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“Spoleto Arte”: confermata la partecipazione della Befani alla mostra curata da Sgarbi

Dal 27 giugno al 27 luglio 2015 il Palazzo Seicentesco Leti Sansi, situato nel cuore di Spoleto, in Piazza del Mercato, ospiterà la mostra “Spoleto Arte”, in concomitanza col Festival dei 2 Mondi, manifestazione d’interesse internazionale che ogni anno fa convergere migliaia di turisti nella città umbra. L’esposizione, organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes e a cura dell’autorevole Vittorio Sgarbi, prevede il vernissage inaugurale alle ore 18.30 di sabato 27 giugno, con la presenza straordinaria del Prof. Sgarbi e della carismatica Amanda Lear, che espone in tale mostra alcune sue caratteristiche creazioni pittoriche.

Oltre ai dipinti della Lear, troviamo un selezionato gruppo di opere di artisti contemporanei, tra cui quelle di Tiziana Befani, artista romana specializzata anche nel settore pubblicitario ed editoriale.

La critica apprezza molto il suo “mix” tra arte e grafica; così, Giacomo D’Anna, noto giornalista, spiega: «Dal tiepido incrocio di tane mentali e scorci di manufatti alterati, l’artista lascia l’idea di cosa “sarà” in quel luogo abbandonato dalla stessa mano creatrice all’impronta di una verità di simboli impercettibili o di castelli costruiti sull’impervio passaggio di fiumi e scintille.[…]Tra le tappe della sua avventura artistica c’è una svolta segnata dalla scoperta delle nuove e infinite possibilità del digitale con cui ha coniugato tutto il suo repertorio artistico in un nuovo e originale modo di fermare i frammenti del suo mondo e della sua poetica».

Domenico Guzzi scrive di lei: «I quadri di Tiziana Befani sono “luoghi ove tutto accade”. O, più da presso alla suggestione dei dipinti, “ove tutto è accaduto”. Poiché certa immobilità dell’atmosfera, certa immobilità degli stessi animali, concepiti come sorta di monumenti di sé stessi; certa emblematica presenza, altresì, di elementi architettonici a formulare singolari sinergie con altri, indubbiamente naturali in una condizione, tuttavia, talmente composita da renderci in una situazione d’attesa; non fa che offrire la sensazione di un effetto pietrificato ed allarmante. Come se ogni cosa fosse osservata in seguito alla catastrofe. Quel che si vede dunque, è ciò che rimane al di là della rovina».

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La pittrice feltrina Katia Scotti

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  • 21 Settembre 2011

La pittrice feltrina Katia Scotti ha dimostrato sin da giovanissima un grande interesse per l’arte con una predilezione per la pittura e il disegno.
Dopo aver frequentato il Liceo Artistico Leonardo da Vinci nella città di Belluno, ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia con gli insegnanti M.Brugnerotto ed E. Comencini. Terminati gli studi, ha deciso di rimanere a vivere a Venezia, lontana dalla sua città natale, per continuare a trarre ispirazione dal suo ambiente effervescente e creativo.
Dopo anni di lavori e sperimentazioni artistiche è riuscita a elaborare un suo stile pittorico originale e facilmante riconoscibile.
Ha partecipato a numerose esposizioni e negli ultimi anni è stata selezionata in importanti premi come il concorso Nazionale d’Arte Contemporanea Saturarte della città di Genova; attualmente collabora anche con la prestigiosa Fondazione Giuseppe De Nittis di Barletta.
La sua pittura è onirica, i soggetti da lei rappresentati sono inseriti in cieli infiniti: paesaggi simbolici dove qualsiasi cosa può succedere. La pittrice realizza cieli sospesi su nuove dimensioni: lì trovano posto oggetti apparentemente ordinari, assurde strutture architettoniche sospese in un’ambientazione da sogno, persone che si aggrappano o camminano in equilibrio su corde, tubi senza fine….
L’artista afferma che le sue opere sono come esplorare l’interno di un sogno e cercarvi tracce di se stessi.

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