Per ottimizzare al meglio l’esito di un regime alimentare dimagrante e ridurne i tempi di riuscita, oltre che alla continuità ed all’impegno è necessario far proprie varie piccole astuzie.
Ad esempio spesso si ritiene che limitarsi a consumare solo i tre pasti principali sia un’abitudine utile per perder peso, ma in realtà quante più volte mangiamo nel corso della giornata, tanto più il nostro corpo è indotto a lavorare. Sarebbe quindi buona regola programmare almeno cinque pasti quotidiani perché se non si assume cibo per periodi di tempo eccessivamente lunghi – ad esempio dal pranzo alla cena – il metabolismo tende a decelerare per proteggere il corpo dalla “carenza” energetica.
Effettuare una sessione di allenamento successivamente al risveglio e completamente a stomaco vuoto costituisce sicuramente una delle tecniche più efficaci per smaltire il grasso in eccesso perché in seguito al riposo notturno i livelli glicemici sono ampiamente minori che nel resto della giornata, questo significa che in fase di allenamento l’organismo è spinto a consumare soprattutto i grassi. Per di più si favorisce la produzione di adrenalina che accelera il processo metabolico.
Consumare tanta acqua, si sa, è una consuetudine utile per promuovere l’eliminazione di tossine e contribuire ad un ottimo ricambio idrico e al fine di rendere questa buona azione ancor più utile basta arricchire l’acqua con la tintura madre di pilosella o di orthosiphon, erbe che vantano straordinarie specialità diuretiche e drenanti.
Un piccolo stratagemma, che si consiglia di adoperare solo per casi di assoluta necessità e per minimo tempo per evitare pesanti squilibri nutritivi, consiste nell’annullare completamente dalla propria tavola qualsiasi tipo di carboidrato. L’organismo infatti usa come prima forma di energia quella prodotta dai carboidrati e solo in seguito grassi e proteine, ne consegue dunque che quando questi non compaiono nella nostra alimentazione, i grassi saranno consumati per primi e più rapidamente.
Si calcola che di solito il sentore di sazietà arrivi al cervello all’incirca 20 minuti dopo l’inizio del pasto è quindi necessario adottare una masticazione lenta e costante in quanto quest’azione, oltre che migliorare il processo di digestione, ci può aiutare a riservare al pasto il tempo utile a farci sentire appagati.
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