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Grande successo di “Spoleto Arte 2015” a cura del Prof. Vittorio Sgarbi

Si riconferma anche per l’edizione 2015 il grande successo di “Spoleto Arte” a cura del Prof. Vittorio Sgarbi. Inaugurata Sabato 27 Giugno con un evento di forte risonanza mediatica in un affollatissimo Palazzo Leti Sansi, nel cuore di Spoleto. La prestigiosa esposizione diretta e organizzata dal manager Salvo Nugnes, ha visto la partecipazione della straordinaria artista Amanda Lear, che nell’occasione ha esposto numerose sue tele appartenenti a diversi periodi della sua vita da pittrice. Affianco ad esse, le suggestive opere di un ricco parterre di artisti contemporanei, italiani ed internazionali. Numerosi gli ospiti illustri che hanno preso parte al vernissage, come il Sindaco Fabrizio Cardarelli, il Vice Sindaco Maria Elena Bececco e l’Assessore alla Cultura Gianni Quaranta, noto regista e sceneggiatore, che vanta tra i suoi riconoscimenti un Premio Oscar e un Premio César.

Il Prof. Sgarbi spiega: «Spoleto Arte vuole essere un osservatorio dell’arte contemporanea, nel quale fanno parte un selezionato gruppo di artisti, con caratteristiche distintive e stili diversi, riuniti insieme in esposizione in un armonioso allestimento di generi espressivi diversi. Ho accettato di guidare la mostra di Spoleto Arte, complementare al Festival Dei Due Mondi, con l’obiettivo di far conoscere e riconoscere artisti giovani e meno giovani, dando voce alla loro libera creatività, talvolta soffocata».

Durante il vernissage, è stato presentato da Sgarbi il catalogo di “Spoleto Arte” realizzato da Leima Edizioni, che contiene tutte le opere in mostra e i testi del curatore, del direttore organizzativo, del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, del Presidente della Regione Catiuscia Marini e del Sindaco Fabrizio Cardarelli, nonché una sezione dedicata alla seconda edizione del “Premio Margherita Hack” svoltosi nel contesto di Palazzo Leti Sansi, Domenica 28 Giugno (Per info: www.margheritahack.it).

L’organizzatore Salvo Nugnes spiega: «Particolarmente cara mi è diventata la città di Spoleto con cui negli anni si è instaurato e consolidato un forte legame creando con le grandi mostre di Spoleto Arte una sinergia di successo. È per me motivo di soddisfazione personale e professionale poter organizzare, nella città dei Due Mondi, progetti ambiziosi per la promozione dell’arte contemporanea».

La mostra, patrocinata dall’Expo 2015, dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia, dal Comune di Spoleto e dal Vittoriale degli Italiani, è visitabile ad ingresso libero fino al 27 Luglio 2015. Per maggiori informazioni, per scoprire tutti gli artisti in esposizione e per vedere le foto dell’evento inaugurale, visitare il sito www.spoletoarte.it.

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I rinomati cantautori Cristiano De André e Francesco Baccini affiancati dal manager Salvo Nugnes visitano il rinomato atelier di Stefano Agosta nel cuore di Genova

Di recente i popolari cantautori genovesi Cristiano De André e Francesco Baccini, insieme al manager produttore Salvo Nugnes, hanno fatto visita al rinomato showroom del poliedrico Stefano Agosta, che si trova nel cuore di Genova, precisamente in Via Garibaldi 8, nel centro storico cittadino. L’atelier di Agosta è conosciuto e apprezzato in ambito nazionale e internazionale e vanta una clientela selezionata, dal gusto moderno e cosmopolita, che viene soddisfatta anche attraverso un servizio pensato ad hoc, su misura e in modo personalizzato, per poter gestire al meglio ogni singola e specifica esigenza e preferenza. 

Living Stone Home è una linea brand sinonimo di arte ad altissimi livelli per l’architettura e l’arredo, con stupendi oggetti realizzati in madreperla e corallo rosso, componenti di lusso in edizione limitata, creati in pietre semi-preziose e legno fossile risalente a 250 milioni di anni fa.

Agosta spiega: “La mia Galleria, ubicata presso il Castello Cinquecentesco di Santa Margherita Ligure è un laboratorio di arte per l’architettura, dedicato alla creazione di gioielli per la casa fatti a mano, con impronta artigianale. Opere d’arte, arredamenti di lusso, pavimentazioni e rivestimenti a muro in pietre semi-preziose, legno fossile, madreperla, corallo rosso melitia, pelli e piume esotiche. I nostri 200 artigiani lavorano per catturare l’essenza della bellezza di tali materiali, creando mosaici ed oggetti con una certosina e doviziosa cura dei dettagli. Regali della natura, che erano immaginabili solo nelle fiabe sono ora realtà“.

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Josè Dalì, il figlio del maestro del Surrealismo Salvador Dalì nuovamente invitato al Chiambretti Supermarket di Piero Chiambretti su Italia Uno

La trasmissione “Chiambretti Supermarket” su Italia 1 accoglie per la seconda volta Josè Dalì, figlio del celeberrimo Maestro del surrealismo Salvador Dalì. L’artista ha da poco esposto le sue originali opere, presso la rinomata e storica galleria Milano Art Gallery in via G. Alessi 11 a Milano, nella personale intitolata “La verità surreale”, tenutasi dall’11 Maggio al 5 Giugno 2014, con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes. 

Il noto e stimato conduttore televisivo Piero Chiambretti ha voluto diverse volte nel suo nuovo programma l’eclettico artista, già ospite speciale alla puntata inaugurale, per parlare di sé, della sua arte e del padre, in occasione dei 110 anni dalla sua nascita. L’esposizione ha riscosso grande successo e ha visto la prestigiosa presenza del prof. Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte che ha sostenuto ed apprezzato la mostra complimentandosi e visitandola a lungo, nonché di Cristiano De Andrè figlio del mitico cantautore Fabrizio De Andrè, Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore Quasimodo, Max Laudadio, storico inviato di Striscia la Notizia, il critico d’arte Flavio Caroli, Alessandro Sallusti, direttore de “Il Giornale” e Cristiano Malgioglio. Inoltre, hanno parlato di Dalì e della sua straordinaria mostra, noti settimanali d’intrattenimento come Chi e Visto, nonché numerosi quotidiani e media.

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Intervista al pittore Giorgio Pastorelli in occasione della mostra personale “Emozioni” alla “Milano Art Gallery” organizzata dal manager Salvo Nugnes

In occasione della mostra personale “Emozioni” di Giorgio Pastorelli presso la storica “Milano Art Gallery” l’artista cremonese viene intervistato e racconta la sua passione per l’arte e l’inizio della sua carriera. La mostra, organizzata dal manager Salvo Nugnes direttore di Agenzia Promoter, sarà aperta al pubblico dal 18 ottobre al 2 novembre.

1) DA COSA NASCE LA PASSIONE PER L’ARTE?

Innanzitutto, venendo da una famiglia di musicisti, ho iniziato a studiare musica fin da bambino e quindi per me la musica è stata la prima forma d’arte alla quale mi sono un appassionato, e l’ho studiata fino ai 9 anni, poi verso i 15 anni ho iniziato ad amare la pittura perché guardavo delle persone dipingere e rimanevo affascinato dalla facilità di esprimere delle cose molto belle attraverso le tele, e mi sono appassionato alla pittura, poi mi sono affezionato ad alcuni grandi artisti come Klimt, e ho iniziato a fare il liceo artistico, dopo di che è diventato il mio lavoro.

2)UN PENSIERO A COMMENTO SUL SIGNIFICATO DEL CONCETTO D’ARTE.

Beh l’arte è un modo di rendere visibile l’invisibile, quindi di rendere concreto per un attimo una sensazione, anche se pur soggettivamente parlando, è una forma di comunicazione. È l’utilizzare una tecnica, che sia la musica o che sia la pittura, che rende possibile la concretizzazione di una cosa che hai fatto.

3)QUANDO E COME HA INTRAPESO LA CARRIERA PITTORICA?

Ho cominciato la mia carriera facendo delle copie di quadri antichi, dopo il liceo è diventato il mio lavoro. Pian piano i miei quadri sono diventati una riflessione della mia attività e c’è stato un avvicinamento al dipingere, non quello che mi commissionavano ma bensì quello che sentivo di voler esprimere attraverso i miei quadri. Questo passaggio nel mio percorso artistico è avvenuto verso i 18 – 19 anni.

4) QUALI SONO LE PRINCIPALI TECNICHE CHE UTILIZZA?

Io amo dipingere ad olio, dipingo su tele preparate ovviamente da me, non quelle industriali perché mi piace prepararmi quello che mi serve. Amo dipingere ad olio perché è la forma che più mi rispecchia, poi dipingo anche ad acquarello, però mi esprimo meglio con l’olio su tela.

5) QUALI TEMATICHE PREDILIGE NEI SUOI DIPINTI?

Solitamente io sono un paesaggista, amo dipingere paesaggi, perché mi danno modo di trasmettere molte tematiche. Ad esempio, una delle mie tematiche preferite è quella di bilanciare all’interno del quadro quello che l’uomo costruisce in rispetto alla natura: mi piace cogliere un caseggiato particolare, una strada curata in un certo modo, delle costruzioni umane che però hanno una sorta di bilanciamento con la natura. Quindi dipingo il racconto di un uomo che non è aggressivo e che costruisce la città rispettando l’ambiente naturale circostante, mi piace molto pensare a questa fusione tra uomo e natura. All’interno del quadro voglio esprimere quello che è l’aria, l’essenza volatile delle cose che viviamo. Io cerco di non definire nulla di quello che faccio, cerco di lasciarlo indefinito in una sorta di divenire. La mia è una pittura in divenire, non fissa, non fotografica, potrei descrivermi così.

6) ESSENDO ANCHE MUSICISTA, UNA RIFLESSIONE DI CONFRONTO IN PARALLELO TRA ARTE E MUSICA.

Fra arte pittorica e arte musicale. Ci sono tanti discorsi che si possono fare all’interno di queste due materie; non puoi andare a suonare davanti ad un pubblico senza aver studiato lo strumento perché tutti immediatamente capiscono che non sei preparato nella materia, è immediata questa cosa, l’orecchio ha delle precise esigenze. Mentre per quanto riguarda la pittura, l’occhio si lascia ingannare, nel senso che è più difficile accorgersi se uno ha fatto o meno un percorso tecnico. Comunque secondo me le due tecniche vanno approfondite molto: per arrivare ad eseguire quello che senti devi avere una tecnica che ti consente di farlo.

Ad esempio, molte volte ci si chiede perché in pittura le persone partano dallo studio delle copie dei grandi artisti, in realtà è lo stesso percorso fatto in musica dove si parte studiando Bach, Mozart, proponendo delle vere e proprie copie.

7) È COMPIACIUTO DI ESPORRE IN MOSTRA PERSONALE NELLO STORICO CONTESTO DELLA “MILANO ART GALLARY” CON L’ORGANIZZAZIONE DEL MANAGER SALVO NUGNES?

Sono molto contento di fare questa mostra, e soprattutto di portare quello che è il mio territorio, cioè quello che vivo e quello che faccio qui nella mia città, sono contento di esporlo di portare a Milano questi miei lavori.

8) E’ LA PRIMA VOLTA CHE ESPONE A MILANO?

A Milano si, ho esposto anche all’estero e in varie città della Lombardia ma a Milano non avevo ancora avuto la fortuna di portare le mie tele, grazie al manager Salvo Nugnes sono riuscito a realizzare questa personale.

9) QUALI QUADRI VERRANO ESPOSTI ALLA “MILANO ART GALLERY”?

Alla Milano Art Gallery porto la tematica di Cremona, cioè quello che è la città di Cremona vista con i tre temi principali che sono: in primis la piazza, quindi Piazza Duomo, che è una sorta di  racconto fra quello che noi viviamo e lo sfondo che ci appartiene da sempre ed è una meraviglia del passato; la campagna intorno a Cremona, quello che è ancora, piccole stradine di campagna con in lontananza la città come profilo, e come terzo tema il fiume ovviamente, che accompagna la nostra città da sempre.

10) C’E’ UN ARTISTA PARTICOLARE O UNA CORRENTE/MOVIMENTO ARTISTICO CHE HA INFLUENZATO MAGGIORMENTE LA SUA RICERCA ED EVOLUZIONE STILISTICA?

Beh, amo tanti tipi di pittura molti sono diversi anche da quello che faccio intendo dire amo la pittura nelle sue diverse espressioni, mi piacciono molto Schiele, Klimt ma anche Michelangelo, Raffaello e Leonardo, tutti i pittori che in un certo senso portano avanti un loro ideale pittorico. Io mi rifaccio particolarmente alla pittura dell’800, con le sue pennellate vibranti con il modo romantico di esprimere la realtà, però mi piace anche la pittura moderna, la pittura astratta.

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Agenzia Promoter: Mario Luzzatto Fegiz prestigioso ospite di “Cultura Milano” con il manager Salvo Nugnes alla “Milano Art Gallery

C’è grande attesa per l’interessante conferenza autobiografica di Mario Luzzatto Fegiz dal titolo “I segreti di 50 anni di musica” prevista in data Venerdì 18 Ottobre 2013 alle ore 18.00 nel contesto del Festival Artistico Letterario “Cultura Milano” presso la storica “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano. “Cultura Milano ” è organizzato dal noto manager Salvo Nugnes Direttore di Agenzia Promoter con un variegato programma di eventi ad ingresso libero, che annoverano nomi affermati tra cui l’indimenticata Margherita Hack, Corrado Augias, Antonino Zichichi, Paolo Limiti, Vittorio Sgarbi, Katia Ricciarelli, Mogol, Vittorio Feltri. Il motto trainante è rendere la cultura accessibile a tutti, permettendo un contatto diretto e ravvicinato con gli esponenti di rilievo.

Fegiz, critico di fama internazionale, parlerà della lunga carriera di successo, dall’esperienza con il debutto in radio, che ancora oggi lo impegna in Rai con la brillante trasmissione settimanale “Fegiz files” un diario parlato e musicale tenuto da chi come lui si trova al centro dei principali fatti con approfondimenti e argomentazioni dettagliate, alla consolidata collaborazione giornalistica con le seguitissime rubriche sul corriere della sera.

Di recente si è cimentato anche a teatro con lo spettacolo, che lo vede protagonista, intitolato “Io odio i talent show” che ha portato in tournee ricevendo straordinari encomi e apprezzamenti con una performance in cui spara a zero sulle fabbriche di talento. Fegiz spiega “È uno psicodramma, che racconta di un critico musicale, un tempo temuto e rispettato, che si trova a doversi confrontare con una nuova realtà, quella dei social network, i talent show, i televoti, gli sms, improbabili giudici dal retroterra culturale esile. Abituato dagli anni settanta a fare il bello e il cattivo tempo, il critico viene travolto da una contestazione di fans dei giovani artisti, pronti a coglierlo in fallo. Così in un crescendo di situazioni ed episodi tragicomici vengono narrate avvincenti leggende, tra fatti e misfatti, vissuti in prima persona insieme ai grandi nomi della musica mondiale“.

Fegiz, abituato a occuparsi di Elton John e dei Beatles odia i talento show, perché hanno posto fine all’esclusività della critica musicale e al suo ruolo specifico, dice di se stesso “Di mestiere faccio quello che vi dice se vale la pena di spendere 50,00€ per un concerto o 15,00€ per un cd. Per misteriose ragioni costringo pubblico e artisti a confrontarsi con me e ho visto cose che voi umani neanche potete immaginare“.

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