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Smart cities: Yann Inghilesi soddisfatto dei risultati ottenuti da Kiunsys

Smart cities

La Kiunsys, attraverso la piattaforma StarsUp, ha chiuso il più consistente round di equity crowdfunding mai realizzato nel nostro Paese. StarsUp è stato uno dei primi portali autorizzati dalla Consob per la raccolta online di capitale di rischio da parte di start-up innovative.

La Kiunsys si sta imponendo nel mercato Smart Urban Mobility, Smart Parking e City Logistics. Le loro soluzioni sono state adottate da più di 25 città in Europa e servono oltre 4 milioni di cittadini. Tra i Comuni italiani che hanno implementato le soluzioni INES della Kiunsys ricordiamo Pisa, Firenze, Napoli, Verona, Forlì e Mantova.

La mission della Kiunsys, nata a Campobasso e spin-off dell’Università di Pisa, è quella di innovare e rendere “intelligenti” le nostre città (trasformarle, cioè, in smart cities) progettando e realizzando soluzioni per la gestione della mobilità sostenibile, dei parcheggi e della mobilità urbana.

Yann Inghilesi, presidente di DAXO e CEO di Red Lions, ha dichiarato soddisfatto: “Oltre alla vision e alla qualità delle competenze che abbiamo trovato in Kiunsys, quello che ci ha convinto è stata l’entusiasta risposta dei clienti di Kiunsys, evidente conseguenza del valore del team e delle soluzioni tecnologiche. Il fatto che tali competenze siano nate in Italia, per noi rappresenta un elemento di competitività e robustezza del business. L’Italia, caratterizzata da città con urbanistiche e regolamentazioni molto complesse, ha per prima affrontato e risolto queste problematiche. Proprio per questo le città del mondo stanno prendendo a modello l’Italia e l’aver investito in chi sta emergendo sul mercato italiano è quindi garanzia del valore sul mercato italiano ed estero di Kiunsys”.

Non ha nascosto la propria emozione e la propria soddisfazione nemmeno Paolo Lanari, CEO e co-founder di Kiunsys: “La chiusura del deal è un riconoscimento importante del duro lavoro svolto fino ad ora: oltre alle conferme che ci giungono quotidianamente dai nostri clienti, ora abbiamo anche la validazione del nostro progetto imprenditoriale. Ringrazio quindi gli investitori, per aver creduto nella nostra visione e nella nostra capacità di realizzarla, il team, per la passione e la dedizione alle sfide quotidiane, e a quanti ci sostengono, o ci hanno negli anni sostenuto, nell’ambiziosa sfida”.

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Aperte le registrazioni al festival ICT 2015

Da oggi sono aperte le registrazioni al nuovo palcoscenico ICT italiano, in scena l’11 novembre 2015 alla Fiera Milano Congressi. Registrati subito!

Iscriviti alla terza edizione del festival ICT, il nuovo palcoscenico ICT italiano. L’appuntamento è per l’11 Novembre 2015 presso la Fiera Milano Congressi (MiCo). L’accesso è gratuito.

Il festival ICT offre uno scenario perfetto per sviluppare relazioni business, una volta tanto offline, con centinaia e centinaia di Professionisti ICT, in particolare CIO, CTO, IT Manager, Network Engineer, Security Manager, Project Manager, System Administrator e molte altre figure ICT. Non solo: amministratori delegati, manager, imprenditori, finance manager, responsabili ufficio acquisti e decine di altre professionalità legate ai processi innovativi in azienda.

Partecipando al festival ICT, potrai sfruttare moltissimi contenuti tra 80 seminari, workshop e laboratori tecnici, che si svolgeranno in 10 sale. Contenuti di reale interesse sulle tematiche più importanti e impellenti per il mercato ICT, come: Networking, Security, Cloud, Privacy, Data Protection, Soluzioni Server & Storage, Wireless e Mobility, servizi Datacenter, Big Data, Open Source, Unified Communication, Software, sviluppo e tante altre tematiche affini.

Partecipando al festival ICT, incontrerai moltissime aziende che hanno scommesso su un evento diverso. Entrerai in contatto con le più importanti realtà business del settore, nazionali e mondiali, conoscerai nuovi partner e futuri collaboratori. Agli stand espositivi, potrai conoscere nuove tecnologie e soluzioni per la tua impresa.

Partecipando al festival ICT, potrai incontrare tutte le realtà dell’Arena, l’area dedicata ad associazioni, community, users groups ICT, networks di professionisti, università, centri di ricerca, dove fare networking, creare nuove relazioni professionali e di business, condividere idee ed informazioni, testare tecnologie.

Non sei ancora convinto? Chiedilo a chi c’è stato: “Dicono di noi”.

Registrati e non perderti il festival ICT 2015! 11 Novembre 2015, presso la Fiera Milano Congressi, in Via Gattamelata, 5.

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Il Progetto Culturale Samarè in collaborazione con Expopportunity e Adv: le megalopoli del III millennio, smart cities o pandemie abitative?

Guido Oldani, una delle voci poetiche internazionali più riconoscibili e ideatore del Realismo Terminale incontra Giacomo Biraghi, esperto internazionale di strategie urbane e tra i primi 10 specialisti al mondo di Smart Cities. Lunedì 23 marzo 2015, ore 18.30, Caffè Illy di Piazza Gae Aulenti 4 a Milano

Gli organizzatori dell’incontro “Pandemie abitative e/o Smart Cities?” Luisa Cozzi, Marina Bignotti e Fabrizio Bellavista parlano di questo primo ConFronto. “Quando ho ascoltato Giacomo Biraghi ho sentito affinità tra quello che stavo andando comunicando da anni con la visione del Realismo Terminale ideata dal poeta Guido Oldani (che fotografa le nostre megalopoli come luoghi che diventano sempre più pandemie abitative in quanto corpi umani e oggetti che vi si accatastano giorno dopo giorno, causando un cambiamento lento ma irreversibile del nostro linguaggio e del modo di pensare) e quello che probabilmente sarà il nostro futuro: le Smart Cities che ci vengono insegnate e mostrate da Biraghi sono la risposta e la soluzione, fattiva e progressista, delle pandemie abitative cantate dal poeta. L’idea dello scontro-incontro tra i due, che a giorni prenderà vita, è nato da questa mia intuizione. Vedremo se sarà quella giusta…” dichiara Luisa Cozzi, PR ed Event Strategist e moderatrice dell’incontro di Milano del 23 marzo 2015.

“Pandemie abitative e/o Smart Cities?”, primo incontro della rassegna “ConFronti 2015”, al Caffè Illy di Piazza Gae Aulenti 4 a Milano lunedì 23 marzo 2015 alle 18.30, è organizzato dal Progetto Culturale Samaré in collaborazione con Expopportunity e Adv – Strategie di Comunicazione. Verterà su due visioni che nascono nelle megalopoli del III millennio viste da una parte come accatastamenti di corpi umani e oggetti, dall’altra come luoghi metropolitani dove poter vivere meglio e più a lungo. Protagonisti Guido Oldani, poeta, Direttore della collana “Argani” di Mursia Editore e Ideatore del Realismo Terminale e Giacomo Biraghi, esperto internazionale di strategie urbane, co-founder di “Secolo Urbano”, Coordinatore dei Tavoli Tematici Expo 2015 e Digital e Media PR di Expo 2015. L’incontro sarà arricchito dagli interventi di Graziano Milia, Marina Bignotti, Luca Pellegrini e molti altri.

Marina Bignotti, relazioni esterne e ufficio stampa di Samaré, afferma: “le idee dell’essere umano sono come semi alati che volano per poi adagiarsi nella terra delle concretizzazioni.  Ciò accade anche nei contrasti e nello scontro tra diverse visioni, perché nella diversità – unica fonte di ricchezza, sia soggettiva, sia individuale – predomina la poeticità della vita”. Conclude sottolineando il significato di questo appuntamento Fabrizio Bellavista, Social Media Specialist e partner dell’Istituto di Ricerca Emotional Marketing: “è importante ma soprattutto ‘urgente’ che nel campo delle varie culture affiori un atteggiamento indirizzato verso una bio-diversità culturale che sa imprimere velocità ai processi di cambiamento. Milano, con la sua cultura contaminata, fin dagli anni ’30 ha fatto nascere ‘miracoli’ a ripetizione: arte astratta/architettura/fotografia/grafica, design e arredamento, design e moda ed ora design, innovazione e alimentazione. Questo incontro tra Oldani e Biraghi sa molto di futuro, sull’argomento: come abitare il mondo”.

I prossimi appuntamenti previsti nel 2015 per la rassegna ConFronti sono “Digitale Analogico Ibrido” e “La Logica dell’acqua”.

 

Info evento:

https://www.facebook.com/groups/ProgettoCulturaleSamare/

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Le Smart Cities: Giovanni Gelmetti afferma “Non più solo edifici intelligenti, ma vere e proprie città”

 

Intervistato il vulcanico Giovanni Gelmetti, imprenditore immobiliare, ideatore della Giax Tower, il grattacielo “intelligente” e alla moda di Milano, sulla nascita delle “Smart Cities”.

1) Come si definisce una “Smart City”?

La “Smart City” è una città intelligente, caratterizzata da un insieme di strategie di pianificazione urbanistica per rendere innovativi e ottimizzare tutti i servizi pubblici di un centro urbano, dalle infrastrutture ai mezzi di comunicazione, dall’ambiente all’efficienza energetica, con tecnologie all’avanguardia che assieme ad un nuovo modo di gestire l’economia, il capitale sociale e umano e la governance, riescono a migliorare significativamente la qualità della vita, assicurando uno sviluppo urbano sostenibile.

2) Dove nasce l’idea di “Smart City”?

Nasce a livello mondiale a Rio de Janeiro, con i primi passi tecnologici per la trasformazione in Smart City. Per quanto riguarda l’Europa è da pochi anni che si parla di questo concetto, ma sta prendendo piede e l’Unione Europea sta iniziando ad investire per questi progetti rivolti a rendere più efficienti ed ecosostenibili le città.

3) Quali sono i concetti sui quali si basano?

Per essere definita “Smart” una città deve presentare attività economiche e di ricerca innovative;

tecnologie all’avanguardia mirate all’efficienza, all’ottimizzazione e all’ecosostenibilità; i suoi abitanti devono essere sulla stessa lunghezza d’onda del progetto, ovvero “intelligenti”, dalle larghe vedute, tolleranti, capaci e consapevoli. Infine, molto importante, il contesto politico, la governance deve essere improntata su dei modelli basati sulla centralità dei beni comuni, sulla partecipazione civica e sociale di tutti i cittadini nel governo della città.

4) La Giax Tower è considerata uno “Smart Building”. Cosa significa e quali innovazioni tecnologiche propone?

La Giax Tower è un edificio costruito in classe A, mirato a ridurre l’impatto ambientale tramite la riduzione dei consumi energetici, sfruttando l’energia geotermica e fotovoltaica e adottando apparecchiature sofisticate e tecnologiche in grado di permettere una gestione e un controllo in remoto, in modo semplice, di numerosi dispositivi elettronici.

5) Cosa ne pensa dell’affermazione del direttore generale della Gestione dell’Expo 2015 “Faremo di Milano la Smart City d’Europa”?

Sono d’accordo con questa affermazione. Milano è una grande città, formata da Università, centri di ricerca, aziende, infrastrutture e mezzi di comunicazione sviluppati. E’ bene che punti a rendere sostenibile il proprio sviluppo urbano. Sicuramente ne ricaverà moltissimi vantaggi, diventerà una città più efficiente, organizzata e partecipata, a livello sociale, economico e politico.

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Intervistato il rinomato imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti sulle “smart cities”

Intervistato il vulcanico Giovanni Gelmetti, imprenditore immobiliare, ideatore della Giax Tower, il grattacielo “intelligente” e alla moda di Milano, sulla nascita delle “smart cities”.

 

1) Come si definisce una “smart city”?

La “smart city” è una città intelligente, caratterizzata da un insieme di strategie di pianificazione urbanistica per rendere innovativi e ottimizzare tutti i servizi pubblici di un centro urbano, dalle infrastrutture ai mezzi di comunicazione, dall’ambiente all’efficienza energetica, con tecnologie all’avanguardia che assieme ad un nuovo modo di gestire l’economia, il capitale sociale e umano e la governance, riescono a migliorare significativamente la qualità della vita, assicurando uno sviluppo urbano sostenibile.

 

2) Dove nasce l’idea di “smart city”?

Nasce a livello mondiale a Rio de Janeiro, con i primi passi tecnologici per la trasformazione in smart city. Per quanto riguarda l’Europa è da pochi anni che si parla di questo concetto, ma sta prendendo piede e l’Unione Europea sta iniziando ad investire per questi progetti rivolti a rendere più efficienti ed ecosostenibili le città.

 

3) Quali sono i concetti sui quali si basano?

Per essere definita “smart” una città deve presentare attività economiche e di ricerca innovative;

tecnologie all’avanguardia mirate all’efficienza, all’ottimizzazione e all’ecosostenibilità; i suoi abitanti devono essere sulla stessa lunghezza d’onda del progetto, ovvero “intelligenti”, dalle larghe vedute, tolleranti, capaci e consapevoli. Infine, molto importante, il contesto politico, la governance deve essere improntata su dei modelli basati sulla centralità dei beni comuni, sulla partecipazione civica e sociale di tutti i cittadini nel governo della città.

 

4) La Giax Tower è considerata uno “smart building”. Cosa significa e quali innovazioni tecnologiche propone?

La Giax Tower è un edificio costruito in classe A, mirato a ridurre l’impatto ambientale tramite la riduzione dei consumi energetici, sfruttando l’energia geotermica e fotovoltaica e adottando apparecchiature sofisticate e tecnologiche in grado di permettere una gestione e un controllo in remoto, in modo semplice, di numerosi dispositivi elettronici.

 

5) Cosa ne pensa dell’affermazione del direttore generale della Gestione dell’Expo 2015 “Faremo di Milano la Smart City d’Europa”?

Sono d’accordo con questa affermazione. Milano è una grande città, formata da Università, centri di ricerca, aziende, infrastrutture e mezzi di comunicazione sviluppati. E’ bene che punti a rendere sostenibile il proprio sviluppo urbano. Sicuramente ne ricaverà moltissimi vantaggi, diventerà una città più efficiente, organizzata e partecipata, a livello sociale, economico e politico.

 

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Città intelligenti: Smart is beautiful – Planet Inspired

Si fa presto a dirsi smart: per diventare davvero città intelligenti occorrono investimenti in ricerca e innovazione

Un convegno organizzato da BAIA (Business Association Italy America), cui hanno partecipato Thales Italia e SELEX Elsag, ha visto i relatori concordi sul fatto che ci sono tutti gli strumenti per ricostruire in modo intelligente le nostre città, rispettando le loro specificità.
L’uso crescente delle tecnologie ICT in settori quali i trasporti, la gestione dell’energia, la sanità e il monitoraggio ambientale, porterà allo sviluppo di un nuovo modello di città sostenibile, dove i cittadini usufruiranno di servizi più accurati, grazie a sensori disseminati nell’ambiente urbano e alla disponibilità di una notevole quantità di dati relativi al funzionamento e all’utilizzo delle infrastrutture urbane. Un importante convegno svoltosi presso la Camera dei Deputati ha fornito l’occasione per approfondire i temi più attuali relativi allo sviluppo delle Smart Cities in Italia.

Organizzato da BAIA (Business Association Italy America), l’evento ha visto i relatori concordi sul fatto che ci sono tutti gli strumenti e le “regole del gioco” per ricostruire in modo intelligente le città, pur tenendo conto che sono molte volte di dimensioni ridotte, e che sono costruite intorno a un centro storico in parecchi casi considerato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’Umanità.

Imprese come Telecom, Cisco, Enel, Carrick-Bend, Thales Italia e SELEX Elsag hanno presentato le loro soluzioni per le Smart Cities, mentre il professor Carlo Maria Medaglia (coordinatore CATTID – Università La Sapienza di Roma) ha illustrato la filosofia di queste città del futuro.

“Due buoni esempi di città all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e dei servizi possono essere a mio avviso (anche se di scale completamente differenti) Amsterdam, che ha come obiettivo l’abbattimento delle emissioni di CO2, e Paredes una piccola città portoghese che entro il 2015 potrebbe essere la prima città al mondo interamente connessa attraverso una rete di 100 milioni di sensori che gestiranno il traffico, l’illuminazione, il verde pubblico, ed innumerevoli altri servizi” ha detto Medaglia.
”Per procedere su questa strada occorrono investimenti nazionali in ricerca e innovazione, ma non basta. L’innovazione e la tecnologia devono essere non il fine ma lo strumento attraverso il quale sviluppare conoscenza e competitività, puntando sul risparmio energetico, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, sulla mobilità sostenibile, sull’attivazione di nuovi servizi attraverso l’ottimizzazione delle risorse, e sul coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini” ha concluso il professor Medaglia.

Fonte: Planet Inspired

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