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PACKAGING E IMBALLAGGIO: PROTAGONISTI CON BAYPACK

Il circuito di aggregazione unico e innovativo in cui i professionisti del settore promuovono la propria azienda e i propri prodotti sul mercato on-line e off-line prosegue il suo percorso di sviluppo nel segno dell’innovazione e della condivisione.

Ampliare il proprio network e risparmiare tempo e denaro in un ambiente trasparente, affidabile ed efficiente non è più un miraggio per i professionisti del settore packaging e imballaggi. Come progetto unico nel suo genere, Baypack dopo un solo anno di operatività è già conosciuto e in contatto con circa 300 realtà italiane localizzate un po’ in tutta la penisola, permettendo loro, tramite il contatto diretto, un percorso di acquisto, vendita e associazione semplificato e incentivato.

«Nel distretto abbiamo percepito un’esigenza di aggregazione e di collaborazione che io stesso vivevo personalmente come presidente di una società di grossisti di imballaggio», spiega Agostino Vigliotti, titolare di S.I.M.M Imballaggi e socio fondatore di Baypack. «Insieme, dato che in Italia il nostro mercato è molto frazionato e caratterizzato prevalentemente da aziende medio-piccole, abbiamo trovato la strada per operare e presentarci in un modo ancora più forte» conclude Vigliotti.

A oggi, sempre più aziende condividono il progetto Baypack usufruendo di tutti i servizi messi disposizione: conta, infatti, 80 affiliati, tra fornitori e rivenditori ed è in costante ascesa. Da alcuni mesi, inoltre, Baypack ha realizzato e aperto il portale web omonimo con attività di e-commerce: il primo e unico marketplace on-line dedito all’acquisto, alla vendita di prodotti e all’offerta di tutti quei servizi utili alle aziende del comparto. Ogni impresa, grazie a una conveniente quota di adesione, ha l’opportunità di creare il proprio negozio virtuale provvisto di vetrine prodotti e accessibile da tutti ai fini dell’acquisto e dello scambio di informazioni. Al momento, la maggior parte degli articoli in vendita rientra nelle categorie dei film estensibili e delle scatole, ma di settimana in settimana il portale si arricchisce e si aggiorna di nuove sezioni.

«È fondamentale che l’affiliato comprenda fin da subito a utilizzare i mezzi che il nostro progetto mette a disposizione. Perché Baypack non è una soluzione assoluta e nemmeno un “ufficio vendite”, ma l’eccezionale opportunità di immettere la propria azienda in un circuito che aiuta a vendere e a crescere, grazie al continuo dinamismo delle aziende aderenti», commenta Claudio Vesentini, titolare dell’omonima azienda nonché socio fondatore di Baypack, in occasione dell’appena concluso Baypack Day 2015. L’evento, svoltosi con notevole successo il week end scorso presso l’Hotel Parchi del Garda di Pacengo di Lazise (VR), ha permesso agli associati di incontrarsi, tessere nuove partnership in un’ottica di condivisione continua. Un’occasione che ha irrobustito ancora di più il legame di una filiera che intende affrontare il mercato e crescere in maniera sempre più positiva, grazie alle collaborazioni, alle opportunità e alle strategie concrete, senza smettere di guardare al futuro.

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Baypack nasce nel 2014 dalla forza e dalla professionalità di cinque soci, la maggior parte dei quali titolari di aziende fortemente specializzate nella filiera del packaging e dell’imballaggio. Le realtà Vesentini Srl di Cerea (VR), Soluzioni Srl di Roverchiara (VR), Simba Riunite di Angiari (VR) e S.I.M.M Imballaggi Srl di Castelmaggiore (BO) unite all’esperienza manageriale e informatica del Dott. Paolo Pecchiari, prendendo coscienza degli obiettivi e delle esigenze degli attori del settore, hanno dato vita a un network on-line e off-line che permette a fornitori, rivenditori e clienti finali di scambiarsi informazioni e ricevere servizi di qualità a prezzi competitivi.

Baypack
Via Sangallo, 2
37053 Cerea (VR)
Tel. 0442 1740123
[email protected]
www.baypack.it

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La Linea Pro di Giuntini si rifà il look

La Linea Pro di Giuntini si rifà il

look

 Giuntini rilancia la propria immagine investendo nel restyling del packaging della linea Pro, in sintonia con la campagna di comunicazione partita a inizio anno. Una strategia che punta a conquistare il palato degli amici a quattro zampe e la preferenza dei loro padroni.

Un colore per ogni gusto

Al logo aziendale, recentemente rinnovato, è stata conferita una visibilità superiore.
L’utilizzo del rosso, distintivo e d’impatto, spicca come “segno di marca” unitario facilmente riconoscibile e magnetico per il pubblico. In più, l’accoppiamento con una seconda tonalità, evocativa della singola ricetta, orienta il consumatore nella scelta dell’alimento più adatto al suo pet.

Il consumatore protagonista

Chissà a quanti di voi capiterà di identificarsi con i nuovi protagonisti dell’immagine in primo piano del nuovo packaging Giuntini. Il ritratto dell’amico a quattro zampe con il suo inseparabile proprietario identifica il consumatore quale parte attiva nella scelta del benessere quotidiano del pet, che comincia dall’alimentazione.

Imponente campagna pubblicitaria

Il restyling del packaging della linea Pro di Giuntini è solo l’ultimo anello di una catena d’iniziative rivolte alla linea.
La campagna pubblicitaria 2014 sulle principali emittenti televisive e sulle riviste nazionali ha portato alla ribalta la vocazione al Made in Italy di Giuntini che da sempre seleziona solo ingredienti di qualità, lavorati secondo la tradizione, senza OGM, coloranti e aromi artificiali e presta attenzione al dettaglio lungo tutta la filiera produttiva, eseguendo numerosi controlli, ottenendo certificazioni internazionali.

http://www.giuntinipet.it/wp-content/uploads/2014/11/procane_progatto_web.jpg

Ricette italiane tutte da mordere

Grazie a una comunicazione ironica ed effervescente, che ha eletto i nostri amici animali giudici di gusto e sapore e grazie al pay-off tormentone “ricette italiane tutte da mordere”, il consumatore ha potuto vivere il mondo Giuntini e scoprire un’offerta altamente specializzata che soddisfa il fabbisogno nutrizionale dei pet in base all’età, alla taglia, allo stile di vita.

Giuntini, un’azienda all’avanguardia

Giuntini ha a cuore la bontà della tradizione italiana ma guarda al presente e al futuro puntando sull’innovazione. Ad oggi, lo stabilimento umbro è il più grande impianto di Petfood in Italia e uno dei più grandi e all’avanguardia in Europa.
L’aspetto tecnologico abbraccia l’intera filosofia aziendale: dalla produzione alla comunicazione. Giuntini, infatti, è attivo sui principali social media e condivide, con migliaia di internauti, la passione e l’attenzione per gli amici a quattro zampe.

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Packaging: fatto il regalo, ora bisogna fare la confezione!

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  • 10 Maggio 2012

Un regalo ben impacchettato è anche un regalo maggiormente apprezzato: per questo, quando si fa un regalo, bisogna prestare attenzione anche all’involucro esterno.

I regali sono un piacere sia per chi li fa che per chi li riceve, ma affinché si tratti di un dono davvero gradito, bisogna considerare non solo il contenuto (che è comunque la componente fondamentale), ma anche l’involucro. Soprattutto nel caso di regali molto importanti o molto sentiti, non si può certo pensare di optare per delle confezioni qualsiasi o, peggio ancora, dozzinali. È il caso, per esempio, delle scatolette per gioielleria: provate ad immaginarvi la scena, lui in ginocchio che chiede la mano di lei e che le porge l’anello, anziché nella classica e graziosa scatolina, in una confezione anonima. L’incanto potrebbe anche spezzarsi!

Perché è vero che la sostanza conta più della forma, ma in certi casi, per esempio quando si regalano oggetti di valore, una confezione brutta o sciapa rischia di non essere adeguata. Certo, se il vostro intento è proprio quello di fare una sorpresa e spiazzare il destinatario del regalo, facendogli credere di aver preso un oggetto di poco valore incartato in modo dozzinale, per poi fargli trovare invece un regalo inaspettatamente fantastico all’interno, allora in questo caso potete scegliere una brutta o anonima confezione, ma in tutti gli altri casi, se non è questo l’effetto che volete, allora è meglio che pensiate bene a come confezionare il vostro regalo.

D’altro canto basta prendere in considerazione la cura con cui tutti i negozi creano i pacchetti regalo (soprattutto se si parla di gioiellerie o di negozi di lusso) per capire quanta importanza venga data all’involucro. E l’involucro non è importante solo quando si parla di confezioni regalo, ma anche nel caso di semplici contenitori portaoggetti: astucci in pelle o realizzati in altri materiali pregiati, confezioni caratterizzate da dettagli particolari e rifinite nei minimi dettagli … a volte la confezione è bella quanto il contenuto (se non di più!). Per proporre delle confezioni sempre al top, molti negozi e aziende produttrici si rivolgono ad altre aziende specializzate nell’ideazione, creazione e distribuzione di packaging per diversi tipi di oggetti, e che possono essere personalizzati a seconda delle esigenze, per esempio con il logo dell’azienda o con colori e materiali particolari. La personalizzazione e la differenziazione sono molto importanti in questo settore, perché è chiaro che a seconda del tipo di oggetto e del negozio che lo vende si dovranno proporre dei diversi tipi di packaging. Nel caso dei gioielli, per esempio, i materiali più quotati sono il velluto e la pelle, ossia dei materiali pregiati che diano subito l’idea del lusso, ma per altri tipi di oggetti altri tipi di materiali potrebbero essere più indicati. Nel settore alimentare, per esempio, per impacchettare bottiglie di vino, barattoli di marmellata o altri tipi di prodotti legati magari all’idea di genuinità e natura, il materiale più indicato potrebbe essere il legno (per il vino le scatole in legno sono un must) o, in alternativa, si può optare per un materiale più “malleabile”, come nel caso dei sacchetti in iuta o cotone grezzo, anche questi in grado di dare subito l’idea di contenere qualcosa di genuino, e che possono essere arricchiti da nastri o spaghi per chiuderli.

I casi, e i tipi di confezioni, possono essere davvero innumerevoli, ma vi basti sapere che, una volta acquistato l’oggetto da regalare, dovete ancora scegliere la confezione prima di aver completato l’opera!

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
Prima Posizione Srl – statistiche web

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Il mondo dietro l’imballaggio del tuo regalo di Natale

Babbo Natale e la Befana sono passati, e con loro, milioni di regali che sono arrivati nelle case degli italiani, tutti curiosamente imballati e presentati in mille forme e colori, per avere il maggior impatto e fare bella figura sotto l’albero di Natale.

Se avete fato attenzione ai regali ricevuti questo anno, vi sarete sicuramente accorti che alcuni dei doni ricevuti venivano imballati in un modo più originale che gli altri. Magari era il materiale di imballaggio, un motivo a stampa particolare o anche solo una consistenza poco frequente. Sia uno o gli altri, questo regalo avrà senza dubbio attirato la vostra attenzione, che alla fine è quello che cercano di fare tutti i designer e case produttrici di carta regalo, anche con le macchine per stampa etichette, tutto un altro mercato da scoprire.

Questo Natale, le tendenze sono state chiare. I materiali ecologicamente sostenibili hanno fatto il suo ritorno, come succede già da qualche anno a questa parte. Alcuni designer di moda, architetti e pittori si sono associati con aziende e organizzazioni senza fini lucrativi per creare articoli di packaging veramente speciali, firmati con il proprio nome.

Che i vostri amici e cari abbiano o no seguito i trend più in voga, vi sarete sicuramente accorti che nei negozi i carta regalo ci sono sempre più opzioni per imballare i regali. Scatole, borse, sacchetti e tanti, tanti fogli di tutte le misure che però hanno spesso un elemento in comune che molti di noi ignoriamo e cioè che la maggioranza di packaging che acquistiamo durante queste feste natalizie applica una tecnica particolarmente rispettosa con l’ambiente, tramite l’utilizzo di macchine serigrafiche .

La stampa serigrafica ha il vantaggio di poter essere usata su una moltitudine di superfici diverse, siano queste più o meno dure, in carta, tessuto o plastica. Infatti, si usa per la decorazione e colorazione di cartoni, scatole di cartone, sacchettini di carta e plastica e molti tipi di fogli a diverse finiture, come quelle usate nella produzione di cataloghi e soprattutto di carta di imballaggio.

In più che la tecnica e il macchinario di stampa, in questo metodo è particolarmente importante l’inchiostro, che deve appunto adattarsi alle decine di nuovi materiali e superfici che i fabbricanti si inventano ogni anno. Questi possono essere di tre tipi: a base d’acqua, a solvente o UV, a seconda della superficie a coprire e dell’intensità dei colori necessaria.

L’ultimo trend, quello che è apparso questo anno e che sicuramente farà la concorrenza alle macchine stampa digitali di massa è quella della personalizzazione assoluta della carta regalo. Ciò significa non un fai da te o una soluzione di riciclo di materiali ma un vero e proprio processo di ideazione, design, richieste di materiali e valutazione finale da parte del cliente, che fornisce all’azienda la sua creazione per essere stampata con tecnologie professionali, esattamente uguali a quelle della carta tradizionale. Certo, il prezzo è più elevato, ma il risultato finale è spettacolare e se acquistato in grandi quantità vi permetterà di donare ogni anno non solo i vostri regali ma anche un pensiero originale, speciale e soprattutto tutto vostro a quelli che amate di più.

A cura di Alba L
Prima Posizione Srl – investire promozione

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Pratico, piccolo e bello: così è il cosmetico ideale

L’industria cosmetica ha esperimentato una serie di trend per quanto riguarda il packaging di prodotti molto legati alle abitudini dei consumatori e al livello di spesa media che questi realizzano in funzione della loro situazione economica. I fattori che determinano, questo anno, un imballaggio di successo sono le dimensioni delle dosi, la facilità di uso, e le proprietà estetiche del prodotto.

Questi tre elementi si sono aggiunti in modo convincente alla funzionalità basica del packaging dei prodotti, quella della conservazione in condizioni ottime del prodotto, che nel caso dei cosmetici continua ad avere nei vasetti contenitori vetro il re. La conservazione però diventa una preoccupazione meno significativa se le dosi di prodotto sono minori e si consumano più velocemente.

La crescente domanda per prodotti cosmetici di piccole dimensioni è il risultato di vari fattori. In primo luogo, i consumatori passano sempre meno tempo a casa e molto spesso devono assistere ad eventi lavorativi, personali o familiari in contesti molto diversi durante una stessa giornata senza avere la possibilità di passare per casa. Diventa quindi fondamentale disporre degli elementi basici del proprio kit cosmetico in formato ridotto per ritoccare il trucco o addirittura per riconvertirlo in uno stile diverso se ad esempio alla fine della giornata lavorativa si deve andare ad una festa o cena. Inoltre, le restrizioni imposte da qualche anno sui liquidi e gel nel bagaglio a mano nei trasporti aerei ha condizionato la scelta di molti consumatori per i quali molti di questi prodotti sono indispensabili. I contenitori plastica sono un’alternativa per i cosmetici on the go per il loro minore peso e la loro resistenza a colpi e graffi all’interno di borse e valigie.

La facilità di uso dei prodotti è sempre stata un elemento a considerare però a misura che, come accennato, le quantità di prodotto per confezione si riducono e diventa più semplice portarlo sempre addosso, le occasioni di uso dell’articolo cambiano. Da essere usato in bagno, con specchi e luci un prodotto può passare ad essere usato in metropolitana o nella stanza poco illuminata di un locale notturno. In queste situazioni, i barattoli in vetro saranno difficilmente la scelta e prenderanno protagonismo invece i contenitori con pulsante che immettono le dosi necessarie e che si chiudono poi di forma sicura.

Il fattore estetico continua ad essere un determinante importante del volume di vendite di un prodotto nel settore cosmetico. L’identificazione dei consumatori con un brand e il mantenimento dell’immagine di tale brand attraverso tutta la linea di prodotti è un elemento di fidelizzazione molto importante nel settore, motivo per il quale le aziende di produzione cosmetica devono adottare le innovazioni in termini di praticità e comodità senza compromettere la loro immagine. Il trend per eccellenza è la trasparenza, che permette ai consumatori identificare in modo veloce e affidabile le caratteristiche reali del prodotto.

Un’ulteriore trend che sta esperimentando un successo importante è quello dei kit di make up, manicure e trattamenti spa fai da te. Questi pacchetti includono tutti gli elementi necessari per ottenere un risultato particolare risparmiando tempo ai consumatori che in occasioni non sanno ché prodotti funzionano meglio in sinergia o ché colori combinano e si sentono più sicuri affidandosi a delle soluzione ideate da professionisti.

Articolo a cura di Alba L
Prima Posizione Srl – ranking siti web

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Le basi di un packaging vincente

Il packaging o imballaggio, è vero, è nato per proteggere le merci nelle fasi di magazzinaggio e trasporto, per evitare danni che ne compromettessero la qualità e facessero impossibile la loro vendita.

La funzione delle macchine packaging si mantiene come quella di assicurare l’integrità del prodotto, che deve sempre e comunque essere salvaguardata. La differenza è che oggi bisogna farlo con stile.

In voga questi ultimi anni, le scatole riciclate decorate tramite macchine serigrafiche. In più di contribuire alla tutela dell’ambiente per essere realizzate in materiali ricuperati , la tecnica di stampa è a basso impatto ambientale e non mette limiti alla creatività dei designer che spesso la scelgono come alternativa anche per imballaggi in tessuti ed altri materiali non convenzionali.

Ovviamente, l’imballaggio deve essere coerente con il prodotto che stiamo cercando di vendere, però c’è sempre spazio per l’innovazione. Prodotti quotidiani, se presentati con un design innovativo possono avere un vantaggio importante in termini di marketing anche se non usano nessuna nuova tecnologia. Uno dei settori che ha esperimentato di più l’effetto di queste innovazioni è quello dei prodotti per la pulizia della casa.

Tutti questi elementi: funzionalità, praticità, coerenza con il prodotto, design innovativo e adeguatezza al target possono sembrare troppi da tenere in considerazione. Eppure, ne manca uno di importantissimo e che è in molti casi diventato protagonista di strategie di packaging e merchandising per alcune aziende e quindi da tenere in considerazione quando ci si rivolga ai fornitori di macchine stampa flessografica o di materiali per il packaging

Le persone ogni volta di più prendono coscienza che magari la plastica usata nelle macchine per imballaggio o le doppie scatole (una in plastica per proteggere il prodotto ed una esterna in cartone a fini puramente pubblicitari, che non ha alcuna altra funzionalità) non sono delle alternative sostenibili, e tendono ad acquistare da marchi con una coscienza ecologica più evidente come quelli che usano materiali con base vegetale. Un esempio di questo, familiare ad un gran numero di donne, è la catena di cosmetici e prodotti per la cura del corpo e del viso Lush, che non solo utilizza cartone e carta riciclata per tutti i suoi contenitori ma premia i consumatori che restituiscono i recipienti vuoti e addirittura protegge i suoi preziosi saponi con pop corn e chips biodegradabili a base di amido e acqua.

Non solo questo, il packaging deve anche adattarsi alle capacità fisiche del nostro target. Prodotti industriali che soffriranno ad esempio basse temperature e tante manipolazioni avranno bisogno di materiali resistenti e imballaggi ermetici. Se stiamo distribuendo dei prodotti per persone maggiori di 50 anni, ad esempio, il prezzo sarà sempre importante, ma lo sarà anche la facilità di uso/apertura e sarà sicuramente una buona idea regolare le macchina stampa etichette in un carattere tipografico più grande rispetto ad altri prodotti. Se il nostro prodotto è orientato al consumo da parte delle grandi famiglie, la convenienza sarà uno dei fattori determinanti

Se riusciamo a creare un imballaggio pratico, accattivante e sostenibile che sia addirittura riutilizzabile non solo aumenteremo il numero di nuovi acquirenti nei vari punti vendita ma avremmo il nostro logo in cucine, strade e addirittura sfilate di moda, come nel caso di Misako, negozio che è riuscito a riempire le strade delle principali capitali della moda con le borse in bianco e nero che al momento dell’acquisto contenevano… delle vere borse.

Articolo a cura di Alba Lorente
Prima Posizione srl – website seo

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pixart.it punta sul packaging di lusso e presenta il nuovo Catalogo “Ready to graph”

“Il packaging di pixart.it ti piacerà, è facile”. Così recita il payoff nella vetrina virtuale www.pixart.it dedicata al mondo del packaging. pixart.it, leader europeo del web to print, ha messo a punto il servizio sempre più orientato al luxury, dando vita ad un Catalogo intitolato “Ready to graph” che propone un’ampia scelta di soluzioni ‘chiavi in mano’, personalizzabili attraverso la creatività di grafici e designer.

Grazie all’eccellenza delle attrezzature implementate nel nuovo reparto produttivo e all’abilità di tecnici professionisti, pixart.it garantisce la realizzazione di packaging selezionati dal Catalogo e/o realizzati in base al file dei clienti, di qualsiasi forma e dimensione, anche in piccole tirature. Il Catalogo “Ready to graph” comprende un vasto campionario di packaging creati da designer esperti che offrono agli utenti un ampio range di soluzioni ‘preconfezionate’ tra cui scegliere, suddivise in tre linee: Promotional, Delivery e Folders. La linea Promotional comprende scatole di tantissime forme e dimensioni, la linea Delivery propone confezioni che si contraddistinguono per eleganza e resistenza e la linea Folders offre diverse proposte di cartelline in vari formati. Dopo aver selezionato il prodotto idoneo alle proprie esigenze, i clienti possono scaricarne il template, effettuare la personalizzazione grafica in base alle proprie esigenze comunicazionali e quindi inviare il file per la stampa. La consegna avverrà come da tradizione entro 24/48 ore in tutta Europa.

Velocità, qualità e massima personalizzazione. Queste le caratteristiche del nuovo servizio packaging offerto da pixart.it. Un risultato garantito grazie al nuovo reparto produttivo messo a punto ad hoc selezionando i migliori sistemi di ultima generazione disponibili sul mercato. Pixart.it, inoltre, ha selezionato i migliori cartoni e cartoncini offerti dal mercato, studiati specificatamente per il packaging e per i professionisti creativi. Materiali da guardare, sentire, toccare, come i prestigiosi supporti Fedrigoni. La taratura cromatica X-Rite con centinaia di spot di controllo, inoltre, consente all’azienda di riprodurre con la massima fedeltà i cromatismi dei lavori inviati.

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Ultime tecnologie nel confezionamento e la loro importanza oggi

Girando per i supermercati possiamo notare come vengono confezionati i prodotti alimentari. Dietro ai banconi, possiamo vedere tutto “in diretta” in quanto i dipendenti che non servono la clientela, si occupano di confezionare i prodotti come gli affettati, i formaggi, le carni).

Si tratta di operazioni molto importanti al fine di garantire una conservazione adatta al tipo di alimento in oggetto. Una delle tecniche di confezionamento alimentare è dato dall’utilizzo di biomateriali. L’idea è partita dal Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Ma cosa sono i biomateriali? Si tratta di materiali biologici realizzati con materiali di scarto che non danno problemi in un secondo momento con lo smaltimento. Un’altra tecnica per il confezionamento alimentare è il cosiddetto “MAP”, ovvero effettuato in ambienti controllati. La sigla MAP è l’abbreviazione di “Modified atmosphere packaging”.

E’ tra i metodi più usati in quanto sono tanti i vantaggi che offre. Segnaliamo ad esempio la riduzione della rancidità da ossidazione con la conseguenza di deterioramento di particolari alimenti come la patatine e similari. Un rischio di un cattivo confezionamento è dato dalla formazione delle muffe e parliamo anche in questo caso di prodotti da forno. La muffa può essere combattuta usando particolari atmosfere (anidride carbonica e azoto nella misura del 99%). Alcuni alimenti se non confezionati nel modo adatto si deterioreranno molto tempo prima degli altri. In alcuni casi, il deterioramento può avvenire a causa degli insetti. Per ovviare a questo inconveniente, è opportuno scegliere il confezionamento con azoto. Questo tipo di confezionamento consente un’ottima conservazione di diversi alimenti come per esempio il caffè. L’azoto garantisce una lunga conservazione dell’alimento in questione. Abbiamo parlato quindi di tre tipi di gas utilizzati nel confezionamento dei prodotti alimentari per la loro conservazione, e sono : l’azoto, l’anidride carbonica e l’ossigeno. Vediamo ora per ognuno di loro, le caratteristiche e i loro “compiti”. L’azoto è il gas più inerte degli altri, verso gli alimenti e questo viene veicolato mediante gli impianti estrazione aria.

Non presenta né colore, né odore ed è tra i più utilizzati per confezionare gli alimenti. L’anidride carbonica è un gas solubile e si utilizza per tenere lontano le muffe e i batteri. Questo tipo di gas però, essendo appunto solubile, può alterare i gusti degli alimenti, in quanto può essere assorbito dagli stessi. L’ossigeno è il gas più utilizzato per tutti i tipi di prodotti alimentari. Soffermiamoci ora sulle confezioni sottovuoto. Le macchine industriali che effettuano questo tipo di lavoro sono fatte a “campana”. Le buste sono disposte all’interno della campana e grazie al funzionamento dei una pompa, si ottiene appunto la confezione sottovuoto. Metodo semplice che permette agli alimenti una lunga conservazione. Questo tipo di confezionamento, ottenuto mediate l’utilizzo di tramogge inox, viene utilizzato per le carni, che però di contro hanno il fatto che tendono ad annerirsi facilmente. Se invece si tratta di alimenti tipo affettati, all’apertura della confezione, possiamo trovare l’inconveniente delle fettine “schiacciate”.

Sulle confezioni solitamente vi è riportato il metodo di confezionamento che è stato utilizzato. Sul web inoltre potete trovare e approfondire questo argomento per conoscere meglio le tecniche di confezionamento dei prodotti alimentari.

A cura di Pinuccia Carbone distribuito da
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