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Possagno, Museo Gipsoteca Canova: il raffinato informalismo pittorico di Giuseppe Oliva esposto nella mostra collettiva inaugurata da Vittorio Sgarbi

Il prestigioso Museo Gipsoteca Canova di Possagno si prepara ad accogliere tra le sontuose mura un importante appuntamento artistico di grande richiamo, la mostra collettiva a cui partecipano una selezionata serie di artisti contemporanei di alto livello, tra cui il poliedrico pittore Giuseppe Oliva, che è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte“. L’esposizione verrà allestita dal 9 Maggio al 2 Giugno 2015 e sarà inaugurata con la presenza d’eccezione del critico Vittorio Sgarbi in data 9 Maggio alle ore 18.00.

Nei quadri di Oliva predominano i colori accesi, radiosi, lucenti, mescolati e amalgamati tra loro senza un ordine apparente. È una pittura di gesto, raffinata e dal forte impatto scenico, ispirata dall’espressionismo astratto. Nel commentarne le peculiari connotazioni distintive è stato evidenziato “All’effetto visivo l’insieme appare come una sorta di corposo e inarrestabile magma, che discende direttamente dal pathos emotivo e dalla sfera interiore dell’artista, guidato dal moto dell’anima. La miscela cromatica e alchemica delle sfumature è densa di poesia e suggestione emozionale, producendo una suadente sinfonia narrativa di contrappunti tonali e di tensioni vibranti, ritmate da una cadenza proveniente da un’armonia arcaica scaturita dalla memoria dei ricordi. Chi osserva le opere diventa parte integrante e attiva dell’opera stessa. Ne viene coinvolto grazie al dinamico flusso coloristico e alla forza propulsiva della trama strutturale, entra direttamente nella visione onirica e fantastica di un altro uomo”.

Per Oliva l’arte non è più soltanto una semplice rievocazione, ma una vera e propria formula comunicativa, la cui metafora diventa chiave di lettura della realtà e di un linguaggio codificato, da diffondere e condividere con il fruitore. La spatola, oppostamente al pennello, agisce rapida e incisiva e gli fornisce la proiezione immediata di ciò che vuole esternare ed imprimere sulle tele.

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Le mostre di “Spoleto Arte” accolgono le creazioni scultoree futuriste di Ruggero Marrani

Il pregiato allestimento delle mostre di “Spoleto Arte” curate dal critico Vittorio Sgarbi presso lo storico Palazzo Leti Sansi, nella centralissima Piazza del Mercato a Spoleto, si svolgerà dal 27 Giugno al 24 Luglio, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. Tra i nomi di spicco selezionati per l’esposizione lo scultore Ruggero Marrani porterà alcune suggestive opere ispirate dall’influsso futurista.

 

Marrani conduce la formazione accademica sotto la guida di Gerardo Dottori, pittore perugino, affermato protagonista della seconda generazione del futurismo. I suoi primi lavori sono creazioni su tela, caratterizzate da uno spessore materico molto accentuato, che si concretizzerà nel passaggio da bidimensionalità a tridimensionalità. Da inizio anni Novanta decide di abbandonare il percorso pittorico e dedicarsi esclusivamente alla scultura. Si rivolge soprattutto al settore della ceramica policroma. In seguito, riprende gli studi cartografici e realizza le prime “Aerosculture” sintesi di processi e procedimenti, sia fisici sia mentali, sulle quali spiega “Ho effettuato la mia ricerca partendo dall’attenta osservazione cartacea di città o agglomerati urbani, che l’uomo ha costruito durante i secoli, da quelle micenee, greche e romane, alle planimetrie Nazca in Perù, fino alle città medioevali e rinascimentali”. E aggiunge “Nella realizzazione di ogni opera, partendo dalla forma perimetrale della base in legno, lo studio del progetto segue uno schema geometrico dinamico, che dà la forma alla terracotta per creare un -unicum- tra base d’appoggio e scultura”.

 

Alla fine degli anni Novanta è ispirato dalle steli azteche, nascono i “Totem” sculture in ceramica a tutto tondo, con strutture dinamiche e “verticistiche”. Attraverso le “Aerosculture” e i “Totem” lo spettatore viene coinvolto, ma solo passivamente. Da qui la nascita delle “Aerosculture interattive e sonore” sulle quali commenta “Sono strutture, che consentono il coinvolgimento diretto e attivo del fruitore, che può agire e intervenire sull’opera, ruotandola, spostandola, muovendola e anche suonandola. Queste nuove soluzioni artistiche stimolano l’azione dell’osservatore, che può modificare l’aspetto formale, lasciando però intatta la caratteristica strutturale”. E prosegue “La mia parola d’ordine è vietato non toccare. Infatti, per uno sculture creare con le mani è assolutamente normale, ma anche lo spettatore per poter comprendere deve -sentire e vedere- attraverso il tatto. Con il tatto è possibile concretizzare la realtà e si possono percepire emozioni e sensazioni, che la vista da sola non potrebbe completamente soddisfare. Perciò, ho inventato queste opere di stimolo sensoriale e acustico”.

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IN OCCASIONE DELL’ INAUGURAZIONE STRAORDINARIA DELL’ATELIER “IL GIOIELLIERE DI VENEZIA” INTERVISTA AL MAESTRO ORAFO MAURIZIO DE MARCHI

 Maurizio de marchi, grande maestro orafo, specializzato in gemmologia, è stato intervistato in occasione dell’imminente e attesissima apertura del suo straordinario atelier “il gioielliere di Venezia“.

 DOVE E QUANDO VERRÀ INAUGURATO IL NUOVO ATELIER DI VENDITA DE MARCHI “IL GIOIELLIERE DI VENEZIA”?

L’atelier inaugurerà a Venezia (Salizada San Samuele n° 3145) vicino al prestigioso contesto di piazza san marco. Il vernissage si terrà sabato 16 novembre dalle 18.00 alle 22.00 e sarà un evento unico nel suo genere.

COME NASCE L’IDEA DEL BRAND DISTINTIVO COL NOME DI “IL GIOIELLIERE DI VENEZIA“?

Il Gioielliere di Venezia” è un brand di alta gioielleria, ispirato dal mio amore per la città di Venezia. Una città suggestiva sia per il suo multiculturalismo sia per la sua ricchezza di colori. Colori presi come modello e ricreati poi con pietre preziose nelle mie creazioni. Oltre alla grande passione che nutro, “il Gioielliere di Venezia” è stato ispirato dai miei clienti, personalità dal buon gusto elegante e molto esigenti, facenti parte di antiche famiglie veneziane, che hanno riconosciuto il brand come tale, in quanto venivano da me per farsi realizzare, su committenza, straordinari e autentici gioielli di artigianato, che rispettassero le loro richieste, il loro modo di essere, i lori gusti.

SI OCCUPA LEI IN PRIMA PERSONA DELLA CREAZIONE DEI GIOIELLI?

Tutte le mie creazioni partono da una bozza, vengono progettate e realizzate da me. L’ispirazione viene tutta dalla passione che metto in quello che faccio, una passione che è iniziata a sbocciare sin da quando ero un adolescente. Giovane, grintoso, ma con già le idee chiare sul percorso che stavo per intraprendere. Come già anticipato, realizzo gioielli anche su commissione, partendo direttamente dal disegno del committente o anche da pietre preziose e gioie di proprietà, dopo aver fatto un’accurata intervista al cliente per scoprirne i gusti, lo stile, il modo di essere e per capire quali i materiali adatti a lui.

EFFETTUA ANCHE SERVIZIO DI LABORATORIO PER LA MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DEI GIOIELLI?

Si, effettuo qualsiasi tipo di manutenzione e riparazione, capacità maturata in anni di esperienza lavorativa.

QUAL E’ IL SUO CLIENTE IDEALE?

Io punto tutto sulla donna indipendente, che si reca in gioielleria per acquistare o farsi creare un gioiello, a suo gusto e piacere, invece che voler solamente attirare l’attenzione dell’uomo che vuole fare un dono a sua moglie, figlia, amica… La figura della donna emancipata è in tutta la mia comunicazione.

QUALE LA FILOSOFIA DEL SUO ATELIER?

Il mio atelier è un vero e proprio salotto culturale, elegante e raffinato, in puro stile veneziano. La parola chiave infatti è proprio “Cultura”. Sono assolutamente contrario all’ideologia, ormai radicata, di comprare i gioielli, solo per la firma che porta. Purtroppo la gente è sempre più focalizzata nei brand che sono più conosciuti a livello mediatico, di pubblicità. Io con il mio lavoro e il mio atelier, voglio portare avanti il concetto di “Cultura delle pietre”, perché ognuna ha una provenienza, una storia, un significato, un’anima, così come le gemme, le perle, i diamanti e tutti i materiali preziosi che compongono un gioiello. Inoltre, continueremo a creare ottime sinergie e collaborazioni con artisti, studiosi, critici d’arte, intellettuali e scrittori e poeti, come Roberto Mussapi, che mi ha dedicato una magnifica poesia, visibile su sito www.ilgioiellieredivenezia.it.

TUTTO E’ CURATO NEI MINIMI DETTAGLI. ANCHE IL LOGO DEL BRAND HA UN SUO SIGNIFICATO?

Certamente. Il colore giallo del logo esprime energia, gioia, calore, come la grinta, la personalità e la passione che metto nel mio lavoro, punti fondamentali che trasmetto alle creazioni che nascono dal mio studio accurato. Il blu invece simboleggia l’eleganza, la raffinatezza e la perfezione. Tutte caratteristiche che si riflettono nei miei gioielli.

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Da Lops approda l’eleganza ricercata di Giusti Portos

Il grande e innovativo Salone d’Arredo Lops, da sempre attento alla qualità dei suoi prodotti, ha aperto le porte ad un illustre marchio di arredamento: Giusti Portos.
Le suggestioni retrò di Giusti Portos (www.giustiportos.it), unite a finiture contemporanee, creano un arredo classico ma allo stesso tempo di tendenza che si rivolge, quindi, anche ad un pubblico dal gusto fresco e giovanile. Più che di mobili, bisognerebbe parlare di vere e proprie opere d’arte, sculture scenografiche in grado di dar lustro alle vostre stanze rendendole uniche e dal grande impatto visivo. Basta pensare, ad esempio, all’elegante spettacolarità dei letti in ferro battuto forgiati a mano con metodi e gesti artigianali. Le spalliere sono costituite da linee sinuose che si muovono morbidamente nello spazio, creando sculture dal taglio ricercato. E poi ancora, armadi e divani dalle finiture avorio, credenze con nappe e gambe sapientemente decorate. Collezioni luminose e dal gusto retrò, in grado di rendere la vostra casa non solo più confortevole ma anche un vero gioiello di buon gusto. Questi prodotti d’eccellenza italiana, non sono seriali ma pezzi unici, nessuno è mai uguale all’altro, ognuno di essi è il frutto di un lavoro fatto con il cuore e con le mani, un lavoro attento ai dettagli, alla bellezza e alla qualità del risultato finale. Con Giusti Portos si assiste dunque al sodalizio tra i valori estetici e qualitativi delle lavorazioni artigianali dei tempi antichi e le innovative ricerche di grandi designer. Tradizione e innovazione, un binomio che caratterizza proprio in prima persona anche Lops Arredi di Qualità, legato all’importanza della famiglia e della casa come valori tradizionali ma, allo stesso tempo, all’attenzione per le linee di design più moderne e ricercate oltre che alle tecnologie più avanzate, in grado di migliorare la nostra vita quotidiana. Acquistare i mobili di questo prestigioso marchio significa fare un investimento per il futuro, ossia acquisire pezzi unici, di valore, opere realizzate con il calore e la gestualità degli artigiani dei tempi lontani, oggetti che raccontano, che hanno un’anima, e che sono frutto di passione e creatività. In ogni letto, in ogni comò, in ogni armadio, in ogni singolo pezzo risiede una storia, ognuno di essi diviene fin da subito un valore affettivo, da tramandare di padre in figlio, come un antico e meraviglioso cimelio, trasformato in una preziosa e irripetibile opera d’arte.

Ufficio stampa: Marina Shafik, Lops arredi di qualità – C.347.6880700

LOPS arredi di qualità è un marchio di:
Case dal Mondo srl – Via Cellini, 2/A – 20090 Trezzano s/N (Mi)
Tel. 02.4457741 – Fax 02.44577490 – [email protected] – www.lops.it

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