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Arte Studiarla a Firenze è un’ Opportunità Unica

Studiare arte a Firenze è un’opportunità che molti stranieri più o meno giovani cercano di avere, questa città italiana famosa in tutto il mondo per la sua storia e la bellezza delle opere d’arte presenti.
Firenze è un punto di attrazione molto importante per tutto ciò che riguarda l’arte, tanto che oltre ai musei, ai monumenti e alle maestose opere architettoniche che quotidianamente alimentano il business dei Florence tours, ci sono anche molte scuole dedicate a studenti stranieri che si dedicano a tramandare le antiche tecniche di lavorazione che i maestri dell’antichità utilizzavano per realizzare oggetti e opere d’arte di ogni genere.
La pittura, la scultura e la letteratura sono le forme d’arte che più hanno contribuito a far conoscere Firenze nel mondo, parallelamente a queste nei secoli si sono sviluppate anche molte altre forme d’arte.
La lavorazione dei tessuti e dell’ oro Firenze hanno raggiunto a livelli di eccellenza assoluti dando vita in alcuni casi ad oggetti di grandissimo valore artistico ed economico, in particolar modo l’arte orafa è stata nei secoli di splendore della città un modo per soddisfare le generose commesse di importanti personaggi dell’epoca.
Gli studenti d’arte a Firenze trovano la città ideale per imparare ed affinare le proprie capacità, oltre alle ottime scuole molte delle quali gestite da team di docenti italiani e stranieri, gli studenti possano godere di una città ricca di ogni genere di opere artistiche.
Anche solo una passeggiata per il centro storico di Firenze è di per se un’occasione per vedere un grandissimo numero di opere d’arte, la stessa unesco ha riconosciuto a Firenze il titolo di “patrimonio dell’umanità per l’altissima concentrazione di monumenti e bellezze artistiche che sono presenti su un territorio proporzionalmente limitato.
Grazie alla bellezza di questa città gli studenti che vengano a studiare a Firenze hanno la possibilità di affinare la propria sensibilità estetica quotidianamente osservando i luoghi stessi nei quali vivano.
Le strade e le piazze del centro storico sono luoghi che meritano di essere osservati con grande attenzione, queste sono frutto di un passato glorioso nel quale Firenze è stato per secoli il centro di attrazione più famoso per artisti e maestri che in questa città hanno spesso portato a termine le loro opere migliori.
Non solo giovani studenti stranieri ma anche molti famosi studiosi provenienti da tutto il mondo sono soliti trascorrere a Firenze periodi più o meno brevi, molti studiosi tornano spesso per approfondire e ampliare le proprie conoscenze e comprendere sempre meglio le antiche tecniche di lavorazione che hanno reso questa città famosa in tutto il mondo.
Uno dei monumenti più studiati da esperti di tutto il mondo e che ancora oggi pone importanti interrogativi sui metodi di costruzione utilizzati è sicuramente la cupola del Brunelleschi.
Questa cupola fu realizzata in un epoca in cui si riteneva impossibile creare strutture di questo genere, anche con i metodi e le tecnologie attuali tale costruzione sarebbe ritenuta di difficile realizzazione.
Ciò che il Brunelleschi ha realizzato costruendo la cupola del Duomo è solo uno dei molti misteri che affascinano gli studiosi di tutto il mondo e che contribuiscano a rendere Firenze una delle città d’arte più importanti del mondo.

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Le nuove strutture architettoniche, le parole del noto manager dell’arte Salvo Nugnes

Abbiamo chiesto a Salvo Nugnes il suo esperto e autorevole parere sulle innovative frontiere architettoniche strutturali progettate per i più illustri musei nel mondo

 

1) Come concepisce questa nuova era architettonica trasformista per i musei?

Siamo entrati in un innovativo percorso avveniristico destinato a coinvolgere direttamente gli edifici museali più rinomati, il cui prestigio non è più soltanto riferito ai preziosi capolavori, che custodiscono e conservano tra le mura, ma si rivolge anche alla loro dimensione strutturale, poiché sono essi stessi concepiti e qualificati come creazioni artistiche e opere d’arte di pregio. Vengono ideati spazi visibili, materiali ed elementi naturali, giardini, sale convegni e auditorium, che trasformano questi contesti in fulcro civico delle città, in centri nevralgici collettivi polifunzionali a largo raggio.

 

2) Quali sono le aree museali coinvolte da questa ventata rinnovatrice?

Progettati in base a questa visione futurista si possono citare: il Perez Art Museum di Miami, inaugurato di recente, composto da una costruzione a tre piani con pareti trasparenti, attraverso cui filtra la luce naturale; è appena stato aperto l’ Hansol di Seoul progettato da Tadao Ando, che ha incorporato i materiali naturali recuperati nei dintorni all’interno della geometria semplice dell’edificio situato in cima a una montagna e circondato da tre giardini.

 

3) Ci sono dei progetti futuri, che sono in fase realizzativa, di particolare interesse?

La Tate Modern londinese nel 2005 ha lanciato il concorso per l’espansione del museo. L’ala aggiuntiva dovrebbe inaugurare nel 2016 e prevede una combinazione congiunta di elementi vecchi e nuovi utilizzando il medesimo fondamento di mattoni e di muratura attuale. Il centro culturale di Hong Kong inserito in una zona industriale sarà aperto nel 2017 e si concentrerà sull’accogliere opere del XXI secolo tra design e arte in movimento. In America, si può menzionare il 9/10 Memorial Museum di New York, con apertura prevista entro aprile 2014. Non da ultimo in Italia inizia il simbolico conto alla rovescia per il Museo delle Scienze di Trento di Renzo Piano, con celebrazione inaugurale il prossimo luglio.

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Il manager Salvo Nugnes: “Il prestigio dei Musei non è più soltanto riferito ai capolavori che custodiscono ma anche alla loro dimensione strutturale, poiché concepiti come opere d’arte di pregio”

Abbiamo chiesto a Salvo Nugnes il suo esperto e autorevole parere sulle innovative frontiere architettoniche strutturali progettate per i più illustri musei nel mondo

 

1) Come concepisce questa nuova era architettonica trasformista per i musei?

Siamo entrati in un innovativo percorso avveniristico destinato a coinvolgere direttamente gli edifici museali più rinomati, il cui prestigio non è più soltanto riferito ai preziosi capolavori, che custodiscono e conservano tra le mura, ma si rivolge anche alla loro dimensione strutturale, poiché sono essi stessi concepiti e qualificati come creazioni artistiche e opere d’arte di pregio. Vengono ideati spazi visibili, materiali ed elementi naturali, giardini, sale convegni e auditorium, che trasformano questi contesti in fulcro civico delle città, in centri nevralgici collettivi polifunzionali a largo raggio.

 

2) Quali sono le aree museali coinvolte da questa ventata rinnovatrice?

Progettati in base a questa visione futurista si possono citare: il Perez Art Museum di Miami, inaugurato di recente, composto da una costruzione a tre piani con pareti trasparenti, attraverso cui filtra la luce naturale; è appena stato aperto l’ Hansol di Seoul progettato da Tadao Ando, che ha incorporato i materiali naturali recuperati nei dintorni all’interno della geometria semplice dell’edificio situato in cima a una montagna e circondato da tre giardini.

 

3) Ci sono dei progetti futuri, che sono in fase realizzativa, di particolare interesse?

La Tate Modern londinese nel 2005 ha lanciato il concorso per l’espansione del museo. L’ala aggiuntiva dovrebbe inaugurare nel 2016 e prevede una combinazione congiunta di elementi vecchi e nuovi utilizzando il medesimo fondamento di mattoni e di muratura attuale. Il centro culturale di Hong Kong inserito in una zona industriale sarà aperto nel 2017 e si concentrerà sull’accogliere opere del XXI secolo tra design e arte in movimento. In America, si può menzionare il 9/10 Memorial Museum di New York, con apertura prevista entro aprile 2014. Non da ultimo in Italia inizia il simbolico conto alla rovescia per il Museo delle Scienze di Trento di Renzo Piano, con celebrazione inaugurale il prossimo luglio.

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