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Marcia per la Pace 25 settembre 2011 – Riflessioni

AMICI SENZA CONFINI ONLUS anche quest’anno ha partecipato alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi che si è svolta il 25 settembre scorso.

Come sempre questo è un momento in cui tutto sembra possibile, i cuori si aprono, le persone sono determinate, consapevoli, solidali. Questa edizione era molto speciale, perchè ricorrevano delle date importanti: 50 anni dalla prima marcia per la pace di Aldo Capitini, 150 anni dell’unità d’Italia, l’anno internazionale dei giovani.

Ciò che colpisce di più durante questa manifestazione, è vedere quante persone, attraverso associazioni, fondazioni, gruppi, ecc., sostengano altre persone, o anche animali e ambiente per proteggerli da situazioni di estrema difficoltà. Allora nasce spontanea una domanda: è possibile che nonostante gli aiuti e le buone intenzioni di tutte queste persone non si riesca a risolvere definitivamente almeno una parte delle problematiche che affliggono il nostro mondo?

Trovare una risposta non è semplice. Forse ognuno di noi può trovare la “sua”. Sicuramente non c’è un unico fattore che determini tale situazione, ma quale può essere la soluzione, come possiamo fare per unire tutte le forze e far sì che il mondo si evolva verso una direzione migliore per tutti?

L’unica risposta possibile è marciare per la pace sempre, non lasciare che questo sentimento di unione e solidarietà svanisca dalla nostra anima alla fine dei 24 Km.

Non è un caso che l’organizzazione PerLaPace abbia scelto come motto della marcia le parole di Eleanor Roosevelt “Non basta parlare di pace. Uno ci deve credere. E non basta crederci. Uno ci deve lavorare.”.
Noi di Amici Senza Confini Onlus le condividiamo e vogliamo impegnarci a portare avanti questi ideali non solo attraverso i progetti di aiuto nei confronti delle persone disagiate, ma anche e soprattutto con la personale testimonianza di unione e solidarietà all’interno del nostro gruppo così che possa diventare un esempio ed un valore da trasmettere all’esterno, a tutti coloro che ogni giorno passeggiano nelle nostre frenetiche vite.

(Simonetta Pizzarotti)

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