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Incontro di lavoro tra Asif Ali Zardari e Paolo Scaroni

San Donato Milanese (Milano), luglio 2012Il Presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari, e l’Amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni, si sono incontrati a Karachi per fare il punto sullo sviluppo delle attività e sui progetti di Eni nel Paese.

Durante l’incontro sono stati condivisi i possibili ulteriori sviluppi della partnership strategica tra la compagnia e il Governo del Pakistan nel settore degli idrocarburi, nel quale Eni sta mettendo a disposizione il proprio know how e le proprie tecnologie innovative. Prima dell’incontro, l’AD di Eni si è recato a Islamabad dove ha incontrato il Ministro del Petrolio e delle Risorse Naturali del Pakistan, Asim Hussain.

Eni è presente nell’upstream del Pakistan dal 2000 e oggi è la più importante compagnia petrolifera internazionale operante nel Paese. La produzione equity attuale è di circa 58 mila barili al giorno, prevalentemente a gas, e rappresenta circa il 10% della produzione totale del Pakistan. Nell’ambito della partnership Eni sta portando avanti nelle aree in cui svolge proprie attività un programma di supporto sociale alle comunità locali, che include progetti scolastici e socio-sanitari, lo sviluppo di reti idriche, la promozione della sicurezza alimentare e corsi di informatica.

Contatti societari:

Ufficio Stampa: Tel. +39.0252031875 – +39.0659822030
Numero verde azionisti (dall’Italia) : 800940924
Numero verde azionisti (dall’estero): +39.800 11 22 34 56
Centralino : +39.0659821
[email protected]
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Sito internet: www.eni.com

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Il processo di raffinazione del petrolio, ecco dove e come

La raffinazione del petrolio è il procedimento attraverso il quale il petrolio greggio viene separato nei suoi componenti, che vengono poi ulteriormente trattati per ottenere i prodotti commerciali che conosciamo, come il GPL, il bitume e la plastica. L’intero processo di raffinazione viene svolto all’interno di specifici impianti (le raffinerie); qui il petrolio greggio (o grezzo) viene purificato eliminando l’acqua, i sali, i solidi in sospensione ed i gas disciolti.

La raffineria è un impianto di grandi dimensioni, solitamente diviso in tre blocchi distinti: uno che ospita le cisterne per lo stoccaggio del greggio, un altro che prevede le torri di lavorazione, e infine l’ultimo, riservato allo stoccaggio dei prodotti raffinati.

Queste tre aree sono collegate tra loro da fasci di tubi, che permettono una lavorazione a ciclo continuo. Nelle prime cisterne il livello si abbassa in continuazione, perché il greggio fluisce negli impianti. Nelle torri di lavorazione il petrolio viene riscaldato, raffreddato, scaldato ancora, compresso ed infine filtrato, per essere successivamente separato nei prodotti che lo compongono. Nelle ultime cisterne, infatti, confluiscono i differenti prodotti distillati.

Quanto più il petrolio è di bassa qualità, tanto più alti saranno i costi economici nel processo di lavorazione e di raffinazione petrolio. Inoltre una materia prima di scarsa qualità avrà anche minori applicazioni tecniche. È molto importante dunque che la raffinazione del petrolio avvenga nelle migliori condizioni e con l’ausilio della tecnologia più avanzata: in Italia sono gli stabilimenti di Livorno, Gela e Taranto, di proprietà dell’Eni, ad aver determinato il trend positivo delle lavorazioni di petrolio e di semilavorati nel 2010, con un incremento dei volumi dello 0,5 per cento rispetto all’anno precedente.

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