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Che fine ha fatto la nube radioattiva? Un rilevatore di radiazioni per evitare cibi contaminati

Le notizie non certo rassicuranti che arrivano ormai con cadenza giornaliera dalla centrale nucleare di Fukushima stanno innescando la paura della contaminazione radioattiva anche nel nostro paese.  In Giappone, paese iper-tecnologico per definizione, è ormai diventato comune vedere donne fare la spesa al mercato con un piccolo rilevatore di radiazioni per misurare l’eventuale presenza di particelle dannose nella loro verdura o frutta.

Anche da noi, si sta diffondendo, per ora in maniera molto limitata, l’uso del rilevatore di radiazioni come protezione contro tale minaccia. Certo, non aiuta certo a prevenire gli effetti della contaminazione, ma un rilevatore di radiazioni tascabile, ad esempio, permette alle casalinghe di assicurarsi che non stiano portando in tavola alimenti nocivi.

Ovviamente, la prevenzione è importante, ma è sempre bene assicurarsi che il rilevatore di radiazioni venga usato nella maniera corretta, ricordando che una lieve radioattività è naturalmente presente nell’aria, e non farsi prendere dal panico. Per questo è utile dotarsi di un rilevatore di radiazioni professionale in grado di segnalare con estrema facilità il grado di particelle radioattive presente intorno a voi in un determinato momento.

In Italia, rilevatore di radiazioni professionali sono distribuiti da produttori di materiale per la sicurezza, in mezzo ad articoli per le investigazioni quali microregistratori o cellulari con software spia, ideali per risolvere casi di tradimento o spionaggio industriale ma anche per salvaguardare la sicurezza personale.

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