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Accordo F2i-Alisarda, al Fondo l’aeroporto di Olbia: il commento di Renato Ravanelli

Grazie all’ultima operazione, il Fondo F2i guidato da Renato Ravanelli si avvia verso la costituzione di un grande polo aeroportuale nel Nord della Sardegna.

Renato Ravanelli AD F2i

Nuovo polo aeroportuale in Sardegna: il commento di Renato Ravanelli (F2i)

F2i ha conquistato un altro tassello nel settore degli aeroporti: il Fondo ha infatti acquisito l’80% di Geasar, controllata di Alisarda che gestisce l’aeroporto Olbia Costa Smeralda. Il Gruppo guidato da Renato Ravanelli, che attraverso la Sogeaal si occupa già della gestione dell’aeroporto di Alghero, punta dunque a creare un grande polo nel Nord della regione. Quello di Olbia è infatti uno degli scali sardi con il maggior numero di passeggeri internazionali. L’aeroporto fu costruito per il volere di Karim Aga Khan, che negli anni ’60 visitò l’isola e se ne innamorò, decidendo di fondare la compagnia aerea Alisarda. Con l’operazione, Geasar passa dunque sotto il controllo di F2i Areoporti 2: vista l’importanza per il territorio, il restante 20% delle azioni rimane alle Camere di Commercio di Sassari e di Nuoro e alla Regione Sardegna. Quest’ultima è già partner di F2i Aeroporti 2 in Sogeaal con una quota del 29%: "F2i, coerentemente alla sua missione, ha deciso di sostenere il potenziale di sviluppo aeroportuale del Nord della Sardegna nonostante l’attuale situazione di emergenza", ha dichiarato Renato Ravanelli.

Renato Ravanelli (F2i): gli obiettivi dell’operazione

"La crisi sanitaria ha duramente colpito tutto il settore a livello globale, con il traffico sostanzialmente azzerato nel periodo marzo -maggio 2020 ed ancora oggi fortemente ridimensionato – ha continuato l’Amministratore Delegato Renato RavanelliF2i ritiene tuttavia che la Sardegna presenti tutte le caratteristiche per beneficiare di una ripresa relativamente più rapida, grazie in particolare al suo posizionamento di destinazione turistica esclusiva". L’acquisizione di Olbia da parte di F2i Aeroporti 2 permetterà al Fondo di consolidare le sue attività in Sardegna: nel 2019 i passeggeri totali nel Nord sono stati circa 4,4 milioni. Prosegue dunque la strategia di rafforzamento del Gruppo nel settore areoportuale, portata avanti anche nelle altre regioni italiane: attraverso la holding 2i Aeroporti, il Fondo guidato da Renato Ravanelli detiene partecipazioni negli scali di Napoli, Milano, Torino, Trieste e Bologna, che sempre nel 2019 hanno registrato in totale circa 62 milioni di passeggeri e 630 milioni di tonnellate di merce.

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Energie rinnovabili, F2i con Asterion Industrial Partners rileva Sorgenia

L’AD di F2i Renato Ravanelli commenta la recente operazione compiuta dal Fondo infrastrutturale italiano che, affiancato da Asterion Industrial Partners, ha finalizzato il closing di Sorgenia.

F2i

Sorgenia, l’AD di F2i Renato Ravanelli commenta l’acquisizione

“Con questa acquisizione acceleriamo il rilancio industriale di Sorgenia, garantendone indipendenza e integrità, rafforzandola con una importante dotazione di rinnovabili e nuove capacità di finanziamento”: sono le parole di Renato Ravanelli, Amministratore Delegato di F2i, sulla recente operazione condotta insieme ad Asterion Industrial Partners e finalizzata all’acquisizione del Gruppo Sorgenia. A pochi mesi dal via libera rilasciato dall’Antitrust, prosegue dunque l’operazione che condurrà alla nascita di un operatore integrato nelle tecnologie per la transizione energetica. “Sorgenia sarà leader nel processo di transizione energetica in Italia”, ha aggiunto l’AD di F2i Renato Ravanelli, evidenziando il valore dell’acquisizione alla luce del ruolo che il nuovo Gruppo svolgerà nell’ambito della sostenibilità. Dotata infatti di moderne centrali alimentate a gas e impianti da fonti rinnovabili, Sorgenia continuerà a fornire un prezioso contributo per la copertura dei consumi nazionali a partire da fonti rinnovabili.

F2i: con acquisizione di Sorgenia, nascita di nuovo operatore da 4.800 MW

“Quella di Sorgenia è una storia esemplare”, ha spiegato Renato Ravanelli, “in cui da una situazione di difficoltà, anche grazie al sostegno delle banche creditrici, si è creato un percorso di sviluppo in cui è stato mantenuto il controllo italiano di asset strategici”. L’operazione condotta dal maggiore Fondo infrastrutturale italiano, affiancato dalla società di gestione di investimenti Asterion Industrial Partners, porterà così alla nascita di un operatore integrato nelle tecnologie per la transizione energetica, dalla capacità installata di circa 4.800 Megawatt. Nell’ambito dell’operazione, F2i ha conferito in Sorgenia la titolarità dei propri impianti eolici (per una capacità installata di 282 Megawatt) e la società San Marco Bioenergie, operatore italiano attivo nella produzione di energia elettrica da biomasse vegetali (68 Megawatt installati). Il contributo del nuovo Gruppo nei confronti del processo di transizione energetica sarà consolidato anche tramite lo sviluppo di ulteriore capacità rinnovabile a partire da segmenti come l’eolico e le biomasse, in cui è già presente, oltre che da settori quali solare, bio-metano, idroelettrico e geotermico. Nel nuovo Gruppo derivante dall’operazione condotta da F2i, Angelo Barbarulo e Gianfilippo Mancini saranno rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di Sorgenia S.p.A.

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F2i: il fondo guidato da Renato Ravanelli è il nuovo leader europeo nel fotovoltaico

F2i ha concluso un importante accordo con l’operatore spagnolo Renovalia Energy Group, assicurandosi la posizione di leadership per la produzione di energia fotovoltaica in Europa: l’AD Renato Ravanelli ha commentato positivamente l’operazione, sottolineando il ruolo centrale del fondo infrastrutturale sul panorama nazionale.

Renato Ravanelli - f2i

F2i in Spagna grazie a Renovalia

F2i, il principale fondo infrastrutturale italiano, ha rilevato 1.000 MW di potenza installata dal gruppo iberico Renovalia Energy Group: l’accordo è stato ufficializzato con Cerberus Capital Management. Il fondo guidato da Renato Ravanelli si aggiudica così la posizione di leader europeo tra i produttori di energia solare. L’operazione, realizzata tramite la controllata Ef Solare, ha permesso di acquisire 102 MW di potenza derivanti da nove impianti già operativi e altri 850 MW relativi a progetti in fase di sviluppo. In una nota ufficiale è stato sottolineato che questa potenza viene sommata agli 853 MW già detenuti in Italia da Ef Solare, che arriva così al traguardo di oltre 1.800 MW. Ef Solare entra nel mercato spagnolo dell’energia solare, già molto sviluppato. "L’acquisizione", ha commentato l’Amministratore Delegato Renato Ravanelli, "ha una forte valenza strategica. Conferma la determinazione di F2i a essere un player primario nello sviluppo delle energie rinnovabili per contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione fissati dal piano energia clima 2020: già oggi in Italia F2i è il principale operatore per capacità installata nel settore delle rinnovabili".

F2i, il ruolo centrale in Italia e in Europa

"Ancora una volta F2i conferma l’unicità del proprio ruolo nel panorama nazionale con la capacità di attrarre capitali italiani ed esteri a supporto dello sviluppo delle imprese italiane", ha commentato Renato Ravanelli. "La scala di attività a cui abbiamo portato le nostre società consente loro di svolgere un ruolo da protagoniste anche in Europa, a beneficio di tutto il sistema Paese". F2i è il maggiore gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali, con asset under management per circa 5 miliardi di euro. Le società facenti parte del network del fondo costituiscono di fatto la principale piattaforma infrastrutturale del Paese, che comprende diversi settori strategici per il sistema economico: trasporti aeroportuali e logistica portuale, rinnovabili, reti di distribuzione energetiche, reti e servizi di telecomunicazione, infrastrutture socio-sanitarie. Attraverso le sue partecipate, il fondo guidato da Renato Ravanelli coinvolge oltre 18mila lavoratori in Italia la cui attività consente a milioni di persone di accedere a servizi e infrastrutture essenziali per lo svolgimento della attività quotidiane.

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L’Aeroporto di Trieste entra nel network aeroportuale del fondo F2i

Renato Ravanelli ha commentato i futuri progetti di F2i in ambito aeroportuale: il Fondo ha di recente acquisito, attraverso 2i Aeroporti, il 55% del capitale dell’Aeroporto Friuli Venezia Giulia. La Regione continuerà invece a detenere il restante 45%.

F2i

F2i nel mondo degli aeroporti

"Lo scalo di Trieste è un tassello molto importante nella nostra strategia di sviluppo di un network indipendente di aeroporti in Italia": è il commento di Renato Ravanelli, alla guida di F2i. Di recente, il fondo ha investito in Friuli Venezia Giulia acquisendo la maggioranza dell’aeroporto Ronchi dei Legionari (Trieste), una vera e propria porta sull’Europa dell’Est e uno snodo commerciale importante per i traffici che provengono dall’Asia. 2i Aeroporti (società controllata da F2i) ha rilevato per 32,8 milioni di euro il 55% del capitale di Aeroporto Friuli Venezia Giulia, mentre la Regione continuerà a detenere il restante 45%. F2i controlla, con una quota del 51%, 2i Aeroporti, la più grande piattaforma di scali italiani che detiene quote di maggioranza o di rilievo nelle società di gestione degli aeroporti di Napoli, Torino, Alghero, Milano (Linate e Malpensa), Bologna e, indirettamente, Bergamo. Per il periodo 2020-2023 sono in programma investimenti per 30 milioni, di cui la metà verranno impiegati nel potenziamento delle infrastrutture di volo e 11 milioni nel miglioramento dei terminal. Tra gli obiettivi principali, spicca il potenziamento e lo sviluppo dei collegamenti verso l’Italia e l’estero.

F2i: la storia e il percorso professionale dell’Amministratore Delegato Renato Ravanelli

F2i – Fondi Italiani per le infrastrutture è una SGR (Società di Gestione del Risparmio). Costituita nel 2007, è al centro della creazione del più grande fondo chiuso in Italia, nonché uno dei maggiori d’Europa. Il Fondo ha tra i propri azionisti alcune delle principali banche italiane, Istituzioni, Istituti di credito, Fondazioni bancarie e Casse di previdenza. Il Primo fondo di F2i è stato autorizzato dalla Banca d’Italia nell’agosto 2007 e ha raccolto 1.852 milioni di euro investiti in vari comparti infrastrutturali. Il Secondo Fondo è stato avviato nel luglio 2012, mentre il terzo, che ha assorbito le partecipazioni del Primo Fondo, ha preso avvio nel 2017. Attualmente F2i è guidata dall’Amministratore Delegato Renato Ravanelli: milanese, laureato in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica di Milano, ha esperienze consolidate nel settore delle infrastrutture, delle assicurazioni e delle utilities. Ha svolto incarichi da macroeconomista e financial analyst. Nel 2008 Direttore Generale della multiutility A2A, è diventato nel 2014 Amministratore Delegato di F2i.

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F2i: Renato Ravanelli commenta l’Opa lanciata per la crescita di Ei Towers

Renato Ravanelli, in occasione dell’Opa di F2i con Mediaset finalizzata all’acquisizione del controllo di Ei Towers, ha rilasciato un’intervista a “Il Sole 24 Ore”: “L’obiettivo di delisting per noi è fondamentale e irrinunciabile. Consente di far crescere la società più rapidamente e con maggiore flessibilità”.

Renato Ravanelli, CEO F2i

F2i: Renato Ravanelli commenta l’Opa pro Ei Towers

L’Opa di F2i (insieme a Mediaset) su Ei Towers ha come obiettivo il delisting, necessario per poter procedere con maggiore fluidità e rapidità verso un processo di crescita. È ciò che ha specificato Renato Ravanelli, Amministratore Delegato del fondo infrastrutturale, in un’intervista a “Il Sole 24 Ore”. “Io credo che il mercato abbia capito lo sforzo importante di valorizzazione che abbiamo fatto”, ha osservato l’AD. “L’obiettivo del delisting per noi è fondamentale e irrinunciabile in questa fase, perché consente di far crescere la società più rapidamente e con maggior flessibilità. Non può escludersi in futuro un eventuale ritorno in Borsa, ma a questo punto sarà una società completamente diversa: il nostro scopo è valorizzare tutte le competenze che ha”. Renato Ravanelli ha confermato la disponibilità di capitale che F2i può investire nel progetto. “Per noi conta la crescita dell’investimento nel lungo termine”. In questo contesto, il consolidamento del settore delle torri rimane fondamentale, in quanto “è un business che sta raggiungendo un grado di maturità importante”.

Renato Ravanelli: la carriera e l’impegno in F2i

Di origini milanesi, Renato Ravanelli è alla guida di F2i dal 2014. Dal 2010 fa anche parte del Comitato Investimenti di Inframed, il maggior fondo infrastrutturale attivo nel Mediterraneo. Direttore Generale di A2A dal 2008, arriva così ad occuparsi della multiutility attiva nel comparto ambientale e nel settore dell’energia elettrica e del gas. In precedenza, è stato CFO e direttore delle strategie per Gruppo AEM, per poi svolgere lo stesso ruolo in Gruppo Edison a partire dal 2005. Per Edison è stato inoltre nel Consiglio di Amministrazione come componente esecutivo. F2i, Società di Gestione del Risparmio costituita nel 2007, è stata protagonista della creazione del più grande fondo chiuso in Italia, uno dei maggiori in Europa. Renato Ravanelli guida la società insieme al Presidente Massimiliano Cesare.

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F2i, Renato Ravanelli: “Nostro obiettivo è investire nell’equity delle società”

Renato Ravanelli, alla guida della Sgr F2i, spiega in un’intervista a Mag i risultati conseguiti con la chiusura della raccolta del terzo fondo e le prossime mosse sul mercato.

Renato Ravanelli, la terza vita di F2i nell’intervista di Mag

Per la Sgr capitanata dall’ottobre del 2014 dall’Amministratore Delegato Renato Ravanelli, il 2017 è stato sicuramente un anno positivo. F2i, acronimo di Fondi Italiani per le Infrastrutture, è riuscita infatti a mettere a segno la chiusura di sette operazioni dal valore complessivo di 1,4 miliardi di euro, tra le quali rientrano l’acquisizione di San Marco Bioenergie e del 90% del capitale di KPNQWEST Italia. A queste va sommata l’importante chiusura della raccolta del Terzo Fondo, all’interno del quale sono confluiti gli asset del Primo. Grazie anche alla partecipazione di investitori come il fondo sovrano del Singapore Gic e del fondo pensione canadese Psp Investment, è stata raggiunta la cifra di 3,3 miliardi euro, che si prevede verrà portata a 3,6 miliardi nella prima parte del 2018. Fondata nel 2007, la Sgr può vantare oggi in portafoglio 18 società, che impiegano oltre 10 mila occupati. Numeri importanti, che Renato Ravanelli integra ricordando l’alta disponibilità di risorse: “Al momento gestiamo due fondi, il Terzo, che conta una dotazione disponibile di 1,5 miliardi, e il Secondo fondo da 1,250 miliardi, con 300 milioni ancora da investire”. Il capitale disponibile si aggira intorno ai 2 miliardi di euro. Cifre riservate nella maggior parte dei casi all’Italia, sebbene non manchino progetti da sviluppare in sede estera.

Renato Ravanelli, AD di F2i, delinea le strategie future

“Il terzo fondo si è chiuso con una raccolta importante, il più grande mai lanciato in Italia. Abbiamo avuto davvero molte richieste da parte degli investitori e stiamo riflettendo se ampliare l’importo”. Così Renato Ravanelli, Amministratore Delegato di F2i, commenta a Mag il successo della chiusura del Terzo Fondo. Interpellato sulle prossime mosse, il manager chiarisce che “Dati alla mano, penso che stiamo facendo bene considerando il numero di investitori, molti dei quali esteri, che ci hanno dato fiducia. Con queste risorse continueremo anche a sostenere la crescita delle aziende che già abbiamo in portafoglio”. Spazio anche all’internazionalizzazione nelle parole di Renato Ravanelli: “Per noi internazionalizzarci vuol dire continuare a fare il nostro mestiere gradualmente e con prudenza in Italia così come all’estero”. Per il top manager i target principali di F2i rimangono le società che operano in contesti di settore dove la struttura dell’offerta è frammentata. In tal senso, l’aggregazione di piccole realtà è la principale strategia adottata dalla Sgr: “Entriamo in un settore, acquisiamo un’azienda e poi un’altra e cerchiamo di integrarle facendole crescere di scala. Nel comparto infrastrutturale la scala di attività è molto importante e se ben gestita genera efficienze operative e aumenta la qualità del servizio a beneficio degli investitori ma più in generale del sistema Paese”.

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F2i: il Presidente di Fondazione Cariplo Guzzetti soddisfatto per l’investimento nel fondo

Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo e dell’Acri, è molto soddisfatto dell’investimento in F2i , una delle operazioni che ha garantito maggiori ritorni e guadagni.

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Guzzetti: soddisfazione per F2i

Grande soddisfazione per l’investimento in F2i: emerge questo da una dichiarazione a margine di un convegno di Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo e dell’Acri. Il manager di uno dei principali azionisti del fondo si è infatti speso in parole di elogio per “uno degli investimenti che ci ha reso di più e meglio”. Una conferma degli ottimi risultati raggiunti dalla Società di Gestione del Risparmio guidata dall’Amministratore Delegato Renato Ravanelli. Guzzetti non ha invece risposto alla domanda su Sparkle, controllata del gruppo Tim, in quanto quesito “fuori dalla mia competenza e conoscenza”. In merito al fondo Atlante 2, il Presidente di Cariplo si è detto disposto a collaborare con Sga, la Società per la Gestione di Attività, al controllo dei non performing loans di Veneto Banca e della Banca Popolare di Vicenza. “L’importante”, ha puntualizzato Guzzetti, “è chiedere alla Sga e ad Atlante che cosa abbiano veramente intenzione di fare”.

F2i: genesi, obiettivi e attività

Costituita nel 2007, F2i dà avvio alla creazione del più grande fondo chiuso in Italia e uno dei più importanti a livello europeo. Nata da un progetto condiviso tra primarie istituzioni, istituti di credito, banche d’affari internazionali, fondazioni bancarie e case di previdenza, nell’aprile del medesimo anno istituisce il primo fondo la cui raccolta prevede inizialmente un closing pari a 1,55 miliardi (alla fine 1,85 miliardi). Del 2012 è l’istituzione del secondo fondo, il quale ha superato il target iniziale fissato a 1,2 miliardi di Euro. Guidata dall’Amministratore Delegato Renato Ravanelli e dal Presidente Leone Pattofatto, F2i ha un portafoglio costituito da società che operano in diversi settori di mercato: distribuzione gas naturale (2i Rete Gas), energia rinnovabile (Alerion Clean Power, E2i Energie Speciali, EF Solare Italia), aeroporti (Aeroporto di Bologna, Gesac, Sagat, SEA, So.Ge.A.AL), autostrade (Infracis), TLC (Infracom, MC-Link e KPNQWEST Italia), infrastrutture sociali (KOS), servizio idrico integrato (Mediterranea delle Acque), realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici (SIA).

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