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Liberalizziamo la Stevia, dolcificante naturale!

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  • 2 Gennaio 2009

Al Ministro della Salute
Sen. Maurizio Sacconi

La Stevia Rebaudiana è un arbusto perenne originario delle montagne del Paraguay usato da secoli dagli Indios per le sue particolarissime proprietà curative, ma soprattutto per il suo incredibile sapore dolce, che allo stato naturale sotto forma di foglia è di circa 15 volte maggiore del comune saccarosio (o zucchero bianco) SENZA avere le calorie, l’indice glicemico o il potere acidificante di questa terribile polvere bianca.

Dopo quasi un decennio di ostracismo, finalmente la Food

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Donne a rischio infarto perchè abituate al dolore, ecco delle regole di prevenzione per tutti!

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  • 6 Dicembre 2008

Da sempre i problemi cardiovascolari sono stati appannaggio dei soli signori uomini ai quali viene consigliato di stare attenti ai fattori di rischio fin dai 30 anni.

Più fortunate invece le donne che fino all’ingresso nella menopausa sono protette a livello ormonale dalle malattie cardiovascolari. Dopo la menopausa però la situazione è molto rischiosa e si stima che ogni anno il numero delle donne decedute per infarto sia notevolemente superiore a quelle che sviluppano un tumore al seno.

Questo anche perché le donne hanno più familiarità con il dolore e si allarmano meno in presenza dei segnali di allarme che fanno, giustamente, schizzare i signori uomini dal cardiologo.

Quindi sia per uomini che per donne è bene essere consapevoli dei fattori di rischio che possono mettere a repentaglio la salute dell’apparato cardiovascolare. Anche perchè tenere in forma il cuore, le vene e le arterie è la migliore garanzia di prevenire l’invecchiamento e restare giovani più a lungo.

Quali sono i fattori di rischio?

Si parte con il BMI, il body mass index, un numero che viene calcolato in base all’altezza e al peso corporeo. Quando superiore a 25, 30, 40 indica un rischio cardiovascolare rispettivamente lieve, alto, elevato. E’ un parametro variabile, un body builder che fa sollevamento pesi infatti avrà un alto BMI pur essendo tutto muscoli e massa magra… Ma in linea di massima se siamo sovrappeso lo sappiamo…

Un numero più preciso viene dato dalla circonferenza corporea. Un giro vita superiore a 102 cm per un uomo e superiore a 88 cm per una donna è un indicatore di rischio cardiovascolare.Facile da calcolare, ovviamente, basta un centimetro.

Ma, attenzione, anche le persone magre possono avere del pericoloso grasso nascosto localizzato a livello addominale: si tratta del grasso viscerale che si annida tra gli organi e anche se non si vede è ancora più pericoloso. Come calcolarlo? Ci sono delle apparecchiature che si usano durante i check up nutrizionali che possono verificare la massa grassa alta ed il grasso viscirale.

Un altro indicatore preoccupante – oltre alla pressione alta – si può trovare nelle analisi del sangue: colesterolo alto, trigliceridi, iperglicemia…. Sintomi che indicano un’alimentazione ricca di zuccheri e grassi, dannosa per il cuore.

Recentemente si è scoperto che il cuore può essere danneggiato anche da un’alimentazione carente di proteine magre. E’ vero infatti che le proteine grasse come la carne rossa ed i latticini possono danneggiare l’apparato cardiocircolatorio, ma si è anche visto che una carenza di proteine “giuste” (carni bianche, pesce e proteine della soia) crea un danno al cuore che, essendo un muscolo, ha bisogno di proteine per stare bene. Altrimenti, non funzionando bene i processi rigenerativi cellulari, rischiamo che il nostro cuore si sbrindelli e consumi.

Questo è un rischio che corrono gli sportivi che hanno bisogno di razioni supplementari di proteine dopo l’attività fisica, e anche molte signore che, si sa non amano particolarmente la carne.

Anche una vita sedentaria con scarsa attività fisica è nemica del cuore: Senza massacrarsi in palestra o forzarsi a fare cose che non si amano, basterebbe una passeggiata di 30 minuti al giorno per migliorare di molto la situazione. Cosa che può essere fatta ad ogni età.

In ultimo una vita passata da arrabbiati, stressati, sempre di corsa non agevola la funzionalità cardiaca. Qui solo un corso di gestione del tempo, un’agenda, un elenco di cose da fare e tanti programmi costruttivi per il futuro possono aiutare.

Di tutte queste tematiche parliamo nel dettaglio nel nostro Corso on line di nutrizione e autodifesa alimentare . Un programma di alfabetizzazione nutrizionale che stiamo portando avanti come Personal Wellness Coach. Peccato perderlo!

Quali sono gli integratori che possiamo utilizzare per “nutrire” il cuore?

Innanzitutto, come prescritto anche dai medici e passato dal SSN per chi ha avuto un infarto del miocardio, gli integratori di acidi grassi omega 3 sono i migliori amici dell’apparato cardiovascolare.

Eccellenti perchè senza retrogusto di pesce (arricchiti con timo e menta) sono gli integratori Herbalifeline di herbalife. Basta 1 capsula da assumere 3 volte al giorno ai pasti principali come prevenzione ma anche di più in caso di familiarità con questi problemi omalattia cardiaca conclamata.

Un altro nutriente studiato per il cuore è il niteworks, sviluppato in esclusiva per herbalife dal premio Nobel Lou Ignarro. Questo portentoso integratore, a base di importanti aminoacidi come L-Arginina e L-Citrullina e un potente antiossidante come la Vitamina E, favorisce la produzione naturale dell’ossido nitrico, un gas che naturalmente abbiamo nel nostro corpo e che diminuisce con età, sovrappeso, diabete, cattiva alimentazione e malattie di cuore.

Grazie alla scoperta del valore dell’Ossido Nitrico (NO) per la cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, il Dott. Ignarro – chimico italo americano – si è aggiudicato il premio Nobel per la medicina nel 1998.

Ricapitolando, non solo prevenire, ma sopratutto “nutrire” è meglio che curare!

Con una sana nutrizione cardiovascolare possiamo imparare tutti a volerci più bene e prendere in mano il nostro futuro di benessere.

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Raccolta firma: fuori legge la caccia alle foche!

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  • 6 Dicembre 2008

Fuori legge la caccia alle foche!

Raccolata firme per la petizione popolare:
Al Parlamento Europeo
Al Presidente
Hans-Gert Pöttering

Alla Commissione Europea
Al Presidente
José Manuel Barroso

E al Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per il benessere animale:
Neil Parish
Eurodeputato del Regno Unito.

Oggetto: fuori legge la caccia alle foche!
Dato che la Commissione Europea ha già fatto dei passi storici per per far smettere la caccia alle foche, vietando a Luglio 2008 il comercio di prodotti a base di foca all’interno della UE, come cittadini Europei chiediamo che:

– LA CACCIA ALLE FOCHE SIA COMPLETAMENTE VIETATA IN EUROPA a prescindere delle modalità di uccisione “umano” o “disumane”. Ogni uccisione causa sofferenza e stronca una vita!

– L’UNIONE EUROPEA FACCIA VALERE LA SUA INFLUENZA ANCHE IN CANADA

– CI SIANO PENE MOLTO SEVERE PER CHI CONTINUI A CACCIARE DI FRODO LE FOCHE, PENE CHE INCLUDANO LA RECLUSIONE

Il commercio delle foche, per la loro pelliccia e per i prodotti che ne derivano è crudele ed inutile. In Norvegia ed in Canada pare che l’uccisione delle foche sia diventato per alcuni uno sport nazionale che viene addirittura proposto ai turisti!

TI PIACEREBBE ESSERE BASTONATO SULLA TESTA CON FORZA, E AVERE IL CORAGGIO DI CHIAMARLO ‘SPORT’!?

L’uccisione delle foche è davvero inumana anche per le condizioni ambientali, la velocità con cui viene ooperata e l’incapacità delle autorità locale di monitorare questo fenomeno.

Sono anni che i cittadini Europei chiedono che queste atrocità abbiano fine e anche la maggioranza dei Canadesi ed Americani la pensa così.

Boicottiamo sempre – oltre alle pellicce – anche tutti i prodotti alimentari a base di carne di foca che possano in qualche modo superare l’embargo posto dall’Unione Europea o che sono in vendita all’estero.

Firma questa petizione e falla girare.

Le foto che contiene valgono più di mille parole ed è importante che il maggior numero possibile di persone sappia queste cose.

Firmate numerosi a questo link…
Grazie!
Fuori legge la caccia alle foche!

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Aiutiamo Dolly ed il gattile di Villa Flora a Roma!

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  • 15 Novembre 2008

Petizione popolare all’Assessore all’ambiente del Comune di Roma e al Sindaco di Roma
Oggetto: Oasi Comunale Felina Villa Flora

A Roma, a Villa Flora, un parco in zona Portuense, c’è un’oasi felina composta da una casetta e un giardino esterno, creata per accogliere gatti in difficoltà.

Aiutiamo Dolly ed il gattile di Villa Flora a Roma

L’oasi felina di Villa Flora è una struttura del Comune di Roma che ospita oltre 230 gatti sfortunati: sequestrati a causa di maltrattamenti, lasciati soli a seguito di decesso dei padroni, abbandonati da persone senza cuore.

Attualmente dopo varie vicissitudini, la colonia felina è gestita da Dolly, una giovane volontaria, con passione ed amore. I gatti sono tutti molto simpatici ed affiatati. Si vede che sono grati per questo rifugio… ma certamente starebbero meglio in una famiglia che li adotti.

Villa Flora vive al momento una situazione di emergenza: il Comune di Roma ha sospeso l’erogazione dei fondi per la sopravvivenza del gattile, e praticamente non arrivano più soldi. Gli operatori pagati se ne sono andati ed è rimasta solo Dolly che, con l’aiuto di pochi volontari, passa le sue giornate a pulire, cambiare sabbiette, dare da mangiare ai gatti, dare i primi soccorsi ai gattini che arrivano sopratutto d’estate.

Il gattile ha bisogno urgentemente di:

donazioni: almeno 24 scatole di cibo per gatti da 400 gr. al giorno, 10 sacchetti di sabbietta al giorno, cuscini, pezze e coperte.

volontari che vadano anche poche ore al giorno a dare una mano, aiutare a sistemare, coccolare i gatti.

adozioni: persone che – in qualsiasi parte d’Italia – vogliano adottare dei mici (tutti adorabili, sterilizzati, vaccinati e sani)

adozioni a distanza: persone che, impossibilitate ad adottare dei gatti, vogliano adottarli a distanza sostenendo il gattile (con una somma simbolica di 15 € al mese)

Chiediamo al Comune di Roma di provvedere al più presto affinchè l’Oasi Felina di Villa Flora possa sopravvivere

Invitiamo nel frattempo tutte le persone di cuore a contattare Villa Flora per dare una mano.

Oasi Felina Villa Flora
c/o Villa Flora – via Portuense, 610 – Roma
Cell. 328 8482439
www.villafloramiao.it

Aiutateci a diffondere questa petizione!
Grazie.

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