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All’Arena di Verona arriva anche l’Aida per un pieno di lirica da non perdere

Forse Giuseppe Verdi non se l’aspettava mentre nel 1869 scriveva l’opera inaugurale per il nuovo teatro dell’opera del Cairo. Forse non lo pensava nemmeno quando l’Aida debutto in un’altra occasione a causa del ritardo causato dalla guerra franco prussiana.

Ma l’Aida fin dalla sua prima apparizione sui palchi teatrali si affermò come un successo destinato a essere riproposto sui palchi di tutto il mondo per i decenni a venire riconosciuto da poche note. Ogni anno la magia dell’opera si ripete nella stupenda cornice dell’Arena Verona lirica attraendo moltissimo pubblico pronto ad emozionarsi con gli interpreti e con le musiche dell’opera immortale. Anche per la Stagione Lirica del 2011 l’Aida è tornata a Opera Arena di Verona dal 10 luglio scorso e le performance si potranno ammirare in tutto il loro fasto e splendore fino al 3 settembre, data dell’ultima esibizione in calendario.

Invidiabili i numeri per l’edizione 2011, dei quali non vale la pena perdere i biglietti Arena Verona dell’immortale Aida che vedono alla regia Gianfranco De Bosio, alla direzione Daniel Oren e alle coreografie Susanna Egri. Magnifiche anche le scenografie grandiose solo come quelle che tale opera possono ospitare. Ambientata in Egitto la vicenda si configura in 4 atti ognuno dei quali maestoso per performance e per scenografia generale presente sul palco. Il Re sarà interpretato da Gustav Belecek, Amneris da Giovanna Casolla, Aida da Hui He, Radames da Marco Berti, Ramfis da CarloStriuli, Amonasro da Alberto Gazale, la Sacerdotessa da Antonella Trevisan, il Messaggero da Enzo Peroni e la prima ballerina sarà invece Myrna Kamara. Un cast d’eccezione per riprodurre al meglio un’opera che in passato è stata interpretata nel non lontano 1955 anche da Maria Callas e che quindi si configura come un’opera estremamente impegnativa sia per qualità tecniche richieste sia per durata stessa.

Un capolavoro che nelle varie interpretazioni che si sono susseguite nei decenni ha visto grandi partecipazioni celebri a partire per l’appunto d quella di Maria Callas nel ’55 ma senza dimenticare le meravigliose performance di artisti come Katia Ricciarelli e Luciano Pavarotti o quella di Montserrat Caballé e Placido Domingo e molte altre che sono state anche oggetto di incisioni discografiche. Dell’opera verdiana è stata realizzata anche una trasposizione cinematografica che ha visto come interprete di spicco Sophia Loren doppiata nelle parti cantate da Renata Tebaldi. Unica però rimane l’esibizione dal vivo con l’intero organico orchestrale al lavoro. La partitura verdiana infatti prevede la partecipazione di 3 flauti, 2 oboi, un corno inglese, 2 clarinetti, un clarinetto basso, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, un cimbasso, timpani, tringolo, piatti, tam-tam e grancassa per le percussioni, 2 arpe e l’intero settore degli archi. Una formazione ricca e articolata che rende ancor più unica la performance.

Insomma un appuntamento da non perdere visto che all’interno dell’Arena diventa ancora più speciale e consente di cogliere l’essenza dell’opera nella maniera più completa e coinvolgente in assoluto. Un’emozione unica nel suo genere capace di esprimere attraverso canti, danze e arie musicali un senso di patriottismo, un’identificazione con i personaggi e un complesso di emozioni comprensibili solo d chi assiste a tale opera.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

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Con il Nabucco all’Arena lo spettacolo è garantito

“Va pensiero sull’ali dorate” chi non conosce questo motivo? E’ il Nabucco celebre opera di Giuseppe Verdi che ne decretò il successo e la fama nel 1842, anno in cui debuttò al Teatro la Scala di Milano.

Dedicato al popolo lombardo veneto quest’aria è diventata celebre durante la seconda guerra mondiale in quanto rispecchiava molto la condizione del popolo ebreo anche se rimarrà nella storia come il più alto momento artistico dell’epoca risorgimentale. Curiosamente l’opera inizialmente era intitolata “Nabuccodonosor” ma vista la grafica dell’epoca nel manifesto si fu costretti ad dividere in due parti cosicché il pubblico e la critica videro solo la prima parte ossia Nabucco, titolo con il quale l’opera è arrivata fino a noi. I celebri interpreti della prima rappresentazione furono Giorgio Ronconi, Corrado Miraglia, Prospero Derivis, Giuseppina Strepponi, Giovannina Bellinzaghi e Gaetano Rossi. Certo quella performance sarà irripetibile ma numerosissimi sono gli interpreti contemporanei che ripercorreranno le tracce verdiane alla stagione lirica Arena che avrà luogo all’interno dell’Arena di Verona e che vede proprio come una delle opere in scaletta il noto Nabucco.

Dal 9 luglio sarà possibile quindi immergersi nell’opera verdiana, prevista dal programma arena verona accompagnati da celebri interpreti che daranno di certo il loro tocco personale al libretto di Temistocle Solera. Per l’occasione il direttore prescelto è Julian Kovatchev. Il celebre direttore d’orchestra, avviato all’attività da parte del padre e recentemente nominato nuovo Principale Direttore Ospite al Teatro Verdi di Trieste, reduce del grande successo ottenuto al Filarmonico di Verona con La Vedova Allegra e a Francoforte con Tosca presenterà al pubblico dell’Arena questa immortale opera attraverso la sua peculiare visione e la sua assoluta capacità di dirigere musicisti e cantanti per trovare il giusto mix di intrattenimento e di arte.

Per non parlare del regista che per questa versione Verona Lirica del Nabucco sarà nientedimeno che Gianfranco di Bosio, uno dei maggiori registi italiani che si è espresso in praticamente tutte le arti caratterizzando a suo modo tutta la produzione artistica del XX secolo. Attualmente de Bosio è docente di Arti e Spettacolo allo IULM di Milano e segue i corsi di recitazione in lingua veneta alla scuola del Piccolo Teatro di Milano.
Gianfranco de Bosio è uno dei maggiori registi italiani di teatro, cinema, televisione e opera lirica del XX secolo, ancora in piena attività. Attualmente insegna Arti e Spettacolo all’Università’ IIULM di Milano e Recitazione nei linguaggi veneti alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano.

Le scenografie saranno quelle progettate da Rinaldo Olivieri, noto architetto che ha contribuito in maniera decisiva durante tutta la sua opera alle scenografie e alla cura degli allestimenti presso l’Arena di Verona. Non a caso la sua nota struttura a forma di stella viene ogni anno applicata come decorazione natalizia all’intera Arena.

Gli interpreti della versione veronese del Nabucco saranno Rubens Pellizzari, Raymond Aceto, Dimitra Theodossiou, Andrea Ulbrich, Ziyan Atfeh, Antonello Ceron e Maria Letizia Grosselli. Grandi interpreti quindi er il Nabucco nella versione 2011. Ma numerose sono le opportunità di vedere le opere liriche che trovano la loro più naturale e intensa collocazione all’interno della cornice veronese.
Barbiere di Sivigia, Traviata, Boheme ed infine il capolavoro che ha consacrato la città di Verona come città dell’amore ossia Romeo and Juliet splendidamente allestito per terminare in bellezza l’estate.

A cura di Martina Celegato

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