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La spoletina Stefania Cappelletti parteciperà con le sue opere alle mostre “Spoleto incontra Venezia”

Stefania Cappelletti farà parte del gruppo di artisti che esporranno a “Spoleto incontra Venezia”, attesissima esposizione curata dal Professor Vittorio Sgarbi. Cornice magnifica della mostra lo storico Palazzo Falier, sul Canal Grande a Venezia, aperto al pubblico dal 28 settembre al 24 ottobre 2014. Riportiamo qui un’intervista alla pittrice.

 

D: Come nasce l’occasione di partecipare a questo importante evento espositivo?

R: Ho fatto esposizioni importanti a Roma, Parigi, Berlino, New York, poi la selezione per “Spoleto Arte”, a cura di Vittorio Sgarbi, a Spoleto, nella mia città, e lì nasce tutto.

 

D: È la prima volta che espone a Venezia?

R: Venezia è un sogno. Sì, è la prima volta che espongo lì, e spero sia la prima di una lunga serie.

 

D: Quali opere esporrà e quale orientamento tematico seguono?

R: L’opera che espongo è parte di una serie, ispirata all’atmosfera veneziana, così magica, e unica… S’intitola S. Maria della Salute, è un olio su tela. È una delle opere, da me dipinte, dedicate a Venezia.

 

D: Quando e com’è avvenuto il suo approccio al mondo dell’arte?

R: Dipingo fin da piccola, ed ho studiato i grandi classici della pittura. Ora, semplicemente, lascio andare il pennello liberamente, e così nascono i miei quadri. La prima mostra importante è stata a Roma, subito dopo sono stata contattata per esporre in Via Margutta. Poi l’ammissione all’Accademia di San Lazzaro, presieduta da Radini Tedeschi, con cui ho partecipato a numerose mostre prestigiose come la Triennale di Roma 2014 a cura di D. Radini Tedeschi e A. Bonito Oliva. L’ammissione all’Accademia è stata una svolta, non solo per quanto riguarda il livello delle esposizioni, ma anche per il mio modo di dipingere, di affrontare la tela bianca. Tutto andava per il verso giusto, poi sono arrivata alla mostra a Parigi, poi a Berlino, infine a New York. Nella mia città, Spoleto, ho vinto il premio Spoleto Festival Art a cura del Dr. Luca Filipponi, negli anni 2012, 2013, 2014. Quando sono stata selezionata per Spoleto Arte 2014, a cura di V. Sgarbi, ho provato un’emozione fortissima…wow!

 

D: Un commento di riflessione in parallelo tra Spoleto e Venezia, come poli di eccellente portata, nella divulgazione dell’arte e della cultura, con fama internazionale?

R: Spoleto è un punto di riferimento importante, è necessario esserci; non a caso molti esperti d’arte di fama internazionale vi organizzano grandi mostre. Come lo è pure Venezia, con la sua Biennale. Sono tappe fondamentali per un artista che vuole crescere ed affacciarsi al mondo dell’arte a livello internazionale.

 

D: È compiaciuta di esporre accanto a illustri nomi del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e altri nomi di spicco del panorama contemporaneo?

R: Sono molto onorata di esporre insieme a dei BIG come Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e gli altri grandi. Mi sono piaciuti molto i lavori di Dario Fo, li trovo forti, intensi…parlano di lui, del suo modo di essere.

 

D: Se dovesse dare una breve definizione sul concetto di arte in generale? 

R: Cos’è l’arte? Bella domanda… Comunicazione?? Forse? Ma ci sono i critici per spiegarlo, io dipingo soltanto.

 

D: Ci sono degli artisti e/o delle correnti, che apprezza in modo particolare?

R: Ricordo di essere rimasta incantata, per lungo tempo, davanti ad un Arlecchino di Picasso, anni fa a Firenze. Ed ho visto la Gioconda al Louvre. Ma qualche tempo fa ho visitato la mostra all’Ara Pacis, sugli Impressionisti, e l’ho trovata fantastica. Avevo già visto alcune loro opere a Orsay, ma quest’ultima esposizione a Roma è stata molto suggestiva, veramente bella.

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Intervista alla pittrice Stefania Cappelletti in occasione delle mostre di Spoleto incontra Venezia

Stefania Cappelletti farà parte del gruppo di artisti che esporranno a “Spoleto incontra Venezia”, attesissima esposizione curata dal Professor Vittorio Sgarbi. Cornice magnifica della mostra lo storico Palazzo Falier, sul Canal Grande a Venezia, aperto al pubblico dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014. Riportiamo qui un’intervista alla pittrice. 

D: Come nasce l’occasione di partecipare a questo importante evento espositivo?

R: Ho fatto esposizioni importanti a Roma, Parigi, Berlino, New York, poi la selezione per “Spoleto Arte”, a cura di Vittorio Sgarbi, a Spoleto, nella mia città, e lì nasce tutto.

D: È la prima volta che espone a Venezia?

R: Venezia è un sogno. Si, è la prima volta che espongo lì, e spero sia la prima di una lunga serie. 

D: Quali opere esporrà e quale orientamento tematico seguono?

R: L’opera che espongo è parte di una serie, ispirata all’atmosfera veneziana, così magica, ed unica… Si intitola S. Maria della Salute, è un olio su tela. È una delle opere, da me dipinte, dedicate a Venezia.

D: Quando e come è avvenuto il suo approccio al mondo dell’arte?

R: Dipingo fin da piccola, ed ho studiato i grandi classici della pittura. Ora, semplicemente, lascio andare il pennello liberamente, e così nascono i miei quadri. La prima mostra importante è stata a Roma, subito dopo sono stata contattata per esporre in Via Margutta. Poi l’ammissione all’Accademia di San Lazzaro, presieduta da Radini Tedeschi, con cui ho partecipato a numerose mostre prestigiose come la Triennale di Roma 2014 a cura di D. Radini Tedeschi e A. Bonito Oliva. L’ammissione all’Accademia è stata una svolta, non solo per quanto riguarda il livello delle esposizioni, ma anche per il mio modo di dipingere, di affrontare la tela bianca. Tutto andava per il verso giusto, poi sono arrivata alla mostra a Parigi, poi a Berlino, infine a New York. Nella mia città, Spoleto, ho vinto il premio Spoleto Festival Art a cura del Dr. Luca Filipponi, negli anni 2012, 2013, 2014. Quando sono stata selezionata per Spoleto Arte 2014, a cura di V. Sgarbi, ho provato un’emozione fortissima…wow!

D: Un commento di riflessione in parallelo tra Spoleto e Venezia, come poli di eccellente portata, nella divulgazione dell’arte e della cultura, con fama internazionale?

R: Spoleto è un punto di riferimento importante, è necessario esserci; non a caso molti esperti d’arte di fama internazionale vi organizzano grandi mostre. Come lo è pure Venezia, con la sua Biennale. Sono tappe fondamentali per un artista che vuole crescere ed affacciarsi al mondo dell’arte a livello internazionale.

D: È compiaciuta di esporre accanto a illustri nomi del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e altri nomi di spicco del panorama contemporaneo?

R: Sono molto onorata di esporre insieme a dei BIG come Dario Fo, Eugenio Carmi, Josè Dalì e gli altri grandi. Mi sono piaciuti molto i lavori di Dario Fo, li trovo forti, intensi…parlano di lui, del suo modo di essere.

D: Se dovesse dare una breve definizione sul concetto di arte in generale? 

R: Cos’è l’arte? Bella domanda… Comunicazione?? Forse? Ma ci sono i critici per spiegarlo, io dipingo soltanto.

D: Ci sono degli artisti e/o delle correnti, che apprezza in modo particolare?

R: Ricordo di essere rimasta incantata, per lungo tempo, davanti ad un Arlecchino di Picasso, anni fa a Firenze. Ed ho visto la Gioconda al Louvre. Ma qualche tempo fa ho visitato la mostra all’Ara Pacis, sugli Impressionisti, e l’ho trovata fantastica. Avevo già visto alcune loro opere ad Orsay, ma quest’ultima esposizione a Roma è stata molto suggestiva, veramente bella.

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DOPO IL SUCCESSO RAGGIUNTO A “SPOLETO ARTE” STEFANIA CAPPELLETTI GIUNGE ALLE ESPOSIZIONI DI “SPOLETO INCONTRA VENEZIA”

La spoletina Stefania Cappelletti è stata selezionata per partecipare alle mostre “Spoleto incontra Venezia” a seguito della positiva partecipazione a “Spoleto Arte” dove ha ricevuto notevoli riscontri. L’evento, curato dal Professor Vittorio Sgarbi e diretto dal manager produttore Salvo Nugnes, sarà allestito nell’aristocratico Palazzo Falier, affacciato sul Canal Grande a Venezia, dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014. Il galà inaugurale si terrà Sabato 27 Settembre, con personalità di spicco e importanti presenze istituzionali. In esposizione tanti artisti illustri, tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e altri nomi prestigiosi.

La Cappelletti, pur mantenendosi saldamente ancorata a temi, aspetti e soggetti appartenenti alla tradizione figurativa più classica, sperimenta con solerte entusiasmo delle soluzioni rielaborative e interpretative di innovativa pianificazione. Si propone come pittrice a tutto tondo dal moderno carisma espressivo, di fondamento tradizionalista.

Gli elementi pittorici rivestono la funzione di strumenti, finalizzati a veicolare, far rivivere e rievocare le composizioni di figurazione realistica e realismo oggettivo, filtrate attraverso i sentimenti e il patos interiore dell’artista, che le incamera, le personalizza e ne impreziosisce il valore sostanziale e l’essenza più intima.

Il recupero e il ritorno all’antico sono sorretti da un’accattivante perizia tecnica, dotata di una forza intrinseca, che consente il superamento della contemplazione descrittiva puramente estetica e si appoggia su un linguaggio di comunicazione diretta e interattiva con il fruitore.

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“Spoleto Arte” accoglie le poetiche visioni paesaggistiche di Stefania Cappelletti

Forte risonanza mediatica per le mostre di “Spoleto Arte” che si terranno nell’esclusiva dimora storica di Palazzo Leti Sansi situato a Spoleto nella centralissima Piazza del Mercato, dal 27 Giugno al 24 Luglio. La curatela è affidata al professor Vittorio Sgarbi, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. 

La nota artista spoletina Stefania Cappelletti rientra nel selezionato novero di partecipanti alla prestigiosa iniziativa. Nell’occasione, esporrà le sue poetiche visioni pittoriche di matrice paesaggista, nelle quali trapela tutta l’enfasi e lo slancio emotivo, scaturito dalla spiccata sensibilità della sfera introspettiva, trasportata all’interno delle rievocazioni, che esprimono anche significativi messaggi legati alla tutela dell’ambiente naturale circostante e dell’abitat urbano, in cui l’uomo è inserito e vive.

La Cappelletti riesce ad imprimere nello scenario compositivo una costruzione d’insieme impeccabile, intrecciando gusto retrò d’impronta tradizionale a innovativi elementi di sua personale inventiva, che conferiscono un’originale movimento dinamico alle raffigurazioni. La cornice d’ispirazione realista è rivisitata e trasformata, per distaccarsi volutamente dal puro esercizio emulativo di descrizione analitica e dal banale stile fotografico e copiativo. Il realismo tonale è alimentato dalla calibrata pennellata, ampia, decisa, dai numerosi contrasti nei giochi di luci e ombre, dalle variegature dei colori ben amalgamati. La cromia finale risulta calda, di uniforme e omogenea stesura, assai gradevole all’impatto visivo, arricchita da un’allure idilliaca, che evidenzia raffinata eleganza progettuale e ne accosta lo stile alla formula del paesaggismo francese.

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STEFANIA CAPPELLETTI E LE SUE POETICHE VISIONI PAESAGGISTICHE: TUTTO CIO’ NELLA CORNICE DELLE MOSTRE DI “SPOLETO ARTE”.

Forte risonanza mediatica per le mostre di “Spoleto Arte” che si terranno nell’esclusiva dimora storica di Palazzo Leti Sansi situato a Spoleto nella centralissima Piazza del Mercato, dal 27 Giugno al 24 Luglio. La curatela è affidata al professor Vittorio Sgarbi, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes.

 

 

 

La nota artista spoletina Stefania Cappelletti rientra nel selezionato novero di partecipanti alla prestigiosa iniziativa. Nell’occasione, esporrà le sue poetiche visioni pittoriche di matrice paesaggista, nelle quali trapela tutta l’enfasi e lo slancio emotivo, scaturito dalla spiccata sensibilità della sfera introspettiva, trasportata all’interno delle rievocazioni, che esprimono anche significativi messaggi legati alla tutela dell’ambiente naturale circostante e dell’abitat urbano, in cui l’uomo è inserito e vive.

 

 

 

La Cappelletti riesce ad imprimere nello scenario compositivo una costruzione d’insieme impeccabile, intrecciando gusto retrò d’impronta tradizionale a innovativi elementi di sua personale inventiva, che conferiscono un’originale movimento dinamico alle raffigurazioni. La cornice d’ispirazione realista è rivisitata e trasformata, per distaccarsi volutamente dal puro esercizio emulativo di descrizione analitica e dal banale stile fotografico e copiativo. Il realismo tonale è alimentato dalla calibrata pennellata, ampia, decisa, dai numerosi contrasti nei giochi di luci e ombre, dalle variegature dei colori ben amalgamati. La cromia finale risulta calda, di uniforme e omogenea stesura, assai gradevole all’impatto visivo, arricchita da un’allure idilliaca, che evidenzia raffinata eleganza progettuale e ne accosta lo stile alla formula del paesaggismo francese.

 

 

 

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