Accogliere i clienti in un ambiente confortevole per sentirsi come a casa e vivere un’esperienza d’acquisto all’insegna della semplicità e della massima trasparenza. In linea con questa mission Pixartprinting inaugura la nuova Area Personale, rafforzando il legame di rispetto e reciprocità con i propri clienti.
Twitter come strumento strategico di mercato per la vostra azienda
Cos’è Twitter? Come si usa? È meglio di Facebook?
Queste solo le domande più frequenti tra coloro che entrano, magari per la prima volta, nel mondo del web e dei social network.
Twitter non è meglio di Facebook, nessun social è migliore di altri, l’importante è saperli “usare” e gestire nel modo corretto, seguendo le regole di base, avendo voglia e passione di conoscerne le caratteristiche principali per poter svolgere un buon lavoro e seguendo una strategia di web marketing corretta.
Ogni social ha in sé caratteristiche che lo contraddistinguono da altri, ed ognuno è maggiormente portato a svolgere una propria influenza sul mondo di Internet.
Interazione, questo è un punto fondamentale.
Le connessioni le stabilisci tu, scegliendo su quale social vuoi ( o non vuoi ) che le informazioni arrivino, avendo così la possibilità di far conoscere la propria azienda ed i propri prodotti simultaneamente su più risorse sociali.
Ma torniamo a parlare di Twitter, cos’è?
È un servizio gratuito di social network e microblogging molto influente sul web, che ti fornisce una pagina aziendale nella quale “twittare” ( comunicare ) le proprie news rispettando il limite di 140 caratteri.
È proprio il limite di caratteri la caratteristica di Twitter. Questo “limite” porta l’utente ha linkare in modo “attraente” la propria notizia, in modo che i followers ( colore che seguono la nostra pagina) siano affascinati dalla notizia.
Rendere curiosi i nostri followers, questo è un punto importante per farci conoscere.
Twitter, oltre ad essere usato per dare visibilità all’azienda e al proprio brand, è usato dalle PMI per assistere il cliente, assistenza estesa anche a coloro che non usano il social network, tramite l’invio di email contenenti la notizia che l’azienda ha linkato ( customer care ) .
Interagire con gli uenti, altro punto fondamentale di Twitter.
Vediamo, ora, le regole per avere una buona visibilità online.
- Gestire la nostra pagina creando un layout personalizzato, in modo da mostrare ai nostri followers la cura con cui svolgiamo la nostra attività anche attraverso la forma estetica;
- Sintetizzare al meglio ( nel limite dei 140 caratteri ) la notizia; usare modo curioso e accattivante per non lasciare gli utenti indifferenti;
- Seguire gli opinion leader, coloro che lavorano nel nostro settore e hanno una certa influenza sul web ( giornalisti, blogger, riviste di settore.. ) in modo da poter inviare i nostri tweet anche a loro e farci conoscere;
- Creare post usando spesso una domanda, per coinvolgere gli utenti e creare un dialogo;
- Partecipare ai FF ( Follow Friday ) : ogni venerdì indicate ai vostri followers gli utenti che, secondo voi, vale la pena seguire;
- Mantenere una certa costanza nei vostri tweet, in modo che il vostro profilo sia sempre attivo ( non esagerate però, altrimenti rischiate di stancare gli utenti e perdere visibilità! );
- Re-twittate i tweet dei followers che vi sembrano più interessanti;
- Dare il benvenuto ai nuovi followers, ( ognuno merita importanza! );
- Partecipare ai TT ( Trend Topic) : argomenti di maggior interesse su Twitter. Partecipate inserendendo hashtags (#) , re-tweet o citando argomenti interessanti;
- Creare liste di contatti in base agli argomenti di interesse, in modo da facilitare la lettura e semplificare la ricerca;
- Condividere con i proprio utenti foto proprie (magari usando la condivisione con Instagram) , foto dei clienti utilizzando la mention, citando il nome utente a cui è riferita la foto usando (@) ;
- Creare, condividere e partecipare ad eventi in stream, rendendoli noti sempre con l’uso degli hashtags (#) ;
- Creare sempre possibilità di dialogo, menzionando altri utenti utilizzando (@) ;
- Sincronizzare il vostro profilo twitter con altri social network per farsi conoscere maggiormente;
Sembrano troppe le regole? Bhè allora non aspettate altro tempo, mettetevi all’opera subito!
Twitter non è difficile, Twitter è un social network con le proprie caratteristiche e le proprie regole che, se usate correttamente, offrono infinite possibilità di business.
Per ulteriori aggiornamenti, seguiteci sulla nostra pagina Twitter e Facebook.
Creare, condividere e incuriosire gli utenti, questi sono i segreti per darsi visibilità online.
Bancomail – Twitter, un punto di vista
http://www.bancomail.it/blog/index.php/twitter-un-punto-di-vista/
E’ sempre difficile analizzare il mondo della comunicazione, in particolar modo l’ambito dei social media vista la rapidità e l’imprevedibilità delle loro evoluzioni. A livello macroscopico però non si possono ignorare segnali evidenti.
Uno di questi è sicuramente la vertiginosa ascesa del fenomeno Twitter. Credo che il livello di successo di un servizio/prodotto/sistema si giudichi anche dal grado di conversione più o meno forzato di un certo tipo di mondo. Lo stesso tipo di mondo che poi arriva ad influenzarlo fino a trasformarne la concezione in qualcosa di sostanzialmente differente rispetto allo spirito originario.
Nato infatti poco più di 5 anni fa come idea di condivisione di messaggi brevi ed immediati è ad oggi uno dei canali privilegiati per la segnalazione di contenuti. Anche a livello visivo il passo in avanti è stato sancito da un’evoluzione dell’interfaccia in modo da facilitare ed espandere l’esperienza. In Italia il numero di utenti registrati ed attivi ha già raggiunto l’ordine di grandezza dei milioni e sembra che in qualche modo, oltre al vastissimo pubblico comune, la possibilità di lanciare Tweets piaccia moltissimo al mondo commerciale (in senso lato).
Diverse aziende cominciano a comunicare direttamente con i loro acquirenti o utilizzatori attraverso Twitter sfruttando la sua rapidità e facilità: allo stesso modo anche l’universo della notorietà sembra aver abbracciato la piattaforma. Ed è facile comprenderne i motivi: la totale assenza di filtro consente una immediata comunicazione con i propri followers che instaurano in questo modo un’interazione altrimenti impossibile con i canali convenzionali. Le statistiche confermano sostanzialmente questa tendenza: basta per esempio vedere quali siano le realtà più seguite, gli argomenti principali, gli eventi che scatenano il maggior numero di comunicazioni. Non è un caso che l’esplosione italica del fenomeno sia coincisa con la discesa “in campo” sempre più generalizzata da parte di star dello spettacolo.
Se per ora Twitter non scalfisce certo lo zoccolo duro dei quasi 20 milioni di utenti Facebook italiani, certo è un canale privilegiato per un certo tipo di utilizzatori. La nascita di fenomeni come il giornalismo partecipato è sostanzialmente attribuibile allo sviluppo di tecnologie social ed in particolare Twitter: viene preferito solitamente per la rapidità di impiego e per la univocità direzionale. Quella che per esempio non è garantita su Facebook dove le anteprime, il riportare messaggi prolissi, il tam tam di commenti e obiezioni porta spesso alla mistificazione o alla perdita di impatto. A livello più superficiale è poi facile vedere come la cronaca si stia spostando sempre più dalle colonne di giornali e dagli schermi televisivi alle pagine Twitter. Addirittura diverse comunicazioni aziendali o istituzionali vengono ormai delegate al social, segnale di un cambiamento abbastanza epocale all’interno del mondo della comunicazione.
A livello personale apprezzo la possibilità di inserire concetti e materiale rapidamente e direttamente, ricevere input, contenuti, link interessanti: ma ritengo che la mancanza di uno scambio impoverisca la comunicazione rendendola adatta solo a un numero limitato di tipologie. E’ indubbio che Facebook risulti più dispersivo, lento e per certi versi meno “fresco” ma la possibilità di uno scambio a “doppio senso” reale gli conferisce quel valore aggiunto che forse manca a Twitter: certo il botta e risposta è possibile, ma è meno visibile e rimane in un ambito più affine all’sms che non a uno stream che permetta a chiunque di visualizzare ed eventualmente integrare i contenuti.
Senza dover necessariamente stilare una graduatoria si può dire che siano due eccellenti canali ma difficilmente ci si può definire utenti social a tutto tondo rinunciando alle potenzialità di uno dei due. Twitter è sicuramente vincente per chi ha un’attività, un progetto, un’idea e desidera crearsi un seguito per farsi conoscere ed interagire in maniera istantanea con gli interessati, più forse che con una brand page. Ma nell’uso quotidiano si avverte la mancanza di un confronto più dettagliato ed approfondito, quantomeno per chi ha interesse al dialogo ed a uno scambio più costruttivo.
Le statistiche raccolte nel corso degli anni danno un quadro ancora più chiaro sulle dinamiche di utilizzo dei cinguettii: l’età media, lo status sociale, la condizione economica indicano un’utenza mediamente adulta, di ceto medio alto, consapevole ed avvezza alle nuove tecnologie – senza dubbio differente dall’estrazione dei membri Facebook.
Come tutti i fenomeni di massa, specie se esplosi in fretta ed in un universo variegato come quello delle nuove tecnologie, Twitter è spesso al centro di dibattiti ormai sempre più frequenti, visto ormai il massivo ricorso ai 140 caratteri da parte di cariche istituzionali e personaggi influenti a vario titolo.
Ed a fronte di un’esaltazione generale c’è chi – come recentemente Michele Serra – cerca di sottolineare gli eventuali punti deboli non tanto del sistema ma del suo utilizzo scorretto. Il pensare soprattutto che il microblogging intasato di hashtags rappresenti la via migliore per comunicare qualsiasi tipo di concetto o contenuto. Il discorso di Serra, per quanto osteggiato e tacciato di “McLuhanesimo”, ha certamente dei tratti condivisibili, soprattutto per quanto concerne la condanna dell’uso poco ragionato della parola (critica peraltro già espressa con toni e motivazioni analoghi nei confronti di altri mezzi di comunicazione e divulgazione).
Specie poi nella concezione socio-commerciale si può notare come la gestione del medium ne trascenda le potenzialità trasformandole in mera ricerca di visibilità. Non era un mistero il ricorso a stratagemmi di varia natura per gonfiare il numero di followers ma una polemica recente ha riacceso la questione. Una serie di post su un blog intitolato fakespotter poneva l’accento sulle sospette crescite di followers di alcuni personaggi minori, slegate da qualsiasi motivazione valida per un simile fenomeno.
La pratica del Cherry blossoming, quella cioè di generare a vario titolo un seguito di contatti falsi che aiutino a far crescere la visibilità di un personaggio, è l’ennesima arma di marketing volta a sfruttare una piattaforma per scopi personalistici. E per quanto raffinata o studiata questa tecnica è facilmente individuabile, cosa che genera solitamente (almeno per quel che mi riguarda) un certo scadimento nella considerazione delle realtà in oggetto.
Tutto ciò non per contestare la bontà di un software per molti aspetti rivoluzionario, ma per comprendere come la sua deflagrante comparsa abbia generato nuovi criteri di valutazione nel giudicare il peso e l’influenza della propria immagine: un alto numero di followers, un’attività frequente, il trattare con tempismo argomenti che registrano un’alta soglia di attenzione è diventata ormai una prassi quasi irrinunciabile per chiunque desideri mantenersi in auge. E’ da trasformazioni simili che è percepibile l’apporto della tecnologia nel mondo della comunicazione contemporanea, dove il successo si articola sul grado di apertura e condivisione piuttosto che sull’irraggiungibilità come nei decenni passati.
Credits: Twitaholic / Flowtown
Animatour – Nuove opportunità di lavoro nel web2.0
Continua la comunicazione del marchio Animatour,nell’ambito turistico della promozione commerciale, incentrata sulla consapevolezza di rispondere in maniera concreta ed attuale ad un periodo economico arido di novità e offerte lavorative.
L’Idea nasce dunque come possibilità da parte di operatori turistici come animatori/capi animazione/capi villaggio/direttori siano essi “in prima linea o in città” di dare un contributo sostanziale verso la scelta di una destinazione, travalicando mendaci informazioni e classici raggiri che vedono coinvolti svariati ed ignari vacanzieri all’arrivo nelle strutture prescelte.
Un percorso completo che guida il cliente nella scelta di una destinazione che parte direttamente dalle mura domestiche con un professionista dedicato ( Il tuo Animatour ) “in partenza” ed uno “a destinazione”
Animatour parla quindi di Evoluzione del mestiere. “Partiamo dagli Operatori di destinazione per arrivare al cliente finale..” dice il responsabile di Animatour. Il gruppo vuole dare una concreta possibilità di crescita e continuità di impiego a tutti quegli operatori turistici, per la maggior parte Animatori o ex capi Villaggio, inseriti all’interno di un contesto lavorativo stagionale che chiede continuità;
non solo Operatori in destinazione ma un Team di professionisti composto da tutte quelle persone che, avendo un know how decennale nel settore, vogliono dare un contributo e influenzare positivamente il mercato turistico attraverso ciò che per anni hanno coltivato singolarmente durante le varie stagioni effettuate; i rapporto e i contatti.
L’importanza dei rapporti e dei contatti riporta direttamente l’attenzione al concetto odierno di web, o meglio di “social web 2.0”. Intendiamo indicare come “Social – Web 2.0” l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente.
Interazione intesa dal Gruppo Animatour, come informazione ma anche come mediazione che si traduce in una nuova opportunità di lavoro.
Ciò che è stato definito “saggezza dell’utente”, si ritrova perfettamente nel concetto base del sistema che si traduce nella scelta di contattare per le proprie destinazioni di villeggiatura, coloro che hanno conoscenza diretta del prodotto. Gli utenti parlano, si confrontano, si conoscono e tutto ciò grazie alla forza dell'”Effetto della rete”. I risultati di promozione sono evidenti ed immediati
La campagna di reclutamento degli Agenti avrà inizio nel 2011 con una ricerca mirata agli “specialisti delle vacanze” che operano o hanno operato nelle più prestigiose destinazioni mondiali ed Italiane.
L’idea di Animatour, , si basa sulla costruzione di una rete umana capace di mettere in contatto diretto l’utente in cerca di una vacanza con l’operatore di destinazione al momento stesso della scelta o permettere all’utente di avvalersi della figura esclusiva e dedicata di un “esperto nel viaggiare” ( il suo animatour ).
Tutto ciò pone l’accento sulle differenze rispetto al cosiddetto Web 1.0, diffuso fino agli anni novanta, e composto prevalentemente da siti web statici, senza alcuna possibilità di interazione con l’utente eccetto la normale navigazione tra le pagine, l’uso delle e-mail e dei motori di ricerca.
L’obiettivo di Animatour è alto; nella strategia di promozione vuole trasformare ”E-commerce” in “Social commerce”, come evoluzione che consente una maggiore partecipazione dei clienti, attraverso chat,blog, forum,ecc.
Animatour non mette a disposizione un servizio che non potrebbe vivere senza il web, crea una sinergia comunicativa con l’utente finale che grazie al web rende possibile la comunicazione e la Partecipazione degli utenti: Questo è il punto fondamentale che divide i vecchi siti da un nuovo servizio come Animatour dove gli utenti sono anche gli autori stessi. L’espressione “read/write web” potrebbe riassumere l’idea che la piattaforma vuole lanciare. Una possibilità di contatto diretto attraverso una chat esclusiva nella quale trovare informazioni aggiornate ed attuali oltre che avere la possibilità di incontrare nuovamente l’animatore o l’assistente preferito …. In Tour per il mondo o magari direttamente a casa tua.
Nel 2011 la fam. Rossi, per le sue ferie contatterà Marco “il suo specialista vacanze”, il suo Animatour di fiducia; Dal momento della scelta all’arrivo a destinazione potrà essere assistito e “coccolato” da coloro che gli hanno proposto la destinazione. Dal web alla realtà quindi, da una chat ad un aperitivo con un amico .. in vacanza!
Animatour, in viaggio con te.
VIVAGLISPOSI – IL SITO PER GLI SPOSI DI ROMA E DEL LAZIO
VivaGliSposi.it si rinnova e torna on line per offrire ai suoi utenti ancora più servizi e utilità sul mondo delle nozze, dei ricevimenti e delle funzioni matrimoniali sia religiose che civili.
Una nuova impaginazione e una nuova grafica per aiutare tutte le coppie che si apprestano a compiere il grande passo a scegliere dal primo all’ultimo particolare per il giorno tanto atteso.
Dai parrucchieri sia per lei che per lui ai servizi video e fotografici, dal catering alla location, dai fiori all’automobile, dalle bomboniere all’animazione musicale, su VivaGliSposi.it è possibile trovare e contattare direttamente i maggiori esperti del settore, chiedere consigli o ricevere in tempi brevissimi preventivi personalizzati.
Un grande mezzo offerto gratuitamente ai navigatori del web che sul portale possono approfittare di offerte last minute impedibili e omaggi messi a disposizione dalle aziende di Roma e del Lazio che in VivaGliSposi trovano modo di farsi conoscere mettendo a servizio di coppie e organizzatori la loro pluriennale esperienza.
Ma non è tutto…Un’intera sezione permetterà di conoscere stili e tendenze moderne riguardo il mondo delle nozze. Ricca di attualità e notizie la guida VivaGliSposi verrà infatti costantemente aggiornata in un gioco sinergico di contributi forniti dalla redazione, dagli sponsor e dagli utenti che vorranno partecipare attivamente alla condivisione di esperienze e conoscenze sul matrimonio.