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Grazia Azzali espone a Possagno le sue opere elogiate da Vittorio Sgarbi

La Prof.ssa Grazia Azzali, esponente di spicco dell’ambito artistico attuale, è stata tra i protagonisti più apprezzati della mostra collettiva “Riflessioni Contemporanee”, allestita all’interno della rinomata zona museale di Possagno, dedicata all’illustre maestro scultore Antonio Canova, con la gestione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes. In occasione del vernissage inaugurale, il Prof. Vittorio Sgarbi ha partecipato come presenza straordinaria, esprimendo positivi elogi per la prestigiosa iniziativa.

 

L’Azzali manifesta una visione dell’arte ispirata da una proiezione cosmopolita ad ampio raggio, condotta seguendo una ricerca sperimentale sempre attenta e meticolosa, dove mai niente viene lasciato al caso e all’improvvisazione. La sua è un’arte impegnata sul piano etico e sociale ed ispirata da finalità profonde, di cui ella si rende convinta portavoce. Nel parlare in merito all’Expo, ha commentato con argomentazioni di spessore, sottolineando dei concetti di fondo molto significativi. In particolare, ha dichiarato: “A mio parere l’Expo 2015 può divenire il fulcro per il futuro sviluppo dell’Italia. Un’economia ecocompatibile e più equa porrà fine agli sprechi del passato e diverrà il simbolo di una nuova alimentazione, per tutti i cittadini del mondo. Nutrire ha diversi significati, non solo fisici, ma anche intellettivi. Arte e scienza devono coesistere e collaborare insieme per creare i cittadini del futuro“.

 

E ha aggiunto, in riferimento a una delle sue creazioni, collegabile ai temi portanti dell’Expo: “La mia opera d’arte dal titolo -Royal Baby- vuole essere una denuncia nei confronti di un mondo, che ha dimenticato la ricchezza della diversità biologica, in favore di una mostruosa omogeneità”. Scrive di quest’opera il critico d’arte Gianluigi Guarnieri: “L’Azzali crea una mostruosa sequenza di ibridi di -assurda generazione-, enigmi mutanti dell’io senz’anima. Nella continuità spaziale di un drammatico vuoto cosmico -Royal Baby- assurge a unico interprete di un futuribile creato, senza spazio né storia. Come corrugato oggetto radiante, fluttua nell’atmosfera oscura di una realtà ormai geneticamente modificata. Una folla di terrificanti sementi sembra, che inceda ad un passo di una drammatica danza, tramite ossessive movenze dinamiche, espresse da una ripetitiva ritmicità“.

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Spoleto Arte: Grande successo per la mostra “Contemporary Art Expo” a Possagno inaugurata il 09 maggio da Vittorio Sgarbi

Sabato 9 maggio si è tenuta l’inaugurazione della mostra collettiva “Contemporary Art Expo” presso il Museo Gipsoteca Canova di Possagno organizzata da Salvo Nugnes, manager della cultura e presidente di “Spoleto Arte“. Al vernissage inaugurale ha presenziato il Prof. Vittorio Sgarbi. L’esposizione resterà allestita nel rinomato contesto museale canoviano fino al 2 giugno 2015 e può essere visitata con ingresso libero. Sono visionabili opere di alta qualità appartenenti ad un gruppo di esponenti di spicco del panorama attuale, italiani e stranieri, selezionati appositamente per l’importante iniziativa.

 

Il professore ha fatto da esperto “cicerone” guidando la visita al museo, a cui hanno aderito numerosi partecipanti, con entusiastico interesse, per ascoltare la sublime lectio magistralis del noto critico, nominato ambasciatore dell’Expo. Successivamente, i convenuti sono convogliati all’elegante cena di gala e hanno festeggiato Sgarbi per il compimento dei suoi 63 anni assolutamente ben portati.

 

Sul Canova, l’organizzatore Salvo Nugnes ha commentato: “Canova è uno dei più grandi maestri del passato, che sono riusciti a rappresentare la natura e la bellezza nel loro profondo, trasmettendo a chi osserva un’idea di perfezione nel contesto di quell’età dell’oro, che abbiamo l’impressione di rivivere ogni volta, che entriamo in questo -santuario- dell’arte. Canova ha saputo recuperare l’antichità nei suoi capolavori, che si presentano come il massimo della perfezione scultorea, il culmine della bellezza più assoluta, idealizzata ed eterna, ai confini tra sogno e realtà“.

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Svolto con successo al Museo Gipsoteca Canova l’evento organizzato da “Spoleto Arte” con la partecipazione straordinaria di Vittorio Sgarbi

Grande affluenza di pubblico al Museo Gipsoteca Canova di Possagno per l’apertura ufficiale della prestigiosa mostra “Contemporary Art Expo”, svoltasi in data 9 maggio, con la direzione del manager della cultura e produttore Salvo Nugnes. L’inaugurazione ha visto la partecipazione del Prof. Sgarbi, ospite speciale per l’occasione, che ha guidato gli ospiti in un’interessantissima visita museale tra le spettacolari creazioni scultoree di uno dei più celebri artisti neoclassici, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo: Antonio Canova. Con carismatica capacità dialettica il critico ha incantato i presenti, raccontando e descrivendo con dovizia accurata di commenti e spiegazioni il pregiato contesto del comparto museale.

 

Per proseguire la serata in bellezza, Sgarbi è stato simbolicamente festeggiato per il compleanno fatto il giorno prima e ha tenuto un discorso in tono volutamente goliardico sulla fugacità della vita e sul tema della figura e del ruolo del genitore, con una serie di argomentazioni di arguta riflessione. Il tutto si è svolto all’insegna del piacevole intrattenimento cultural-mondano all’interno di uno dei contesti, che rappresenta e testimonia l’eccellenza italiana dell’arte.

 

L’organizzatore Salvo Nugnes ha dichiarato: “Con tale iniziativa si è creato un legame diretto e uno stimolante punto d’incontro tra la tradizione e la modernità, tra l’arte neoclassica e quella del nostro moderno panorama artistico, che si presenta come eterogeneo e variegato, ma che riesce sempre a trarre ispirazione dall’opera di un artista quale Canova“.

 

La mostra resterà allestita fino al 2 giugno ed è aperta al pubblico con ingresso libero.

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Al Museo Gipsoteca Canova pubblico numeroso per la visita guidata di Vittorio Sgarbi

Si è svolta dinanzi ad una nutrita platea di pubblico attento e partecipe la visita guidata dal Prof. Vittorio Sgarbi presso il suggestivo Museo Gipsoteca Canova di Possagno, in omaggio all’illustre maestro Antonio Canova, nativo di questo secolare borgo veneto. L’evento è stato organizzato a grande richiesta dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte“, in data sabato 9 maggio.

 

Nel descrivere il geniale estro creativo del Canova, l’autorevole critico ha spiegato: “Richiamando la celebre frase pronunciata da Dostoevskij -La bellezza salverà il mondo- e allineandola alla produzione scultorea di Canova, si può affermare che la bellezza non è misurabile, è un assoluto, ma da sola non basta, siamo noi che salvandola consentiamo alla bellezza di salvarci. La bellezza è anche arte, che sfugge al tempo, ponendosi al di sopra di esso. L’uomo è fragile e può morire, ma l’opera d’arte è eterna, vive e sopravvive al suo creatore“.

 

E proseguendo ha evidenziato come “Colui, che ha capito meglio Canova è stato Giulio Carlo Argan, che era piuttosto freddo nel giudizio e lo ha considerato proprio per la capacità che aveva Canova di ripetere e riprodurre la bellezza secondo uno schema. Canova ha consegnato una forma, che è stata riprodotta in marmo e che in seguito può essere duplicata o triplicata. Quindi c’è nel Canova la capacità di soddisfare il nostro tempo nella continuità“.

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Possagno, Museo Gipsoteca: Vittorio Sgarbi racconta il Canova in una coinvolgente visita guidata

Il rinomato contesto istituzionale del Museo Gipsoteca Canova a Possagno ha accolto la coinvolgente lectio magistralis di Vittorio Sgarbi, svoltasi in data sabato 9 maggio davanti a una sala gremita di partecipanti, che hanno ascoltato con grande interesse le autorevoli spiegazioni del noto critico. Organizzatore della pregevole iniziativa è stato il manager produttore Salvo Nugnes.

 

Nel commentare lo stile unico e inconfondibile dell’esimio scultore, Sgarbi ha sottolineato: “Canova è l’ultimo artista universale e certamente un riferimento a lui vuol dire la sintesi di tutte le arti dal mondo della Grecia fino alla grande arte italiana del Rinascimento. È la sintesi di tutto“.

 

E ha aggiunto riferendosi allo storico ambiente museale: “La Gipsoteca è il luogo dove ci sono le sue prime idee, un museo in cui le sue opere non sono congelate come nel marmo, ma sono raspate e ancora calde nella vita. Un luogo in cui Canova si vede sia rispetto alla sua forma finita sia rispetto alla creazione e al movimento delle sue idee. Risistemata da uno dei grandi architetti del Novecento, Carlo Scarpa, ci sono tutte le ragioni per essere un luogo frequentato e conosciuto“.

 

Sull’opera del Canova da lui preferita spiega: “L’opera che preferisco è Paolina Borghese. È un’opera assolutamente simbolica, perché rappresenta la contemporaneità, la vita di una persona che viene proiettata e vive nell’eterno. Una capacità di esternare il presente. Il presente, soprattutto perché si tratta di un ritratto“.

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Museo Gipsoteca Canova di Possagno: Osvaldo Mariscotti esporrà in occasione della mostra collettiva inaugurata da Vittorio Sgarbi

Nell’esclusiva selezione di artisti rinomati, che prederanno parte all’attesissima mostra collettiva allestita nel secolare contesto del Museo Gipsoteca Canova di Possagno dal 9 maggio al 2 giugno 2015, sarà presente anche il noto pittore Osvaldo Mariscotti. L’inaugurazione è prevista per sabato 9 maggio alle ore 18.30, con la presenza d’eccezione del Professor Vittorio Sgarbi, nominato ambasciatore ufficiale dell’Expo. L’organizzazione dell’evento è gestita dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte“.

I quadri di Mariscotti sono frutto di uno spirito autentico, di una ricerca spirituale, che parte da un’intensa ricerca di purezza, di sintesi, di minimale, di essenziale, e sfocia in un mosaico narrativo governato dal candore, dalla sincerità, dall’onestà intellettuale. L’intento perseguito non è soltanto quello di porci di fronte all’opera in stato di passiva contemplazione, ma bensì di sollecitare delle riflessioni attinenti, di spronarci ad andare oltre l’apparenza, facendo leva sulla forza propulsiva del pensiero.

Nel commentarne la coinvolgente produzione pittorica è stato dichiarato “Mariscotti riesce a creare immagini e raffigurazioni di semplice ed immediato impatto, arricchendone la percezione estetica ed emozionale attraverso una vivace e accesa tavolozza cromatica di energica, radiosa e dinamica pulsione vibrante. Si evince una ricerca accurata e approfondita sull’essenza dell’essere umano, condotta proprio grazie a una formula di -grafismo pittorico- volutamente semplificata e sintetica nella sua riproduzione, per risultare da subito fruibile agli occhi dello spettatore e stimolarlo a fornire una chiave interpretativa personale delle coinvolgenti visioni proposte. Considera l’astrazione uno strumento utile, funzionale e efficace per esprimere con poche e decise proiezioni compositive quelle percezioni emotive e sensoriali, dettate dalla consapevolezza di uomo e artista pensante”.

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Possagno: Imelda Bassanello insieme ad un gruppo rinomato di artisti scelti esporrà in occasione della mostra collettiva Museo Gipsoteca Canova

Il pregiato Museo Gipsoteca Canova a Possagno ospiterà un’importante mostra collettiva con protagonisti un gruppo di nomi di spicco del mondo dell’arte contemporanea, tra cui l’artista Imelda Bassanello. L’iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte” e si svolgerà dal 9 Maggio al 2 giugno con inaugurazione prevista in data Sabato 9 Maggio alle ore 18:30 in presenza del noto critico Vittorio Sgarbi.

Sulla Bassanello è stato scritto “La sua galleria di personaggi, che sembrano usciti da un mondo fiabesco ma raccontano della vita quella vera, spuntano da portoni e insegne, da piazze e strade, fanno compagnia, danno calore, fanno pensare. Il mondo di Imelda è un mondo fatto di poesia, di prorompente creatività, di arte purissima. Dopo aver portato ai massimi livelli di perizia tecnica la sua arte pittorica ha deciso di mettersi a realizzare sculture. Che poi sono la resa tridimensionale dei suoi personaggi, di quel suo mondo che ora si presta a punti d’osservazione diversi. Una scultura di Imelda è un quadro intorno al quale si può passeggiare. Sono quegli stessi personaggi, che mi osservano da anni dai portoni e dalle insegne e dai quadri appesi alle pareti. Ora quei personaggi sono ancora più vicini, hanno fatto un passo verso di me, verso di noi”.

Sulla bottega e atelier artigianale, che la Bassanello ha aperto attualmente presso il paese di Santuario, dove vive, con la particolare denominazione di “mela” spiega “La mela è un nome semplice, senza nessun particolare riferimento, ma racchiude in sé una formula antica, quella della vera bottega, dove si potevano trovare l’artista, l’aiutante, l’allievo e i vari collaboratori. Un mito mai distrutto, perché chi crea non è mai da solo o forse fa finta di non esserlo”.

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Vittorio Sgarbi all’inaugurazione della mostra collettiva al Museo Gipsoteca Canova con le creazioni artistiche dell’artista Imelda Bassanello

Il pregiato Museo Gipsoteca Canova a Possagno ospiterà un’importante mostra collettiva con protagonisti un gruppo di nomi di spicco del mondo dell’arte contemporanea, tra cui l’artista Imelda Bassanello. L’iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte” e si svolgerà dal 9 Maggio al 2 Giugno 2015 con inaugurazione prevista in data Sabato 9 Maggio alle ore 18.00 in presenza del noto critico Vittorio Sgarbi.

 

Sulla Bassanello è stato scritto “La sua galleria di personaggi, che sembrano usciti da un mondo fiabesco ma raccontano della vita quella vera, spuntano da portoni e insegne, da piazze e strade, fanno compagnia, danno calore, fanno pensare. Il mondo di Imelda è un mondo fatto di poesia, di prorompente creatività, di arte purissima. Dopo aver portato ai massimi livelli di perizia tecnica la sua arte pittorica ha deciso di mettersi a realizzare sculture. Che poi sono la resa tridimensionale dei suoi personaggi, di quel suo mondo che ora si presta a punti d’osservazione diversi. Una scultura di Imelda è un quadro intorno al quale si può passeggiare. Sono quegli stessi personaggi, che mi osservano da anni dai portoni e dalle insegne e dai quadri appesi alle pareti. Ora quei personaggi sono ancora più vicini, hanno fatto un passo verso di me, verso di noi”.

 

Sulla bottega e atelier artigianale, che la Bassanello ha aperto attualmente presso il paese di Santuario, dove vive, con la particolare denominazione di “mela” spiega: “La mela è un nome semplice, senza nessun particolare riferimento, ma racchiude in sé una formula antica, quella della vera bottega, dove si potevano trovare l’artista, l’aiutante, l’allievo e i vari collaboratori. Un mito mai distrutto, perché chi crea non è mai da solo o forse fa finta di non esserlo“.

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Possagno, Museo Gipsoteca Canova: il raffinato informalismo pittorico di Giuseppe Oliva esposto nella mostra collettiva inaugurata da Vittorio Sgarbi

Il prestigioso Museo Gipsoteca Canova di Possagno si prepara ad accogliere tra le sontuose mura un importante appuntamento artistico di grande richiamo, la mostra collettiva a cui partecipano una selezionata serie di artisti contemporanei di alto livello, tra cui il poliedrico pittore Giuseppe Oliva, che è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte“. L’esposizione verrà allestita dal 9 Maggio al 2 Giugno 2015 e sarà inaugurata con la presenza d’eccezione del critico Vittorio Sgarbi in data 9 Maggio alle ore 18.00.

Nei quadri di Oliva predominano i colori accesi, radiosi, lucenti, mescolati e amalgamati tra loro senza un ordine apparente. È una pittura di gesto, raffinata e dal forte impatto scenico, ispirata dall’espressionismo astratto. Nel commentarne le peculiari connotazioni distintive è stato evidenziato “All’effetto visivo l’insieme appare come una sorta di corposo e inarrestabile magma, che discende direttamente dal pathos emotivo e dalla sfera interiore dell’artista, guidato dal moto dell’anima. La miscela cromatica e alchemica delle sfumature è densa di poesia e suggestione emozionale, producendo una suadente sinfonia narrativa di contrappunti tonali e di tensioni vibranti, ritmate da una cadenza proveniente da un’armonia arcaica scaturita dalla memoria dei ricordi. Chi osserva le opere diventa parte integrante e attiva dell’opera stessa. Ne viene coinvolto grazie al dinamico flusso coloristico e alla forza propulsiva della trama strutturale, entra direttamente nella visione onirica e fantastica di un altro uomo”.

Per Oliva l’arte non è più soltanto una semplice rievocazione, ma una vera e propria formula comunicativa, la cui metafora diventa chiave di lettura della realtà e di un linguaggio codificato, da diffondere e condividere con il fruitore. La spatola, oppostamente al pennello, agisce rapida e incisiva e gli fornisce la proiezione immediata di ciò che vuole esternare ed imprimere sulle tele.

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