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“Spoleto incontra Venezia”: L’arte è difficile da definire così si esprime Claudio Messini, a voi l’intervista

L’artista Claudio Messini, già presente con successo a “Spoleto Arte”, riscuote ampi gradimenti anche alle grandi mostre di “Spoleto incontra Venezia” curate dal critico Vittorio Sgarbi e dirette dal manager produttore Salvo Nugnes, dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, presso gli storici e pittoreschi edifici Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. In questa intervista, Messini parla della sua esperienza a Venezia e del suo amore per l’arte.

D: È la prima volta, che espone a Venezia?
R: Sì, confermo che è la prima volta che porto le mie opere nel capoluogo Veneto.

D: È compiaciuto di esporre accanto a illustri nomi del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e altri nomi di spicco del panorama contemporaneo?
R: Certamente per Dario Fo ed Eugenio Carmi, ad esempio. Molti altri artisti ho avuto modo di conoscerli in occasione di Spoleto Arte, presso Palazzo Leti Sansi.

D: Un commento di riflessione in parallelo tra Spoleto e Venezia, come poli di eccellente portata, nella divulgazione dell’arte e della cultura, con fama internazionale?
R: Indubbiamente accostare le due location costituisce un impatto significativo. Entrambe evocano arte e bellezza.

D: Quando e com’è avvenuto il suo approccio al mondo dell’arte?
R: Il mio approccio col mondo dell’arte risale alla prima giovinezza. Ho seguito studi artistici e poi mi sono dedicato alle arti figurative e al teatro.

D: Se dovesse dare una breve definizione sul concetto di arte in generale?
R: Diciamo che le definizioni non mi sono consuete e, inoltre, l’arte è difficilmente definibile.

D: Ci sono degli artisti e/o delle correnti, che apprezza in modo particolare?
R: Il Novecento è estremamente vario e vasto, ma dovendo citare un nome direi Mirò, senza nulla togliere ad altri grandi.

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Mirò: Blandizzi con Ondanueve String Quartet

E’ scattato il conto alla rovescia per l’inaugurazione di quello che si preannuncia come il nuovo protagonista delle notti partenopee, all’insegna di un equilibrato mix tra divertimento ed eventi culturali.

Si tratta del Mirò Special Club situato a via Piedigrotta, 10 (Na), che si inaugurerà sabato 5 ottobre alle ore 22.00. (Ingresso Libero)

Il nome non è stato scelto a caso ma si ispira all’arte di Joan Mirò, pittore e scultore che è stato capace di innovare il linguaggio artistico novecentesco con la spontaneità
utilizzata nell’uso del colore.

Allo stesso modo il club Mirò è caratterizzato da un design esclusivo e molto curato ed ha scelto di mettere al centro delle proprie serate gli eventi culturali.

Si parte proprio con una serata animata dalla musica d’autore rigorosamente live. A spandersi negli eleganti ambienti del Mirò saranno le note delle canzoni del cantautore Lino Blandizzi con gli Ondanueve String Quartet.

Una serata piacevole e divertente ma dove, pirandellianamente, trova spazio anche un pizzico di riflessione sul tempo che stiamo vivendo.

Dall’importanza della tutela del patrimonio culturale al monito contro gli affronti selvaggi all’ecosistema, passando per la denuncia della violenza alle donne, fino ad arrivare alla reinterpretazione di alcuni classici del patrimonio delle melodie partenopee.

Infatti, Blandizzi in attesa dell’uscita del suo nuovo album, presenterà in versione acustica alcuni brani dell’album “Il mondo sul filo” come “Vieni donna del sud”, “Sono qui”, “Il mondo scoppia” , “Siamo lontani”, brano interpretato in duetto con il bluesman Dirk Hamilton, etc.

Ed ancora classici come “Per la mia città” e Vierno vattenne”.

Un connubio, quello tra Blandizzi e gli Ondanueve String Quartet, che promette di regalare brividi ed emozioni.

Infatti dalla fusione dei due stili e delle rispettive potenzialità nascono nuove armonie musicali e sperimentazioni sonore, frutto di sapienti riarrangiamenti. Il quartetto ha già collaborato con l’artista anche in studio di registrazione. Progetti live di particolare rilevanza: “M.I.T.” con John Cale – Velvet underground – Parco della musica Roma e un tour con Emii Stewart.

La canzone d’autore di Blandizzi, quindi, si incontrerà, in un’alchimia suggestiva, con le sonorità frutto delle esecuzioni degli Ondanueve String Quartet incentrate su brani variegati da Mozart a Michael Jackson, Police, Piazzolla, Turtle Island, Queen, Chick Corea, solo per fare alcuni esempi.

Un vero e proprio melting pot musicale.

Con l’inoltrarsi della notte, si potrà ballare in un viaggio musicale dagli anni 70 ad oggi con il DJ Set di Angelo Zannelli.

Vincere la crisi attraverso la cultura. Questa la sfida lanciata da Rosario Peluso e Michele Palumbo, due imprenditori partenopei con una lunga storia e tanta esperienza alle spalle.

Un rilancio d’immagine, un nuovo modo di divertirsi con equilibrio e buongusto, che promette di percorrere tante tappe all’insegna di un modo etico di fare impresa.

 

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