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“Big is better” photo expo by Smi

Al Dispenser l’urban-photographer Smi mette in mostra una parte della storia dei graffiti, prestando particolare attenzione agli albori di un fenomeno che, nonostante sia nato quasi mezzo secolo fa, continua ad evolversi ed espandersi a macchia di vernice.
Oltre agli scatti di Smi, una collezione di carrozze grondanti spray e di writer in action, la presentazione del libro “Big is better”, cui la photo-expo deve il nome, direttamente dai creatori del sito “Pimp my train”, da qualche tempo anche fanzine, con oltre 150 foto di wholecar italiani soprattutto, ma anche europei: da Ausy a Zoow, dai Royals alla Oh Crew… una carrellata di treni e metro da Milano a Parigi, fino a Bucarest e Vienna, tanti da far rabbrividire ferrovieri e polfer d’ogni dove.
In più, a testimoniare l’energia dell’old-school, l’esposizione delle copertine originali dello storico magazine Tribe (realizzate negli anni ’90 da artisti come Vulcan, Phase2, Sharp, Jon 156, Daze e Tawa) che, dall’idea dei suoi fondatori, Albee Wag, Airone e Kay One, per oltre un decennio ha rappresentato il writing italiano nel mondo.
Ci sarà spazio anche per la proiezione di filmati inediti di action writing, e tanto dai video quanto dalle foto di Smi traspare il concetto che lega il significato del wholecar (dipingere tutta la carrozza del treno) al titolo dell’esposizione; se per writer e trainbomber i graffiti sono un vizio irrinunciabile, allora non è difficile immaginare perché “big is better”.

Dispenser Milano
viale Faenza 12/5, zona Famagosta, 20143 Milano
vernissage: Venerdì 15/4/2011 ore 19
dj-set by: Mokambo e dj Jere
apertura: da martedì a sabato, dalle 15 alle 19 (termina il 27/4/11)
tel: +39 02-45470032
mail: [email protected]
web: www.dispensermilano.blogspot.com

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Comunicati

SMS alieni

Volete scrivere un SMS con i geroglifici o comunicare con gli alieni? Oggi è possibile. Visitando il sito www.matant.eu si capisce (per chi capisce l’Inglese) tutto di ciò che si può fare con questo software per telefonini chiamato MATANT, ossia formica matematica.

 

Sembra sia possibile creare, inviare e ricevere messaggi SMS utilizzando qualsiasi sistema di scrittura,  antico o di pura invenzione. Ci si può “messaggiare” in geroglifico o in Klinzhai, una delle scritture dei Klingon di star-trek; in Etrusco o con le “icons” scaricate dai siti web di Avril Lavigne o Tokio Hotel

 

Perché tutto si realizzi è sufficiente che il destinatario dell’SMS abbia installato MATANT e condivida con il mittente uno o più sistemi di scrittura, ci spiega Fabio Vergani, responsabile del lancio in Italia per questo prodotto che sta facendo impazzire i giovani irlandesi. E aggiunge: “le componenti che possono rendere MATANT un prodotto “rivoluzionario” sono chiare,  comprensibili e includono la liberta di comunicare senza la paura che il proprio messaggio venga letto da altri, oggi o tra qualche anno.

Utilizzando segni, colori, forme ogni individuo può creare un veicolo che trasporta emozioni o  semplici informazioni. Messaggi al proprio partner o alla tribù, con metodi non standardizzati e ridotti- Segni cercati, trovati pensati e prodotti dal nostro inconscio e dal nostro senso estetico che personalizzano in modo qualitativo la nostra comunicazione.

Utilizzando i segni noi stimoliamo indirettamente il nostro inconscio a creare nuovi collegamenti, ad interiorizzare un senso estetico che non relega l’adolescente ad un TVTB ma ad una ricerca differenziata di simboli per ogni circostanza esistenziale.”

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