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LIMITLESS – SOLUZIONI PER EVENTI

SOLUZIONI PER EVENTI

NON VALGONO PIÙ LE REGOLE E I CANONI DI QUALCHE ANNO FA, TUTTO CAMBIA RAPIDAMENTE.

IN QUESTO CONTESTO, SEMPRE PIÙ COMPLESSO, C’È BISOGNO DI SEMPLICITÀ, RAPIDITÀ D’AZIONE E COSTANTE INNOVAZIONE.
UN PENSIERO UNICO E’ UN PARTERRE DI ESPERIENZE E COMPETENZE PARTICOLARI CON L’OBIETTIVO DI SUSCITARE UN’EMOZIONE VERA CHE RESTI NEL CUORE E NELLA MENTE DELLE PERSONE CHE SI VOGLIONO RAGGIUNGERE.

SIAMO UNA RETE D’IMPRESE NATA CON LO SCOPO DI LAVORARE IN MODO NUOVO, FLESSIBILE ED EFFICIENTE IN GRADO DI IDEARE E ORGANIZZARE EVENTI, GRANDI O PICCOLI CHE SIANO, IN MANIERA CREATIVA E INNOVATIVA.

TRE IMPRESE CHE PENSANO AD AGISCONO COME UN’UNICA REALTÀ, GARANTENDO SOLUZIONI DI IMPATTO, ESCLUSIVO, ALTAMENTE TECNOLOGICO E CURATO IN OGNI DETTAGLIO.

VOGLIAMO OFFRIRE ESPERIENZE POTENTI, SIGNIFICATIVE E MEMORABILI IN CUI IL BRAND POSSA RAGGIUNGERE IL SUO PUBBLICO IN MODO CONVINCENTE E COERENTE CON I SUOI VALORI.
ESPERIENZE IN GRADO DI PORTARE ALLA MARCA UN VALORE AGGIUNTO IN TERMINI DI RELAZIONE E DI COMUNICAZIONE.
EVENTI PENSATI E REALIZZATI CON UNA REGIA E UN INTERLOCUTORE UNICO.

PER FARE UN EVENTO DI QUALITA’ NON CI VOGLIONO NECESSARIAMENTE GRANDI BUDGET, MA GRANDI IDEE, UNA ORGANIZZAZIONE IMPECCABILE E UNA COMUNICAZIONE EFFICACE.

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La “Milano Art Gallery” di Venezia ospita Amanda Lear e la sua personale creatività

L’esclusivo contesto veneziano del “Milano Art Gallery Pavillion” in Calle dei Cerchieri 1270, zona Dorsoduro, è la location ospitante dell’attesissima mostra personale di Amanda Lear dal titolo “Passioni”, inaugurata con grande successo il 13 giugno, che rimarrà allestita fino al 14 luglio, con la gestione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”. In esposizione una corposa carrellata di suggestivi dipinti appartenenti alla vulcanica Lear, personalità spumeggiante di fama internazionale, dallo spiccato talento e dal vivace spirito d’inventiva, che si ispira a tematiche eterogenee e molto stimolanti nella chiave interpretativa.

Vittorio Sgarbi di lei ha dichiarato: “È una figura interessante nel mondo dell’arte, direi che il suo stile si avvicina alla transavanguardia, ne è un’anticipazione. Potrei trovare delle similitudini con Sandro Chia. Anche il messaggio legato all’arteterapia e alla cromoterapia, sul quale lei rimarca, mi sembra interessante“.

Philippe Daverio, nel raccontare l’amicizia che lo lega da lunga data alla Lear, ha spiegato: “La cara Amanda è diventata veramente grande ed ha vissuto in modo particolare. La conosco molto bene, perché veniva da me in galleria ancora 30 anni fa e la sua arte, così originale e spiritosa, corrisponde appieno con la sua persona e la sua singolare e frenetica vita. È un personaggio molto creativo e molto alternativo“.

Giordano Bruno Guerri invece ha evidenziato: “L’influenza di un mentore e pigmalione eccelso come Salvador Dalì è indiscutibile. Per me sono stati una coppia esemplare, perfetti nel loro equilibrio di artisti creativi. Potrei dire, che sono stati una coppia a modello appartenente a quel filone di storie d’amore sempre speciali e mai banali. Immagino, che Dalì ovunque si trovi, sia pienamente soddisfatto e compiaciuto della sua musa e dell’importante percorso“.

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IL MAESTRO NINO PERRONE OSPITE ALLE IMMINENTI MOSTRE DI “SPOLETO INCONTRA VENEZIA”

Durante lo svolgimento delle mostre di “Spoleto incontra Venezia” curate da Vittorio Sgarbi e dirette dal manager Salvo Nugnes dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, sarà possibile ammirare l’arte pittorica del maestro Nino Perrone, che vanta una lunga carriera coronata da numerose esposizioni e importanti riconoscimenti. La cornice d’ambientazione è il secolare Palazzo Falier, edificio di origine aristocratica risalente al XV secolo, che si affaccia nel suggestivo Canal Grande di Venezia.

Diplomatosi presso l’Istituto d’Arte a Bari, dapprima apprende le basi fondamentali della scultura, per poi approfondire la formazione in ambito pittorico, approdando nel prestigioso studio dei fratelli Spizzico. Rivolge particolare attenzione allo studio della variopinta gamma tonale, orientandosi versi aspetti figurativi e naturalistici e applicando i tecnicismi strumentali scultorei per la preparazione delle tele.

Nei quadri trionfa uno spumeggiante e sfolgorante tripudio di tinte cangianti, un’esplosione di vibranti e dinamici fasci luminosi, intensi bagliori, sfumature colorate declinate dal guizzante movimento ritmato, cadenzato da perfetta e impeccabile armonia dell’insieme strutturale. Perrone non lascia mai nulla al caso, ogni pennellata è ben dosata e meditata dall’arguto e sagace senso del cromatismo e degli equilibri sostanziali della composizione.

La consolidata maturità espressiva trova la sua fonte ispiratrice nello sperimentalismo e nell’espressionismo informale. La piena capacità di padronanza sulla materia denota l’acquisita esperienza strumentale, che associata all’acuta intuizione ideativa e progettuale lo indirizza verso una forma pittorica enigmatica, accattivante, misteriosa, seducente.

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CLAUDIO MESSINI: DOPO IL SUCCESSO “SPOLETO ARTE” RICONFERMA LA SUA IMPORTANTE PRESENZA IN “SPOLETO INCONTRA VENEZIA”

Claudio Messini rinnova la sua presenza alle grandi mostre di “Spoleto incontra Venezia” dopo la positiva partecipazione a “Spoleto Arte“. L’evento, ambientato nello spettacolare contesto veneziano del secolare Palazzo Falier, affacciato sulle rive del Canal Grande, sarà inaugurato Sabato 27 Settembre e durerà fino al 24 Ottobre 2014, con la curatela di Vittorio Sgarbi e la direzione del manager Salvo Nugnes. È prevista la presenza di opere di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e altri nomi di prestigio.

Messini, oltre alla pittura si dedica da più di trent’anni alla disciplina teatrale. Ha fondato il gruppo de “I Gotturni” che si esibisce in performance di successo a livello nazionale. Nell’affascinante parallelismo tra teatralità e arte, che contraddistingue il suo percorso esistenziale e professionale, risiede un tassello fondamentale per cogliere e comprendere pienamente la peculiare ricerca di sperimentazione stilistica, attraverso cui si incanala e si orienta la poliedrica e camaleontica capacità ideativa e progettuale. Da un lato, sviluppa l’intento di stupire e sorprendere lo spettatore, che assiste allo scenario recitato sul palcoscenico, dall’altro riesce a conquistare l’osservatore con l’intensità delle opere pittoriche, all’insegna di un tripudio congiunto di emozionante coinvolgimento e immediato impatto emotivo. Il risultato, perseguito e raggiunto in entrambi gli ambiti applicativi, sfocia in un’avvolgente ed accattivante atmosfera di musicale sonorità, che nei quadri si traduce in vivaci note cromatiche, arricchite dalla luminosa energia degli strati materici, sovrapposti insieme e amalgamati in equilibrata e proporzionata fusione, quasi assumendo la dimensione di pitto-sculture.

Tende volutamente ad allontanarsi dalla concretezza mimetica dell’astrattismo puro, per approcciare la geniale intuizione di avvalersi dell’utilizzo di simbologie “parlanti” ed elementi segnici e figurativi cifrati, che inserisce all’interno delle creazioni, attribuendo ad essi una funzionalità comunicativa metaforica, di linguaggio sapientemente codificato, che l’occhio attento e sensibile del fruitore deve carpire ed interpretare, con una chiave di lettura libera e dinamica.

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Anna Paola Cibin: l’artista del velluto e del vetro.

Le opere d’arte si guardano, noi le possiamo anche toccare. La sensazione del velluto è unica, se a questa uniamo i colori, i nostri due sensi sono appagati. Ecco come si potrebbero narrare le opere di Anna Paola Cibin in poche parole.

L’artista nasce a San Donà di Piave (Venezia) nel ‘74, dopo essersi specializzata in arte della tessitura e design, studia con maestri vetrai di Murano, ed è nel 1997 che inizia lo studio della stampa su velluto, esperienza nella quale trova la propria identità artistica.

Le sue opere, uniche e originali, riutilizzano l’uso di antiche polveri per la tintura e la lavorazione del velluto che da bianco si trasforma in colori ed effetti. I suoi arazzi “li stampa, li macchia, li arricchisce” di foglie d’oro e d’argento e con l’inserimento di particolari in vetro di Murano. Il velluto è pura magia e il colore è un continuo giocare con il vetro che appare e scompare a seconda del punto di osservazione. Il velluto e il vetro, nella loro essenza tattile, apparentemente distanti e in contraddizione, assecondati con sensibilità, risultano invece, vicini e complementari.

Ed è così che dalle città più importati, a livello artistico, quali la stessa Venezia, Milano e Firenze. Anna Paola espone a Londra e Parigi fino ad arrivare a Singapore.

Nel 2011 a  Venezia, Isola di San Servolo, lo Studio “VelvetLagoonVelvet”, nel contesto della Biennale d’Arte di Venezia è un divenire delle profondità della laguna dove protagonisti sono i pesci, soli o in gruppo, reali o immaginari in cui l’artista immerge il visitatore in un esaltazione dei sensi. Nel 2012 le opere raggiungono l’esposizione a livello internazionale.

Vorrei concludere con le parole di Rossana Pittelli, esperta d’arte presso l’Istituto di Cultura di Londra in occasione della presentazione del progetto all’IMAGO Art Gallery e degli artisti che ne hanno fatto parte, compresa Anna Paola Cibin, che dice: “…il mio più profondo apprezzamento va a queste dieci giovani promesse: le loro Opere sono quello che in definitiva dà vita a questa celebrazione della diversità e della coesione, da sempre prerogativa del nostro paese, l’Italia.
A queste menti libere ed incorrotte, a queste intelligenze sbrigliate, tedofori del nostro futuro artistico, non posso che non augurare BUONA FORTUNA.

www.annapaolacibin.it
https://www.facebook.com/annapaola.cibin?ref=ts&fref=ts

Novella Donelli – Ufficio Stampa Jit
0459698304
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http://justintimesrl.wordpress.com

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