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“Milano Art Gallery”: mostra personale di Luciano Menegazzi dall’11 luglio

È prossima l’apertura ufficiale della prestigiosa mostra personale di pittura di Luciano Menegazzi dal titolo “Oltre”, accolta nel rinomato contesto della “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano. L’esposizione sarà inaugurata in data sabato 11 luglio alle ore 18.30 con un elegante vernissage e resterà in loco fino al 25 luglio 2015 con ingresso libero al pubblico per le visite. L’organizzazione dell’evento è a cura del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”.

 

Nel commentare le connotazioni peculiari distintive dell’arte pittorica di Menegazzi è stato scritto: “Menegazzi si può considerare come un -compositore del segno- in versione moderna e contemporanea, in quanto possiede la capacità innata di creare delle vere e proprie melodie visive, che acquistano una ritmata musicalità coinvolgente e dai toni poetici. Le narrazioni pittoriche hanno un plus valore aggiunto, nel lasciare scorgere e intravedere significati e valori celati, che non hanno una decodifica immediata, ma sono delle particolari analisi sceniche della psiche. Oltrepassando e superando le ideologie perpetrate dall’accademismo classico, elabora una propria linguistica espressiva, basata su uno stile innovativo e dotata di inconfondibile unicità“.

 

L’organizzatore Salvo Nugnes, nel delineare il carattere saliente della sua impostazione, sottolinea: “Ogni tocco di colore, ogni pennellata segna il progressivo prendere forma di visioni rievocate dalla sfera emozionale e dall’inconscio, in un’incalzante successione segnica, tratta dal mondo interiore, dalla sfera introspettiva e dalla dimensione onirica del sogno. Questo è il dono che la pittura ha offerto a Menegazzi: l’indiscussa capacità di riuscire a catturare la vita nelle sue più articolate sfaccettature, cogliendone -l’istante presente- e facendo sì che esso, con la sua forza vitale possa essere condiviso con gli altri e donato agli altri“.

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In mostra alla prestigiosa Milano Art Gallery Piercarlo Malinverni il pittore preferito dal Principe Vittorio Emanuele di Savoia

Domenica 23 Marzo 2014, alle ore 18.00, la storica Milano Art Gallery di via G. Alessi 11, a Milano, inaugurerà la personale di Piercarlo Malinverni dal titolo “Le Dive nell’arte”. In vista di questa speciale occasione, abbiamo intervistato il rinomato artista pavese, per saperne di più sulla sua originale produzione artistica e sulla mostra che si terrà fino al 7 Aprile, con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes.

 

1) Ci è giunta la notizia della sua imminente mostra personale nell’esclusivo contesto storico della “Milano Art Gallery”; come nasce l’opportunità di questa importante esposizione? E’ la prima volta che espone a Milano?

Salvo Nugnes, direttore delle Milano Art Gallery, ha notato una mia opera, esposta a casa di una persona che conosciamo entrambi ed incuriosito, ha voluto conoscermi. Siccome avevo in preparazione una serie di lavori sulle dive e attrici hollywoodiane degli anni ’50 – ’60 e lui è un amante del cinema e del teatro, mi ha proposto di realizzare questa mostra. Ho già esposto numerose volte a Milano. Sono invitato due volte a partecipare agli Ovali Rotariani: la prima volta con la curatela di Luciano Caramel e Vittorio Sgarbi, durante la quale la mia opera è stata venduta all’asta da Sotheby’s, mentre per la seconda volta, sono stato selezionato tra migliaia di artisti, insieme ad altri duecento. L’asta è stata gestita da Christie’s e all’evento era presente anche la nota showgirl Alba Parietti.

 

2) Quali opere porterà in mostra? C’è una tematica particolare come filo conduttore nell’allestimento?

Saranno tutte opere dedicate alle attrici degli anni ’50-’60. Partendo dalle italiane, come Claudia Cardinale ed Elsa Martinelli ed arrivando alle dive francesi e americane, tra le quali cito Marylin Monroe, che non poteva assolutamente mancare. Una sala invece sarà allestita con alcuni quadri di un filone astratto-informale.

 

3) Ci racconta come nasce la passione per l’arte e quando avviene il suo esordio nel mondo dell’arte e qual è stata la sua formazione artistica?

Ho cominciato a dipingere a 10 anni. È stata una passione che ho sempre seguito nel corso di tutta la mia vita e che ho coltivato professionalmente accanto alla mia attività principale di medico. Ho ottenuto i miei primi diplomi dalle Accademie e dalle Scuole d’Arte, ancor prima di conseguire la laurea in medicina. E’ tutta la vita che dipingo e ho cominciato ad esporre, in modo cospicuo e seriato, dall’inizio degli anni ’80 in poi.

 

4) Quali sono le sue principali fonti ispiratrici?

Ho realizzato tante opere concettuali legate al mondo sociale e ai problemi ambientali, dai quali traggo la mia ispirazione. Attualmente sono opere di sintesi quelle che sto facendo, molto libere dal punto di vista compositivo, con qualche minima reminiscenza legata al titolo, ma pressoché astratte, al di là di questo filone legato al cinema e al teatro, che va oltre la mia ultima ricerca.

 

5) Quali tecniche strumentali utilizza maggiormente?

Principalmente la tecnica olio, con inclusioni di svariati materiali e contaminazioni. Sono opere molto complesse dal punto di vista tecnico e strutturale. Ne ho realizzate alcune su parabole satellitari, che sono state poi portate, nel 2001, alla Biennale di Venezia da Mario Rizzi (che adesso non è più vivente) e sono stato ospite del critico di Venezia che aveva una sala a sua disposizione.

 

6) Sappiamo, che tra i suoi illustri amici\clienti ci sono anche Vittorio Emanuele di Savoia e i membri della sua famiglia; ci racconta come è avvenuto questo incontro? Quali opere le hanno commissionato in questi anni di stretto rapporto?

L’incontro è già datato negli anni, abbiamo frequentazioni entrambi in Corsica, in particolare presso l’Isola di Cavallo, nell’Arcipelago di Lavezzi. Oltre ciò, sono stato loro consulente medico, per cui sono andato anche a Ginevra a trovarli. Sono miei collezionisti e hanno già 4/5 miei lavori. Mi hanno commissionato opere legate ad atmosfere marine, delle quali ne hanno un paio nella loro villa corsa, ed altre legate ad espressioni astratte, soprattutto basate sulle tonalità dei colori.

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“Le Dive nell’arte” del poliedrico Piercarlo Malinverni in mostra alla prestigiosa “Milano Art Gallery” organizzata dal manager Salvo Nugnes

Si preannuncia un evento artistico di notevole originalità quello dedicato al poliedrico Piercarlo Malinverni, che sarà allestito nella storica “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. La mostra personale intitolata “Le Dive nell’arte” si terrà dal 23 marzo al 7 aprile 2014, con vernissage inaugurale in data domenica 23 marzo alle ore 18.00 ed è visitabile con ingresso libero al pubblico.

 

In esposizione si potranno ammirare una corposa e variegata serie di opere ispirate alle mitiche dive hollywoodiane, le intramontabili grandi stars, che hanno conquistato fama e popolarità a livello internazionale, sia come talentuose attrici, sia come affascinanti e seducenti ammaliatrici del cinema. Da Claudia Cardinale a Marylin Monroe a tante altre immortalate in tutto il loro splendore. Attraverso questa rievocazione personalizzata Malinverni ne recupera l’immagine e ne celebra la virtuosa bellezza eterna, come un simbolico omaggio speciale.

 

La curatrice Elena Gollini spiega “Nel suo percorso evolutivo di ricerca sperimentale Malinverni, passando attraverso il realismo di matrice più tradizionale, approda ad una formula rappresentativa incentrata sulla matericità, concepita come elemento base su cui modulare, plasmare, forgiare e generare il fulcro centrale primario delle sue raffigurazioni. Da questa innovativa espressione stilistica estrapola poi il concetto di “gestalt” inteso come essenza della visione, che per lui assume un significato interpretativo connesso alle multiformi trasformazioni sostanziali, che la materia può offrire e alla dinamica visionarietà fantastica trasmessa nella rielaborazione dei soggetti protagonisti dei suoi quadri”. E proseguendo sottolinea “Nel vivace e stimolante estro creativo di Piercarlo Malinverni si riscontra un collegamento virtuale tra due mondi paralleli, ma certamente assai affini, poiché il cinema non è solo parte della storia, ma riesce a scandire il tempo e si trasforma esso stesso in tempo e così di pari passo si pone anche l’arte nella sua particolare scansione cronologica all’interno delle fasi storiche in cui si colloca”.

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