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PODERE FORTE: LA CRISTALLIZZAZIONE SENSIBILE

CRISTALLIZZAZIONE SENSIBILE:

UNA TECNICA DI ANALISI STEINERIANA AL SERVIZIO DELL’AZIENDA AGRICOLA PODERE FORTE

 

Al podere si utilizza dal 2011 la cristallizzazione sensibile per trovare il giusto mix tra suolo, vitigno e assemblaggio

 

 Castiglione d’Orcia Un’istantanea sullo stato di salute della pianta e un campanello d’allarme per le criticità in vigna, così come nel prodotto finale. Il tutto, a partire dal semplice studio morfologico di cristalli ottenuti a partire dal terreno, dalle foglie di vite o dal vino. A Podere Forte, azienda agricola toscana da sempre alla ricerca della qualità assoluta del suo vino nel pieno rispetto dell’ambiente e delle energie vitali del contesto in cui opera, la cristallizzazione sensibile è una delle operazioni tecnico-scientifiche che fanno ormai parte del bagaglio culturale della cantina.

 

Il cuore di queste sperimentazioni è il laboratorio, uno dei più avanzati del suo genere, complementare e integrato con le attività produttive. Il laboratorio analizza sia le materie prime che quelle di trasformazione, fornendo dati in tempo reale e attivando collaborazioni con importanti istituti di ricerca. Le analisi effettuate dal laboratorio interno consentono, qualora sia necessario, di intervenire prontamente in tutte le fasi di lavorazione.

 

Il laboratorio si distingue però da tutti gli altri per l’utilizzo di apparecchiature speciali per la cristallizzazione sensibile: una tecnica di analisi che deriva dalla pratica biodinamica di Rudolf Steiner e che permette di condurre valutazioni di tipo morfogenetico su suoli, foglie, vini e altro materiale di tipo organico-vegetale. Questa metodica alternativa alle analisi convenzionali consente altresì di ottenere ulteriori informazioni su tutti i prodotti aziendali riguardanti l’energia vitale e la qualità degli stessi. La metodica della cristallizzazione sensibile è apparentemente semplice: una soluzione predeterminata di cloruro di rame (CuCl2) e acqua sterilizzata, mescolata ad un estratto della sostanza da analizzare. Si pone una porzione standard della miscela su una piastra di vetro e viene fatta riposare in una camera di cristallizzazione priva di vibrazioni e in ambiente controllato. Dopo diverse ore si ottiene un’immagine “cristallizzata” specifica del campione. Con l’esperienza di molte cristallizzazioni, i ricercatori del laboratorio riconoscono le caratteristiche peculiari delle sostanze prese in esame. E le differenze dalla forma-tipo costituiscono un elemento di giudizio per la qualità di ciascun campione. Al Podere la cristallizzazione gioca un ruolo fondamentale soprattutto nell’assemblaggio dei vini e nella valutazione del potenziale d’invecchiamento.

 

“La cristallizzazione ci permette di assaggiare con gli occhi il vino, è come se potessimo entrarci dentro – spiega la dott.ssa Sara Parricchi, responsabile di laboratorio a Podere Forte. – All’inizio questa tecnica era utilizzata solo per il vino e per il suolo, ma dopo qualche tempo ci siamo resi conto che era necessario ampliare il raggio d’azione, così siamo passati alle foglie e alle piante. Ed è proprio grazie all’analisi delle foglie, ad esempio, che siamo riusciti a prevenire mancanze di ferro e altri elementi utili alla salute della pianta. La cristallizzazione infatti non solo scatta un’istantanea dello stato attuale, ma fornisce informazioni utili a prevenire situazioni di criticità”.

 

Il laboratorio infine non smette mai di innovarsi e da alcuni mesi ha introdotto la cromatografia dei suoli: una tecnica utilizzata per valutare la fertilità e la vitalità del terreno.

 

 

Podere Forte è una azienda agricola di Castiglion d’Orcia. Antica e moderna. Tradizionale e futuribile. Governata secondo criteri scientifici e biodinamici. Retta da un ecosistema perfetto e autosufficiente in grado non solo di conservare l’esistente, ma di migliorarlo. Un Podere in cui la diversità viene armonizzata e ricondotta ad un principio unico, dove la qualità a tutti i costi viene ricercata nel pieno e totale rispetto per l’ambiente. Al Podere si producono tre vini: Petrucci Orcia Doc, Guardiavigna Toscana Igt e Petruccino Orcia Doc. Per maggiori informazioni www.podereforte.it

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“Il Padre Polverizzato” il libro Cuore di questo secolo

Su iniziativa di vacanzatrentina.it sarà presentato Sabato 29 Novembre alle 17 nella sala dell’Hotel Garnì la Vigna di San Michele a Mezzocorona, “Il Padre Polverizzato” il romanzo scritto da Bruno Marzio Salvetti Bardini e Erminio Morenghi. L’inedita coppia artista-intellettuale sta generando un ampio consenso. “Il Padre Polverizzato” è un romanzo pedagogico che attraverso nuovi paradigmi, accompagna il lettore a una risignificazione delle diverse esperienze di amore.

La fine di un grande amore, uno di quelli che, se si è fortunati, può contenere tutta un’esistenza, porta a immergersi a fondo nell’anatomia complessa dei sentimenti, per far tacere il dolore lacerante che li aveva paralizzati. Nel turbinio dei ricordi, dei rimpianti, nella condivisione di momenti di autentica vita vissuta, di emozioni struggenti, il protagonista ritrova la forza e il coraggio di rimettersi in gioco, di risollevarsi, di rigenerarsi forse anche alla luce del fatto che lo sperpero della sua esistenza risiede nell’amore che dovrà ancora donare.

Un libro pedagogico ma laico – gli fa eco Massimo Lucidi, giornalista, chiamato a moderare l’incontro anche in Trentino insieme all’autore Bruno Marzio Salvetti Bardini e all’attrice Grazia Piccinelli – nel quale si piange più volte e si ride. Una scrittura che ti coinvolge da subito e che nel suo sviluppo ti arricchisce. Ecco perché vorrei definirlo, il nuovo “Libro Cuore” del nostro secolo”.

Bruno Marzio Salvetti Bardini (1961), di origine mantovana, avverte sin dall’adolescenza una forte passione per la moda. La sua esperienza professionale si è evoluta collaborando con Gianfranco Ferrè e Jean Paul Gaultier; si è trasferito successivamente a Parigi nell’ufficio stile della maison Cerruti.

È stato Art Director di Jet Set Sport-Fashion a Saint-Moritz (Svizzera) e di Freddy Sport (Italia). E’ membro dell’Accademia della moda di Verona. Ha avuto anche esperienze cinematografiche in “Monamour” di Tinto Brass (2005) e “Cento chiodi” di Ermanno Olmi (2007). Di recente ha registrato due canzoni “Momentos de amor bruno” e “Ciungala” scritte da Gianni Demontis e arrangiate da Beppe Cantarelli. Attualmente è Head Designer e creatore di famosi fashion-sport brands di eco internazionale. Le sue collezioni sono recensite da numerose riviste di moda. Nel 2014 ha pubblicato, con i colleghi Stefano Mangini e Luca di Cesare, in versione inglese e cinese, “Brand Inception”.

Erminio Morenghi (1955), di origine cremonese, è germanista e cultore di letteratura austriaca presso l’Ateneo parmense, dove ha insegnato come assistente e professore a contratto. Attualmente è docente di tedesco nella secondaria. All’attività didattica abbina quella di saggista e traduttore. Ha pubblicato monografie, saggi e articoli nel campo della letteratura tedesca e austriaca per le editrici MUP, Clueb, Cuem, Bulzoni, Il Mulino, Bompiani, Apostrofo. Si segnalano in particolare “Jung-Stilling e la Controrivoluzione” (1996), “Jung-Stilling. Quarzi di vita” (2004) e “Nel segno della sibilla Tiburtina”, uno studio sulla Tempesta di Giorgione uscito nel 2013. Collabora alle riviste «studia theodisca», «studia austriaca», «La torre di babele», «Italienisch».

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