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Il potere del Suono: dallo stato embrionale all’età avanzata

I suoni fastidiosi ci rendono stressati, stanchi e ansiosi.
Crea un ambiente sonoro più sano, positivo e fatto per te con i consigli della British Academy of Sound Therapy

Siamo circondati da suoni. A volte si tratta di suoni che abbiamo scelto, ma più spesso li subiamo.

A fare questa considerazione è Peter Hartmann, Jabra Senior Director of Product Management che, chiacchierando con Lyz Cooper, fondatore di The British Academy of Sound Therapy, si è confrontato circa gli effetti del suono sulla nostra salute e su come creare un ambiente sonoro migliore e più sano.

The British Academy of Sound Therapy ha condotto per circa 20 anni studi e ricerche sul suono, offrendo corsi, training, sound therapy e musica per promuovere la salute e lo star bene.

Di seguito l’interessante confronto tra Peter Hartmann e Lyz Cooper.

Peter Hartmann: Perché il suono è così importante nelle nostre vite?
Lyz Cooper: il suono è la prima cosa che registriamo nella vita. L’ascolto è il primo senso che gli umani sviluppano, ancora prima del tatto, dell’olfatto, della vista e del gusto. Infatti, le nostre orecchie sono pienamente funzionanti già circa 24 settimane dopo il concepimento.

Peter: So che parli molto spesso del potere del suono, ma puoi farmi un esempio?
Lyz: Siamo programmati per reagire al suono in un certo modo a causa di centinaia di migliaia di anni di predisposizione. I suoni di grande intensità come le urla umane o il richiamo animale ci hanno insegnato ad associare alcuni di quei suoni al pericolo. Un forte e improvviso ruggito, ad esempio, provoca una scarica di adrenalina nel nostro corpo e ci mette in una situazione di lotta o di fuga.
I suoni di bassa intensità e più quieti, al contrario, rilassano il nostro sistema. Non è casuale che il monaco buddista pronunci “Om” con note basse o che una madre calmi il suo bambino con un “shhhh”.

Peter: Sentiamo sempre parlare di suoni e inquinamento acustico. Come definisci il rumore?
Lyz: Il rumore è semplicemente un suono non-musicale o disarmonico. I rumori sono frastornanti e confusionari per noi, come un aereo che ci passa sopra, il traffico che scorre costantemente o il suono di un uragano.

Peter: Quali effetti produce il rumore sul nostro benessere?
Lyz: il rumore costante è stressante per il nostro sistema e, anche se non ce ne accorgiamo, lottiamo contro di esso, sia fisicamente che mentalmente. Se sei in un ambiente dove c’è sempre una cacofonia di rumore – telefoni che suonano, diverse conversazioni in essere, allarmi, musica, traffico, macchinari – il battito cardiaco accelera, la pressione aumenta e le onde cerebrali sono costantemente in uno stato di allerta.

Peter: Come l’esposizione al rumore ha effetti sulla nostra salute?
Lyz: Nessuno può resistere al rumore per troppo tempo senza qualche conseguenza sulla salute e sul benessere. Gli effetti negativi comprendono tensione muscolare al collo e alle spalle, palpitazioni, mal di testa, panico e ansia, pressione alta, disturbi del sonno, solo per citarne alcuni.

Peter: Non possiamo isolarci dal rumore?
Lyz: Ciò è quello che molti di noi fanno, o almeno pensano e cercano di fare. Ma nel subconscio è una lotta continua che causa stress. Noi definiamo questo isolamento dai rumori “cocooning”: uno spazio temporale in cui non facciamo filtrare certi suoni nel nostro ambiente. Il problema è quando si comincia a non filtrare anche suoni buoni e positivi, come quelli dei bambini che richiamano la nostra attenzione o le sirene provenienti da un veicolo di emergenza. Inoltre, troppa assuefazione potrebbe impedirci di ascoltare i segnali del nostro corpo.

Peter: Se non possiamo distrarci dal rumore intorno a noi, cosa dobbiamo fare invece?
Lyz: Abbiamo bisogno di silenzio affinché il nostro sistema nervoso si stabilizzi, per far diminuire il cortisolo – l’ormone dello stress – la pressione arteriosa e rallentare il battito cardiaco. Sarebbe sufficiente dedicare quotidianamente qualche minuto a una pausa in un luogo dove non ci sono suoni o dove ci sono suoni molto naturali, come il delicato scorrere di una cascata. Questi sono importanti per il nostro benessere, perché ci ricordano chi siamo e da dove veniamo.

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Informazioni su Jabra
Jabra è un marchio di GN Netcom, società controllata da GN Store Nord A/S (GN) – quotata al NASDAQ OMX. Jabra conta circa 925 dipendenti in tutto il mondo e nel 2012 ha raggiunto un fatturato pari a 2,612 million DKK. Jabra, produttore numero uno al mondo di innovative soluzioni audio a mani libere, con le sue divisioni business e consumer, sviluppa, produce e commercializza una vasta gamma di auricolari, speakerphone e cuffie Wireless e con filo per la telefonia mobile, gli uffici, i mobile worker e i Contact Center.
© 2016 GN Netcom A/S. Tutti i diritti sono riservati. Jabra® è un marchio registrato di GN Netcom A/S. Tutti gli altri marchi qui menzionati appartengono ai rispettivi proprietari.

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Tra un anno sarà obbligatoria la classificazione dell’isolamento acustico, Immobiliare.it analizza la situazione in Italia

Il prossimo anno entrerà in vigore la direttiva dell’Unione Europea che prevede la classificazione dell’isolamento acustico secondo il numero di decibel che ogni locale è in grado di assorbire. In risposta a questi test verrà determinata una classifica simile a quella attualmente in uso per la classificazione energetica degli immobili e i parametri di qualità nella realizzazione di un edificio residenziale si arricchiranno di un elemento chiave per il benessere abitativo.

Secondo un’analisi condotta da Gruppo Immobiliare.it attraverso i dati raccolti dal suo sito NuoveCostruzioni.it, il 10% dei cantieri in Lombardia viene realizzato con criteri che permetterebbero una collocazione in classe B o superiore; in Emilia Romagna il 9% rispetta gli stessi criteri e se queste sono le regioni italiane meno in ritardo nel recepire la norma, dall’altra parte in Calabria solo il 2% dei cantieri sembra essere pronto a costruire nel rispetto delle nuove regole.
Il clacson delle auto imbottigliate nel traffico che ti sveglia all’improvviso, i tacchi della vicina del piano di sopra che non ti permettono di addormentarti, il corso di violino del figlio dei dirimpettai che disturba il sonno; spiacevoli esperienze che chi abita in città ed in un condomino ha vissuto.  Chiunque abbia condiviso queste esperienze è cosciente della brutta sensazione, del profondo fastidio che ne derivi, di come ci si senta quasi aggrediti nella propria casa, con conseguente perdita della tranquillità soprattutto quando certi episodi sono frequenti e ripetuti.

Carlo Giordano, Amministratore Delegato del Gruppo Immobiliare.it, afferma: “Questi problemi rientrano nella sfera del cosiddetto comfort abitativo, che riguarda quasi tutte le case costruite in Italia prima del 1995, anno in cui venne promulgata la Legge Quadro sull’Inquinamento Acustico,  con cui, per la prima volta, venivano fissati i principi dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro  componenti  per  realizzare abitazioni più vivibili e confortevoli.”

Ma quanto costa la realizzazione di un appartamento che garantisca un buon isolamento acustico? In fase di costruzione i prezzi sono abbastanza contenuti.

Secondo gli studi effettuati da NuoveCostruzioni.it, per un bilocale di 60mq in un condominio il costo si aggira sui 1000€, mentre per un trilocale di 90mq la cifra è di circa 1200€, ovviamente questi costi  sono indicativi e possono variare fortemente in funzione del numero di finestre,  delle prese d’aria, della presenza o meno di fonti di rumore (come ad es. impianti di condizionamento, deumidificazione, caldaie, ascensori, ecc).

Sensibilmente più elevati sono i costi di interventi su una casa già esistente, senza considerare i grossi disagi che lavori di questo tipo comportano, anche solo per sostituire i serramenti e le prese d’aria il costo si aggira sui 1000€ ad infisso.
Nonostante i costi per isolare acusticamente gli immobili nuovi siano tutt’altro che esorbitanti, l’Italia è ancora molto indietro nel processo di messa a norma e in Lombardia, come detto regione in testa alla classifica delle nuove costruzioni “silenziose”, solo il 6% dei costruttori si dichiarano pronti e già attrezzati per soddisfare appieno i criteri per realizzare immobili che possano ottenere la classe A.
Con queste premesse è piuttosto facile capire il motivo per cui l’implementazione della norma,  varata dalla UE nel 2008 con un limite massimo di 2 anni per la ratifica da parte dei singoli Paesi membri, sia stata posticipata sia nel 2010 che nel 2011.
E se tanto ci dà tanto, anche nel 2012 dovremmo continuare a sopportare gli zoccoli del vicino.

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Rumori in condominio: prevenire le incomprensioni

Quando si vive in condominio, fatto ormai all’ordine del giorno vista la densità di abitanti presenti nelle città una delle cose che più crea disguidi precludendo una pacifica convivenza sono i sicuramente i rumori.
I rumori possono essere di vario tipo dal pianto del bimbo, allo strascicare dei piedi fino ad arrivare allo struscio di sedie, musica o qualsiasi altro tipo di rumore che normalmente entra a far parte della vita domestica. E sono proprio i rumori la maggiore causa di litigi condominiali o tra vicini. Solitamente nel caso di condomini è sempre auspicabile trovare un accordo e armarsi di pazienza, la convivenza non sempre è facile e mettendosi nei panni dell’altro dobbiamo rispettare e ovviamente pretendere di essere rispettati. Molte volte però tra vicini, vuoi per cocciutaggine o per reale incomprensione, non si riesce ad arrivare ad un accordo e ci si trova costretti a far intervenire l’amministratore del condominio che, in base al regolamento condominiale e alle regole tacite che segnano la convivenza può intervenire in maniera più o meno drastica. Ci sono casi infatti in cui l’unico intervento che può svolgere l’amministratore è quello di consigliare l’installazione di pannelli acustici in quanto se il rumore è provocato da impianti come caldaia o ascensore egli non possiede poteri per agire in tal senso.
Certo è che per tutti gli altri tipi di rumore l’amministratore può intervenire direttamente e in alcuni casi delineare anche gli estremi per intervenire in maniera legale e sedare così la disputa tra condomini. Sovente all’interno dello stesso regolamento condominiale sono definiti anche gli orari in cui sono concessi rumori, le tipologie e le restrizioni. Solitamente gli orari in cui è possibile svolgere lavori, o creare rumori particolari sono dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 20, orari in cui la maggior parte delle persone sono al lavoro o comunque, a meno che non ci siano particolari esigenze, non stanno riposando.
E’ importante che comunque siano sempre tolleranza e buon senso a guidare la convivenza all’interno di qualsiasi tipologia di stabile ed è auspicabile una buona isolazione acustica di base anche se comunque numerose restrizioni, come già avuto modo di dire, sono definite e accettate al momento della firma del regolamento condominiale quindi all’ingresso nell’abitazione. Già da quegli statuti sempre più spesso sono infatti proibiti locali al piano terra che vengano utilizzati come bar o night club o particolari attività produttive come fabbri e meccanici, come viene limitata la possibilità di utilizzo degli appartamenti stessi che non possono divenire attività commerciali o servizi. In numerosi casi queste regole imposte dal’ordinamento condominiale sono molto più restrittive di quelle imposte dalla legge stessa.
In molti casi però le incomprensioni o le liti fra condomini sono frutto di una poco accurata scelta dell’abitazione e non valutazione delle proprie esigenze soprattutto quando si va ad acquistare una casa, che è molto diverso dall’affitto. Quando si procede all’investimento nell’abitazione è importante infatti valutare l’insonorizzazione pareti con l’attenzione con la quale si valutano altre componenti come l’isolamento termico o l’impianto idraulico e di riscaldamento.
A cura di Martina Celegato

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