutto il pubblico intervenuto un viaggio emozionale unico che ha confermato la presenza sul panorama mondiale di un’artista geniale che con una tecnica straordinaria ed una profonda forza emozionale sta conquistando il mondo esprimendo nelle sue composizioni la sua anima ed il suo amore per la vita e per la natura.
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