Il Tasso Euribor è in rapida picchiata. Una discesa che non accenna a fermarsi. Nelle prime settimane di ottobre è stato toccato un nuovo minimo storico: l’Euribor a tre mesi ha raggiunto lo 0,08% e l’Euribor a 6 mesi un valore che oscilla tra lo 0,18% e lo 0,19%. È un’ottima notizia per coloro che sono titolari di un mutuo a tasso variabile, i quali riusciranno a risparmiare sulla rata mensile.
La media calcolata sui dati storici prima dello scoppio della crisi finanziaria, possiamo riferirci al 2008 per esempio, era del 3%, con picchi del 4,5%. L’attuale discesa del tasso Euribor è direttamente connessa alla decisione della BCE di fissare il tasso di riferimento a 0,05%, dal precedente 0,015%. Contestualmente, però, anche di portare ad un tasso negativo i depositi di liquidità fatti dalle banche. Queste scelte hanno portato alla conseguenza di un nuovo negoziato dei depositi tra le banche stesse e quindi ad un abbassamento del tasso Euribor portando il tasso a una settimana negativo, quelli a un mese, tre mesi e sei mesi poco al di sopra dello 0.
La conseguenza per coloro che hanno stipulato un contratto di mutuo a tasso variabile alla vigilia della crisi finanziaria è che, ad oggi, un tasso negativo li farebbe “guadagnare” in quanto il tasso d’interesse sarebbe ottenuto sottraendo – e non sommando – allo spread il tasso Euribor di riferimento (se non diversamente esplicitato dal contratto di mutuo).
Gli esperti prevedono che il tasso Euribor dovrebbe mantenersi al di sotto dell’1% anche nei prossimi anni.
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