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TERRITORIO E ARCHITETTURA SOSTENIBILI: POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano apre le iscrizioni alla VI edizione del Master

I migliori studi di progettazione internazionali per gli stage di fine percorso

Torna a gennaio Territorio e Architettura Sostenibili, il Master Universitario di I e di II livello del Politecnico di Milano e POLI.design pensato per fornire a progettisti – architetti ed ingegneri – una formazione specifica e specialistica nel campo degli interventi eco-compatibili e bioclimatici sul territorio e in quelli relativi all’integrazione energetica degli spazi architettonici nuovi o preesistenti.

Il Master risponde ad una specifica richiesta del mercato che è sempre più alla ricerca di figure professionali capaci e aggiornate, in grado di gestire le complessità insite nella contemporanea pratica di progetto. Fenomeni quali il nomadismo, la crisi delle città o il progressivo affermarsi dei principi di eco-compatibilità sono solo alcuni dei fattori da tenere in considerazione nell’approccio ad un nuovo progetto architettonico.

Tra i plus di questo prodotto formativo, il coinvolgimento di un network internazionale di professionisti di fama tanto nell’ambito dei seminari previsti dalla didattica, quanto per gli stage degli studenti. L’Architetto Vittoria Bellassai, studentessa della precedente edizione, ha così commentato la propria esperienza: “è stata un’opportunità per espandere i miei orizzonti e aprirmi verso una nuova metodologia progettuale che successivamente, rispetto all’esperienza dello stage, si è dimostrata in linea con le aspettative dei grandi studi di architettura. Tra gli aspetti più positivi del master, ricordo sicuramente i seminari internazionali che permettono di confrontarsi con personalità di spicco e di rilievo mondiale. E naturalmente lo stage. Ho fatto la mia esperienza presso PLASMA Studio, a Pechino, e devo dire che è stato il grande trampolino di lancio per la mia carriera. Oltretutto, mi è stata data la possibilità di proseguire l’esperienza anche a stage concluso.”

Laura Platania, studentessa dell’edizione 2011, ricorda a sua volta come fondamentale il tirocinio svolto a fine percorso: “ho frequentato il mio stage in Francia, in uno studio leader della progettazione sostenibile e l’esperienza mi ha dato la possibilità di applicare le conoscenze apprese durante il master, rivelatisi utili anche per esperienze professionali successive. Il tema della sostenibilità è rimasto la mia grande passione e dal punto di vista lavorativo mi ha aiutato moltissimo perché gli studi di progettazione hanno richiesto questa specifica competenza”.

Le skills richieste alla nuova generazione di progettisti, quindi, non riguardano più esclusivamente le competenze tradizionali ma abbracciano nuove tematiche e ambiti di applicazione.

Il Master ha proprio l’obiettivo di trasferire ai partecipanti un approccio conoscitivo progettuale ispirato ai principi dello sviluppo sostenibile, alla trasformazione degli insediamenti territoriali, urbani e architettonici e alla stretta sinergia esistente tra le potenzialità dell’innovazione tecnologica e quelle insite nelle risorse energetiche rinnovabili. Al termine del percorso didattico, inoltre, gli studenti avranno maturato maggiori competenze nei campi sociali, ecologico ed energetico e avranno acquisito nuove modalità progettuali per il territorio, le unità urbane e gli spazi architettonici sostenibili.

Molti i possibili ambiti di applicazione e i referenti professionali della figura in uscita: dagli Studi di progettazione qualificati in campo nazionale e internazionale, ai Ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture, degli Affari Esteri, dagli enti regionali, provinciali, comunali, alle Associazioni di Comuni, dalle istituzioni pubbliche, fino alle Grandi Società Immobiliari.

L’avvio della VI edizione del Master è previsto per il  25 gennaio 2016.

I sei Seminari Internazionali dell’edizione 2016 saranno tenuti da: Karl Chu – Pratt Institute New York, Roberto Camagni – Politecnico di Milano, Roland Snooks – RMIT University Melbourne, Hernan Diaz Alonso – SCI-Arc, Los Angeles, Tom Wiscombe – SCI-Arc, Los Angeles e Herwig Baumgartner – SCI-Arc, Los Angeles.

Il Master è aperto a Laureati del Vecchio Ordinamento o in possesso di Laurea Triennale e Magistrale del Nuovo Ordinamento in Architettura e in Ingegneria. Sono ammessi anche laureandi purché all’atto dell’iscrizione abbiano superato tutti gli esami e discutano la tesi di Laurea prima dell’esame finale del Master.

La direzione valuterà anche le eventuali richieste da parte di candidati in possesso di Laurea Triennale di Nuovo Ordinamento e i titoli di studio equivalenti per candidati stranieri.

Per informazioni si prega di contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione: +39 02 2399 5911, [email protected]

 

Press Contact

Ufficio  Comunicazione POLI.design

Tel. (+39) 0223997201

[email protected]

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Cotto Impruneta si impegna a produrre pavimenti sostenibili ed ecologici

Cotto ImprunetaNella costruzione di un edificio è sempre più importante tenere in considerazione il suo impatto, immediato e futuro, sull’ambiente. I pavimenti in Cotto Impruneta sono una scelta di naturalità e rispetto un prodotto sostenibileecologico e riciclabile.

Riciclabili al 100%, i pavimenti di Cotto Impruneta  sono realizzati con una serie di accorgimenti produttivi tali da garantire la distribuzione di un articolo non solo rispettoso della normativa ma che sa prendersi cura dell’ambiente in cui viene realizzato e anche delle persone che lo vivranno quotidianamente.

Particolare attenzione viene posta ad ogni fase del ciclo produttivo con lo scopo specifico di ridurre al minimo il quantitativo di materiale non conforme, che comunque, vista l’assoluta naturalità dei componenti, può essere quasi sempre reintegrato. Il Cotto subisce un riciclo primario e secondario in cui tutti gli scarti di argilla cotta e non, vengono reinseriti nel ciclo produttivo miscelandoli nuovamente al galestro e all’acqua. Cotto Impruneta manifesta una spiccata sensibilità nei confronti degli sprechi di materie prime, argilla e acqua e dei costi che tali dispersioni comportano, proprio per questo applica un rigido controllo al quantitativo di rifiuti da smaltire in discarica.

La riscoperta delle tecniche e dei materiali costruttivi tradizionali, quelli che hanno fatto la storia dell’architettura dell’uomo, contribuisce a sostenere produzioni come quella di Cotto Impruneta, che lavora l’argilla, generosamente donata dal territorio imprunetino, per formare pavimenti di pregio che non danneggiano la salute del pianeta e di chi li abita.

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