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Maya – Ristorante Messicano Milano

Il Ristorante Messicano Maya Milano racchiude quella vitalità e quell’atmosfera suggestiva che lo rendono unico e speciale.

Situato  sulle rive del Naviglio, Maya vi guiderà alla scoperta dei colori e dei sapori del Messico, stupendovi di volta in volta con piatti creativi ed accattivanti. La cucina offre una vasta scelta di antipasti e piatti della tradizione messicana reinterpretati in chiave contemporanea. Ingredienti di primissima qualità accompagnati da una cucina curata gustosa, il tutto rigorosamente homemade. Il personale saprà guidarvi nella scelta del vino perfetto da abbinare alla vostra cena, scelto dalla selezionata cantina del locale che ospita vini di tutt’Italia.

La location è intima e curata, i tavoli, disposti sotto un imponente tempio Maya, brillano nella penombra alla luce di una luna scintillante di mille cristalli. L’atmosfera perfetta per condividere momenti speciali con gli amici o con qualcuno di importante.

 

MAYA MILANO

Via Cardinale Ascanio Sforza 41, 20136 Milano

www.mayamilano.it

02 5810 5168

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21-12-2012: ARRIVA “MAI DIRE MAYA” LA NUOVA PROMOZIONE MERIDIANA FLY-AIR ITALY…DA FINE DEL MONDO

“Mai dire Maya”. Con questo titolo la Compagnia lancia sui siti web la nuova promozione valida per tutta la giornata del 21 dicembre nella quale, secondo la ormai nota profezia Maya, si potrebbe verificare la fine del mondo.

Il Gruppo ha deciso così di accompagnare questa data con un’ iniziativa particolare: chi accede su meridiana.com e airitaly.it a partire dalle 00.01 del 21 dicembre sino alle 23.59 dello stesso giorno potrà acquistare un biglietto su un qualsiasi volo nazionale operato da Meridiana fly e Air Italy, inserendo nell’apposito spazio il promo code MAYA50, è possibile risparmiare il 50% per volare dall’8 gennaio al 31 ottobre 2013.

Alberto Battaglia
Meridiana fly – Air Italy
[email protected]

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Il calendario Maya aveva previsto il terremoto in Giappone?

Dopo il disastroso terremoto che si è abbattuto sul Giappone, è normale domandarsi se tale evento si poteva prevedere basandosi sul calendario dei Maya e se potrebbero verificarsi nuovi fenomeni altrettanto gravi, per esempio in zone come quella denominata “l’anello di fuoco del Pacifico”.

Effettivamente possiamo dire che ogni terremoto si origina nei cambi di livello del calendario Maya. Tuttavia, se si considera che la durata di un alautun ammonta a ben 63,1 milioni di anni, appare chiaro come sia difficile prevedere con precisione il luogo e il momento di un sisma. Infatti, non è mai stato possibile definire un modello per associare gli eventi sismici al calendario Maya.

Queste previsioni sono rese complicate da diversi elementi. Se alcuni sostengono che sia aumentato il numero di terremoti con magnitudo superiore a 3, la US Geological Survey afferma invece che non vi è stato nessun incremento dei terremoti con magnitudo 7.

Comunque io sono abbastanza convinto che il sisma di magnitudo 9 accaduto in Giappone sia in relazione con l’inizio della Nona Onda.

Il primo motivo che mi porta a questa conclusione è che le stazioni sismografiche avevano registrato un tracciato anomalo già in data 09/03/2011. Quindi il fenomeno era in azione quando l’energia della Nona onda stava giungendo.

Il secondo motivo è l’analogia tra l’evento nipponico ed il terribile sisma accaduto nel 1755 a Lisbona. Entrambi i terremoti e i successivi maremoti sono coincisi con una nuova onda del calendario Maya: nel caso di Lisbona quella del Planetary Underworld mentre in quello di Sendai quella dell’Universal Underworld.

In tutti e due i casi la magnitudo è stata 9 e si sono susseguite diverse scosse di assestamento. Anche la latitudine è la medesima, non distante dalla longitudine opposta. E ciò corrisponde ai mutamenti nel calendario Maya.

In concomitanza con l’attivazione di una nuova onda, nel pianeta si verificano delle modificazioni necessarie per la nascita di una nuova forma di risonanza con in genere umano. La Settima Onda interessò la parte posteriore della Terra (in cui sorge Lisbona) mentre la Nona Onda riguarda la parte anteriore (in cui si colloca il Giappone).

Basandoci su queste considerazioni, considereremo i 2 terremoti come il risultato dei cambiamenti interni al pianeta per mediare alla specie umana le informazioni dall’Albero Cosmico della Vita.

Per saperne di più sui terremoti: http://www.iterremoti.com/

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A luglio in Italia “The Wall Live” con spettacolari effetti visivi firmati Autodesk

MILANO, 30 giugno 2011 — Autodesk, Inc. (NASDAQ: ADSK) firma gli spettacolari effetti visivi del tour di Roger Waters “The Wall Live”, che presto ritornerà anche in Italia.

Il tour mondiale “The Wall Live”, iniziato nel 2010, ha già fatto tappa in Italia lo scorso aprile, con quattro date che hanno registrato il tutto esaurito al Mediolanum Forum di Assago (MI). Visto il grande successo di pubblico, sono state aggiunte due nuove date italiane, fissate per il 3 e 4 luglio 2011. Il concerto prevede l’esecuzione dell’intero album The Wall, accompagnato da una delle scenografie più spettacolari che il pubblico di un concerto si sia mai trovato davanti. Gli effetti speciali sono stati realizzati sulla base dell’artwork originale dell’album del 1979 e sulle evocative animazioni dell’omonimo film del 1982.

Il regista londinese Ben Ib, esperto di video musicali e animazione 3D, si è occupato delle scenografie insieme allo stesso Waters e a Sean Evans, l’art director del tour, utilizzando i software Autodesk Maya e Autodesk Mudbox per creare effetti visivi spettacolari. Le soluzioni Autodesk Digital Entertainment Creation hanno permesso a Ib di affrontare con successo una doppia sfida: riuscire a comunicare in modo incisivo alle nuove generazioni lo spirito di un’opera rock che è ormai diventata un’icona, restando però fedele all’artwork originale.

In particolare, Ib ha utilizzato Autodesk Maya e Autodesk Mudbox per creare gli effetti visivi stupefacenti che accompagnano i pezzi “Run Like Hell” ed “Empty Spaces”.
Per creare l’effetto frammentato del muro che cade in “Run like Hell”, Ib si è affidato a Maya nCloth. “Grazie a questo strumento abbiamo potuto fare molteplici simulazioni in tempo reale: se il muro non cadeva nel modo giusto, potevamo sempre tornare indietro e provare qualcosa di diverso fino ad ottenere l’effetto desiderato”, spiega il regista. “Abbiamo realizzato luci volumetriche con mental ray, il che ha reso il rendering piuttosto pesante, specie se si considera che la misura di ogni frame era di 8560 x 1080 pixel. Tuttavia, grazie alle capacità di simulazione di nCloth, il rendering si è mantenuto in tempi accettabili”, aggiunge Ib. “Inoltre, abbiamo utilizzato Mudbox per ricostruire l’immagine originale dietro il muro presente sull’artwork dell’album. Non avrei mai provato a fare una cosa del genere prima di sapere cos’è in grado di fare Mudbox”, spiega Ib.

Per la realizzazione di “Empty Spaces”, invece, il regista londinese ha lavorato direttamente con le animazioni originali di Gerald Scarfe, utilizzando uno dei suoi strumenti di Maya preferiti, Paint Effects. Ib non voleva assolutamente conferire alle visioni di Scarfe un aspetto troppo digitale o moderno, e Maya Paint Effects gli ha permesso di ricreare l’effetto da lui desiderato in maniera semplice e veloce, con file di dimensioni contenute e un rendering molto veloce.
“Ho creato e sperimentato molto per produrre queste animazioni, e Autodesk Maya mi ha fornito gli strumenti giusti per spaziare in territori diversi, senza però intaccare lo spirito originale di The Wall”, dichiara il regista.

Effetti visivi così spettacolari si accompagnano a una scenografia importante, che è stata realizzata da Tait Towers, azienda che si occupa della progettazione e realizzazione di palcoscenici e scenografie per concerti. Tait Towers ha utilizzato i software AutoCAD e Autodesk 3ds Max per tutto il processo di ideazione, progettazione e allestimento del palco. I programmi Autodesk hanno, infatti, reso più semplici e veloci le operazioni di assemblaggio e spedizione, la fabbricazione, la progettazione e la costruzione della struttura che compone il palco, oltre ad aver migliorato il processo di revisione della progettazione.

Informazioni su Autodesk
Autodesk, Inc., è leader mondiale nella fornitura di software di progettazione e intrattenimento 3D. Clienti del settore edilizio, industriale, delle infrastrutture, dei mezzi di comunicazione e dello spettacolo – fra cui agli ultimi 16 vincitori degli Academy Award per gli effetti speciali – adottano i software Autodesk per progettare, visualizzare e simulare le loro idee prima di metterle in pratica. Sin dall’introduzione di AutoCAD nel 1982, Autodesk continua a sviluppare il più ampio portafoglio di software all’avanguardia per il mercato globale. Per ulteriori informazioni su Autodesk, visitare il sito www.autodesk.it.

Autodesk, Autodesk 3ds Max, AutoCAD, Autodesk Maya e Autodesk Mudbox sono marchi registrati o marchi di Autodesk, Inc., e/o delle sue sussidiarie e/o affiliate negli Stati Uniti e/o altre nazioni. Academy Award è un marchio registrato della Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Tutti gli altri nomi, nomi di prodotto o marchi appartengono ai loro rispettivi proprietari. Autodesk si riserva il diritto di modificare le offerte di prodotti e servizi, le specifiche e il prezzo in qualsiasi momento senza preavviso, e declina ogni responsabilità per errori tipografici o grafici contenuti nel presente documento.
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