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ESTATE IN BIBLIOTECA A PALAZZO MASTRILLI (CARDITO): VENERDÌ 12, ORE 20.00, PROIEZIONE CORTOMETRAGGIO “LA STRADA DI RAFFAEL”; DOMENICA 14, ORE 19:30, FESTIVAL MUSICALE “IL TRIONFO DEL TEMPO E DEL DISINGANNO”

Venerdì 12 luglio, alle ore 20.00 presso Palazzo Mastrilli (Piazza Garibaldi, Cardito – Napoli) si svolge la visita guidata alla Biblioteca dei Bambini. Segue la proiezione del cortometraggio La strada di Raffael presentato a Cannes 2013 e premiato al Documenta Madrid Festival. Presente all’evento, il regista Alessandro Falco.

Domenica 14 Luglio alle ore 19:30 si svolge il concerto di musica rinascimentale e barocca. Il gruppo Vocale Strumentale e Danza antica “Ave Gratia Plena” si esibirà con costumi d’epoca.

L’iniziativa rientra ne “Il trionfo del tempo e del disinganno”, XX Edizione del Festival di Musica medievale, rinascimentale e barocca che termina il 28 luglio 2013 e porta la musica antica in alcuni dei monumenti più significativi della storia Campana. Da Casapulla a Maddaloni, passando per Frattamaggiore, sono 8 gli appuntamenti preceduti da una breve visita guidata al luogo che ospita il concerto, il che consente allo spettatore di entrare nel contesto storico e artistico delle musiche in programma. Organizzano l’evento le associazioni “Ave Gratia Plena” e “Francesco Durante”.

Per visualizzare il programma completo, visita i siti:

Medievalia… cattedra ambulante di medioevo

Per ulteriori info relativi agli eventi:

Per maggiori informazioni rivolgersi presso lo Sportello Informativo della Biblioteca Comunale (Palazzo Mastrilli, Piazza Garibaldi – Cardito) aperto dal lunedì al venerdì, dalle 16:00 alle 19:00 Tel.: 081.19301837 – Fax: 081.8305092 | Email: [email protected]

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Le suggestioni di dicembre del Museo del Sottosuolo

TOUR ATTRAVERSO IL TEMPO CON “MEDIOEVO” .
IN SCENA L’ESTREMA VOLUTTA’ CON “VULIO”
POESIA E SUGGESTIONI CON LUCI DEL SOTTOSUOLO DI SIMONA PERCHIAZZI

SABATO 15 DOMENICA 16 E SABATO 22 DICEMBRE 2012 AL MUSEO DEL SOTTOSUOLO DI NAPOLI

Tornano le iniziative del Museo del Sottosuolo di Napoli (piazza Cavour 140).
Visite guidate speciali per tutto il mese di dicembre di venerdì, sabato e domenica alle ore 10.00, 12.00, 14.00, 16.00 e 18.00.

Un modo per conoscere i misteri della Napoli che vive e si è sviluppata all’ombra, tra cunicoli, cisterne ed antichi acquedotti romani, poi riconvertiti durante il secondo conflitto mondiale, in rifugi antiaerei.

Uno strumento per addentrarsi in come si viveva in diverse epoche e per conoscere dal vivo le varie destinazioni d’uso.

Per toccare con mano le espressioni della fede, della paura, della speranza, ma anche i tanti risvolti della vita quotidiana, spostatasi dalla luce del sole al sottosuolo.

Tante, poi, le espressioni delle bellezze naturalistiche che il cuore della cela in sé: dai cristalli naturali alle foto ed alle ricostruzioni in 3 D delle esplorazioni speleologiche.

Il tutto accompagnati da esperti, animati da profonda passione ma anche da professionalità e rigore.

GLI EVENTI IN PROGRAMMA

Un ricco programma di eventi attende i visitatori delle viscere della terra.

Si parte sabato 15 dicembre con “Medioevo”, una ricostruzione medievale (gli orari coincidono con quelli delle visite, suddivise tra mattina e pomeriggio) organizzata in collaborazione con la Reenactment Society (www.reenactmentsociety.org).

Si tratta, secondo quanto spiega Luca Cuttitta presidente dell’associazione La Macchina del Tempo che gestisce il Museo, di una vera e propria riambientazione medievale all’interno della splendida cornice del Museo del Sottosuolo.

La Reenactment Society ha l’obiettivo, senza scopo di lucro, di promuovere, valorizzare e riscoprire le tradizioni storico-culturali europee delle genti vissute nei secoli scorsi, attraverso la rievocazione storica e il living history (o storia vivente), che prevede l’utilizzo di attrezzi e abbigliamento per la realizzazione di quadri viventi.
Via libera al “viaggio del tempo”. Sarà così possibile visionare tre tipici mestieri ed attività proprie del periodo compreso tra il XII e il XIII secolo. Naturalmente, nella medesima occasione, ci sarà anche la possibilità di visitare il museo stesso.

Durante la giornata del 15 dicembre sarà anche possibile accostarsi all’universo della scherma storica, una delle attività patrocinate dalla Reenactment Society, in collaborazione con le sale di scherma storica campane.

Proprio per questo saranno presenti alcuni atleti e istruttori dell’arte del combattimento che
presenteranno le attività svolte nelle palestre inerenti quest’arte combattuta a colpi di spada, daga e pugnale, lo show fighting, caratterizzato da vari stili di combattimento, e lo studio dei trattati storici.

La quota di partecipazione, comprensiva di visita al Museo, è di 10 euro.

GLI SPETTACOLI

Domenica 16 dicembre alle ore 18.00 l’appuntamento è con lo spettacolo “Vulio” messo in scena dalla compagnia teatrale Extravagantes.

Il “vulio” , termine tipicamente partenopeo, rappresenta la suprema voluttà, la voglia di sentire la mancanza e quindi provare e riprovare la brama di soddisfare un bisogno, il tendere spasmodicamente verso qualcosa, ma è anche la tentazione a cui si vuole cedere. E’ il desiderio che si accende e brama di essere placato, quell’acqua “che non toglie la sete”.

Protagonisti, quindi, i mille volti del desiderio, fisico e mentale, le cui spire avvolgono l’essere umano, tenendolo avvinto alla terra ed a questa vita. Ed ogni desiderio altro non è che un’espressione della forza vitale, “la brama di sentirsi vivi, avvertire la forza prorompente della vita che esprime capricci e voglie”.

E’ nell’oscurità dell’animo umano, nei suoi anfratti segreti, che assomigliano a quelli delle viscere della terra, che nascono voglie e desideri

E’ per questo che “Vulio” prende corpo proprio nelle viscere della terra partenopea.

Una ninna nanna e assieme una serenata segreta dedicata ai mille calori ardenti di “un popolo che non ha intenzione di morire”.

La quota di partecipazione, comprensiva di visita al Museo, è di 15 euro

I cunicoli sotterranei sabato 22 dicembre si animano con “Luce del Sottosuolo”, evento curato da Simona Perchiazzi (www.luminarianapoli.it; 366 534 20 61).

Dall’incontro con la realtà ed il fascino del Museo del Sottosuolo nasce “Lungo le pendici della gola”, di TeatrInGestAzione, uno degli episodi creativi che fanno parte di AvVento un’opera sistemica pluriennale.

I diversi episodi di volta in volta vengono rielaborati in dialogo con gli spazi e i nuovi corpi che attraversano.

Al centro dell’episodio il confine tra la pelle (la parte visibile) della Città delle Sirene, e le sue viscere nascoste. Ogni confine è una ferita, come ricordano gli organizzatori, perché interrompe un’ideale linea di continuità territoriale e identitaria, e va rimarginata

Ha così origine una meditazione filosofico-visionaria sui confini, su cosa significhi attraversarli ed
oltrepassarli. “Confini tra i territori, fra le lingue, margini della visibilità, confini che segnano il limite del corpo. Confini di luce, che separano il visibile dall’invisibile, attraversati nel tentativo di conquistare la possibilità di vedere oltre la visione”.

Il risultato, ottenuto attraverso un sapiente e suggestivo gioco di luci, è un insieme di percorsi, che dischiudono sorprendenti e inattesi panorami poetici.

Gli spettacoli si terranno alle ore 18.00, 20.00 e 22.00.

Alla fine della performance organizzatori ed artisti saranno lieti di condividere con il pubblico un momento conviviale con un buon tè caldo.

La quota di partecipazione, comprensiva di visita al Museo, è di 15 euro.

Ma le sorprese non finiscono qui.

Infatti con un unico biglietto (12 €) sarà possibile visitare sia il Museo del Sottosuolo sia l’Ipogeo dei Togati (databile tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.c.). Qui i visitatori potranno ammirare, intagliato nel masso tufaceo, un autentico unicum: l’altorilievo raffigurante una scena di commiato funebre.

Per maggiori informazioni e prenotazioni:

Museo del Sottosuolo: piazza Cavour 140
Associazione La Macchina del Tempo www.lamacchinadeltempo.info
Tel 392 159 89 96; fax 081 00 99 113
E-mail: [email protected]

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Dal Medioevo ai giorni d’oggi………… > Palio di S. Floriano a Jesi

La Festa di San Floriano a Jesi ha origini medioevali e serviva anticamente per rinsaldare i legami di alleanza con i feudi vicini.
> In quell’epoca, i rappresentanti dei castelli alleati si riunivano nella città con l’obbligo di onorare la chiesa del Santo con tre libbre di cera e un palio.
> Le celebrazioni medioevali sono rievocate ancora oggi con una festa che quest’anno ha luogo dal 23 al 27 Maggio.
> Ci sarà la ‘scampanellata’, durante la quale i bambini suonano delle campanelle di terracotta nelle strade per ricordare la leggendaria corsa del Santo contro il diavolo. Nei giorni successivi, la città, che per l’occasione è allestita come un antico borgo medioevale, è animata da esibizioni di arcieri, musici,
> sbandieratori e tamburini. L’evento più atteso dei festeggiamenti è il Palio della domenica: gli eredi
> dei cavalieri medioevali si confrontano in gare di tiro con l’arco che vengono poi festeggiate con un corteo e con un enorme banchetto nella piazza centrale della città.
> Nel week-end i volontari “Amici di L. Ron Hubbard saranno presenti per le vie della città e consegneranno a tutti i presenti l’opuscolo informativo sui Diritti Umani.
> Questa iniziativa inserita durante la festa, ha lo scopo di sensibilizzare una quantità maggiore di persone sulla conoscenza dei 30 diritti umani, perché nonostante la dichiarazione dei diritti umani non sia stata scritta nel medioevo, ma nel 1948, ancora oggi i diritti umani non sono tutelati.
>
> Per info:
> Aiudi Renata 335 7864031
> 21 maggio 2012

 

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L’Epopea dei Templari fiorentini in DVD

I Templari di Firenze – Storia, Archeologia e leggenda del Tempio fiorentino è il nuovo documentario prodotto da Mediaframe, in collaborazione con Sinclair e con la promozione editoriale di Press & Archeos.

Questo DVD è forse l’unico prodotto, editoriale o audiovisivo, interamente dedicato all’argomento del Tempio fiorentino, nel tentativo di raccogliere tutte le problematiche e gli episodi di una tematica sorprendentemente ampia.
Stiamo parlando di luoghi storico-archeologici come Santa Croce, San Jacopo in Campo Corbollini, Ponte Vecchio ed Orsanmichele; di fatti storici come il Processo conta templarorum, celebratosi proprio a Firenze; di leggende ed ipotesi affascinanti come quelle della continuazione esoterica dell’ordine: i Fedeli d’Amore, le iconografie delle Madonne del Parto, l’esistenza di magioni segrete nel vicino Chianti, il sospetto del passaggio d’importanti reliquie nella città del giglio.

Tutto questo vive e rivive in un documentario di 70 minuti, in cui l’indagine storico-archeologica (approfondita ma divulgativa) è coadiuvata da episodi di fiction e da interviste a tre importanti ricercatori: Mario Pagni, archeologo ed esperto di questioni templari, autore dell’Atlante Archeologico di Firenze; Renzo Manetti, ricercatore ed autore del saggio “Le Madonne del Parto – icone templari”; Enrico Baccarini, autore di “Firenze, esoterismo e mistero” e di un saggio di prossima pubblicazione dedicato ai misteri della Sindone.

I Templari di Firenze sarà disponibile nelle edicole della provincia di Firenze dal 20 ottobre 2010, ed è già in vendita in anteprima sul sito di Press&Archeos.

http://www.e-archeos.com/dvd/i-templari-di-firenze-in-dvd.html

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La Spada nella Roccia di San Galgano

Mediaframe annuncia la pubblicazione di “La Spada nella Roccia di San Galgano” un DVD Video a cui hanno partecipato esperti di rilievo internazionale quali Luigi Garlaschelli, Mario Pagni, Franco Cardini ed altri.

Per chi non lo sapesse, l’unica Spada nella Roccia originale esistente al mondo si trova in provincia di Siena, presso l’Abbazia di San Galgano. Quando scriviamo “originale”, vogliamo dire che essa è l’unica Spada nella Roccia scientificamente datata al XIII secolo, l’epoca delle Leggende Arturiane.
Fu proprio un Cavaliere del tempo, tale Galgano di Chiusdino, a configgerla miracolosamente nella roccia, all’apice della sua crisi religiosa e all’inizio della sua conversione (che lo porterà alla Santità).

Intorno alla vicenda di Galgano si è sviluppata, nei secoli, una certa quantità di leggende e simbolisimi. In questa rete di analogie, il rimando alla cultura Cortese e Cavalleresca Europea è quasi costante.
Per questi motivi possiamo affermare, senza dubbio, che occuparsi di San Galgano significa occuparsi di argomenti d’importanza “europeistica”.
Non stiamo parlando, dunque, di un mistero locale, o di un “fenomeno di provincia”, per quanto la dimensione prettamente storico-archeologica della vicenda sia limitata alla Toscana.

Il Dvd “La Spada nella Roccia di San Galgano” consiste in un interessante documentario di più di un ora, che conduce lo spettatore nei meandri della Leggenda, confrontandosi con la fantasia latente che, la Spada di Galgano, sia in qualche modo l’ispiratrice stessa delle fantasie relative alla Spada nella Roccia di Artù.
Il Documentario, con l’ausilio di ricostruzioni 3d, fiction, interviste e materiali di origini varie (alcuni mai mostrati prima), cerca di sviscerare la questione Galgano, affinché lo spettatore possa crearsi una sua opinione su questa interessante vicenda storica, religiosa, letteraria e saggistica.

Per saperne di più sul Dvd e sugli autori:

http://www.mediaframe.it/sangalgano.htm

Spada nella Roccia

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Bottega d’Arte medievale Reproduction Art

Silvia Salvadori nasce nel 1978 a Sinalunga, nel cuore della Toscana; Diplomata presso l’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” e Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena, vive a lungo nella città del Palio dove stabilisce un legame, spirituale e materiale, con le superstiti Botteghe d’Arte, ultime depositarie della tradizione pittorica dei maggiori artisti delle scuole toscane del Medioevo e del Rinascimento.

Con la loro scuola Silvia Salvadori crea una continuità ideale, facendo rivivere nella propria mano un sapere pressoché perduto. Il caldo riflesso degli ori, dei broccati delle vesti, il rapimento estatico dei santi, il mistico scambio di sguardi fra la Vergine e il Bambino, la ricchezza della simbologia cristiana, ricreati con il talento, la raffinatezza e la dedizione tornano a vivere nelle opere che Silvia Salvadori riesce a riprodurre, attraverso lo stesso “saper fare” artistico dei Maestri medievali e l’utilizzo di tavole di pioppo e di tiglio, dell’oro zecchino in foglia e in polvere, decorato e inciso per mezzo di bulini appositamente forgiati dagli ultimi mastri incisori, dei pigmenti naturali legati al tuorlo d’uovo, seguendo le ricette tratte dal libro dell’arte di Cennino Cennini (1370-1440).

Riproduzione Icone Sacre di Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino,Giovanni di Paolo, Perugino, Taddeo Gaddi e Piero della Francesca.

Nascente da un interesse che è prima di tutto studio accurato e sapiente e continua sperimentazione, che si estende all’intera Toscana del tempo, da Arezzo coi tesori nascosti delle sue chiese, a Firenze e al suo medioevo dell’arte, forse per troppo tempo oscurato dai fasti del Rinascimento, per tornare a Siena con l’arte sacra delle sue icone e la pittura civica delle Biccherne, le copertine in legno istoriato dei registri contabili della stagione comunale. L’opera di Silvia Salvadori è forse quell’ultima, preziosa testimone in grado di conservare e tramandare una Cultura che è storia di un popolo di una terra e dell’anima, ancora capace di suscitare in noi la Meraviglia.
Silvia Salvadori realizza riproduzioni Icone Sacre di pregio dei più importanti artisti medievali toscani: Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino e Piero della Francesca.

“Adunque voi, che con animo gientile sete amadori di questa virtù e principalmente all’arte venite, adornatevi prima di questo vestimento, cioè amore, timore, ubbidienza e perseveranza.”
Cennino Cennini

Bottega d’Arte Toscana di Silvia Salvadori riproduceIcone Arte Senese Icone Siena riproduzione icone sacre Arezzo. Siena. Tuscany. Italy. Le principali riproduzione di icone sacre sono opere di Cimabue, Duccio di Buoninsegna,Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto,  Piero della Francesca,Giovanni di Paolo, Perugino, Taddeo Gaddi e Spinello Aretino, sandro Botticelli
Category     : Antiquariato e Collezionismo
Contact name : Silvia Salvadori
Email        : [email protected]

www.bottegadartetoscana.it

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