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ADHD Esperto: “Non è una Vera Malattia” – chiunque rientra in almeno due dei criteri utilizzati per la diagnosi

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  • 21 Novembre 2014

 

Un altro scienziato di fama mondiale – il secondo nel giro di pochi mesi dopo
il neurologo statunitense Richard Saul – si è fatto avanti e lo ha detto
apertamente: l’ADHD non è una vera malattia ma una descrizione di
comportamenti.

Secondo il dottor Bruce Perry, la maggior parte delle persone ad un certo
punto della loro vita hanno mostrato i segni della condizione, ma i farmaci
psicostimolanti, come il Ritalin, usati per il trattamento del disturbo da
deficit di attenzione e iperattività, possono avere effetti negativi di lunga
durata.

Già nel 2010, il settimanale tedesco Der Spiegel citava nella sua storia di
copertina lo psichiatra americano Leon Eisenberg, “padre scientifico
dell’ADHD”. All’età di 87 anni, sette mesi prima della sua morte, nel corso
della sua ultima intervista Eisenberg dichiarò: “L’ADHD è un ottimo esempio di
una malattia fittizia”.

Secondo Perry, neuro-scienziato presso l’Accademia ChildTrauma di Houston
(Texas), si ritiene che dal 2 al 5 per cento dei bambini abbiano l’ADHD. I
sintomi includerebbero scarsa capacità di attenzione, irrequietezza e
agitazione.”E’ forse meglio vederla come una descrizione, non una malattia…”
prosegue Perry – “ognuno di noi qualche volta è ricaduto in almeno un paio di
tali criteri”.

Curare l’iperattività dei bambini con i farmaci – prosegue Perry – è come dare
antidolorifici a una vittima di attacco cardiaco: si trascura di cercare la
causa del problema; e potrebbe essere qualcosa così semplice come una carenza
di ferro.
Dal Daily Mail del 30 Marzo 2014
A cura di Sophie Borland
Articolo completo: http://www.dailymail.co.uk/health/article-2592641/Expert-
claims-ADHD-not-real-disease-fits-two-criteria.html

A fronte di tanta incertezza diagnostica, il CCDU (Comitato dei Cittadini per
i Diritti Umani – attiva contro le violazioni dei diritti umani in ambito
salute mentale) denuncia come invece siano ben noti e documentati gli effetti
collaterali degli stimolanti anfetaminici usati per la cura di questa
cosiddetta malattia: comportamento anormale, episodi psicotici, mania,
allucinazioni, problemi cardiovascolari, (ictus, attacco cardiaco), insonnia,
perdita di peso, inappetenza, scoppi emotivi, irritabilità, morte improvvisa e
suicidio. Inoltre, l’uso a lungo termine può causare assuefazione e dipendenza
– cioè servono dosi sempre più elevate.
http://www.ccdu.org/comunicati/adhd-falsa-malattia

 

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E’ uscito “NON ASPETTARE”, il nuovo singolo di IANNACO

E’ uscito “NON ASPETTARE”, il secondo singolo del giovane cantautore milanese IANNACO, visibile sulla piattaforma YouTube.

Al primo ascolto NON ASPETTARE risulta un pezzo con un forte tiro rock melodico arricchito da un tappeto di suoni elettronici che gli conferiscono quell’aria giovane e contemporanea che lo caratterizza. Scritto e composto interamente dall’artista, che si è occupato anche della produzione artistica, è un brano accattivante che, ascoltato con cura, svela un testo forte, incisivo, ben costruito nelle immagini e nelle dinamiche, così come forti risultano le dinamiche del videoclip, di cui Iannaco è unico protagonista, ricco di particolari e stacchi, diretto dal regista Miky Palumbo.

Sito internet: www.iannacovoice.com

IANNACO – biografia

All’anagrafe  Vittorio Valerio Iannaco, nasce a Milano il 2 maggio ‘81.

Inizia la sua formazione artistica studiando CHITARRA, ARMONIA FUNZIONALE JAZZ, TEORIA, LETTURA e CANTO per poi proseguire la sua formazione in CANTO MODERNO col M° Francesco Rapaccioli ed avvicinandosi allo studio del pianoforte.

Nel 1999 fonda gli SFERACUSTICA, coverband che da il via ad alcune strette collaborazioni musicali grazie alle quali, poco tempo dopo, nel 2001, fonda i MANDRAGORA, gruppo con cui nel 2003 partecipa al SANREMO ROCK in qualità di cantante e chitarrista.

Nel 2004 i MANDRAGORA cambiano quasi completamente formazione e così nascono i NEROZOE, la band con cui Iannaco inizia la produzione artistica dei propri inediti.

Nel 2008 la band si scioglie e Iannaco continua da solista il suo progetto rock cantautorale proseguendo intanto i suoi studi artistici.

Vincitore di numerosi premi di categoria, nel 2010 e nel 2011 presenta in qualità di Autore e Compositore 3 brani inediti alla sezione Nuove proposte del Festival di San Remo.

Nel 2010 incontra l’attore ed insegnante di teatro Luca Spinelli iniziando una stretta collaborazione ed è Vocal Coach e Direttore Musicale per i Musical ALICE NEL PAESE DEL MUSICAL,  ALADINO E LA LAMPADA DEI DESIDERI, QUANDO SI SCAMBIANO LE FESTE e IL VIAGGIO IN MUSICAL, da lui diretti, oltre che parte del cast dei suoi spettacoli itineranti LA DANZA DI BACCO e FRAMMENTI DI UN SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE.

E’ stato docente di CANTO presso l’Accademia Internazionale d’arte e spettacolo di Monza, presso l’Accademia della voce di Milano ed altre scuole del milanese e della Brianza.

Oggi insegna Canto e Musical presso la Scuola di Musica di Villa Guardia, presso l’Accademia Giuditta Pasta di Como e segue come Vocal Coach alcuni giovani artisti ed alcune compagnie di Musical.

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“NON SAREI CAMBIATO MAI” lunedì 23 in uscita il singolo d’esordio di IANNACO

In uscita, lunedì 23 giugno 2014, “NON SAREI CAMBIATO MAI” il singolo d’esordio di IANNACO, giovane cantautore milanese, che sarà disponibile su YouTube accompagnato da un videoclip, per la regia di Miki Palumbo e anticipato dalla pubblicazione di un Teaser. Il videoclip nasce da un’idea dello stesso regista, del cantante e di Barbara Sabrina De Martino e rispecchia in maniera fresca e giovane il brano, che racconta il cambiamento dettato da una vita che ti porta, pian piano, a trasformarti nell’uomo che sarai. Protagonista del video la giovanissima attrice Giulia Guerrini che si troverà a combattere con la propria vita per poi scoprire che il cambiamento può, e deve, essere assolutamente un evento positivo.

NON SAREI CAMBIATO MAI è un giovane pezzo rock-pop, scritto e composto interamente da Iannaco che si è occupato in prima persona anche della produzione artistica. Un brano dalle sfumature accattivanti valorizzato da un testo molto ben costruito, che racconta la forza, la voglia, la “sana cattiveria” con cui ogni giorno ognuno di noi si trova ad affrontare le sfide, le sconfitte, i fallimenti, con la forza di rialzarsi per renderli vittorie e successi ad ogni passo successivo, combattendo per realizzare i proprio sogni anche soltanto “per il gusto di provare”, per citare un passaggio del testo.

Sito internet: www.iannacovoice.com

IANNACO – biografia

All’anagrafe  Vittorio Valerio Iannaco, nasce a Milano il 2 maggio ‘81.

Inizia la sua formazione artistica studiando CHITARRA, ARMONIA FUNZIONALE JAZZ, TEORIA, LETTURA e CANTO per poi proseguire la sua formazione in CANTO MODERNO col M° Francesco Rapaccioli ed avvicinandosi allo studio del pianoforte.

Nel 1999 fonda gli SFERACUSTICA, coverband che da il via ad alcune strette collaborazioni musicali grazie alle quali, poco tempo dopo, nel 2001, fonda i MANDRAGORA, gruppo con cui nel 2003 partecipa al SANREMO ROCK in qualità di cantante e chitarrista.

Nel 2004 i MANDRAGORA cambiano quasi completamente formazione e così nascono i NEROZOE, la band con cui Iannaco inizia la produzione artistica dei propri inediti.

Nel 2008 la band si scioglie e Iannaco continua da solista il suo progetto rock cantautorale proseguendo intanto i suoi studi artistici.

Vincitore di numerosi premi di categoria, nel 2010 e nel 2011 presenta in qualità di Autore e Compositore 3 brani inediti alla sezione Nuove proposte del Festival di San Remo.

Nel 2010 incontra l’attore ed insegnante di teatro Luca Spinelli iniziando una stretta collaborazione ed è Vocal Coach e Direttore Musicale per i Musical ALICE NEL PAESE DEL MUSICAL,  ALADINO E LA LAMPADA DEI DESIDERI, QUANDO SI SCAMBIANO LE FESTE e IL VIAGGIO IN MUSICAL, da lui diretti, oltre che parte del cast dei suoi spettacoli itineranti LA DANZA DI BACCO e FRAMMENTI DI UN SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE.

E’ stato docente di CANTO presso l’Accademia Internazionale d’arte e spettacolo di Monza, presso l’Accademia della voce di Milano ed altre scuole del milanese e della Brianza.

Oggi insegna Canto e Musical presso la Scuola di Musica di Villa Guardia, presso l’Accademia Giuditta Pasta di Como e segue come Vocal Coach alcuni giovani artisti ed alcune compagnie di Musical.

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Esperto ADHD: “Non è una Vera Malattia”

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  • 18 Aprile 2014

– chiunque rientra in almeno due dei
criteri utilizzati per la diagnosi

Un altro scienziato di fama mondiale – il secondo nel giro di pochi mesi dopo
il neurologo statunitense Richard Saul – si è fatto avanti e lo ha detto
apertamente: l’ADHD non è una vera malattia ma una descrizione di
comportamenti.

Secondo il dottor Bruce Perry, la maggior parte delle persone ad un certo
punto della loro vita hanno mostrato i segni della condizione, ma i farmaci
psicostimolanti, come il Ritalin, usati per il trattamento del disturbo da
deficit di attenzione e iperattività, possono avere effetti negativi di lunga
durata.

Già nel 2010, il settimanale tedesco Der Spiegel citava nella sua storia di
copertina lo psichiatra americano Leon Eisenberg, “padre scientifico
dell’ADHD”. All’età di 87 anni, sette mesi prima della sua morte, nel corso
della sua ultima intervista Eisenberg dichiarò: “L’ADHD è un ottimo esempio di
una malattia fittizia”.

Secondo Perry, neuro-scienziato presso l’Accademia ChildTrauma di Houston
(Texas), si ritiene che dal 2 al 5 per cento dei bambini abbiano l’ADHD. I
sintomi includerebbero scarsa capacità di attenzione, irrequietezza e
agitazione.”E’ forse meglio vederla come una descrizione, non una malattia…”
prosegue Perry – “ognuno di noi qualche volta è ricaduto in almeno un paio di
tali criteri”.

Curare l’iperattività dei bambini con i farmaci – prosegue Perry – è come dare
antidolorifici a una vittima di attacco cardiaco: si trascura di cercare la
causa del problema; e potrebbe essere qualcosa così semplice come una carenza
di ferro.
Dal Daily Mail del 30 Marzo 2014
A cura di Sophie Borland
Articolo completo: http://www.dailymail.co.uk/health/article-2592641/Expert-
claims-ADHD-not-real-disease-fits-two-criteria.html

A fronte di tanta incertezza diagnostica, il CCDU (Comitato dei Cittadini per
i Diritti Umani – attiva contro le violazioni dei diritti umani in ambito
salute mentale) denuncia come invece siano ben noti e documentati gli effetti
collaterali degli stimolanti anfetaminici usati per la cura di questa
cosiddetta malattia: comportamento anormale, episodi psicotici, mania,
allucinazioni, problemi cardiovascolari, (ictus, attacco cardiaco), insonnia,
perdita di peso, inappetenza, scoppi emotivi, irritabilità, morte improvvisa e
suicidio. Inoltre, l’uso a lungo termine può causare assuefazione e dipendenza
– cioè servono dosi sempre più elevate.
http://www.ccdu.org/comunicati/adhd-falsa-malattia

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PREMIO VAJONT: IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO DELLA VALLE DELLA SCIAGURA, IL RICONOSCIMENTO NATO PER NON DIMENTICARE

Il progetto del Premio Vajont, nasce da un’idea di Salvo Nugnes, Direttore di Agenzia Promoter, nonché manager di noti personaggi, che, essendo molto legato a quelle terre fin dalla prima giovinezza, ha voluto attivarsi, per imprimere nella memoria questo terribile disastro che ha contato, quasi 2000 vittime e che la storia tramanda come una delle inondazioni più tragiche.

Si terrà a Longarone, il Premio Vajont, il riconoscimento, dedicato a tutte le vittime di tragedie accadute ieri e oggi, creato allo scopo fondamentale di sensibilizzare, far riflettere e approfondire, il tema del disastro del Vajont, al preciso fine di non dimenticare ciò che è successo.

Un comitato di esperti ed intellettuali, formato da personaggi illustri del panorama italiano, premierà le personalità che più sono distinte a livello sociale e umanitario, nei campi del volontariato, della scienza, dell’ingegneria, della cultura e dell’arte, durante una cerimonia di forte risonanza a livello nazionale, che ripercorrerà le fasi di una dramma così imponente, affinché non venga riposto nel dimenticatoio.

Nell’immaginario di molti, la diga del Vajont, progettata dall’ingegner Carlo Semenza e costruita tra il 1957 e il 1960 lungo il corso del torrente omonimo, si ruppe in quanto mal costruita. Non tutti infatti sanno che, ciò che successe il 9 Ottobre 1963, fu ben altro. Si ruppe a seguito di una colossale frana, di una parte del monte Toc, che cadde facendo tracimare l’acqua contenuta nell’invaso e generando un’onda talmente imponente da inondare il fondovalle veneto, tra cui la città di Longarone, portando morte e devastazione.

Una ricca lezione e un importante impegno, quindi, per il Premio Vajont, finalizzato alla conoscenza e alla commemorazione, per non permettere che errori del genere si ripetano in futuro, perché il passato non va ignorato, bensì bisogna imparare da esso.

Premio Vajont. Per non dimenticare.

 

 

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